Autore Topic: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...  (Letto 114818 volte)

Offline nigel68

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #315 il: 28 Ottobre 2014, 07:18:31 »
Dunque, cosa ne pensi della mia proposta normativa in senso stretto?

Non pensi che una vettura di 30 anni abbia già versato abbastanza tasse allo Stato, quindi sia esentabile dal bollo a prescindere? In quasi tutti i paesi europei ragionano così, perchè invece noi dobbiamo ancora una volta distinguerci e subordinare l'esenzione per forza all'iscrizione ad un ente (Asi, Aci, Nonna Papera che sia) PRIVATO ?
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #315 il: 28 Ottobre 2014, 07:18:31 »

Offline Sovrasterzo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #316 il: 28 Ottobre 2014, 08:25:17 »
Si sta lavorando ad un emendamento che porti a 25anni i benefici,
un comma che sostituisca quelli che escono,
la mossa di strategia politica più immediata, allo stato dei fatti.
Non mi parlate di leggi, cavilli, interpretazioni e sentenze,
perché ne ho viste talmente tante nella mia vita ...
Se non si para il colpo adesso, ci vorranno 2-3 anni a risalire la china.
Ricordate cosa scrivevo nella discussione su Aci Storico ?
Dunque c'è un emendamento al vaglio, il quale sposterebbe il requisito attuale, da 20 a 25 anni? Lasciando il resto inalterato? Se si, non è a mio avviso assolutamente una soluzione, anzi, tutto continuerà esattamente come prima, con lo svantaggio di vedere diversi veicoli con 20-25 anni rottamati (vedere il topic della Z3 2.8 Roadster per capire l'andazzo dell'utente medio).

Non pensi che una vettura di 30 anni abbia già versato abbastanza tasse allo Stato, quindi sia esentabile dal bollo a prescindere?
Penso che servano proposte concrete, o meglio politiche, perché altrimenti la soluzione non si trova: vogliono "x" milioni di €? bisogna trovare il modo di darglieli, c'è poco da fare, ed è molto meglio pagare poco tutti che tanto in pochi, per di più:

- garantendo l'introito promesso alle Regioni (con la modifica del D.d.L. del Governo otterrebbero meno)
- mostrando all'italiano medio che ora i controlli ci sono (così Report parlerà di altro alla gente)
- permettendo al Governo di potersi vantare della "vittoria" (la loro è tutta propaganda)
- garantendo ai Registri di continuare ad esistere (con l'approvazione della modifica attuale sparirebbero in poco tempo)
- salvaguardando un patrimonio motoristico il quale altrimenti finirebbe rottamato o all'estero (il quale è l'unico nostro fine)

Inoltre, se si vuole risolvere il problema della "FIAT Tipo con i bidoni di vernice", non lo si risolverà certamente esentando senza controlli, ovvero senza iscrizione, i veicoli con oltre 30 anni, perché anche la FIAT Tipo di cui sopra arriverà ad avere 30 anni.

Inoltre, se si è scritto fino a poco sopra che 400/500€ all'anno di tassa automobilistica non dovrebbero essere comunque un problema, non vedo come potrebbero esserlo 25.82€, cifra quanto meno irrisoria.

Citazione
In quasi tutti i paesi europei ragionano così, perchè invece noi dobbiamo ancora una volta distinguerci e subordinare l'esenzione per forza all'iscrizione ad un ente (Asi, Aci, Nonna Papera che sia) PRIVATO ?
Qui di politica purtroppo non si può scrivere, altrimenti sarei ben più preciso, ma rimanendo vaghi anch'io trovo ingiusto dare competenze agli enti privati, ma sono 30 anni che c'è questa folle moda, siccome con la vecchia repubblica si sono mangiati l'immangiabile, e ne pagheremo per sempre le conseguenze, ma per quanto mi riguarda dovrebbe essere tutto in mano allo Stato, con gestione locale dei Comuni, ovvero via si le Province, ma anche le Regioni, però tutto questo in uno Stato serio che funziona, il quale non può essere di certo considerato il nostro (ma entriamo in una questione vietata sul Forum e non voglio infrangere le regole).

