Autore Topic: Thema 6cilindri  (Letto 14205 volte)

Offline Quetzalcoatl

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Re: Thema 6cilindri
« Risposta #45 il: 02 Febbraio 2013, 10:30:44 »
Io infatti la Thema la vedo come se Marchionne avesse voluto dire "Vabbè, guardatela e non compratela, ma tenete presente che da oggi ci siamo anche noi in questo segmento". Un rilancio puramente pubblicitario, a costo zero e con un prodotto spendibile e "sacrificabile" come la vecchia 300C. Che ad oggi anche in Chrysler penso si prepareranno a sostituire.
Detto questo, vorrei spendere 2 parole sul rebadging. Noi italiani siamo gli unici che si pongono questo problema, in Crautolandia prendono la Golf, gli danno 2 martellate e esce la Skoda Fabia, la Seat Leon e l'Audi A3. Addirittura "martellando" il Q7 Audi ci ha fatto una PORSCHE... immaginatevi il putiferio se Marchionne un giorno chiama la stampa e dice "Signori, abbiamo preso la Campagnola e abbiamo fatto la FERRARI ENZO SUV"... ;D

Scherzi a parte, l'acquisto di Chrysler DEVE portare a una sinergia tra il Gruppo USA e quello Italiano. Ognuno dei due ha Know-How che l'altro non ha: negli USA sta nascendo l'esigenza di una city car VERA (non cose come la Town Car, che significa auto da città, che è una berlinozza da 5 metri...) che Chrysler non ha mai prodotto (credo che l'auto più piccola che abbia fatto sia la PT Cruiser...); in Europa il gruppo FIAT desidererebbe tornare nel segmento delle grandi berline con Maserati (e lo ha fatto con Quattroporte) e con un prodotto lussuoso ma meno esclusivo, a marchio Alfa per chi vuole l'ammiraglia sportiva, e Lancia per chi cerca la raffinatezza. Quindi la creazione di telai comuni per produrre su entrambe le sponde dell'oceano è la logica conseguenza della fusione FIAT-Chrysler.

Tornando a Lancia, secondo me se vogliono rispolverare i fasti di un tempo, devono anche rendersi conto che il tempo a cui fare riferimento NON E' quello degli anni '70, ma molto prima. Ad oggi fare una ammiraglia e chiamarla Thema è sbagliato, magari si potrà fare tra 10 anni, ma oggi per dare l'idea di una vettura SIGNORILE bisognerebbe rispolverare nomi storici come ARDEA, ASTURA, FLAVIA, FLAMINIA eccetera.

E facciamo finta che FLAVIA non sia già stato usato per l'ennesima impecettatura... ;D
My Cars:
-1999 FIAT Bravo HGT MK2 155 20v "Trinity"
-1979 Pontiac Firebird Trans Am V8 403cu.in. T-Top "Ponty"
-1996 Buick Roadmaster Estate Ltd. Collector's Edition "Moby"

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Re: Thema 6cilindri
« Risposta #45 il: 02 Febbraio 2013, 10:30:44 »

Offline CONCERTO16

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Re: Thema 6cilindri
« Risposta #46 il: 02 Febbraio 2013, 11:01:38 »
Ci mancherebbe,  ;) hai fatto benissimo a rimarcare la tristezza nel vedere un "rebadging" qualsiasi fosse la base di partenza e legarlo ad un nome come quello Lancia.  :-[
La vera tristezza è però che l'industria automobilistica italiana nonostante la sua storia, non ha saputo offrire di meglio.
Da fastidio dirlo, lo so benissimo, ma pur considerandolo un "cassone" (anche se secondo me non lo è affatto), non siamo stati in grado di produrre autonomamente una macchina che nemmeno si avvicina alla 300C, anche se la prima serie era di fatto una MB classe E (buttala via...) e questo la dice tutta a mio parere.
Non si può costruire una strategia sulle vetture di lusso come è stato nel caso della Thesis puntando solo sulle flotte aziendali (ministeriali tra l'altro), gli sconti, e le promozioni alla Hertz. Ne hai mai vista qualcuna targata che so, inglese, francese, tedesca?
Gli inglesi appena sentono il nome Lancia si mettono a ridere ricordandosi le Lancia Beta o le Delta che arrugginivano già sui traghetti che le portavano da Calais e la Y è venduta in GB col marchio Chrysler...tanto per dire. Il problema carissimo Concerto è riassunto nell'editoriale di Ruoteclassiche di qualche mese fa, e non è certo colpa della attuale gestione Fiat  ::)
Credi che a Shanghai non sarei stato più contento a vedere tutti i riccastri cinesi girare in Lancia anzichè in Audi??  :D :D :D

