Autore Topic: 1958 Chrysler New Yorker  (Letto 24849 volte)

Offline nigel68

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1958 Chrysler New Yorker
« il: 04 Giugno 2010, 22:20:21 »
Nel novembre del 2007 decido che un’auto americana storica in garage e l’altra mezza smontata dal carrozziere non generano abbastanza grane, così decido di sfruttare il cambio favorevole e inizio a osservare ebay.com (che in America a differenza nostra è uno strumento per acquistare belle auto) alla ricerca di una vettura degli anni ’50.
Il periodo scelto è secondo me quello in cui si è raggiunta l’apoteosi stilistica (insieme agli anni ’70) ed esiste ancora il fascino del metallo lavorato, delle cromature e della scarsa plastica.
In realtà il top dello stile “space-age” arriverà più tardi intorno al ’60 e le mie candidate sono o la Buick del 60 (LeSabre o Invicta, la più lussuosa Electra non mi starebbe in garage coi suoi 225 pollici).

Trovo una Invicta four-door hardtop in Belgio che vado a vedere sparandomi 2400 km in due giorni con una Mitsubishi Colt 1100, ma è concia di meccanica sotto una bella carrozzeria color “Fawn” (cerbiatto) metallizzato e splendidi interni.
Trovo anche una rarissima LeSabre in America completamente “base” con cambio manuale due porte con montante (2 door sedan) azzurra pastello appartenuta ad una signora anziana e con le gomme senza fascia bianca. Una vera chicca, ma la richiesta è eccessiva e la meccanica è conservata. Le Buick sono abbastanza complesse e il motore Nailhead non esente da problemi.

Altra candidata è la Oldsmobile del 60, caratterizzata dal cofano posteriore completamente piatto che ricorda un veicolo spaziale dell’era dei “Pronipoti”

Ne salta fuori una piuttosto bella e di prima immatricolazione italiana dopo un paio d’anni..gira ancora su qualche sito. Ma allora, nel 2007, non ne avevo trovate.

Terza candidata, una creatura di Virgil Exner caratterizzata dal cosiddetto “Forward Look” cioè una Chrysler, una Imperial Southampton, una Plymouth, una DeSoto o una Dodge del 57-58.

Dotate del favoloso avantreno Torsion-Aire a barre di torsione (impiegato in molti modelli Fiat degli anni 60 come le 1800-2100-2300 anche coupè), provo dal vivo una ’58 di un noto collezionista di Milano, un conservato, italiana dall’origine e con circa 60.000 km originali.
Il feeling di guida mi piace da subito, con il grande volante sottile (impiegato anche sui motoscafi Riva motorizzati Chrysler) e il cambio a pulsanti. C’è da dire che le DeSoto sono ormai abbastanza rare, le Plymouth costosissime per via del film “Christine” e le Dodge polverizzate dalla ruggine.. Sopravvivono qualche Chrysler e qualche Imperial grazie alle cure dei proprietari.
Proprio una Chrysler New Yorker 4door Hardtop trovo in vendita su ebay con una base d’asta molto bassa, 15.000 dollari che al cambio di allora corrispondevano a 9.000 euro circa.

Dopo alcune email e scambio di dati, grazie all’amico collezionista (che possiede circa 35 Mopar d’epoca) l’affare va in porto. Convinto di portare a casa una vettura da tenere un paio d’anni così e poi sottoporla ad un restauro o venderla, aspetto con ansia il container.
La macchina si presenta benissimo di carrozzeria e interni, uno dei pochi casi in cui le foto non rendono giustizia della macchina (di solito è il contrario).
Vernice molto buona anche se rifatta, cromature ottime, interni decorosissimi anche se non originali, moquette originale e buona condizionatore after market di marca Vornado probabilmente dei primi anni ’60, motore silenzioso e brillante, freni potenti (pompa nuova), 77.000 miglia probabilmente originali, strumentazione tutta funzionante, gomme un po' piccole ma nuove (verranno sostituite con delle 9,00 x 14 convenzionali), vetri perfetti.