PS:

Quando ho scritto la proposta normativa, avrei voluto sostituire i Registri dell'Art. 60 con le UMC, ma queste le conosco molto bene, e so che non sono assolutamente competenti per fare una cosa del genere. Dunque, un inasprimento importante dei requisiti previsti dal D.M. 17/12/2009 sarebbe ben sufficiente per far si che i Registri iscrivano solo veicoli meritevoli, nonostante siano enti privati, ma le modifiche al D.M. 17/12/2009 devono passare da altra modifica normativa (se ne vogliamo discutere ho già le proposte pronte anche per questo).
Comunque, per essere sintetici, obbligare ad un controllo biennale, da parte dei Registri, è quanto meno doveroso, siccome una volta che un veicolo diventa "storico" non viene più controllato da nessuno, mai più, e questa è una cosa assurda. La barzelletta delle 6 foto (10x14...) deve finire, perchè con un commissario di un club compiacente è semplicissimo spostare meramente le targhe tra due modelli di veicoli identici: imponiamo la produzione di un video, di breve durata, prodotto da parte del commissario in persona, il quale registri nello stesso momento sia la presenza delle targhe che del numero di telaio, oltre al resto necessario (altro che, per gli interni, solo una foto dal lato passeggero... così il fianchetto del sedile lato guida non si vede, così come i sedili posteriori...) e ad inserire una responsabilità importante del club, ovvero al primo tentativo fraudolento chiusura del club per 3 anni e radiazione del commissario, ed in caso di secondo tentativo fraudolento, chiusura definitiva del club.

I metodi ci sarebbero, anche se si tratta enti privati, basta dargli grosse responsabilità, non come ora ove non rispettano neppure le sentenze della Cassazione nel silenzio assenso generale.

PS:

Per stare in tema UE, anche se io non la tollero minimamente ed inoltre non amo paragoni con gli altri Paesi, il TUV, in Germania, il quale è un ente privato, funziona perfettamente.

Offline nigel68

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #317 il: 28 Ottobre 2014, 09:11:18 »
.. La barzelletta delle 6 foto (10x14...) deve finire, perchè con un commissario di un club compiacente è semplicissimo spostare meramente le targhe tra due modelli di veicoli identici: imponiamo la produzione di un video, di breve durata, prodotto da parte del commissario in persona, il quale registri nello stesso momento sia la presenza delle targhe che del numero di telaio, oltre al resto necessario (altro che, per gli interni, solo una foto dal lato passeggero... così il fianchetto del sedile lato guida non si vede, così come i sedili posteriori...) e ad inserire una responsabilità importante del club, ovvero al primo tentativo fraudolento chiusura del club per 3 anni e radiazione del commissario, ed in caso di secondo tentativo fraudolento, chiusura definitiva del club.

I metodi ci sarebbero, anche se si tratta enti privati, basta dargli grosse responsabilità, non come ora ove non rispettano neppure le sentenze della Cassazione nel silenzio assenso generale.

PS:

Per stare in tema UE, anche se io non la tollero minimamente ed inoltre non amo paragoni con gli altri Paesi, il TUV, in Germania, il quale è un ente privato, funziona perfettamente.

Troppi controlli danno adito a troppe elusioni, sapendo come ragiona l'italiano medio. La normativa e gli emendamenti e tutto il resto, sono tipici della mentalità politica di questo paese: impostare una legislazione che si avvita su se stessa per fare in modo che il cittadino prima o poi caschi nell'errore e bastonarlo, ma poco in modo da poterlo bastonare sempre e non solo lui. Il noto principio ispiratore di tutte le norme italiane: cercare mille colpevoli (e quindi fare mille processi) senza punirne nessuno, a parte qualche sfigato che resta invischiato per tutta la vita.

