Hehehe io invece sono stato più "tecnologico", e probabilmente ho inaugurato la moda degli scooter "moderni" nel mio paese.
Poichè dentro Roma mi muovevo benissimo a piedi o con i mezzi, l'esigenza di un motorino non l'ho sentita fino a quando mi sono trasferito in campagna. Lì, con la piazzetta della frazione a 3Km e il paese vero e proprio a 7, farmi accompagnare da mio padre tutte le sere per vedere gli amici era noioso per lui e frustrante per me. Avevo 16 anni e mancavano quindi 2 anni alla fatidica patente, ma si sa quanto può essere cocciuto un adolescente
Convinsi i miei a fare sto benedetto motorino. All'epoca gli scooter che andavano per la maggiore erano lo Zip della Piaggio e l'F10 della Malaguti. Era appena uscito il Phantom F12 e mi piaceva parecchio. Andammo a vederlo in negozio, e il venditore mi fece vedere anche un altro scooter, appena arrivato.
http://www.aleksandr-dobryy.narod.ru/Images/scooter_Italjet_Formula_50.JPGItaljet Formula 50, probabilmente lo scooter più innovativo mai prodotto. Coperto da 11 brevetti, fu il primo a montare il freno a disco posteriore (con un complicato sistema di puntoni di reazione) e una particolare sospensione anteriore orizzontale, senza forcella, dove la sterzatura e l'ammortizzazione erano gestiti separatamente. Questo sistema permetteva al mezzo di non "affondare" in frenata, conservando l'assetto originale e di fatto permettendo una frenata potentissima. Unico difetto, il peso eccessivo per essere uno scooter "veloce" e il motore Morini che rispetto agli Aprilia o agli Honda era un gradino sotto. Inseguito a un grippaggio cambiai il gruppo termico con un Polini 75, mantenendo tutto il resto inalterato, e il mezzo prese qualche Km. Venduto 3 anni dopo aver preso patente e macchina, MOLTO a malincuore ma di fatto non ci facevo più nulla e stava solo prendendo polvere. Anni dopo l'Italjet fece un restyling che coincise con l'introduzione del raffreddamento a liquido, e mise in produzione la versione 125, che in realtà era 110, ottenuta abbinando due cilindri 50 leggermente maggiorati, con testa siamese e doppia centralina di accensione.
http://databikes.com/imgs/a/c/o/w/w/italjet__formula_50_as_the_window_only_1300km_2009_1_lgw.jpgDi questa ultima versione ne venne prodotta anche una serie limitata con la livrea Williams
http://pics.ricardostatic.ch/2_686693034_Big/motorraeder/italjet-formula-50-williams.jpgSuccessivamente l'Italjet produsse un MOSTRO, che vedo a volte ancora oggi girare nei paddock di Vallelunga e affini: il DRAGSTER, basato sul Formula 50 ma spogliato delle carene e con un inedita sospensione posteriore pushrod