Perchè un certo periodo storico, automobilistico, vi emoziona?

[ITRAEL]

Alcuni mesi fa, fu proposto in questo forum, un sondaggio sulle ere automobilistiche più amate. Fu l'occasione per qualche spunto che motivasse le scelte.
Con questa nuova discussione, vorrei approfondire le motivazioni per cui certi periodi storici vi scuotono emozonalmente molto più di altri.
Tralascerei riferimenti legati all'età anagrafica che sono i più naturali e preferirei lasciare più spazio a risposte imprevedibili.

Per farmi capire meglio porto l'esempio di un mio amico, con il quale condivido l'Isetta che, poco più che quarantenne, stravede per le auto anteguerra intendendo anche quelle anteriori alla 1a guerra mondiale.... Il motivo recondito? E' appassionato di cinema e teatro inizio secolo(fino agli anni 30) e da lì viene quella specifica passione.

Io che ho 10 anni di più, amo, quasi esclusivamente, le auto dal dopoguerra alla metà degli anni 70.

[urraco]

Anni 70, sono nato, li ho vissuti prima e dopo continuando negli ottanta. Un periodo "semplice" dove c'era naturalezza, le persone e le cose erano quello che erano, senza artifizi, magari con qualche caricatura dovuta a stili e vestiari oggi considerati poco raffinati. Anni le cui auto, musica, processi politici hanno lasciato un solco profondo che ha costitutito uno strumento d'isprazione e copia per i periodi successivi. Le auto, visto il tenore del forum erano distinte, ogni casa aveva le proprie caratteristiche, le Alfa erano tali, le Lancia pure, ogni casa aveva i loro motori, certe caratteristiche estestiche erano spesso figlie del periodo. I fascioni in plastica erano per risparmiare e per un automobilismo di massa, le case piu prestigiose sfornarono auto come Miura e Countach, la 928 e 911. Oggi quante sono le case che possono dirsi produttrici esclusive dei motori, la Fiat con la Opel, Peugeot e Renault hanno anche loro compnenti in comune. Oggi la globalizzazione, ieri l'espansione.

[civas]

Io amo banalmente le auto tra il '70 ed il ventennio successivo per la mia età: sono le auto che vedevo e mi affascinavano, prima da bambino e da ragazzo in seguito.

La cosa particolare è che amo in modo particolare i mezzi anni '80 per la loro... praticità. E' il periodo in cui i delicati paraurti cromati lasciano spazio ai fascioni in plastica; in cui i progressi tecnologici rendono le vetture estremamente affidabili; in cui le diesel cominciano a divenire interessanti, oltre che economiche nella gestione; si diffondono le 5 marce, le accensioni elettroniche, sinonimo di consumi ridotti e facili avviamenti; i pesi delle vetture sono lievi, le prestazioni elevate; i veicoli divengono confortevoli senza ancora esagerare con le complicazioni e le successiva rincorsa all'esasperazioe tecnologica.

In breve le auto anni '80 sono quelle più vicine al mio concetto ideale di automobile.

[adu]

Io da diciottenne sono per le sportive in generale dal '70 al '90, visto che da sempre son appassionato di rally e son cresciuto con i video della Delta, ma con il passare degli anni ho scoperto anche il magico mondo del Gruppo B e non c'è più stato verso di cambiare, anzi ho espanso i miei interessi anche agli anni precedenti ai Mostri con il relativo innamoramento della 131

[ITRAEL]

Io amo banalmente le auto tra il '70 ed il ventennio successivo per la mia età: sono le auto che vedevo e mi affascinavano, prima da bambino e da ragazzo in seguito.

La cosa particolare è che amo in modo particolare i mezzi anni '80 per la loro... praticità. E' il periodo in cui i delicati paraurti cromati lasciano spazio ai fascioni in plastica; in cui i progressi tecnologici rendono le vetture estremamente affidabili; in cui le diesel cominciano a divenire interessanti, oltre che economiche nella gestione; si diffondono le 5 marce, le accensioni elettroniche, sinonimo di consumi ridotti e facili avviamenti; i pesi delle vetture sono lievi, le prestazioni elevate; i veicoli divengono confortevoli senza ancora esagerare con le complicazioni e le successiva rincorsa all'esasperazioe tecnologica.

In breve le auto anni '80 sono quelle più vicine al mio concetto ideale di automobile.