Non si tratta di politica, ma di mentalità: come diceva Ronald Reagan: "we must not look at the Government to solve our problems, Government is the problem."

Assicurazioni storiche: non ti assicuro a tariffe agevolate se non hai già una macchina normale.
Bollo auto: tassa flat per tutti (tanto una Ferrari usura la strada e crea traffico quanto una Panda) da 250 euro fino ai 30 anni e stop. E vaffanculo alle menate del bollo progressivo, della potenza, dell'invidia sociale e della falsa questione dell'inquinamento. Esenti per sempre ibride ed elettriche.
Storicità (revisione ogni 5 anni): 30 anni come da raccomandazione FIVA.

Stop... macché registri, Regioni, articoli, decreti, liste. Questa è Europa, modernità, LIBERTA'.
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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #317 il: 28 Ottobre 2014, 09:11:18 »

Offline Frosty the snowman

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #318 il: 28 Ottobre 2014, 09:52:49 »

Comunque, per essere sintetici, obbligare ad un controllo biennale, da parte dei Registri, è quanto meno doveroso, siccome una volta che un veicolo diventa "storico" non viene più controllato da nessuno, mai più, e questa è una cosa assurda. La barzelletta delle 6 foto (10x14...) deve finire, perchè con un commissario di un club compiacente è semplicissimo spostare meramente le targhe tra due modelli di veicoli identici: imponiamo la produzione di un video, di breve durata, prodotto da parte del commissario in persona, il quale registri nello stesso momento sia la presenza delle targhe che del numero di telaio, oltre al resto necessario (altro che, per gli interni, solo una foto dal lato passeggero... così il fianchetto del sedile lato guida non si vede, così come i sedili posteriori...) e ad inserire una responsabilità importante del club, ovvero al primo tentativo fraudolento chiusura del club per 3 anni e radiazione del commissario, ed in caso di secondo tentativo fraudolento, chiusura definitiva del club.

Stiamo a parlare di cose senza sapere i trascorsi. Quando è uscita la legge del 2000, l'ASI non si accontentava affatto della barzelletta delle 6 foto, ma visionava una per una le auto (in una seduta ASI con i commissari ASI, non il commissario di club). Sono insorti tutti, dalle riviste di settore ai club non ASI... e si è passati alla procedura attuale.
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

Offline Sovrasterzo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #319 il: 28 Ottobre 2014, 11:18:30 »
Stiamo a parlare di cose senza sapere i trascorsi. Quando è uscita la legge del 2000, l'ASI non si accontentava affatto della barzelletta delle 6 foto, ma visionava una per una le auto (in una seduta ASI con i commissari ASI, non il commissario di club). Sono insorti tutti, dalle riviste di settore ai club non ASI... e si è passati alla procedura attuale.
Prima del 19/3/2010 se ne se sentivano di cotte e di crude sulle iscrizioni, molto più che ora, semplicemente perché "ASI" è un termine troppo generico, ovvero ogni club ha sempre fatto storia a se. Con il DM 17/12/2009 si è dato un freno, ma non è bastato, chiaramente.

Il tutto ben inteso che, al Legislatore, degli eventuali "trascorsi", interessa nulla, semplicemente perché quanto non previsto dalla normativa semplicemente non esiste, oltre al fatto che l'ASI (non i club) si è approfittato della L. 342/2000 per 14 anni, al contrario della FMI.

Quindi, l'ASI, ha una responsabilità molto grande nella situazione che si è venuta a creare, e dargli competenze con la mia proposta di modifica mi fa tutto meno che felice, ma a me interessa salvare il patrimonio motoristico, non l'ASI, dunque il fine giustifica i mezzi.