Al momento le uniche stupidate da sistemare sembravano essere:
Molla di richiamo del freno a mano lenta
Ritorno del tasto D del Push-button difettoso
Cavi della batteria un po' danneggiati e da sostituire.
Bullone del tappo dell’olio nella coppa da saldare e rifilettare.
Pompa del servosterzo che perdeva un pochino (due o-ring e via)
Motorino d’avviamento da revisionare
Vetri elettrici dietro che non funzionano.

Dopo un paio di settimane dal meccanico, la vettura si sciroppa 230 km per un Milano-Cuneo, poi 400 km per andare in Toscana ad un week-end imperniato su un raduno rigorosamente in stile Fifties dove ottiene il primo posto nella categoria Classic, più altri 440 km di ritorno a Cuneo passando per Fiesole e Firenze. Il tutto senza batter ciglio e consumando meno olio di una Giulia da nuova…






Probabilmente il miglior acquisto della mia vita, Lucille (il precedente proprietario la chiamava così) necessita ogni tanto delle piccole manutenzioni riservate ad una vettura di oltre 50 anni, il motore è stanco e non eroga sicuramente più i 345 hp (SAE) dell’origine ma gira come un orologio e l’indistruttibile cambio Torqueflite è di una dolcezza che nemmeno auto moderne si sognano.

Domani la porto a togliere per l’ennesima volta il termostato: nonostante il radiatore rifatto e maggiorato da un noto radiatorista di Busto Arsizio tende a scaldare perché l’impianto di condizionamento aggiunto dopo porta via flusso d’aria e non è presente il convogliatore previsto nel caso di impianto di primo equipaggiamento. Forse togliendo il radiatore supplementare e montando un termostato performance della Mister Gasket da 160°F (si trovano a poche sterline in Inghilterra) si dovrebbe sistemare..

Per ultimo la meravigliosa dotazione di optionals:

303 6 way power front seat (sedile anteriore elettrico a 6 regolazioni)
304 Power windows (vetri elettrici – 4)
334 Power antenna (antenna elettrica)
345 Heater Custom Conditionaire (il riscaldamento era un optional, ad esempio sulle vetture destinate al Texas o all’Arizona non era montato)
402 Mirror - left outside rear view (specchietto sinistro regolabile dall’interno)
406 Accessory Group A (night/day mirror + vanity mirror + license plate frame) – (retrovisore giorno-notte, specchietto di cortesia, cornice targa cromata)
467 Solex Glass (vetri azzurrati)
327 Rear shelf speaker (N/A conv) (altoparlante posteriore)
443 Electro-touch Radio + antenna (radio con ricerca delle stazioni a pedale)
394 Defogger (N/A conv) (sbrinatore del lunotto ad aria)

Motore Hemi 392 (6.400 cc) V8 a camere di combustione emisferiche con 345 Hp e cambio automatico Torqueflite a 3 marce con comando a tasti (illuminati).
« Ultima modifica: 04 Giugno 2010, 22:23:57 da nigel68 »
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

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1958 Chrysler New Yorker
« il: 04 Giugno 2010, 22:20:21 »

Offline yurihfturbo

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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #1 il: 04 Giugno 2010, 23:05:41 »
molto bella e una scelta ricca di stile e personalità sinonimo di passione profonda per le americane!!..mi incuriosisce il fatto che dici il motore sia stanco con cosi pochi km..rapportato alla cilindrata e potenza!!! ???

Offline nigel68

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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #2 il: 04 Giugno 2010, 23:25:25 »
E' un mito da sfatare quello che i motori americani sono indistruttibili, nel mio caso è una questione di fasce elastiche, con gli anni e lunghi periodi di inattività si sono deteriorate. Altro problema delle auto USA è l'albero a camme che comanda tutte le valvole: il profilo tende con gli anni ad "arrotondarsi" diminuendo l'alzata e quindi il riempimento dei cilindri. Sicuramente andrebbe poi revisionato il carburatore. In ogni modo portarsi a spasso 2300 kg di macchina non è bello per nessun motore anche se oggi ha solo l'equivalente di 138.000 km che per molte auto di 50 anni fa era già una bella percorrenza.
Devo usare l'olio 20W-50 per evitare eccessivi trafilaggi e in salita se non metto la 98-100 ottani (ma non la V-power) fa molta fatica anche per via dei rapporti molto lunghi. Ma d'altronde anche all'epoca era consigliata la "premium fuel" che oltretutto fa consumare meno, e tutto fa parte del gioco ;D
In fondo anche alla mia ex-124 sport era partita la testa a 60.000 km e con la senza piombo a 95 si "siedeva" con un gran battito in testa 8)
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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #2 il: 04 Giugno 2010, 23:25:25 »

