Autore Topic: Il "Settebello"  (Letto 31361 volte)

Offline Gianri

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Il "Settebello"
« il: 11 Novembre 2010, 18:52:16 »
Premetto di non essere un appassionato di treni,però da bambino rimasi veramente impressionato affrontando un viaggio da Napoli a Milano con i miei genitori a bordo del famoso elettrotreno.Si può dire che è stato il papà dei Frecciarossa,Eurostar ecc..,ricordo che alle estremità aveva un vero e proprio salotto con vista panoramica,il bar e che la cabina di pilotaggio era sovrapposta come in un moderno Jumbo. Alla fine,anni fa vidi parcheggiati su un binario morto della stazione di Napoli,2 convogli che nel frattempo avevano cambiato nome in "Arlecchino",chiedendo il permesso entrai nelle carrozze e rividi i lussuosi ambienti dell'epoca,sedili e tendine in velluto,al bar ancora la macchina del caffè anni'60 piena di cromature,e riuscii persino a salire nella cabina di guida dove tra i tanti comandi spiccava un telefono nero che permetteva ai macchinisti di contattare la centrale delle F.S.Mi spiegarono infine che i due treni erano destinati ad una ben triste demolizione dovuta oltre che alla vecchiaia, all'amianto che all'epoca veniva usato per tante costruzioni ferroviarie.
 

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Il "Settebello"
« il: 11 Novembre 2010, 18:52:16 »

Offline deltahf84

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #1 il: 11 Novembre 2010, 19:07:32 »
L'ho visto una volta fermo a Torino Porta Nuova...Bellissimo!

Offline yurihfturbo

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #2 il: 11 Novembre 2010, 19:17:35 »
Premetto di non essere un appassionato di treni,però da bambino rimasi veramente impressionato affrontando un viaggio da Napoli a Milano con i miei genitori a bordo del famoso elettrotreno.Si può dire che è stato il papà dei Frecciarossa,Eurostar ecc..,ricordo che alle estremità aveva un vero e proprio salotto con vista panoramica,il bar e che la cabina di pilotaggio era sovrapposta come in un moderno Jumbo. Alla fine,anni fa vidi parcheggiati su un binario morto della stazione di Napoli,2 convogli che nel frattempo avevano cambiato nome in "Arlecchino",chiedendo il permesso entrai nelle carrozze e rividi i lussuosi ambienti dell'epoca,sedili e tendine in velluto,al bar ancora la macchina del caffè anni'60 piena di cromature,e riuscii persino a salire nella cabina di guida dove tra i tanti comandi spiccava un telefono nero che permetteva ai macchinisti di contattare la centrale delle F.S.Mi spiegarono infine che i due treni erano destinati ad una ben triste demolizione dovuta oltre che alla vecchiaia, all'amianto che all'epoca veniva usato per tante costruzioni ferroviarie.
 
ma belloooooooo grande!! questo treno lho preso per andare a venezia quando ero piccolo mio padre mi fece un sacco di foto pure ai comandi,, se le trovo le pubblico...mi ricordo vagamente gli interni ma aveva il vagone bar una figata!!!

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #2 il: 11 Novembre 2010, 19:17:35 »

Offline il Manta

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #3 il: 11 Novembre 2010, 20:19:58 »
Non vorrei sbagliarmi, ma ce n'è uno al museo della scienza e della tecnica a Milano.

Offline Gianri

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #4 il: 12 Novembre 2010, 18:09:14 »
Nel mio piccolo ho cercato di fare quanto possibile per cercare di evitarne la demolizione.A suo tempo scrissi al prof.Ogliari proprietario del museo dei trasporti(molto interessante anche per i bambini,con vecchi tram e locomotive a vapore)presente a Ranco su lago Maggiore.Ottenni come risposta un'assicurazione del suo interessamanto al convoglio,all'epoca invidiato dagli altri Paesi europei per la sua tecnologia(gli altri spesso andavano ancora a vapore!).