Offline orione79

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #320 il: 28 Ottobre 2014, 19:23:38 »
scusate non sapevo dove postarlo,

mi è appena capitato questo articolo....  :o

http://www.contagiriblog.com/revisioni-raddoppiate-per-auto-dieci-anni/
cosa intendono con revisioni raddoppiate?

il costo sarà il doppio della tariffa normale?
adesso per la Twingo pago 65 euro, mi costerà 130 euro?
non capisco cosa si intende!
Se Sticchi mi da i soldi, la cambio volentieri con una nuova ma essendo disoccupata non posso farlo.... oltre a non trovare lavoro, devo pure pagare di più perchè non posso permettermi di cambiare l'auto ogni 10 anni?
 :(


« Ultima modifica: 28 Ottobre 2014, 19:25:20 da orione79 »

Offline ITRAEL

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #321 il: 28 Ottobre 2014, 21:48:49 »
e aggiungo: in un momento storico come questo.
Se dovesse passare, ne verrebbero coinvolte le auto dai 10 ai 29 anni  >:(
Forse per doppia revisione, intende una all'anno.....il risultato non cambia  >:( >:(
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
Pensatore sconosciuto

Offline Sovrasterzo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #322 il: 28 Ottobre 2014, 22:53:28 »
mi è appena capitato questo articolo....  :o[/color]
http://www.contagiriblog.com/revisioni-raddoppiate-per-auto-dieci-anni/
cosa intendono con revisioni raddoppiate?
A quel genio gli è venuto in mente di proporre la revisione annuale per le ultradecennali.

Offline nigel68

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #323 il: 29 Ottobre 2014, 07:34:17 »
E' un malato di mente, speriamo che se ne accorgano presto.

Notare la stronzata che alberga solo nel suo devastato cervello: revisione ANNUALE per le ultra-decennali ma solo se non storiche, altrimenti secondo il DL 2010 BIENNALE. Storiche peraltro iscritte non nel "suo" registro....
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Offline rana

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #324 il: 29 Ottobre 2014, 08:26:05 »
E poi si giustificano dicendo che serve per l'inquinamento e la sicurezza, per questa servirebbero altre leggi, fa più danni un ubriaco di un' auto del decennio scorso! Togliamo loro e vedrai come si risparmia, non per fare il polemico ma se in azienda si va male prima saltano le teste ;D

Offline Sovrasterzo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #325 il: 29 Ottobre 2014, 09:37:04 »
Lo ignoreranno come al solito? Speriamo.

Offline orione79

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #326 il: 02 Novembre 2014, 19:19:41 »
:)
« Ultima modifica: 02 Novembre 2014, 19:22:59 da orione79 »

Offline Sovrasterzo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #327 il: 03 Novembre 2014, 13:04:24 »
In seguito alla bollinatura effettuata della Ragioneria Generale dello Stato, il D.d.L. Stabilità 2015 è cambiato, in particolare, per quanto riguarda la tassa di circolazione forfettaria per gli autoveicoli ed i motoveicoli ultraventennali ma non ultratrentennali, a prescindere che siano o meno iscritti negli appositi Registri, la modifica è ora contenuta solo ed esclusivamente nell'Art. 44 comma 31 del D.d.L. (non più né nell'Art. 30/17 né nell'Art. 44/28).

Riporto di seguito il nuovo testo del D.d.L. al vaglio (Art. 44/31):

"31. All’articolo 63 della legge 21 novembre 2000, n. 342, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 1, l’ultimo periodo è soppresso;
b) i commi 2 e 3 sono abrogati;
c) al comma 4, le parole: “I veicoli di cui ai commi 1 e 2”, sono sostituite dalle seguenti: “I veicoli di cui al comma 1”."


Dunque, se tale modifica verrà approvata, il nuovo testo dell'Art. 63 della L. 342/2000 sarà:

"Art. 63. Tasse automobilistiche per particolari categorie di veicoli

1. Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione. Salvo prova contraria, i veicoli di cui al primo periodo si considerano costruiti nell'anno di prima immatricolazione in Italia o in altro Stato. A tal fine viene predisposto, per gli autoveicoli dall'Automobilclub Storico Italiano (ASI), per i motoveicoli anche dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI), un apposito elenco indicante i periodi di produzione dei veicoli.

