Il concetto di fuoriserie nasce con l'auto, quando le case produttrici ti fornivano la parte meccanica e tu la facevi vestire dal carrozziere che più ti convinceva ed era, a tutti gli effetti, esemplare unico.
Alla fine degli anni 50 con l'arrivo del boom economico, la Fiat aveva il fiato corto nelle consegne, non ancora pronta per far fronte all'inaspettata richiesta e così, i tempi di consegna si dilatarono sino a 1 anno o poco più per avere una 600. Nacque così una gran quantità di modelli, tralasciando quelli che si differenziarono per un fregio o una falsa calandra anteriore, a volte inguardabili, a volte innovativi che, a causa della loro disponibilità immediata o quasi(i carrozzieri , essendo strutture più elastiche della Fiat, avevano annusato l'aria e si erano preparati più velocemente) con l'aggiunta di poche lirette, permettevano all'italiano, arrivato senza nemmeno accorgersene al benessere, di avere l'utilitaria "fuoriserie".
Apro un capitolo sulle menzionate false calandre anteriori: in quel periodo il motore posteriore identificava l'operaio mentre l'anteriore metteva in chiaro al mondo che eri un uomo(poche donne guidavano allora) praticamente arrivato.Detta alla Gaber la 500 e 600 era di sinistra, la 1100 di destra
. Nacque così un mercato, che adesso chiameremmo "after market" di elaborazioni estetiche che spesso comprendevano le "false calandre" che "nobilitavano" la 600 di tutti i giorni e ci si sentiva un po' meno operai e più impiegati.Era l'inizio dello status symbol automobilistico ma allora non lo chiamavano così....anzi non lo chiamavano affatto, presi, finalmente, dal godersi questo inaspettato benessere
Forse non erano queste le fuoriserie a cui si riferiva Jancarlo all'inizio, ma ho voluto integrare con uno spaccato della nostra Italia del boom e del "Vorrei ma non posso"