Autore Topic: A cosa serve iscrizione ASI...  (Letto 13184 volte)

Offline elytec71

  • Pilota esperto
  • ***
  • Post: 162
A cosa serve iscrizione ASI...
« il: 25 Gennaio 2017, 15:17:06 »
Ciao a tutti
ho acquistato da poco un BMW 850i del 03.1991 certificata ASI ma mi chiedo: a che cosa serve ?
Mettiamo da parte la MIA passione per le auto e la mia auto in particolare, ma:
- ho pagato il passaggio pieno - 220 kW = 1192 euro di passaggio di proprietà
- il bollo in Veneto è stato reinserito e costa 894 euro
- per il rinnovo dell'ASI   ho pagato 100 euro + 60 euro di iscrizione ad un club

Alla fine della fiera pago con l'ACI una assicurazione di 190 euro perché la serie 8 è inserito nella lista delle auto di interesse storico e collezionistico ...se fai con l'ASI ti costa 175 euro (ho provato e ho superato la trafila delle dichiarazioni tra le quali che essere in possesso di una seconda auto per uso quotidiano...) quindi 160+175 = 335 euro
Non mi soffermo sulla "qualità" della polizza , molto povera..., se pago 500 euro con tutte le tutele del caso forse è meglio

Concludendo dai 20 ai 29 anni a che cosa serve l'ASI?
BMW 850i/1991 - Alfaromeo 75 1.8/1987
Club E31 Italia - www.clube31.it - #bmwe31clubitalia - https://www.youtube.com/watch?v=A36ZKYB9cO8

Il Forum di Passioneauto.it

A cosa serve iscrizione ASI...
« il: 25 Gennaio 2017, 15:17:06 »

Offline pugnali53

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 1121
Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #1 il: 25 Gennaio 2017, 16:09:28 »
Citazione da: elytec71 link=topic=22317.msg335917#msg335917 date=1485357426

Concludendo dai 20 ai 29 anni a che cosa serve l'ASI?

[/quote

A niente, forse ti interesserà sapere che x il pagamento dell'ipt piena è un "regalo" del governo renzi dal 1/1/2015 e il bollo auto pieno fino ai 30 anni è sempre un "regalo" del governo renzi d'accordo con sticchi damiani presidente dell'aci x fare un dispetto all'asi, volutamente in minuscolo perchè di persone piccole si parla.

Offline ITRAEL

  • Moderatore globale
  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 7797
  • Fiat 850 spider
Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #2 il: 25 Gennaio 2017, 23:02:38 »
Ciao a tutti
ho acquistato da poco un BMW 850i del 03.1991 certificata ASI ma mi chiedo: a che cosa serve ?
Mettiamo da parte la MIA passione per le auto e la mia auto in particolare, ma:
- ho pagato il passaggio pieno - 220 kW = 1192 euro di passaggio di proprietà
- il bollo in Veneto è stato reinserito e costa 894 euro
- per il rinnovo dell'ASI   ho pagato 100 euro + 60 euro di iscrizione ad un club

Alla fine della fiera pago con l'ACI una assicurazione di 190 euro perché la serie 8 è inserito nella lista delle auto di interesse storico e collezionistico ...se fai con l'ASI ti costa 175 euro (ho provato e ho superato la trafila delle dichiarazioni tra le quali che essere in possesso di una seconda auto per uso quotidiano...) quindi 160+175 = 335 euro
Non mi soffermo sulla "qualità" della polizza , molto povera..., se pago 500 euro con tutte le tutele del caso forse è meglio

Concludendo dai 20 ai 29 anni a che cosa serve l'ASI?

nel tuo caso serve a poco e comunque, se possiedi già il CRS(certificato di rilevanza storica) che un tempo si chiamava"iscrizione ASI" non sei tenuto al rinnovo dell'iscrizione all'ASI presso un club federato. L'iscrizione ad un club, può servire solo se lo richiede la compagnia assicurativa(o se lo desideri tu per frequentare altri appassionati).
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
Pensatore sconosciuto

Il Forum di Passioneauto.it

Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #2 il: 25 Gennaio 2017, 23:02:38 »

Offline nigel68

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 6471
Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #3 il: 26 Gennaio 2017, 07:19:38 »
Opinioni certamente tutte degne di rispetto. Io non sono di parte né difendo nessuno in particolare, ma rinfresco solo la memoria a coloro che si sono affacciati per la prima volta al mondo delle storiche: senza l'opera dell'ASI e in particolare di Vittorio Zanon di Valgiurata nel decennio 87-97 non ci sarebbe nemmeno questo Forum, continueremmo a pagare bolli pieni su tutto, senza alcuna agevolazione, senza il giusto riconoscimento del valore storico e culturale dell'automobile, in poche parole senza passione.

