Autore Topic: ORRORE dagli USA  (Letto 9656 volte)

urraco

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #15 il: 22 Agosto 2009, 16:18:50 »
perdonami Alfatarlo, ma fino a veramente poco tempo fa il mercato agricolo era uno dei maggiormente aiutati dai contributi statali, molto piu di altre categorie. Quindi scusami ma non sono d'accordo con te quando affermi siamo in crisi da 30 anni, e vero che altri paesi ci vendono derrate, anche pre via delle quote europee. In Italia c'e solo un vero enorme problema, il costo del lavoro, dovuto a due cause scatenanti un certo schieramento politico e in alcuni casi i sindacati quando difesero posizioni indifendibili.

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #15 il: 22 Agosto 2009, 16:18:50 »

Offline alfatarlo

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #16 il: 22 Agosto 2009, 16:57:39 »
Vedi urraco sei caduto nel luogo comune più classico, cioè che i contadini se la passano bene perchè sono aiutati dalla comunità europea. Allora intanto è vero che per qualche anno esisterà ancora la PAC, politica di aiuto alla coltivazione, poi dal 2013 verrà abolita, e questo perchè se dovesse entrare la Turchia in Europa tutti gli aiuti verrebbero assorbiti da lei visto l'estensione. Ma come qualsiasi forma assistenziale la pac è un buco nell'acqua perchè i produttori delle sementi, dei concimi, degli attrezzi agricoli, lo stesso stato con le accise sul gasolio (che sono ridotte, ma non abolite del tutto), hanno fatto bene i loro conti, e hanno capito che se il contadino ha maggiori margini allora lo si può spremere di più. E quindi si arriva all'assurdo in cui il concime costa talmente tanto che chi alleva i polli guadagna 10 volte dalla vendita della pollina (concime naturale ma inquinante lo stesso) rispetto alla vendita delle uova (cioè la merda dei polli costa 10 volte le uova di gallina). Si era arrivati alla cifra ad esempio di un milione di lire a cavallo per i trattori, con l'euro poco meno di mille euro a cavallo. Ora i prezzi sono calati moltissimo, la New holland-Case stava per fallire, ed è chiaro perchè: se non garantisci al contadino un minimo di reddito questo continuerà ad usare il trattore degli anni '50, fuori norma completo, pieno di saldature sul telaio e pezzi raccattati di qua e di là. E la Case chiude. E i lavoratori della Case stanno a casa. E i lavoratori a casa non consumano. E non consumando mettono in crisi altre aziende che poi chiudono e ci sono altri lavoratori che stanno a casa. E così via, è una catena. Gli incentivi al settore dell'auto e alle banche sono serviti per spezzare questa catena, ma il problema di fondo è che se non si fermano speculatori di borsa e non si fissano delle regole ferree del libero mercato, non si andrà da nessuna parte. Anzi, mettendo in difficoltà la gente la si abituerà ad un tenore di vita più basso, a consumare comunque meno, a tagliare il superfluo come potrebbe essere ad esempio cambiare l'auto di 8 anni con una nuova sfruttando gli incentivi: "mi tengo l'auto vecchia anche se è vecchia e vaff...lo a chi me la vuole far cambiare". Tutti gli americani che hanno perso il lavoro, la macchina e la casa, domani che ritorneranno a lavorare si guarderanno bene dal fare altri debiti per comprare la villetta a beverly hills: risparmieranno di più e consumeranno solo quello che potranno permettersi di volta in volta, e ti assicuro che all'economia una cosa del genere non fa assolutamente bene. Per quanto riguarda l'agricoltura vedrai che grazie a queste politiche assassine scoppierà una gran carestia nei paesi del terzo mondo, e probabilmente anche una guerra: da noi già si compra all'estero il 50% del grano che consumiamo, se continua così dal 2013 si comprarà il 90%. E ovviamente verrà dai paesi del terzo mondo, che non hanno i soldi per poterselo tenere. Ci sarà chi avrà comprato le terre e i prodotti che ci speculerà sopra... Tra l'altro le compagnie petrolifere stanno già investendo oltre che in tecnologie fotovoltaiche anche in terreni coltivati per biodiesel, in Madagascar c'è la corsa alle piantagioni di palme da olio ad esempio. E quindi sempre meno estensioni a grano.
Altro che incentivi alla Fiat, dovrebbero ricoprire d'oro quei pochi che si mettono a fare l'agricoltore oggi, e non parlo delle industrie che investono i loro profitti comprando migliaia di ettari al colpo nei paesi dell'est.