Ma, il tuo concetto ideale di automobile viaggia di pari passo con l'emozione?
Le mie emozioni si collocano, come già scritto, dal dopoguerra alla metà dei '70 ma la mia scelta pratica è tra il 90 e il 2000, dove non c'era ancora troppa elettronica ma un'auto di 100.000 km non è neanche a metà della propria vita.

[arcangelo]

Da quarantenne mi emoziona il periodo dal 70 all' 85 circa , perche' mi riporta indietro nel tempo e mi fa' rivivere emozioni adolescenziali , quindi guardo film del periodo etc etc .....

Come auto ....beh.. ,le ante 50 nn mi ispirano , le apprezzo  , anche se ci andavano in giro e' vero , ritengo siano forse difficili ....pero' la mia esperienza nn e' diretta e quindi e' del tutto reversibile 

[jancarlo5180]

Tralascerei riferimenti legati all'età anagrafica che sono i più naturali e preferirei lasciare più spazio a risposte imprevedibili.

Mi sembra, invece, che la maggior parte delle risposte ricevute fino a questo momento, facciano riferimento proprio al fattore anagrafico! E, sinceramente, nemmeno io riesco ad eludere questa logica. Ma, forse,ho una piccola scusante, nel senso che, retorica televisiva a parte, gli anni '60 sono stati davvero un periodo speciale. Ancora oggi, libri e film cercano di rievocarne l'umore, e, in genere, hanno successo. Il primo titolo che mi viene in mente, uscito nelle sale qualche mese fa: I Love Radio Rock, ambientato in Inghilterra nel '66. Ma attualmente c'è in programmazione un film sul festival di Woodstock del '69, ed è appena passato dalle sale il film di Michele Placido sul '68. Ma già nel '73 George Lucas firmava "American Graffiti" che racconta le avventure tra il melanconico e l'ironico di un gruppo di ragazzi americani nell'estate del '62, cercando di ricostruire il sapore e il sentore di un'epoca che, appena dieci anni dopo, sembrava già lontana e perduta per sempre. E questo solo per restare in campo cinematografico... La mia adolescenza è concisa, quindi, con questo periodo: impossibile non rimanerne influenzati! Poi, con la maturità, ho cercato di approfondire quel periodo,ed in questo approfondimento, come lasciar fuori il fantastico mondo dell'automobile? Il periodo d'oro dei nostri grandi carrozzieri, ma non solo i Pininfarina, i Bertone, i Zagato, i Vignale, ma anche i "piccoli" dai nomi ormai dimenticati: Scioneri, Ellena, Canta, Alemanno, Monterosa,ecc, ecc.... Tutti spazzati via dal vento del progresso già alla fine dei '60. Sì, perchè gli anni '60 sono stati tutt'altro che omogenei e già nella seconda metà del decennio si respirava un'aria completamente diversa...ma questo è un discorso un po' lungo...

[ITRAEL]

Mi sembra, invece, che la maggior parte delle risposte ricevute fino a questo momento, facciano riferimento proprio al fattore anagrafico!

Ho cercato di dare un taglio diverso da quanto già fatto in passato, portando il mio primo esempio personale. Un altro punto che, almeno io, vivo in modo diverso a molti frequentatori del forum, è la scelta dell'auto d'epoca: una parte consistente cerca di portarsi a casa l'auto sulla quale è cresciuto, ha vissuto la propria infanzia o sulla quale ha ricordi indelebili. Io non avevo mai visto da vicino nè Panhard 24 nè Bmw Isetta ma le loro forme mi hanno colpito a tal punto da desiderarne il possesso.
Nello stesso tempo comprendo che gli anni '60 abbiano dato un'impronta irripetibile in molti campi, soprattutto artistici, è vero però che qui nel forum molti sono più legati a decenni più recenti. Io stesso, classe 1958, ho vissuto la mia adolescenza e gioventù negli anni 70 ma sento un legame automobilistico più forte con i 2 decenni precedenti.