Poi che al governo ci sia sempre stata una cricca di catto-comunisti avversi all'automobile (leggasi l'ottimo "L'Italia a quattro ruote" di Daniele Marchesini con l'impressionante analisi socio-religiosa sul ruolo dell'auto) è un altro discorso. Ultimamente ritengo che la posizione più deprecabile sia quella dell'ACI, un organismo parassitario che si è sempre travestito da ente privato o da ente pubblico a seconda dei casi di propria convenienza. Come quando qualcuno aveva ventilato l'abolizione del PRA e dei conseguenti emolumenti a favore del Barone delle Murge. Ma resta una mia opinione.

Ultima annotazione: una vettura da 20 a 29 anni iscritta ASI (o altro Registro art. 60 CdS) può circolare in Lombardia in deroga ad eventuali limitazioni di circolazione. A seconda della compagnia assicurativa può -o meno- accedere a polizze agevolate.
« Ultima modifica: 26 Gennaio 2017, 07:31:17 da nigel68 »
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline rana

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 2148
Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #4 il: 26 Gennaio 2017, 08:06:19 »
Oggi per le due moderne 500 euro :o Và a finire che emigro dai miei parenti di lingua germanica ;)

Offline elytec71

  • Pilota esperto
  • ***
  • Post: 162
Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #5 il: 26 Gennaio 2017, 08:29:14 »
Avevo già il certificato ASI ma era intestato al precedente proprietario a da persona corretta ho fatto aggiornamento del documento, penso che dal prossimo anno farò iscrizione al club BMW e basta ma quest'anno ho pagato l'inesperienza, errore di gioventù. Io mi sono avvicinato alle auto storiche da circa dieci anni, ma leggo riviste di auto da 30 anni e abbonato a 4R dal 1988, adesso diventato rivista da casalinghe. Condivido la posizione sull'ACI ente inutile e carrozzone mangia soldi però a memoria secondo me ho letto anni passati anche ASI aveva cominiciato a discriminare le auto tra over 30 e under 30 forse in risposta all'elenco dell'ACI. Comunque le passioni non sono beni di prima necessità, mi pagherò il bollo e mi godro lamia macchina con la famiglia e gli amici, tutto il resto ---è noia!
Io comunque sono a quota 26 anni e 4 anni resisto ma magari una bella Alfa Brera, che a me piace ancora tantissimo, se uno non ce la fa a mantenerla in vita o la svende ai tedeschi che non aspettano altro o la rottamano.
Non dico zero ma una normale digressione, 21 anni 100%, 22 anni 90%....non mi sembra strano come ragionamento
Ho letto sulla Manovella del ricorso alla Corte Europea ...
BMW 850i/1991 - Alfaromeo 75 1.8/1987
Club E31 Italia - www.clube31.it - #bmwe31clubitalia - https://www.youtube.com/watch?v=A36ZKYB9cO8

Offline nigel68

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 6471
Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #6 il: 26 Gennaio 2017, 09:24:21 »
Sono dei pagliacci, se ti aspetti una riduzione delle tasse sull'automobile, ti consiglio di espatriare.
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline pugnali53

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 1121
Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #7 il: 26 Gennaio 2017, 10:14:45 »
Delle auto che hò comperato prima del 2000 anno in cui se trentenni non pagavano più la tassa di possesso le storiche che già avevo sicuramente le avrei vendute, le avevo comperate perchè oltre alla grande passione x le sportive dei miei 18 anni allora non c'era nessuna legge che vietava di comperarle x l'attività della ditta che avevo, e usarle x l'attività lavorativa, ovviamente scaricandole come costo, quindi se Vittorio Zanon di Valgiurata è stato l'artefice di ciò tanto di cappello.
Che l'aci sia stata praticamente da sempre un poltronificio x politici trombati invece che difendere gli automobilisti dai sopprusi assurdi dei vari governi come da suo statuto è noto, assieme alla classe politica indegna di un popolo come l'italia, che però ne è responsabile perchè delega attraverso il voto senza poi controllare il suo operato e si fà infinocchiare dai media, in mano ai politici in pieno conflitto d'interesse quindi eccoci quì a lamentarci x errori sopratutto nostri.