Offline TuxedoMan

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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #3 il: 05 Giugno 2010, 00:47:56 »
Inutile che ti scriva anche qui che è un'automobile meravigliosa, molto più bella dal vivo che in foto.
Guidando questa macchina ci si chiede cosa diavolo sia stato fatto nelgi ultimi cinquant'anni in nome del progresso.
Ma la risposta la sappiamo già: frigoriferizzare progressivamente tutte le automobili.

Offline yurihfturbo

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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #4 il: 05 Giugno 2010, 07:52:36 »
E' un mito da sfatare quello che i motori americani sono indistruttibili, nel mio caso è una questione di fasce elastiche, con gli anni e lunghi periodi di inattività si sono deteriorate. Altro problema delle auto USA è l'albero a camme che comanda tutte le valvole: il profilo tende con gli anni ad "arrotondarsi" diminuendo l'alzata e quindi il riempimento dei cilindri. Sicuramente andrebbe poi revisionato il carburatore. In ogni modo portarsi a spasso 2300 kg di macchina non è bello per nessun motore anche se oggi ha solo l'equivalente di 138.000 km che per molte auto di 50 anni fa era già una bella percorrenza.
Devo usare l'olio 20W-50 per evitare eccessivi trafilaggi e in salita se non metto la 98-100 ottani (ma non la V-power) fa molta fatica anche per via dei rapporti molto lunghi. Ma d'altronde anche all'epoca era consigliata la "premium fuel" che oltretutto fa consumare meno, e tutto fa parte del gioco ;D
In fondo anche alla mia ex-124 sport era partita la testa a 60.000 km e con la senza piombo a 95 si "siedeva" con un gran battito in testa 8)
be dai dopo aver fatto questi interventi qualcosa dovresti recuperare...sicuramente i rapporti del cambio in certe zone di italia non si sposano molto con le strade che ci sono!!!! cmq complimenti ancora nigel ;)

Offline deltahf84

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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #5 il: 05 Giugno 2010, 11:22:15 »
Bellissima auto,Cristiano!
Era l'unica della famiglia che mancava all'appelo...Davvero sontuosa ed elegante!
Degna di nota anche la tua camicia :)

Ma la risposta la sappiamo già: frigoriferizzare progressivamente tutte le automobili.

;D ;D ;D

Offline jancarlo5180

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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #6 il: 05 Giugno 2010, 17:20:45 »
Ad uno come me a cui piacciono da matti le cromature scintillanti, le gomme a fascia bianca, gli accostamenti cromatici bicolore dentro e fuori, e, comunque, lo stile dei '50, non può che entusiasmare...

Offline ITRAEL

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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #7 il: 05 Giugno 2010, 19:37:55 »
Grandiosa la ricerca delle stazioni radio a pedale e....tutto il resto. Complimenti

Visto che tu e i tuoi degni compari, state contribuendo notevolmente alla conoscenza di questo mondo oltreatlantico, ti chiedo se c'è una forma di parentela con la Ford Thunderbird visto che noto un frontale molto simile( a mio parere... ;) )



La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
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Offline Emanuele924

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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #8 il: 05 Giugno 2010, 21:00:37 »
Beh, complimenti Nigel sia per la cultura automobilistica che ti contraddistingue, sia per quest'altra splendida americana che possiedi e che curi. Io, come molti del forum, non riesco sempre a mandar giù quelle linee, e soprattutto quelle dimensioni, così lontane dalle nostre europee ma rimango comunque affascinato dal mondo delle auto d'oltreoceano, un'altra pagina interessante del motorismo storico. ;)