Offline Railpassion

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #5 il: 17 Novembre 2010, 16:01:08 »
Sono appassionato di treni, nonchè ingegnere ferroviario, folevo correggere un'inesattezza scritta più sopra, il "Settebello" non è mai diventato "Arlecchino" per declassamanto, in realtà erano 2 elettrotreni ben distinti! Anche se utilizzavano materiale rotabile identico il "Settebello" era composto da sette carrozze (Da qui il nome) di cui una adibita completamente a ristorante, e tecnicamente assumeva in F.S. il nome di ETR 300, mentre "L'Arlecchino" era composto da solo 4 carozzere, non ne aveva una dedicata solo a servizio ristorante ma in una delle 4 c'era solo un servizio bar-tavola fredda ed assumeva in F.S. il nome di ETR 250. Anche i servizi assegnati ai 2 alettrotreni, all'epoca decisamente di lusso, erano ben diversi, il Settebello era adibito a percorsi lunghi, tipo Milano-Napoli, mentre l'Arlecchinoi era utilizzato su tratte più brevi tipo Torino-Venezia. Il servizio ed il comfort di tali treni era all'epoca all'avanguardia, come pure la soluzione tecnica, mai più ripetuta in Italia, di dotare le teste delle 2 carrozze a Belvedere (Il macchinista in pratica era sopra questa loggia, ed aveva una visione panoramica del tracciato dei binari ben diversa da un treno tradizionale). Ebbero il massimo lustro negli anni '60 fino ai primi '70, dai primi anni '80 iniziò il loro rapidissimo declino, che portò prima all'uso su tratte decisamente meno prestigiose di quelle a cui erano abituati, e poi a soli servizi speciali negli ultimi tempi, fino all'abbandono totale, vuoi per costi di gestione troppo elevati, vuoi per nuove soluzioni più innovative, alla loro demolizione venne a galla anche il problema amianto, usato in quantità enorme per ragioni di isolamento ed insonorizzazione, ma quasi tutti i mezzi rotabili prodotti fino a metà anni '80 ne sono comunque carichi. Comunque "Settebello" ed "Arlecchino" era 2 treni diversi e non il primo declassato, ci tenevo a sottolinearlo. Grazie per l'attenzione.

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #6 il: 17 Novembre 2010, 16:03:30 »
Sono appassionato di treni, nonchè ingegnere ferroviario, folevo correggere un'inesattezza scritta più sopra, il "Settebello" non è mai diventato "Arlecchino" per declassamanto, in realtà erano 2 elettrotreni ben distinti! Anche se utilizzavano materiale rotabile identico il "Settebello" era composto da sette carrozze (Da qui il nome) di cui una adibita completamente a ristorante, e tecnicamente assumeva in F.S. il nome di ETR 300, mentre "L'Arlecchino" era composto da solo 4 carozzere, non ne aveva una dedicata solo a servizio ristorante ma in una delle 4 c'era solo un servizio bar-tavola fredda ed assumeva in F.S. il nome di ETR 250. Anche i servizi assegnati ai 2 alettrotreni, all'epoca decisamente di lusso, erano ben diversi, il Settebello era adibito a percorsi lunghi, tipo Milano-Napoli, mentre l'Arlecchinoi era utilizzato su tratte più brevi tipo Torino-Venezia. Il servizio ed il comfort di tali treni era all'epoca all'avanguardia, come pure la soluzione tecnica, mai più ripetuta in Italia, di dotare le teste delle 2 carrozze a Belvedere (Il macchinista in pratica era sopra questa loggia, ed aveva una visione panoramica del tracciato dei binari ben diversa da un treno tradizionale). Ebbero il massimo lustro negli anni '60 fino ai primi '70, dai primi anni '80 iniziò il loro rapidissimo declino, che portò prima all'uso su tratte decisamente meno prestigiose di quelle a cui erano abituati, e poi a soli servizi speciali negli ultimi tempi, fino all'abbandono totale, vuoi per costi di gestione troppo elevati, vuoi per nuove soluzioni più innovative, alla loro demolizione venne a galla anche il problema amianto, usato in quantità enorme per ragioni di isolamento ed insonorizzazione, ma quasi tutti i mezzi rotabili prodotti fino a metà anni '80 ne sono comunque carichi. Comunque "Settebello" ed "Arlecchino" era 2 treni diversi e non il primo declassato, ci tenevo a sottolinearlo. Grazie per l'attenzione.

ciao ti va di presentarti qui ???
http://forum.passioneauto.it/index.php?board=8.0