Ottima disanima e concordo perfettamente caro Nigel!;-)

Offline CONCERTO16

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Re: Thema 6cilindri
« Risposta #47 il: 02 Febbraio 2013, 11:14:47 »
Io infatti la Thema la vedo come se Marchionne avesse voluto dire "Vabbè, guardatela e non compratela, ma tenete presente che da oggi ci siamo anche noi in questo segmento". Un rilancio puramente pubblicitario, a costo zero e con un prodotto spendibile e "sacrificabile" come la vecchia 300C. Che ad oggi anche in Chrysler penso si prepareranno a sostituire.
Detto questo, vorrei spendere 2 parole sul rebadging. Noi italiani siamo gli unici che si pongono questo problema, in Crautolandia prendono la Golf, gli danno 2 martellate e esce la Skoda Fabia, la Seat Leon e l'Audi A3. Addirittura "martellando" il Q7 Audi ci ha fatto una PORSCHE... immaginatevi il putiferio se Marchionne un giorno chiama la stampa e dice "Signori, abbiamo preso la Campagnola e abbiamo fatto la FERRARI ENZO SUV"... ;D

Scherzi a parte, l'acquisto di Chrysler DEVE portare a una sinergia tra il Gruppo USA e quello Italiano. Ognuno dei due ha Know-How che l'altro non ha: negli USA sta nascendo l'esigenza di una city car VERA (non cose come la Town Car, che significa auto da città, che è una berlinozza da 5 metri...) che Chrysler non ha mai prodotto (credo che l'auto più piccola che abbia fatto sia la PT Cruiser...); in Europa il gruppo FIAT desidererebbe tornare nel segmento delle grandi berline con Maserati (e lo ha fatto con Quattroporte) e con un prodotto lussuoso ma meno esclusivo, a marchio Alfa per chi vuole l'ammiraglia sportiva, e Lancia per chi cerca la raffinatezza. Quindi la creazione di telai comuni per produrre su entrambe le sponde dell'oceano è la logica conseguenza della fusione FIAT-Chrysler.

Tornando a Lancia, secondo me se vogliono rispolverare i fasti di un tempo, devono anche rendersi conto che il tempo a cui fare riferimento NON E' quello degli anni '70, ma molto prima. Ad oggi fare una ammiraglia e chiamarla Thema è sbagliato, magari si potrà fare tra 10 anni, ma oggi per dare l'idea di una vettura SIGNORILE bisognerebbe rispolverare nomi storici come ARDEA, ASTURA, FLAVIA, FLAMINIA eccetera.

E facciamo finta che FLAVIA non sia già stato usato per l'ennesima impecettatura... ;D

Sicuramente i Tedeschi sono molto abili nel creare prodotti perfettamente uguali ma distinti dal marchio tanto da sembrare diversi e di questo i clienti pur rendendosene conto sono convinti comunque di acquistare un'auto di qualità,che sia Seat o VW.
Una qualità osannata specie dalle riviste di settore che poi in realtà è meno appagante,proprio questa mattina ho esaminato per bene una UP! e se non si è ciechi la Panda non è da meno in fatto di materiali e assemblaggi.
Noi non siamo così bravi a "confezionare" il prodotto in termini di Marketing,quindi dalle Brochure alla comunicazione stampa e televisiva tutto risulta meno curato e aggressivo.
Non siamo più così geniali come loro che inevitabilmente ci hanno superato,basta osservare che non riuscendo a vendere la Nuova Maggiolino (almeno sul mercato Italiano) si sono subito inventati ad un prezzo competitivo la versione "Fender" dove fa una gran figura una plancia molto accattivante che riproduce lo stile delle famose chitarre e che diventa un vero punto di forza per la vendita del prodotto.
Insomma a noi manca coraggio e creatività,elementi che ci resero imbattibili in passato.

