Autore Topic: Il fascino delle fuoriserie  (Letto 12456 volte)

Offline jancarlo5180

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Re: Il fascino delle fuoriserie
« Risposta #15 il: 09 Gennaio 2011, 18:15:45 »
Impressionante, la 2100 di Bonetto pare una 124 pre-serie! :o

E questa realizzazione di Michelotti del '61 preannuncia la futura Fulvia coupè (che però non porta il suo nome!):


x deltahf: bellissime, intendiamoci bene, le realizzazioni odierne di Zagato, forse il termine "grottesco" è eccessivo, ma quello che volevo dire è che mentre i lavori di Bonetto o di Michelotti (fra i tanti) preannunciavano quello che sarebbe stato lo stile delle auto a venire, le realizzazioni odierne mi sembrano più delle calligrafiche esercitazioni di stile, con lo sguardo rivolto al passato. Riesci ad intuire come sarà l'auto di domani dalla, se pur magnifica, Ferrari 575 GTZ? Io, no, ma probabilmente è un mio limite.
I carrozzieri del passato preannunciavano le tendenze stilistiche prossime a venire, e la loro non era solo carta e fantasia oppure dream-cars, ma auto vere di ferro che potevi comprare e andarci a fare la spesa!

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Re: Il fascino delle fuoriserie
« Risposta #15 il: 09 Gennaio 2011, 18:15:45 »

Offline deltahf84

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Re: Il fascino delle fuoriserie
« Risposta #16 il: 09 Gennaio 2011, 18:19:31 »
E questa realizzazione di Michelotti del '61 preannuncia la futura Fulvia coupè (che però non porta il suo nome!):


x deltahf: bellissime, intendiamoci bene, le realizzazioni odierne di Zagato, forse il termine "grottesco" è eccessivo, ma quello che volevo dire è che mentre i lavori di Bonetto o di Michelotti (fra i tanti) preannunciavano quello che sarebbe stato lo stile delle auto a venire, le realizzazioni odierne mi sembrano più delle calligrafiche esercitazioni di stile, con lo sguardo rivolto al passato. Riesci ad intuire come sarà l'auto di domani dalla, se pur magnifica, Ferrari 575 GTZ? Io, no, ma probabilmente è un mio limite.
I carrozzieri del passato preannunciavano le tendenze stilistiche prossime a venire, e la loro non era solo carta e fantasia oppure dream-cars, ma auto vere di ferro che potevi comprare e andarci a fare la spesa!


Si,diciamo che queste nuove fuoriserie sono un esercizio di stile fine a se stesso,nella maggior parte dei casi.
La 575 GTZ non potrebbe avere un seguito,anche se le linee della successiva maserati GS sempre Zagato la ricordano in scala ridotta e anche la Bentley GTZ riprende gli stessi stilemi...

Offline ITRAEL

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Re: Il fascino delle fuoriserie
« Risposta #17 il: 09 Gennaio 2011, 19:17:48 »
Il concetto di fuoriserie nasce con l'auto, quando le case produttrici ti fornivano la parte meccanica e tu la facevi vestire dal carrozziere che più ti convinceva ed era, a tutti gli effetti, esemplare unico. ;)
Alla fine degli anni 50 con l'arrivo del boom economico, la Fiat aveva il fiato corto nelle consegne, non ancora pronta per far fronte all'inaspettata richiesta e così, i tempi di consegna si dilatarono sino a 1 anno o poco più per avere una 600. Nacque così una gran quantità di modelli, tralasciando quelli che si differenziarono per un fregio o una falsa calandra anteriore, a volte inguardabili, a volte innovativi che, a causa della loro disponibilità immediata o quasi(i carrozzieri , essendo strutture più elastiche della Fiat, avevano annusato l'aria e si erano preparati più velocemente) con l'aggiunta di poche lirette, permettevano all'italiano, arrivato senza nemmeno accorgersene al benessere, di avere l'utilitaria "fuoriserie".
Apro un capitolo sulle menzionate false calandre anteriori: in quel periodo il motore posteriore identificava l'operaio mentre l'anteriore metteva in chiaro al mondo che eri un uomo(poche donne guidavano allora) praticamente arrivato.Detta alla Gaber la 500 e 600 era di sinistra, la 1100 di destra ;D. Nacque così un mercato, che adesso chiameremmo "after market" di elaborazioni estetiche che spesso comprendevano le "false calandre" che "nobilitavano" la 600 di tutti i giorni e ci si sentiva un po' meno operai e più impiegati.Era l'inizio dello status symbol automobilistico ma allora non lo chiamavano così....anzi non lo chiamavano affatto, presi, finalmente, dal godersi questo inaspettato benessere :)
Forse non erano queste le fuoriserie a cui si riferiva Jancarlo all'inizio, ma ho voluto integrare con uno spaccato della nostra Italia del boom e del "Vorrei ma non posso" ;)

La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
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Re: Il fascino delle fuoriserie
« Risposta #17 il: 09 Gennaio 2011, 19:17:48 »