2. L'esenzione di cui al comma 1 è altresì estesa agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico per i quali il termine è ridotto a venti anni. Si considerano veicoli di particolare interesse storico e collezionistico:

a) i veicoli costruiti specificamente per le competizioni;

b) i veicoli costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, anche in vista di partecipazione ad esposizioni o mostre;

c) i veicoli i quali, pur non appartenendo alle categorie di cui alle lettere a) e b), rivestano un particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume.

3. I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI. Tale determinazione è aggiornata annualmente.


4. I veicoli di cui ai commi 1 e 2 I veicoli di cui al comma 1 sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua di lire 50.000 per gli autoveicoli e di lire 20.000 per i motoveicoli. Per la liquidazione, la riscossione e l'accertamento della predetta tassa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la tassa automobilistica, di cui al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni. Per i predetti veicoli l'imposta provinciale di trascrizione è fissata in lire 100.000 per gli autoveicoli ed in lire 50.000 per i motoveicoli."


Di seguito la nostra proposta, ovvero l'emendamento di modifica dell'Art. 44/31 del D.d.L. Stabilità 2015:

"1. Il comma 31 dell'articolo 44 è sostituito dal seguente:

""L'articolo 63 della Legge 21 novembre 2000, n. 342 è sostituito dal seguente:

"""Art. 63. Tasse automobilistiche per particolari categorie di veicoli

1. Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i motoveicoli e gli autoveicoli di interesse storico e collezionistico, ai sensi dell'articolo 60 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, dell'articolo 215 del Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, e successive modificazioni, e del Decreto 17 dicembre 2009 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e successive modificazioni.

2. I veicoli di cui al comma 1 sono assoggettati ad una tassa forfettaria annua di euro 25.82 per gli autoveicoli e di euro 10.33 per i motoveicoli. Per la liquidazione, la riscossione e l'accertamento della predetta tassa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la tassa automobilistica, di cui al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni. Per i predetti veicoli l'imposta provinciale di trascrizione è fissata in euro 51.64 per gli autoveicoli ed in euro 25.82 per i motoveicoli."""
"" "


La nostra proposta prevede dunque il trattamento agevolato della tassa di circolazione solo per i veicoli iscritti nei Registri, a prescindere che abbiano 20 o 30 anni, introducendo il piccolo pagamento della tassa forfettaria a prescindere che i veicoli circolino o meno.

Il riferimento all'Art. 215 del Regolamento di Attuazione del C.d.S. (495/92) è fondamentale, siccome tratta dei 20 anni minimi dalla costruzione (comma 2) e delle tariffe di iscrizione (comma 8 ), così come è fondamentale il riferimento al D.M. 17/12/2009 per il CRS, ovvero in merito ai requisiti da rispettare per ottenere l'iscrizione nei Registri.

NB:

Chiunque abbia possibilità di contattare Parlamentari, o altre figure simili, oltre che gli esponenti di riferimento dei Registri, è sentitamente pregato di sottoporre loro la proposta in oggetto.

Sono a disposizione per qualunque chiarimento.

Grazie a tutti.
« Ultima modifica: 03 Novembre 2014, 13:13:57 da Sovrasterzo »

Offline Sovrasterzo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #328 il: 03 Novembre 2014, 13:26:06 »
Ho aperto un nuovo topic dedicato, per far si di evitare il più possibile la dispersione di preziose informazioni, dunque mi raccomando rispondete solo nel topic seguente:

Tassa di circolazione: D.d.L. al vaglio

PS:

Ho chiesto per pm a Doppia di chiudere questo topic perchè tratta di tutt'altro per diverse pagine, siccome fu aperto con tutt'altra motivazione all'epoca, e gli chiedo anche di mettere gentilmente il nuovo topic in evidenza.

Grazie a tutti.

 

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