Vi è andata bene, niente visita dal cliente, la polizza l'ho fatta per telefono...quindi posso passare all'episodio 2...
I primissimi km a bordo della M6 sono di studio, d'altronde in centro a Vigevano non si poteva fare granchè...il profumo della pelle di bufalo è buonissimo, e ancora aromatico dopo 11 anni di utilizzo, il sedile posteriore non è il massimo del comfort, ma sono piccolo quindi ci sto bene. La plancia è molto razionale, il volante di diametro sportivo con la banda tricolore Motorsport ha un design nervoso, molto bello da vedere; il rumore del motore ha toni molto bassi, con qualche punta metallica.
Usciamo da Vigevano, faccio appena in tempo a vedere i cartelli per Gambolò e Mortara che improvvisamente, senza nessun preavviso mi sento incollato allo schienale, impossibilitato a muovermi da una sorta di mano invisibile, la mano della coppia motrice di 34.7 kgm a 4500 giri/min...fra me e me penso che questa macchina è un demonio, mai provato qualcosa di simile in vita mia! E scoprirò successivamente, dopo pochissimo, che era solo l'inizio della giostra...
La pressione sull'acceleratore si stabilizza, mi raddrizzo per cercare di vedere la strumentazione, i giri sono 4000, il ringhio del 6 in linea possente e vellutato, la velocità...160 km/h, penso in un attimo che ci troviamo su una strada del pavese con le risaie ai lati, e che stiamo andando davvero fortissimo, forse troppo...attimo di apprensione...che svanisce subito perchè vengo di nuovo scaraventato contro lo schienale in occasione di un doppio sorpasso. Comincio a capire tutto, vedo la lancetta del contagiri balzare a 6000 e qui comincia il finimondo...a circa 180 all'ora il motore prende gli ultimi 700 giri come in preda ad una furia nascosta (avete presente il VTEC della S2000 quandro la fasatura fa il suo lavoro oltre i 7200 giri? sensazione molto simile e provata molti anni dopo su quella di un mio amico, ma qui c'è un 3453cc 6 cilindri Motorsport, e non è un 2000cc 4 cilindri...)! Il ringhio vellutato diventa un urlo lacerante, immenso, pieno, un pugno dritto nella bocca dello stomaco, allora pensai che fosse lo stesso urlo delle F1 in TV, e tuttora a 13 anni di distanza è la cosa più simile che mi viene in mente. I 200 km/h erano a un millimetro dalla lancetta, i giri fra i 6500 e i 7000.
Intanto il guidatore mi racconta delle cose sulla sua M6, ma ad oggi mi chiedo cosa mi abbia detto, non ho ascoltato una sola parola, totalmente assorbito da quell'iradiddio che si era scatenata.
Mio cugino, bastardo, se la rideva sulla poltroncina sinistra di fianco a me perchè era abituato, il figlio del proprietario invece dormiva sul sedile anteriore destro (ragazzi, dormiva, me ne sono accorto dopo, vi rendete conto!)
Il casello è arrivato alla stregua della biglietteria delle montagne russe...cioè ti sei già cagato addosso prima di salire, e ancora non è successo nulla!
Chiedo di andare piano per favore, e vengo tranquillizzato sull'andatura che terremo in autostrada, così cominciamo a discutere di questo mezzo meraviglioso. E la prima sorpresa arriva dal contachilometri, che segna circa 290.000km, con la sua meccanica d'origine, a quel punto lo stupore mi assale, ma ancor di più l'ammirazione per la Bayerische Motor Werken, capace di costruire auto così veloci e affidabili.
FINE EPISODIO 2