Offline Railpassion

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #7 il: 17 Novembre 2010, 16:46:29 »
Ti ringrazio per l'ìnvito e mi presento, mi chiamo Franco e come detto sono ingegnere ferroviario impiegato presso una ditta che collabora con diversi enti ferroviari. Ho dato un'occhiata al vostro forum e devo dire che è molto educato a differenza di altri, tuttavia il mio è stato solo un passaggio del tutto casuale, pensa che cercavo "Settebello" su google per alcune informazioni personali, e mi ha incuriosito trovare un link che conduceva a voi, vista l'inesattezza scritta, mi sono permesso di fare una correzione, tuttavia voi siete un forum di automobili se non sbaglio d'epoca principalmente, e ahimè, non me ne volere, ma l'argomanto non solo non m'interessa, ma proprio non saprei cosa dire perchè ne sono completamente a digiuno, per cui se ripasserò di qui sicuramente vi farò un saluto, ma partecipare direi proprio non sia il caso, a meno che non apriate una sezione dedicata ai soli treni, anche d'epoca sui quali so vita morte e miracoli, ma temo non interessi la maggior parte dei Vs. iscritti. Tuttavia grazie ancora per la cordialità e l'attenzione dimostrata. Franco Cosimi.

Offline arcangelo

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #8 il: 17 Novembre 2010, 16:50:10 »
,.... tuttavia il mio è stato solo un passaggio del tutto casuale,...


...peccato ....cmq quando vuoi siam qui  ;)


maicol

il mio amico e io .....

Offline DOPPIA GOBBA

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #9 il: 17 Novembre 2010, 16:53:26 »
Ti ringrazio per l'ìnvito e mi presento, mi chiamo Franco e come detto sono ingegnere ferroviario impiegato presso una ditta che collabora con diversi enti ferroviari. Ho dato un'occhiata al vostro forum e devo dire che è molto educato a differenza di altri, tuttavia il mio è stato solo un passaggio del tutto casuale, pensa che cercavo "Settebello" su google per alcune informazioni personali, e mi ha incuriosito trovare un link che conduceva a voi, vista l'inesattezza scritta, mi sono permesso di fare una correzione, tuttavia voi siete un forum di automobili se non sbaglio d'epoca principalmente, e ahimè, non me ne volere, ma l'argomanto non solo non m'interessa, ma proprio non saprei cosa dire perchè ne sono completamente a digiuno, per cui se ripasserò di qui sicuramente vi farò un saluto, ma partecipare direi proprio non sia il caso, a meno che non apriate una sezione dedicata ai soli treni, anche d'epoca sui quali so vita morte e miracoli, ma temo non interessi la maggior parte dei Vs. iscritti. Tuttavia grazie ancora per la cordialità e l'attenzione dimostrata. Franco Cosimi.

allora grazie per le delucidazioni ;) :D

Offline deltahf84

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #10 il: 17 Novembre 2010, 17:40:14 »
Grazie per aver giustamente precisato.
Ho letto con molto interesse il tuo intervento.
Grazie per averci chiarito questi aspetti,sarai sempre il benvenuto ;)

