Mi sono accorto che manca l'episodio 4, il finale!!!
Dunque, come dicevo il viaggio di ritorno è stato avaro di emozioni...il ritorno da Torino era molto trafficato, a parte qualche scorribanda a 160 (ci si arriva molto in fretta), nient'altro.
Il buio stava cominciando a calare nei pressi di Vigevano, clima giusto per pensare che:
a) avrei dovuto saperne molto di più sulla M635CSi, e dove avrei potuto reperire documentazione utile
b) fra poco avrei abbandonato tutto questo, il ringhio del motore, il profumo della pelle di bufalo, l'accelerazione fulminante, quella linea sinuosa e al tempo stesso cattivissima (non per niente nell'immaginario era chiamata Squalo), insomma si ritornava alle solite R19 e Twingo, comode come un divano, ma emozionanti come un film polacco in bianco e nero...
L'ultimo piccolo batticuore, un cretino che si butta in sorpasso sulla statale e che ci ritroviamo di fronte a fari spianati...frenata secca, la M635CSi ha l'ABS di serie, e per la prima volta ne capisco il significato pratico...nessun problema, direzionalità garantita, il giaguaro di Monaco può riprendere senza impedimenti la sua corsa verso casa.
Entrati in Vigevano entriamo al distributore di benzina, e mi chiedo il perchè, avevo notato il pieno alla partenza, e di certo con quel ben di Dio se proprio c'era una cosa che non avevo tenuto più d'occhio era proprio quella lancetta, così poco interessante rispetto ai suoi "vicini di casa", tachimetro e contagiri...
E adesso che guardo siamo a pelo della riserva! In modo falsamente ingenuo chiedo la distanza da Vigevano a Torino, risposta divertente del nostro driver..."con le scorciatoie ho percorso esattamente 210km, abbiamo fatto fuori quasi un pieno da 70 litri, se è questo che ti interessa siamo fra i 3 e i 4 al litro, quindi in media rispetto al solito" poi si mette a ridere...e vedendo una mazzetta con diversi pezzi da 100.000 lire uscirgli di tasca capisco la sua risata tranquilla...con simili consumi io sarei già impazzito!!! Questo è l'ultimo aspetto che ancora dovevo rivelarvi sulla M635CSi, che fino a quel punto ritenevo senza difetti, ma che evidentemente uno ne aveva, e abbastanza dispendioso per giunta...ma in fondo con 3453cc, 286CV DIN a 6500 giri/min, 34,7 kgm di coppia a 4500 giri/min, 0-100 in 6,4'' (prova di 4R in 6,3''), 255 km/h di velocità massima, lunghezza di 4,76 mt. e peso di circa 1400kg, oltre alle emozioni dispensate, quelle sì gratuite, proprio i 10 al litro non si possono pretendere...e se si ha un'auto che nella sua vita utile, dal 1984 al 1989, ha visto il proprio listino compreso tra i 68.000.000 e i 107.000.000 optionals esclusi, forse il consumo non è una discriminante così fondamentale...
Ancora un paio di chilometri da percorrere, prima di essere trasbordato su una Polo 1.0 GL per il ritorno a Rho...il desiderio che non finissero mai, o che la M6 tirasse dritto fino a Rho...Scendo dalla belva, e nelle luci artificiose della sera, lo Squalo si staglia con la sua veste scura, lucida e imponente, mi accovaccio di fronte al muso, sperando di domarlo, di vedere una specie di sorriso, ma niente, questione di carattere tedesco poco incline a certe mollezze, con i suoi 4 occhi e il cofano motore che scende fino a sembrare un sopracciglio corrucciato, arrabbiato. Quello sguardo da Clint Eastwood nel "Texano dagli occhi di ghiaccio", cattivo, ma al tempo stesso pensi che vorresti averlo come amico o come zio, perchè in fondo è rassicurante, deciso, sicuro...sai che non ti farà mai una carezza, però sai che non ti tradirà mai, ma attenzione a non contrariarlo, altriementi sono guai.
Arrivato a Rho, giusto un saluto ai miei e un racconto fra i più appassionati della macchina, non della Juve, che già sto rovistando riviste in cerca di articoli. Trovo solo la famosa presa di contatto di AutoCapital, la leggo, la rileggo, poi accendo lo stereo, appositamente con la colonna sonora dei Nomadi..."L'Uomo di Monaco" per la precisione, chiudo gli occhi e sogno...
FINE