Offline alfatarlo

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #17 il: 22 Agosto 2009, 17:04:45 »
So che è un discorso strano, ma bisogna cercare di guardare un po' più in là della contingenza. Soprattutto devi sapere che oggi come oggi in Italia non c'è la convenienza a produrre assolutamente nulla, che quello che ci ha salvato fino ad ora è stato il prezzo elevato del gasolio e quindi l'alto costo dei trasporti delle merci. Più si abbassa e più saremo in crisi. Ma sai che una tastiera da pc che qui vendono a 20 euro in Cina costa al supermercato (quindi dopo più passaggi) pochi centesimi di euro? Del resto se no come farebbero a produrre auto da 2-3k euro?
Il costo del lavoro... d'accordo, ma sai che i contributi che si pagano per un lavoratore servono anche per pagare la cassa integrazione degli operai fiat? e anche gli incentivi alla rottamazione? Poi non c'è solo quello, ci sono i combustibili e l'alto costo dell'energia, le tasse, i costi burocratici (per mantenere tutta una serie di inutili enti burocratici), di adempimenti per la sicurezza (giusto, però allora blocchiamo le merci dei paesi che non ce le hanno), e tante altre cose...

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #17 il: 22 Agosto 2009, 17:04:45 »

urraco

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #18 il: 22 Agosto 2009, 17:14:23 »
perdonami il mio non vuole essere ne un attacco ne un cadere in luoghi comuni, nei confronti di una categoria che merita rispetto. Pero scusami di amici che fanno tale professione ne conosco, e mi raccontano che ricevono/ricevavano dei contributi, talvolta anche alti, spesso anche senza coltivare prodotti come ad esempio il girasole. Oggi e cambiato, pewro scusami ci sono altre categorie che se il lavoro va mael si sono sempre arrangiati e oggi molto molto piu di prima. Su moilte cose da Te scritte non posso che essere d'accordo, sugli USA, paese causa di questa crisi che dura ormai da dieci anni e che oggi grazie a politiche economiche da idioti ha raggiunto il culmine, oggi invece di avere 30 carte di credito e sfruttarne fino all'ultimo i cent disponibili se ne guarderanno bene, i soldi si spendono se si hanno, le borse (ho lavorato 11 anni nel settore) erano delle semplici agglomerati di bolle speculative dove certi titoli anche grazie a societa di raiting scorrette non esprimevano il loro reale valore, noi Italiani, protettivi, formichine siamo riusciti a stare meglio a galla, anche se ho paura per la nostra resistenza. I paesi africani, vero, forte tensione, e conseguente scontento, hanno trovato nell'agricoltura la loro unica valvola di sfogo pero visti i veri controllori e proprietari non completamente soddisfacente per loro. Non c'e da stare poi cosi allegri...

urraco

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #19 il: 22 Agosto 2009, 17:20:39 »
Sui contributi e la Fiat sfondi una porta aperta, stai dialogando con uno che odia profondamente la fiat, sia da cliente molto deluso, sia da Italiano che come tutti gli altri la mantiene senza avere nulla indietro. Siamo il, non un ma il, paese degli sprechi. Il costo del lavoro Italiano e frai i primi tre al mondo, e non siamo certo la in tale classifica fra i piu potenti paesi al mondo. Siamo pero un paese che ha risorse importanti e che da formichina e comunque riuscito a non affondare, siamo comunque un paese di lavoratori e altruisti.


S
So che è un discorso strano, ma bisogna cercare di guardare un po' più in là della contingenza. Soprattutto devi sapere che oggi come oggi in Italia non c'è la convenienza a produrre assolutamente nulla, che quello che ci ha salvato fino ad ora è stato il prezzo elevato del gasolio e quindi l'alto costo dei trasporti delle merci. Più si abbassa e più saremo in crisi. Ma sai che una tastiera da pc che qui vendono a 20 euro in Cina costa al
upermercato (quindi dopo più passaggi) pochi centesimi di euro? Del resto se no come farebbero a produrre auto da 2-3k euro?
Il costo del lavoro... d'accordo, ma sai che i contributi che si pagano per un lavoratore servono anche per pagare la cassa integrazione degli operai fiat? e anche gli incentivi alla rottamazione? Poi non c'è solo quello, ci sono i combustibili e l'alto costo dell'energia, le tasse, i costi burocratici (per mantenere tutta una serie di inutili enti burocratici), di adempimenti per la sicurezza (giusto, però allora blocchiamo le merci dei paesi che non ce le hanno), e tante altre cose...