Offline elytec71

  • Pilota esperto
  • ***
  • Post: 162
Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #8 il: 26 Gennaio 2017, 10:55:52 »
No Nigel non mi aspetto niente , pagherò il bollo da bravo cittadino, e mi godrò comunque al 101% la mia 850 ;-)
BMW 850i/1991 - Alfaromeo 75 1.8/1987
Club E31 Italia - www.clube31.it - #bmwe31clubitalia - https://www.youtube.com/watch?v=A36ZKYB9cO8

Offline Sovrasterzo

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 1030
Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #9 il: 28 Gennaio 2017, 07:41:16 »
Ciao a tutti
ho acquistato da poco un BMW 850i del 03.1991 certificata ASI ma mi chiedo: a che cosa serve ?
Mettiamo da parte la MIA passione per le auto e la mia auto in particolare, ma:
- ho pagato il passaggio pieno - 220 kW = 1192 euro di passaggio di proprietà
- il bollo in Veneto è stato reinserito e costa 894 euro
- per il rinnovo dell'ASI   ho pagato 100 euro + 60 euro di iscrizione ad un club

Alla fine della fiera pago con l'ACI una assicurazione di 190 euro perché la serie 8 è inserito nella lista delle auto di interesse storico e collezionistico ...se fai con l'ASI ti costa 175 euro (ho provato e ho superato la trafila delle dichiarazioni tra le quali che essere in possesso di una seconda auto per uso quotidiano...) quindi 160+175 = 335 euro
Non mi soffermo sulla "qualità" della polizza , molto povera..., se pago 500 euro con tutte le tutele del caso forse è meglio

Concludendo dai 20 ai 29 anni a che cosa serve l'ASI?

È questo spirito che ha fatto si che le norme cambiassero: una mera corsa al risparmio. Chiaramente la tua è un'auto che non usi quotidianamente, dunque capisco il tuo disappunto, ma ti assicuro che la stragrande maggioranza di chi si iscrive/iscriveva ha meri baracconi che utilizza quotidianamente come utilitarie alla faccia dei vantaggi dei quali usufruisce/usufruiva, e spesso causando anche incidenti a destra e a manca, motivo per il quale la stragrande maggioranza delle compagnie assicuratrici non scontano più le "storiche".

Comunque:

Premesso che, una volta che l'autovettura è stata classificata come di interesse storico e collezionistico (ex art. 60 D.Lgs. 285/92, art. 215 D.P.R. 495/92 e D.M. 17/12/2009-19/3/2010), non serve nessun "rinnovo annuale", né del veicolo né tanto meno del proprietario (quest'ultimo si iscrive come "socio" perché lo prevede il regolamento interno dell'ASI per poter presentare domande inerenti ai veicoli, ma se non deve presentare pratiche rinnova la propria iscrizione se vuole farlo, non di certo per mantenere agevolazioni inerenti al veicolo), a prescindere dal fatto di chi sia il nome riportato sul C.R.S. (segue il veicolo, non il proprietario, sono leggende quelle che si perderebbe la classificazione senza aggiornare il Registro ASI su chi sia il nuovo proprietario, non esiste disposizione legislativa in merito, tant'è che i vantaggi ove previsti restano i medesimi).

Ad oggi puoi avere agevolazioni assicurative che variano da compagnia a compagnia, le quali fanno tutto ed il contrario di tutto, perché il D.Lgs. 209/2005 (C.A.P.) non prevede nulla di nulla in merito, dunque potrai trovare chi ti chiederà 20/25/30/35/ecc. anni di anzianità del veicolo, altri che vorranno l'iscrizione ASI/altro Registro/Club non federato o chi di questi non gliene fregherà nulla, altri che vorranno anche l'iscrizione annuale del proprietario, altri ancora che meramente non fanno sconti alle storiche, altri che vorranno un ulteriore veicolo moderno assicurato, ecc., ecc., ecc. (in sintesi: un gran casino, per colpa del Legislatore che non ha disposto nulla in merito, lasciando tutto alla mercé degli operatori del settore).

Per i vantaggi inerenti al circolazione (eventuale possibilità di circolare durante i c.d. "blocchi del traffico" e la possibilità di non utilizzare i fari accesi di giorno fuori città) senza l'iscrizione nei Registri previsti non sono ammesse (dovresti inoltre circolare con il C.R.S. per dimostrare l'iscrizione, dunque ti consiglio di aggiornare la C.d.C., desuetamente detto "libretto", trovi le circolari con il modus operandi nella mia firma).

