Ma c'è un'altra considerazione, diciamo più personale, che mi lega alle spider all'inglese, e rigurda gli anni della mia infanzia. Ho vissuto, dal '56 al '62, in una cittadina turistica del medio Tirreno tra Roma e Napoli. L'inverno era di una noia mortale, ma dalla tarda primavera, con l'arrivo dei primi villeggianti, la città cambiava, si rianimava, dapperttutto spuntavano tavolini da bar sui marciapiedi, il profumo delle belle ragazze si mischiava con quello degli oleandri creando una mistura che mi stordiva...ero alle soglie dell'età della pubertà...anche se mi sembra di non verla mai oltrepassata quell'età! Assieme al bombardamento ormonale, in quel periodo, ogni anno, subivo anche il bombardamento (piacevole!) dei motori. Se durante l'inverno il parco auto della cittadina era formato prevalentemente da Fiat 600 e 1100, più qualche Giulietta e Appia, e cominciava a diffondersi la 500, d'estate il panorama cambiava e di molto. Tante le auto sportive e tra queste le mie preferite erano le spider, perchè dal terrazzo di casa mia, potevo agevolmente vederne gli occupanti. La scuola era finita, i pomeriggi lunghi, tra i miei passatempi di allora, quando non mi era permesso di uscire, c'era il vedere e riconoscere le auto dal secondo piano di casa mia, e quando individuavo una spider, scorgerne gli occupanti, quasi sempre giovanotti con berretto e occhiali scuri ed al loro fianco, bellissime ragazze (così mi apparivano tutte!), somiglianti a Brigitte Bardot o a Chaterine Spack...Tante Giuliette spider, qualche Porsche 356 cabrio e poi le inglesi...TR2, TR3, MG A, qualche Austin Healey. Le inglesi,comunque, facevano più scena, erano più stravaganti, e quelle portiere che si abbassavano fin quasi a toccare terra, venivano regolarmente ignorate e scavalcate con piglio sportivo. Nessuno poi si curava di chiuderle a chiave, così che dal mio terrazzino osservavo l'italiano del boom alla Alberto Sordi posteggiare diligentemente la sua nuova Fiat 600 e chiuderla bene a chiave e controllare che anche l'altra portiera fosse ben chiusa (e meno male che non avesse un 1100 a 4 porte!), mentre il giovanotto sportivo lasciava con apparente nonchalance l'auto aperta e magari anche posteggiata di traverso col muso sul marciapiede... All'epoca, considerando le relativamente poche auto in circolazione, si poteva ancora fare...