Offline Railpassion

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #11 il: 18 Novembre 2010, 09:19:52 »
Direi con piacere che un'accoglienza così calda e garbata riservata ad un non appassionato di automobili merita senz'altro un'altra visitina a questo bel forum. Allora vi dico qualcosa più di me, ho 32 anni e mi sono laureato a Roma in ingegneria meccanica ferroviaria 6 anni fa, sono nativo di Pescara, ma da 4 anni abito a Vercelli con la mia compagna, in quanto lavoro per una grossa ditta di Torino, di cui ovviamente non posso fare il nome per non fare pubblicità, che si occupa di forniture di impiantistica elettrica, nonchè progettazione meccanica di interi treni, collaboriamo non solo con le F.S./Trenitalia ma anche con compagnie private ed anche ferrovie estere, principalmente Svizzere e Francesi, personalmente ho partecipato, ed è per me motivo di orgoglio, alla progettazione dell'ultima fase del Frecciarossa, attualmente il top dei treni di bandiera Italiani, è un grande mezzo che consiglio di provare a prendere a tutti coloro che prima o poi abbiano voglia di farsi un bel viaggetto in treno, peccato che corra ancora su tratte non idonee, a parte le ultime tratte per l'alta velocità, in Italia c'è ancora troppo da fare per donare a questi pregiatissimi mezzi delle linee idonee a sfruttarne appieno le possibilità, che sono enormi e non solo in termini di potenza e velocità pura, sia a livello di massicciate, che di linee aeree e stazioni, spiace dirlo ma per fare un paragone automobilistico, spero calzante, sarebbe come avere una Ferrari e farla viaggiare sempre e solo su stradine di campagna, speriamo prima o poi qualcuno lo capisca. Tornando al discorso ETR 300 "Settebello" ed ETR 250 "Arlecchino" voglio mostrarvi le differenze sostanziali, nonchè i loghi presenti sui 2 treni, nonchè il Belvedere, presente sia in testa che in coda, sia sul Settebello che sull'Arlecchino, (Nel caso della foto che propongo si tratta di un'Arlecchino) che dava la possibilità ai passeggeri di vedere i binari come li può vedere solo il macchinista, sensazionale direi, e s'intravede anche la botola, vicino alla presa dell'aria condizionata di cui questi mezzi erano ovviamente dotati, che portava alle cabine di guida, per cui il macchinista era sopra i passeggeri, ed anch'esso godeva di una vista panoramica impossibile su altri treni, anche se qualcuno di loro lamentava qualche problema perchè s'intravedeva parte del tetto del treno, e ciò falsava un po' la visuale ma solo nelle manovre, soluzione comunque innovativa ed eccezionale per l'epoca e mai più riproposta purtroppo in Italia, elettrotreni erano come ho già detto solo in apparenza uguali, e non sto a dilungarmi su caratteristiche tecniche perchè ci sarebbe molto, troppo da scrivere, ma molto diversi come impiantistica e progettazione nonchè soprattutto destinazione d'uso, voglio solo far notare almeno la differente lunghezza dei 2 convogli, pur nei limiti imposti dalle fotografie, spero il vostro sistema accetti fotografie da Imageshack, che utilizzo solitamente su un forum ferroviario sul quale saltuariamente scrivo e collaboro, come ultima cosa volevo precisare anche che un esemplare del Settebello è stato fortunatamente salvato dalla rottamazione, svuotato dell'amianto, dell'impiantistica motrice e della meccanica, in pratica non potrà più circolare, ma solo essere esposto in museo, e ahimè non è presente al momento al museo della Scienza e della Tecnica di Milano, ma ancora in fase di ripristino presso le officine ferroviarie meccaniche di Caserta, e credo che la sua destinazione finale e definitiva non sarà Milano, ma il museo ferroviario di Pietrarsa, vicino a Napoli, che invito caldamente di visitare perchè davvero bello ed interessante, un riassunto della storia ferroviaria Italiana, spesso troppo bistrattata per le solite cattive gestioni di cui soffrono altri campi del Patrimonio Pubblico, ma di cui invece andare assolutamente fieri. E, detto ciò, vi saluto cordialmente e con amicizia, tornerò a visitarvi, e se avete quesiti ferroviari da proporre, sarò ben lieto di darvi la mia modesta consulenza. Grazie ancora per l'ospitalità. Franco.









« Ultima modifica: 18 Novembre 2010, 09:48:55 da Railpassion »

Online nigel68

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #12 il: 18 Novembre 2010, 10:00:17 »
Io sono un "Railfan" e frequento da anni il forum di Ferrovie On Line ;) non posso che apprezzare queste foto e questi interventi. Grazie, Franco!

Meravigliosamente in stile Sixties le poltroncine del belvedere!
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline deltahf84

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #13 il: 18 Novembre 2010, 10:31:28 »
Spettacolo!
Davvero molto molto interessante questo ulteriore intervento.Le immagini son davvero fantastiche...
Torna pure a trovarci quandop vuoiiii!!! :)

Offline arcangelo

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #14 il: 18 Novembre 2010, 11:06:22 »
Mi aggrego ai complimenti ......ottimo post e foto davvero belle ...ma una domanda ......l' ultima foto , quei sedili ...sono per i passeggeri ?? ::) ::) ::)
maicol

il mio amico e io .....

 

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