Per la questione della tassa automobilistica (desuetamente definita "bollo" dai più, dunque spesso richiamata così per comodità), sono rimaste pochissime realtà ad applicare (desuetamente) le relative agevolazioni, trovi tutte le informazioni nei topic di normativa nei quali ho ampiamente illustrato le varie questioni, dunque non mi dilungo, ma ti assicuro che se si è arrivati a questa situazione non è perché il politico di turno (di qualunque colore possa essere, a me non frega nulla) si è svegliato una mattina ed ha fatto saltare il giochino, bensì perché dopo sentenze su sentenze della Cassazione, per anni ed anni, nonché l'approfittarsene continuo di quelli che noi qui chiamiamo "i bollaroli" (quelli nominati all'inizio del post), non sarebbe potuta finire diversamente (e ti assicuro che io ho combattuto parecchio perché non succedesse, gli amici del Forum lo sanno bene).
Ad oggi l'unica vera soluzione è abrogare sia la tassa automobilistica che l'I.P.T. sulle iscrizioni/trascrizioni in toto (non solo per le "storiche"), in luogo dell'aumento delle accise sui carburanti: pagherebbe solo chi circola (cioè inquina, "logora" le infrastrutture, può provocare incidenti, ecc.), a prescindere che il veicolo sia immatricolato in Italia (oggi tutti i veicoli stranieri non pagano un Euro, e ti assicuro che sono moltissimi), e ne gioverebbe sicuramente il mercato (le persone non avrebbero timore di acquistare veicoli da usare solo ogni tanto col pensiero di dover pagare balzelli assurdi o di vedersi controlli fiscali, sarebbe favorito il commercio dei concessionari/commercianti, tutte le vendite dei ricambi e le officine avrebbero molto più lavoro, ecc. ecc. ecc.): molto meglio 15/20 centesimi al litro di carburante in più, piuttosto che tutte queste tasse, senza ombra di dubbio, sia per il mercato dell'auto e sia per lo Stato, il quale oggi riscuote infinitamente meno con i tributi attuali.

PS:

Se poi abrogassero ste province inutili, ma con una legge costituzionale dedicata (purtroppo era previsto nell'ultima riforma costituzionale bocciata, ma tra le mille altre varie, dunque la fine che ha fatto è nota), non ci sarebbe manco il bisogno di prevedere le garanzie per l'I.P.T., siccome trattasi appunto di "Imposta PROVINCIALE di Trascrizione" (cioè la stragrande maggioranza del costo del c.d. "passaggio di proprietà" va alle province, né alle Regioni né allo Stato, né direttamente né indirettamente).
« Ultima modifica: 28 Gennaio 2017, 08:12:52 da Sovrasterzo »

Offline nigel68

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 6471
Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #10 il: 28 Gennaio 2017, 08:16:37 »
.
Ad oggi l'unica vera soluzione è abrogare sia la tassa automobilistica che l'I.P.T. sulle iscrizioni/trascrizioni in toto (non solo per le "storiche"), in luogo dell'aumento delle accise sui carburanti:

Mi permetto di correggerti :D non L'AUMENTO dell'accisa sui carburanti, ma L'ELIMINAZIONE DELLE ACCISE TRUFFA che ci portiamo dietro dalla guerra in Abissinia e la sostituzione con una accisa più coerente in modo da portare il prezzo del carburante intorno a 1,10 per benzina E gasolio. Qualsiasi altra soluzione è un furto perpetrato nelle tasche degli automobilisti.
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline pugnali53

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 1121
Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #11 il: 28 Gennaio 2017, 09:17:13 »
Non posso che quotare nigel68, con che coraggio si potrebbe aumentare ancora la benzina quando è già la più cara d'europa, non parlo del gasolio perchè sarebbe un disastro, vedi sgravi fiscali agli autotrasportatori, pescherecci ecc ecc che sono totalmente fuori prezzo con i costi finali dei servizi rispetto a chi opera fuori dall'italia, vedi camion dell'est europeo che il pieno ovviamente non lo fanno in italia, ma anche il pesce importato dalla spagna x esempio riguardo ai pescherecci che come costo pricipale hanno il gasolio.
Tutto questo perchè a tassazione non solo si è raschiato il fondo del barile ma perchè non esiste neanche più il barile........
Riguardo alle auto storiche e non se la tassazione fosse simile in tutta europa sarebbe la pacchia pagare 15/20 centesimi in più al litro chi più inquina più paga, lo vedo assolutamente corretto, ma se almeno si partisse dalla media europea del costo dei carburanti.
« Ultima modifica: 28 Gennaio 2017, 09:22:58 da pugnali53 »