[nigel68]

Fondamentalmente le automobili mi affascinano perchè espressione di una ricerca tecnica ed estetica. Esse rappresentano il massimo sforzo degli ingegneri e dei designer per primeggiare sulla concorrenza, per offrire ai clienti vetture superiori. Questo si traduceva in soluzioni tecniche e stilistiche totalmente diverse tra loro, sia per il mercato cui si rivolgevano (dalla lussuosa granturismo alla pratica utilitaria), sia perchè ogni Marca possedeva una personalità ben definita.
I migliori risultati si ebbero in quei decenni dove praticamente ai progettisti non venivano posti vincoli, o se ne esistevano, erano di carattere stilistico.
Gli anni della razionalizzazione produttiva, e cioè a partire dalla fine del decennio '70, hanno costituito la tomba definitiva per tale filosofia costruttiva. Ne consegue che per il sottoscritto le auto migliori sono quelle progettate prima del 1974, data spartiacque tra l'automobile in senso stretto e l'elettrodomestico usa e getta.
La produzione americana di vetture da turismo non ha eguali in nessuna epoca e in nessuna altra parte del mondo, proprio per le pressochè illimitate risorse, mentre quella di vetture granturismo è stata sempre appannaggio dell'Europa e soprattutto di italia e Inghilterra.
Ecco, spero di non aver generato uno sproloquio stucchevole, perchè non è facile riassumere in poche righe l'epoca d'oro dell'automobilismo.

[GTI79]

Da quarantenne mi emoziona il periodo dal 70 all' 85 circa , perche' mi riporta indietro nel tempo e mi fa' rivivere emozioni adolescenziali , quindi guardo film del periodo etc etc .....

Come auto ....beh.. ,le ante 50 nn mi ispirano , le apprezzo  , anche se ci andavano in giro e' vero , ritengo siano forse difficili ....pero' la mia esperienza nn e' diretta e quindi e' del tutto reversibile 

Non sono un quarantenne, ma quoto tutto quello scritto dall'amico Mick 

Mi sembra, invece, che la maggior parte delle risposte ricevute fino a questo momento, facciano riferimento proprio al fattore anagrafico! E, sinceramente, nemmeno io riesco ad eludere questa logica.

Sono contento che di questa precisazione perchè è l'ennesima conferma che il collezzionismo di auto d'epoca è legato prevalentemente ai ricordi e non solo al prestigio, il valore e la rarità di un modello, come sostengono in molti.

[GTI79]

Stò rispolverando tutte le vecchie discussioni da me non lette nel periodo di latitanza dal forum 

[nigel68]

... è l'ennesima conferma che il collezzionismo di auto d'epoca è legato prevalentemente ai ricordi ..

Ti sbagli, è legato ANCHE ai ricordi
..a meno che hai dimenticato la frase "in questo forum" ...

[GTI79]

Ti sbagli, è legato ANCHE ai ricordi

Infatti ho detto "prevalentemente", non "esclusivamente" 

[500 L]

Davvero molto bella e "stimolante" questa nuova discussione  . Per quanto mi riguarda, oltre al non trascurabile fatto che AMO l'auto di per sè, sono pure un appassionato di storia. In particolare, mi affascina molto il Medioevo  e tutto ciò che ne conseguì, trascinandosi dietro retaggi (culturali, politici, economici, ecc.) giunti - parzialmente - sino buona parte del '900. E, come affermo sempre, amo incondizionatamente tutto ciò che è stato e che non è più. Non sono un nostalgico di "vecchi tempi", ma ne sono profondamente attratto. Logico, che applico lo stesso modo d'intendere pure riguardo la passione auto e veicoli in genere. Più in particolare, apprezzo molto il periodo produttivo che va dal 1950 al 1980, epoca in cui si evolve il concetto di auto (ma pure di moto, ecc.) da veicolo destinato ad alcuni fortunati, sino al concetto di auto "usa e getta", più propriamente degli ultimi decenni. Naturalmente, non disprezzo certo i veicoli ante 1950 o post 1980, ma il periodo che ho delimitato sopra è quello che - secondo me, naturalmente - racchiude meglio la filosofia evolutiva del pianeta auto  .

[Frosty the snowman]

Nel mio caso, è difficile associare le auto storiche al periodo storico che preferisco. Sono infatti attratto dai primissimi anni del secolo scorso, per il fermento culturale, intellettuale e artistico e perchè è lì che vengono gettate le basi per tutto quello che verrà dopo, automobile compresa, giustamente considerata l'oggetto che maggiormente ha cambiato il modo di vivere del '900. Però è molto difficile possedere, usare e manutenere un'auto di quegli anni, anche se mi piacerebbe davvero.
Quindi nessuna motivazione legata ai ricordi e all'età, piuttosto il desiderio di conoscere un'epoca che mi affascina e che non ho vissuto.