Offline alfatarlo

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #20 il: 24 Agosto 2009, 00:11:00 »
Sì in passato ci sono stati molti contributi. Però pochi erano a fondo perduto, e molti si riferiscono alla PAC (che ancora c'è ma chissà per quanto). Personalmente ho usufruito di un contributo del 35% circa per la mia cantina per i lavori di ristrutturazione e rinnovo attrezzatura. Bene, alla fine della fiera sai quanto mi ha aiutato questo contributo? Il 2% scarso del totale speso. Ti spiego perchè. Innanzitutto la ditta che faceva i lavori ha raddoppiato il preventivo quando è stato il momento di pagare (una ristrutturazione sai dove parti, non sai dove finisci), il professionista che ha fatto i progetti, studi di fattibilità, scartoffie varie, direzione lavori (che in realtà ho fatto io sennò mi trovavo i muri storti) ha preteso ed ottenuto (come da tariffario) il 7% del consuntivo (che è quindi il 15 % del preventivo). Poi i soldi della comunità europea li ho visti in varie trance di cui l'ultima dopo quasi due anni dall'inizio dei lavori, ma intanto io li ho dovuti anticipare accendendo un mutuo (e quindi calcolati gli interessi persi dei soldi non ricevuti più gli interessi pagati alla banca per il mutuo). Se conti poi che dovendo fare una ristrutturazione finanziata dalla comunità europea non ho potuto cambiare una virgola di quello che c'era e che ho dovuto fatturare anche l'ultima vite... In più per dieci anni non posso cambiare destinazione d'uso all'immobile e devo pure lasciare esposta una targa ricordo in bella vista dove viene scritto che io ho ricevuto dei contributi. Insomma per farla breve una presa per i fondelli. E' stata la prima e ultima volta che ho chiesto contributi. Forse anche in agricoltura ci sono persone senza scrupoli che fanno fatture false, gonfiate, per poter fare i lavori in toto con i soldi pubblici, ma se uno vuole fare le cose onestamente ti assicuro che non se ne viene fuori (piuttosto perchè non vanno ad indagare meglio sugli agriturismi che son diventati ristoranti, o che hanno chiuso dopo non essere mai stati effettivamente aperti e che dopo tot anni,cambiando destinazione d'uso, sono diventati dei realis?)
Io sono contrario agli aiuti sia alla fiat sia all'agricoltura: se faccio un prodotto schifoso o che nessuno vuole, o troppo costoso, allora è giusto che la dura legge del mercato mi elimini, senza appello e senza scuse. Ma se si arriva al mercato partendo da punti di partenza diversi (costi di contribuzione inail, sicurezza sul lavoro, cassa previdenza, assicurazioni, stipendi, costo delle materie prime, dei carburanti, delle attrezzature, delle sementi e dei concimi chimici) allora no, non ci sto. La Fiat va a produrre all'estero proprio per saltare questi paletti, e allora perchè ha diritto agli aiuti? Visto che oramai non riusciamo più a vendere niente all'estero o quasi, nonostante tutti gli accordi fatti sottobanco dagli industriali, non è il caso di tornare ad un mercato protezionistico, almeno in parte sui prodotti strategici, come quelli alimentari? Tanto della macchina si può farne a meno, come del pc e dell'i-pod, ma della pasta un po' meno.
Impariamo proprio dagli usa: lì da loro l'agricoltura è tenuta in gran considerazione proprio come settore strategico, e sono i primi ad attuare il protezionismo sulle loro derrate alimentari. O creano ad arte turbative di mercato comprando e vendendo a seconda.
Tornando al tema anche spaccare i possibili pezzi di ricambio e le automobili usate è una forma di protezionismo. Noi non avremmo potuto fare lo stesso perchè le fiat usate non le vuole nessuno, neanche il terzo mondo: in nordafrica ci sono tutte auto francesi, tedesche, spagnole, ma pochissime italiane. Idem nei paesi dell'est...

urraco

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #21 il: 24 Agosto 2009, 21:31:01 »
sul discorso protezionismo, potrei anche essere in sintonia, prima di tutto perche il nostro rapporto di cambio lira euro e stato di molto sfavorevole e i nostri costi lavoro sono alti, le due cose insieme rendono spesso, poco appetibile un nostro prodotto causa costo piu alto. IL vero problema e che in Italia se sei furbo sei un genio se sei onesto un povero pirlotto.