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Re: Thema 6cilindri
« Risposta #47 il: 02 Febbraio 2013, 11:14:47 »

Offline Quetzalcoatl

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Re: Thema 6cilindri
« Risposta #48 il: 02 Febbraio 2013, 21:07:21 »
Eppure la trovata della Hydrogen e Lapo Elkann, le felpe FIAT, ha segnato l'inizio di una nuova moda: oggi abbiamo linee di abbigliamento e accessori a marchio FIAT, Alfa, Abarth, Mini, Vespa, Lambretta... io ho perfino una tshirt della ZUNDAPP... mettere un marchio motoristico carico di storia su ua maglietta è una delle cose più trendy degli ultimi 10 anni... e intanto pure qui ci siamo fatti fregare: le felpe della Hydrogen costano come una giacca di sartoria, le magliette Abarth come dei giacconi e un semplice portachiavi come un portafoglio di pelle... aggiungiamo che sia Ferrari che Abarth hanno vietato la vendita di toppe, adesivi e quanto abbia su il loro marchio se non direttamente autorizzato da loro, ed ecco come una possibile miniera d'oro si è trasformata in una accozzaglia di merce per arricchiti modaioli.
Altro discorso, l'accoppiata auto-marchio famoso. Ha sempre funzionato, dalla AX KWAY e Y10 Missoni fino alla C2 Pinko. FIAT ci ha provato, in modo più ricercato con la Thesis (niente pecette sulla carrozzeria, ma gli interni optional Poltrona Frau) e in modo più diretto con la 500 By Diesel (che poi è strano leggere DIESEL e scoprire che è il 1.2 a benzina ;D ). Perchè con la 500 ha funzionato di meno? Forse perchè la 500 By Diesel costa quasi quanto la Abarth, ma più del modello base ha solo qualche pecetta e un tessuto diverso sui sedili, ad esempio?
L'errore è sempre stato quello: pensare che il POLLO di turno spenda anche il 50% in più del valore di un'auto, solo perchè riporta sopra un marchio modaiolo.
Eppure fare serie speciali non sarebbe tanto difficile:
-Per FIAT, si potrebbe acquistare il marchio SCIONERI (storico carrozziere che allestiva fuoriserie, le ultime furono la Tipo e la Uno, anche la Turbo i.e., con interni in alcantara, bellissime) e ritirare fuori Giannini, già di proprietà del marchio;
-Per Alfa, inutile dirlo... AUTODELTA. Oggi con i motori turbo, fare una versione con 20cv di più è un attimo. Assetto estetica e interni di stampo racing, qualche soluzione hitech (che so, un cofano in carbonio) e una targa con  il n. di esemplare, ed ecco fatto.
-Per Lancia, se si volesse spingere sulle prestazioni, è ovvio l'uso di HF e HPE. Se si puntasse al revival e alla storia del marchio, TARGA FLORIO o MILLE MIGLIA (non so se ci possano essere insormontabili problemi di copyright sull'uso delle diciture), e anche MONTECARLO.

Discorso a parte meriterebbe una vettura sportiva, rigorosamente 2000 turbo 4WD, destinata a rievocare la Delta. Anzi la DELTONA, come la si chiamava, in quanto la "vera" Delta era una alternativa lussuosa alla Ritmo e non certo un aggressivo mostro da cronometro... per la sua "erede" non userei neanche il nome DELTA, per evitare confusioni con l'auto attuale. E non userei neanche il marchio Lancia. Farei come ha fatto Chevrolet, che ha separato la Corvette dal suo brand creando un marchio CORVETTE. Userei quindi un marchio a parte, e ho anche un'idea sul nome da usare: INTEGRALE. Quindi non più Lancia Delta HF Integrale, ma ad es. Integrale HF. E basta. Immediato, richiama il passato ma senza "copiarlo", anzi distaccando un prodotto che in effetti all'epoca non c'entrava nulla con la normale produzione Lancia.
My Cars:
-1999 FIAT Bravo HGT MK2 155 20v "Trinity"
-1979 Pontiac Firebird Trans Am V8 403cu.in. T-Top "Ponty"
-1996 Buick Roadmaster Estate Ltd. Collector's Edition "Moby"

 

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