Offline Sovrasterzo

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 1030
Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #12 il: 28 Gennaio 2017, 21:40:41 »
Mi permetto di correggerti :D non L'AUMENTO dell'accisa sui carburanti, ma L'ELIMINAZIONE DELLE ACCISE TRUFFA che ci portiamo dietro dalla guerra in Abissinia e la sostituzione con una accisa più coerente in modo da portare il prezzo del carburante intorno a 1,10 per benzina E gasolio. Qualsiasi altra soluzione è un furto perpetrato nelle tasche degli automobilisti.
Non posso che quotare nigel68, con che coraggio si potrebbe aumentare ancora la benzina quando è già la più cara d'europa, non parlo del gasolio perchè sarebbe un disastro, vedi sgravi fiscali agli autotrasportatori, pescherecci ecc ecc che sono totalmente fuori prezzo con i costi finali dei servizi rispetto a chi opera fuori dall'italia, vedi camion dell'est europeo che il pieno ovviamente non lo fanno in italia, ma anche il pesce importato dalla spagna x esempio riguardo ai pescherecci che come costo pricipale hanno il gasolio.
Tutto questo perchè a tassazione non solo si è raschiato il fondo del barile ma perchè non esiste neanche più il barile........
Riguardo alle auto storiche e non se la tassazione fosse simile in tutta europa sarebbe la pacchia pagare 15/20 centesimi in più al litro chi più inquina più paga, lo vedo assolutamente corretto, ma se almeno si partisse dalla media europea del costo dei carburanti.
Carissimi, premesso che sapete bene quanto condivida l'avversione ai tributi italici, sapete anche che do sempre e solo risposte a livello giuridico: purtroppo qualunque tributo non può essere abrogato se non se ne prevede uno alternativo (so che sembra folle, nonché probabilmente lo è, ma purtroppo funziona così). Non verrà mai abrogata/ridotta la tassazione sui veicoli senza prevederne una alternativa, purtroppo.

PS:

Chiaramente condivido l'assurdità delle motivazioni delle accise, ma è solo una questione burocratica il fatto che non le cambino, cioè potrebbero prevederne facilmente altre (probabili di nuove per il terremoto recente).

PPS:

Gli autotrasportatori dell'est fanno il pieno anche in Italia, l'assicuro, con i consumi che hanno quei veicoli dovrebbero rimanere entro il Friuli per non farlo.

Offline saabist

  • Pilota
  • *
  • Post: 18
Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #13 il: 28 Gennaio 2017, 21:48:37 »
buonasera,
decisamente l'asi con le modifiche di Renzi ha perso la sua ragion d'essere  principale. Io stesso avendo una auto con 27 anni mi sono ritrovato a pagare un bollo altissimo,  pur prendendo l'auto per qualche domenica.
mi rimane un grosso dubbio e quindi  ia domanda è questa: sono a Roma e volevo sapere se con la mia auto, avendo il Crs da anni, posso circolare nei giorni di blocco del traffico. Ho provato a informarmi ma anche i vigili non danno risposte concordi.
un saluto a tutti.
« Ultima modifica: 28 Gennaio 2017, 22:09:05 da saabist »

Offline Sovrasterzo

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 1030
Re: A cosa serve iscrizione ASI...
« Risposta #14 il: 29 Gennaio 2017, 08:10:48 »
Dipende dal regolamento comunale, il quale deve derogare espressamente i veicoli "di interesse storico e collezionistico" (ex art. 60 C.d.S.). Se tal regolamento comunale prevede la deroga, tieni conto che puoi dimostrare la classificazione in oggetto del tuo veicolo mostrando il C.R.S., ma documento il quale le F.d.O. non conoscono nel 99.9% dei casi (perché né previsto né menzionato in alcun modo dal C.d.S. (Nuovo Codice della Strada, D.Lgs. 285/92) vigente, bensì lo è dal D.M. 17/12/2009-19/3/2010), ragion per cui ti consiglio caldamente di aggiornare la C.d.C. (Carta di Circolazione) del tuo veicolo con apposita etichetta autoadesiva (trovi il modus operandi nel topic dedicato linkato nella mia firma). Eviterai di vederti elevare sanzioni, seppur alle quali potresti ricorrere vincendo senza dubbio, cioè lunghe scocciature.

 

Sitemap 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23