Offline alfatarlo

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #22 il: 25 Agosto 2009, 11:06:42 »
Citazione
IL vero problema e che in Italia se sei furbo sei un genio se sei onesto un povero pirlotto

E io aggiungo che se lavori e ti spacchi la schiena al massimo arrivi a portare a casa un piatto di minestra. Ora le cose si stanno muovendo male perchè anche quello non è assicurato. Paradossalmente mi costa meno stare a casa a non far nulla che andare a lavorare. E comunque qualsiasi attività imprenditoriale in proprio si voglia iniziare in Italia la spesa minima per iniziare si aggira sui 100k euro (e sto parlando di avere un banchetto della frutta in piazza, non un supermercato). Negli USA ci sono anche lì la corruzione, la delinquenza, la burocrazia; ma lì se lavori da mattina a sera e paghi le tasse in poco tempo ti sistemi, anche se sei un figlio di nessuno e non hai chissà che titolo di studio lavorando sodo puoi permetterti un suv 3000, una villetta singola col giardino, una moglie che fa la casalinga e bada ai tuoi tre-quattro figli e al cane e al gatto. Io ho un'azienda agricola che dava da mangiare a cinque nuclei famigliari con figli, ora pur con la "PAC" non riesco a pagare neanche l'assicurazione dell'auto, figuriamoci il resto. E per fortuna che siamo detassati...

urraco

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #23 il: 27 Agosto 2009, 09:55:55 »
perdonami, ma il mito americano oggi come oggi e alquanto dec aduto o perlomeno fortemente ridimensionato. Come gia detto l'unico, o il piu grosso, dei problemi italiani e stato l'euro, per carita giusto aderirvi ma a una quotazione, rapporto di cambio, maggiormente equo, non al salasso di 1936,27. Poi alcune persone poco oneste hanno trasformato le 1000 lire in un euro, e porcate varie, l'istat nel rilevare l'inflazione fa riferimento a chissa poi quali parametri che portano il valore inflattivo da loro calcolato decisamente distante dal reale. Lo spreco di alcune zone d'Italia e di talune strutture statali, si pensi ad un uffcio gestito da privati, sara gestito (si spera il piu delle volte) secondo principi legati all'efficenza, alla produttivita, al risparmio delle risorse che in se e gia un guadagno. Difficilmente ci saranno schifezze quali: assenteismo troppo nepotismo e clientelismo, gente che fa finta di lavorare. Questo e quanto, saranno magari dei luoghi comuni per alcuni, ma per chi la pensa cosi rifletta sul fatto che se nascono i luoghi comuni vorra dire che qualcuno ne avra parlato o visto. 

E io aggiungo che se lavori e ti spacchi la schiena al massimo arrivi a portare a casa un piatto di minestra. Ora le cose si stanno muovendo male perchè anche quello non è assicurato. Paradossalmente mi costa meno stare a casa a non far nulla che andare a lavorare. E comunque qualsiasi attività imprenditoriale in proprio si voglia iniziare in Italia la spesa minima per iniziare si aggira sui 100k euro (e sto parlando di avere un banchetto della frutta in piazza, non un supermercato). Negli USA ci sono anche lì la corruzione, la delinquenza, la burocrazia; ma lì se lavori da mattina a sera e paghi le tasse in poco tempo ti sistemi, anche se sei un figlio di nessuno e non hai chissà che titolo di studio lavorando sodo puoi permetterti un suv 3000, una villetta singola col giardino, una moglie che fa la casalinga e bada ai tuoi tre-quattro figli e al cane e al gatto. Io ho un'azienda agricola che dava da mangiare a cinque nuclei famigliari con figli, ora pur con la "PAC" non riesco a pagare neanche l'assicurazione dell'auto, figuriamoci il resto. E per fortuna che siamo detassati...