Offline adu

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Re: Il fascino delle fuoriserie
« Risposta #18 il: 09 Gennaio 2011, 20:35:03 »
Mi sento un pò tirato in causa in questa disussione ;D
La mie è un opinione da possessore di fuoriserie ma nell'epoca sbagliata, purtroppo non ho potuto vivere in prima persona il periodo '50-'60 dove avere la fuoriserie voleva dire avere qualcosa in più, però direi che la loro bellezza e la loro particolarità ancora oggi si fa notare, non mi scorderò mai il primo raduno con entrambe le auto (124-125) dove la gente si catapultava a vedere le mie 2 senza capire che auto fossero e scannerizzarle da cima a fondo per capirlo soprattutto la samantha che non riporta ne il logo Fiat ne quello 125 ;D e la stessa cosa succederebbe a me, se c'è x esempio un Mercedes 190SL (auto bellissima ma già vista e rivista) e di fianco una qualche fuoriserie poco conosciuta mi catapulto da lei.
Sulle fuoriserie moderne devo dire che mi piacciono, anche se si ostinano un pò troppo a ricreare in veste moderna auto del passato, purtroppo la cosa si ferma qui, mente una volta non era affatto così, mi piacerebbe vedere qualche FIAT o LANCIA prodotte in 500-1000-2000 esemplari ma alla portata di tutti (so che i costi per una cosa del genere son altissimi e non si può fare)
Vedere la gente stupita che non capisce che auto sia la tua, non ha prezzo; per tutto il resto c'è la 500

Offline jancarlo5180

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Re: Il fascino delle fuoriserie
« Risposta #19 il: 09 Gennaio 2011, 20:42:44 »
Mi sento un pò tirato in causa in questa disussione ;D
La mie è un opinione da possessore di fuoriserie ma nell'epoca sbagliata, purtroppo non ho potuto vivere in prima persona il periodo '50-'60 dove avere la fuoriserie voleva dire avere qualcosa in più...

Beh, la tua 1300 appartiene ancora al periodo d'oro delle fuoriserie! Col 124 sei al limite dello scadere, col 125 sei fuori tempo massimo, ma è sempre un bel vedere!

Jagitalia

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Re: Il fascino delle fuoriserie
« Risposta #20 il: 09 Gennaio 2011, 22:57:45 »
Sapete quanto volte mi ha detto che se avesse vinto alla lotteria mi avrebbe comprato una fuoriserie? :D


magari di GROSSA CILINDRATA!!! ;D

Offline deltahf84

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Re: Il fascino delle fuoriserie
« Risposta #21 il: 10 Gennaio 2011, 00:00:21 »
magari di GROSSA CILINDRATA!!! ;D

Che poi magari era un 1600... :o ;D ;D ;D
I tempi cambiano ::)

Offline jancarlo5180

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Re: Il fascino delle fuoriserie
« Risposta #22 il: 10 Gennaio 2011, 05:31:35 »
Il concetto di fuoriserie nasce con l'auto, quando le case produttrici ti fornivano la parte meccanica e tu la facevi vestire dal carrozziere che più ti convinceva ed era, a tutti gli effetti, esemplare unico. ;)
Alla fine degli anni 50 con l'arrivo del boom economico, la Fiat aveva il fiato corto nelle consegne, non ancora pronta per far fronte all'inaspettata richiesta e così, i tempi di consegna si dilatarono sino a 1 anno o poco più per avere una 600. Nacque così una gran quantità di modelli, tralasciando quelli che si differenziarono per un fregio o una falsa calandra anteriore, a volte inguardabili, a volte innovativi che, a causa della loro disponibilità immediata o quasi(i carrozzieri , essendo strutture più elastiche della Fiat, avevano annusato l'aria e si erano preparati più velocemente) con l'aggiunta di poche lirette, permettevano all'italiano, arrivato senza nemmeno accorgersene al benessere, di avere l'utilitaria "fuoriserie".
Apro un capitolo sulle menzionate false calandre anteriori: in quel periodo il motore posteriore identificava l'operaio mentre l'anteriore metteva in chiaro al mondo che eri un uomo(poche donne guidavano allora) praticamente arrivato.Detta alla Gaber la 500 e 600 era di sinistra, la 1100 di destra ;D. Nacque così un mercato, che adesso chiameremmo "after market" di elaborazioni estetiche che spesso comprendevano le "false calandre" che "nobilitavano" la 600 di tutti i giorni e ci si sentiva un po' meno operai e più impiegati.Era l'inizio dello status symbol automobilistico ma allora non lo chiamavano così....anzi non lo chiamavano affatto, presi, finalmente, dal godersi questo inaspettato benessere :)
Forse non erano queste le fuoriserie a cui si riferiva Jancarlo all'inizio, ma ho voluto integrare con uno spaccato della nostra Italia del boom e del "Vorrei ma non posso" ;)



Hai delineato come meglio non avrei saputo fare un preciso momento storico che ha regalato momenti di gloria ad alcune  Carrozzerie "minori", oggi quasi completamente dimenticate. Guardate la particolarità di questa Fiat 600 di Canta che tenta di assomigliare alla più "borghese" 1100, proprio come dici tu:

Questa 600 di Caprera,addirittura, vuole assomigliare alla 1800:

Certo, si tratta di un genere di  "fuoriserie" forse di tono minore, ma significativo per capire ed interpretare il gusto e le mode di un'epoca.

 

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