Offline Frosty the snowman

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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #9 il: 06 Giugno 2010, 11:43:37 »
Visto che tu e i tuoi degni compari, state contribuendo notevolmente alla conoscenza di questo mondo oltreatlantico, ti chiedo se c'è una forma di parentela con la Ford Thunderbird visto che noto un frontale molto simile( a mio parere... ;) )




assolutamente nessuna parentela. L'apparente similitudine stilistica che metti in evidenza, è comune anche ad altre auto americane del periodo. Infatti in quegli anni, per un piano di marketing chiamato obsolescenza programmata, la auto americane venivano quasi completamente rinnovate esteticamente ogni anno. Per questo agli appassionati di auto americane non sentirai mai dire: "mi piace la Ford Thunderbird", ma piuttosto: "mi piace la thunderbird del '58", per esempio. Combinazione hai messo una foto di una Tbird proprio del '58, come la New Yorker di Nigel. Ogni annata è caratterizzata da uno o più elementi dominanti, in particolare il '58, è caratterizzato dall'introduzione dei doppi fari anteriori, mentre la calandra integrata al paraurti era stata introdotta dalla Oldsmobile già nel '56

Per il resto, sono due automobili stilisticamente molto differenti.
« Ultima modifica: 06 Giugno 2010, 11:45:32 da Frosty the snowman »
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

Offline TuxedoMan

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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #10 il: 06 Giugno 2010, 12:41:37 »
Esatto Frosty, e questa è una delle caratteristiche che più mi piacciono nelle auto americane, in questo molto differenti dalle europee: ogni anno una macchina nuova pur mantenendo sempre un certo family feeling e il nome del modello.
Soluzioni che al giorno d'oggi sono assolutamente inconcepibili: pensate lanciare una nuova generazione di Golf completamente diversa ogni anno! saremmo già alla Golf XXXV, altro che alla Golf VI ...

Offline jancarlo5180

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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #11 il: 06 Giugno 2010, 15:57:39 »
Beh, complimenti Nigel sia per la cultura automobilistica che ti contraddistingue, sia per quest'altra splendida americana che possiedi e che curi. Io, come molti del forum, non riesco sempre a mandar giù quelle linee, e soprattutto quelle dimensioni, così lontane dalle nostre europee ma rimango comunque affascinato dal mondo delle auto d'oltreoceano, un'altra pagina interessante del motorismo storico. ;)

Concordo al 100%. E a proposito del modo di "vivere" l'auto americana fino ai '60 da parte di noi italiani, rimando, per chi non l'avesse letta la bella ed interessante discussione nata dalla presentazione della Mustang sempre di nigel:
http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=2852.0

Offline 5turbo

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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #12 il: 06 Giugno 2010, 19:09:52 »
mi era sfuggito questo tuo acquisto :o che dire, veramente notevole, bella, elegante e sontuosa, mi piacerebbe molto vederla dal vivo e....magari farmi portare a spasso per un giretto. complimenti sinceri ;)

Offline Cash

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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #13 il: 09 Giugno 2010, 13:23:42 »
Questo thread apre due spunti di riflessione:
1) sarà una banalità come considerazione ma che bella questa New Yorker! A parte le ottime condizioni generali bisogna proprio dire che la vettura in sè e per sè è stupenda e rappresenta al meglio lo stile americano di quegli anni.
2) esulando dalla vettura, ma che bravo è Nigel! Sia a livello di narrazione, sempre avvincente e puntigliosa, sia a livello di conoscenza globale dei singoli prodotti che del quadro dell'automobilismo americano in genere! Oltretutto ciò avvalorato dal fatto che non è solo un teorico ma che sulle macchine ci mette le zampe per davvero, smonta, rimonta, lucida, ecc ecc!
Non amo le donne orientali ma per una Cinesina del 1978 faccio follie!

Offline nigel68

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Re: 1958 Chrysler New Yorker
« Risposta #14 il: 09 Giugno 2010, 13:43:21 »
2)....Tipo sostituire il depressore dell'anticipo sullo spinterogeno, "prudenzialmente" allontanato dai progettisti Chrysler dal frontale della macchina per evitare l'umidità ;D

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