Offline alfatarlo

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #24 il: 27 Agosto 2009, 10:40:40 »
Se senti Villaggio che racconta dell'Italia dell'assenteismo ti viene da ridere... per non piangare. Ma questi son problemi "piccoli", i veri filibustieri dell'economia sono più in alto, sono al vertice. Questi piccoli tirano a campà, finchè ne hanno, finchè ce n'è. Dal privato le cose migliorano ma non di tanto: se hai una ditta propria saprai bene come in Italia è praticamente impossibile licenziare senza dover dare una buonauscita in nero, oppure senza far causa e venir condannati a pagare la stessa somma... ti ricordi i lavoratori allo smistamento bagagli dell'aereoporto di Mestre (VE), sorpresi in flagranza dalle telecamere a rubare, che furono reintegrati al loro posto di lavoro dal giudice? Ecco, negli usa una cosa del genere non sarebbe successa, avrebbero rischiato il linciaggio.
E mi veniva in mente... anche la politica delle case automobilistiche di non tenere in casa i ricambi delle vetture uscite di produzione da più di 10 anni, ecco anche questa è una politica protezionistica. Ad esempio delle ford non si trova più niente se hanno più di 15-16 anni, idem le alfa romeo anche se poi qui e là si trova abbastanza. E questo è un problema per noi collezionisti. Adesso pare che anche bmw oltre a porsche e mercedes cominci a tenere un magazzino per le oldtimer... sperare che anche questo accada in Italia è pura fantascienza.

Offline nik111

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #25 il: 25 Settembre 2009, 20:08:44 »
SE VI GUARDADE INTORNO ORMAI TUTTO IL MONDO GIRA AL CONTRARIO,PULTROPPO CI SIAMO SU ANCHE NOI E NON POSSIAMO FARE NIENTE.
Marco

Offline litlegio

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #26 il: 25 Settembre 2009, 20:29:26 »
perdonami, ma il mito americano oggi come oggi e alquanto dec aduto o perlomeno fortemente ridimensionato. Come gia detto l'unico, o il piu grosso, dei problemi italiani e stato l'euro, per carita giusto aderirvi ma a una quotazione, rapporto di cambio, maggiormente equo, non al salasso di 1936,27. Poi alcune persone poco oneste hanno trasformato le 1000 lire in un euro, e porcate varie, l'istat nel rilevare l'inflazione fa riferimento a chissa poi quali parametri che portano il valore inflattivo da loro calcolato decisamente distante dal reale. Lo spreco di alcune zone d'Italia e di talune strutture statali, si pensi ad un uffcio gestito da privati, sara gestito (si spera il piu delle volte) secondo principi legati all'efficenza, alla produttivita, al risparmio delle risorse che in se e gia un guadagno. Difficilmente ci saranno schifezze quali: assenteismo troppo nepotismo e clientelismo, gente che fa finta di lavorare. Questo e quanto, saranno magari dei luoghi comuni per alcuni, ma per chi la pensa cosi rifletta sul fatto che se nascono i luoghi comuni vorra dire che qualcuno ne avra parlato o visto. 

mi dispiace contraddirti nuovamente (ci siamo gia presi sulle fiat) ma non e' propio cosi arriva il privato e' cosa fa? ad esempio in una ditta di trasporti pubblici taglia + personale possibile poi assume con contratti vergognosi demanda all'esterno + funzioni possibili e x quanto riguarda le clientele interne sono aumentate in modo vergognoso senza il minimo pudore. a dimenticavo NON si puo' dare ai privati un monopolio xche alla fine pagano tutti di piu' forse non lo sapete ma 87% delle entrate del trasporto pubblico viene pagato dalle regioni ergo tutti voi pagate sulle tasse gli autobus che girano senza salirci

urraco

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #27 il: 26 Settembre 2009, 07:11:08 »
Sul trasporto pubblico non so, pero sul fatto che il privato gestisca meglio e senza sprechi credo molti saranno daccordo. Sui tagli purtroppo e vero, come e vero che ne e causa costo del lavoro fra i piu alti, e livello della concorrenza che spinge a risparmiare, sono conseguenze. Tu scusa se un servizio e caro o aumenta cosa fai? Sulle porcate interne, quelle ci sono saranno sempre che sia uno o l'altro. Anche perche nel pubblico spesso ci sono fenomeni quali clientelismo e nepotismo che fanno durare persone che spesso magari, non meritano. Nel privato fenomeni simili fanno chiudere le ditte. Su quello che paghiamo poi, appunto, certe fabbriche avrebbero chiuso (non faccio nomi).

