Carissimi, mi fa molto piacere aver acceso una forma di interesse in voi
Si, la vera natura delle
motocarrozzette, così come classificati dal C.d.S., meglio conosciute con il termine commerciale di "sidecar", è quella economica, ovvero era possibile acquistare un veicolo anche a quattro posti pur non disponendo di finanze rilevanti, diciamo così.
Questi veicoli, in Italia, hanno perso di interesse economico, causando conseguentemente la dipartita delle case costruttrici le quali le producevano, verso gli anni '60/'70, bensì quando cominciarono a prendere piede sempre più le autovetture utilitarie, le quali, a loro volta, si rivelavano altrettanto economiche, ma con ben meno difficoltà di gestione pratica, intesa sia come modalità di guida che come affidabilità. Ad oggi, restano solo gli appassionati del veicolo in oggetto a mantenerne attiva la memoria, addirittura con veicoli nuovi in alcune parti del mondo, in particolare in nord Europa (Olanda su tutti) ed in India, nonché in diverse nazioni asiatiche.
Condurre una motocarrozzetta, in particolare se storica, è impegnativo, siccome il veicolo ha un comportamento imparagonabile con nessun altro: in base al lato dove sia installato il carrozzino (per i veicoli italiani, o comunque europei eccetto i Britannici, a destra del conducente), le curve a sinistra sono modi veicolo a quattro ruote, al contrario quelle verso destra sono modi motociclo con l'aggravio della spinta del carrozzino stesso, il quale tende ad impennarsi: sono necessari sia molta esperienza, la quale si matura con tanta pratica, sia la collaborazione dell'eventuale passeggero, il quale, così come su tutti i veicoli a due ruote, è importante, ma in questo caso nettamente di più, bensì è parte attiva rilevante, seppur anche le caratteristiche soggettive del modello di sidecar siano importanti a tal fine: è possibile imbattersi sia in sidecar muniti di ruote da motociclo, sia con ruote "quadre", ovvero non studiate per favorire le "pieghe" nelle curve in direzione del lato di installazione del carrozzino, bensì per aumentare il comfort e la stabilità di marcia in autostrada e simili.
Inutile scrivere come io preferisca nettamente quelli scorbutici a ruota tonda, con il carrozzino per aria nelle pieghe più cattive, ma... al tempo: è molto importante andare per gradi, con grande rispetto verso il veicolo e massima umiltà, perché se si sbaglia, cosa meno rara di quanto si possa erroneamente ritenere, ci si trova travolti da esso, dunque con risultati nefasti ben più rilevanti che con un veicolo a due ruote!
PS:
Io amo anche i complessi veicolari e nel nord Europa si trovano anche sidecar muniti di gancio traino, ovvero con un piccolo rimorchio abbinato, il quale, seppur non sia in alcun modo adatto ad una guida la quale non sia molto cauta, è alquanto simpatico
Comunque, l'unico modo per vederne in Italia è vederne di circolanti immatricolati all'estero, siccome il nostro C.d.S. non prevede, o meglio, non prevede più, la possibilità di trainare con nessun tipo di motoveicolo (NB: la motocarrozzetta è uno di essi, cat. L4e per l'esattezza): così è da quando furono "abrogati" i motoarticolati (restano in essere solo quelli già prodotti al tempo), unici motoveicoli abilitati a tal fine dalla normativa.