mi dispiace contraddirti nuovamente (ci siamo gia presi sulle fiat) ma non e' propio cosi arriva il privato e' cosa fa? ad esempio in una ditta di trasporti pubblici taglia + personale possibile poi assume con contratti vergognosi demanda all'esterno + funzioni possibili e x quanto riguarda le clientele interne sono aumentate in modo vergognoso senza il minimo pudore. a dimenticavo NON si puo' dare ai privati un monopolio xche alla fine pagano tutti di piu' forse non lo sapete ma 87% delle entrate del trasporto pubblico viene pagato dalle regioni ergo tutti voi pagate sulle tasse gli autobus che girano senza salirci
« Ultima modifica: 26 Settembre 2009, 07:27:17 da urraco »

Offline litlegio

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #28 il: 26 Settembre 2009, 08:38:47 »
Sul trasporto pubblico non so, pero sul fatto che il privato gestisca meglio e senza sprechi credo molti saranno daccordo. Sui tagli purtroppo e vero, come e vero che ne e causa costo del lavoro fra i piu alti, e livello della concorrenza che spinge a risparmiare, sono conseguenze. Tu scusa se un servizio e caro o aumenta cosa fai? Sulle porcate interne, quelle ci sono saranno sempre che sia uno o l'altro. Anche perche nel pubblico spesso ci sono fenomeni quali clientelismo e nepotismo che fanno durare persone che spesso magari, non meritano. Nel privato fenomeni simili fanno chiudere le ditte. Su quello che paghiamo poi, appunto, certe fabbriche avrebbero chiuso (non faccio nomi).

credimi e una leggenda metropolitana quando un privato gestisce un servizio pubblico in monopolio tipo trasporti luce acqua gas x intenderci (immondizia) il servizio non migliora i dipendenti sono pagati meno e basta se c'e la famosa concorrenza allora forse si difatti i francesi non sono scemi e anni fa hanno bloccato tutti i trasporti x 2 mesi x non privatizzare anche se sui loro treni avevano gia "l'uomo morto"

Offline alfatarlo

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Re: ORRORE dagli USA
« Risposta #29 il: 26 Settembre 2009, 08:40:05 »
Mi pare che stiamo andando un po' OT.
Tanto per rimanerci vorrei però dire la mia ;D. Secondo me la cosa migliore è un giusto equilibrio tra pubblico e privato, in tutti i settori, magari facendosi una sana concorrenza senza privilegi (tipo la scola pubblica e la privata, non è giusto che con la privata ci debbano essere esami finali molto più duri). Questo dovrebbe accadere nei settori fondamentali di pubblica utilità (gli autobus: perchè devono avere solo loro delle corsie preferenziali? anche io che ho un autobus devo avere la possibilità di creare una linea di trasporto, magari dove il pubblico non arriva o arriva male). Sul discorso della valutazione dei dipendenti io sarei molto cauto, soprattutto in quei settori dove è difficile una valutazione oggettiva (ad esempio è difficile valutare l'operato di un ospedale solo guardando al numero di guariti in rappporto ai decessi in quanto bisogna vedere quanti casi gravi c'erano...oppure la bravura di un insegnante in base al numero di promossi o bocciati in quanto ,agari si trova ad insegnare in una zona di "baucchi"). Sulla meritocrazia e sul profitto economico dell'azienda... beh sarebbe più giusto inserire altri parametri altrimenti poi si vengono a creare quelle situazioni in cui si toglie un servizio fondamentale magari poco remiunerativo nell'immediato perchè poco richiesto, salvo poi accorgersi dopo vari anni che tagliare 10 per risparmiare 12 adesso mi costa 35 (esempio tanto per rimanere un po' in tema: i magazzini di pezzi di ricambio per auto con più di dieci anni, avuta personalmente l'esperienza negativa con un transit, d'ora in poi sicuramente non comprerò un furgone ford, neanche usato, e se tanto mi dà tanto non comprerò neanche macchine ford).

 

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