Autore Topic: TUTTO PORSCHE  (Letto 378247 volte)

Offline Mtechnic

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #810 il: 19 Dicembre 2008, 12:57:26 »
E' un giornalista malato di mente che ho già visto in un programma su sky. Recentemente ha fatto una gara su una nuova Ford Fiesta contro una Corvette C5 all'interno di un centro commerciale pieno di negozi all'ora di chiusura.....
Ma da questo video si capisce veramente quanto sia mentecatto. Proporrei un nuovo servizio intitolato: "How to kill a stupid man".........

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #810 il: 19 Dicembre 2008, 12:57:26 »

Offline prezioso6

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #811 il: 19 Dicembre 2008, 13:08:43 »
Ma da questo video si capisce veramente quanto sia mentecatto. Proporrei un nuovo servizio intitolato: "How to kill a stupid man".........
ti quotissssssssimo mega caro Mtechnic

Offline madmax

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #812 il: 19 Dicembre 2008, 13:15:12 »
bè prezioso, voi veramente dicevate che non erano di serie a prescindere dall'anno di produzione, e che non avevano le parti in gomma.
Mad

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #812 il: 19 Dicembre 2008, 13:15:12 »

Offline carrera

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #813 il: 19 Dicembre 2008, 13:54:09 »
Se non si è davvero esperti di 911 classiche, dato il continuo aggiornamento di anno in anno dei modelli, si rischia di fare una gran confusione. E qui mi sembra che qui siamo in un discreto caos.

I rostri sul paraurti anteriore furono di serie fino alla 2.2 M.Y. 1971 ( il rivestimento in gomma dipendeva dal la versione), poi restarono di serie solo sui modelli USA e a richiesta per il resto del mondo.

Dal M.Y. 1973 i modelli USA della 2.4 montarono rostri diversi completamente in gomma. Dalla serie G (M.Y. successivo) si passa ai paraurti ad assorbimento d'urto che caratterizzano tutte le successive 911 fino al M.Y 1989.

La 2.4 era l'unica ad avere una targhetta sulla griglia posteriore che identificava la cilindrata, le 2.2 avevano un adesivo alla base del lunotto, i modelli precedenti non  avevano identificazione esteriore della cilindrata 2000.

Il colore della 911 S 2.2 utilizzata durante le riprese di Le Mans ( Grand Prix è un'altro film... ) è lo Slate Grey, un grigio pastello disponibile su questo modello solo su campione in quanto fu di serie solo fino al M.Y. 1969 ( quindi l'ultima con motorizzazione 2000). Fu voluta di quel colore proprio da McQueen in quanto già possedeva nella sua villa di L.A. una 2.0 S slate grey. La 2.0 S è ancora di Chad McQueen e ultimamente è stata esposta al Petersen museum di Los Angeles. La 2,2 S utilizzata sul set fu acquistata da McQueen che se la portò in USA ma la vendette poco tempo dopo. Se ne erano perse le tracce fino alla'nno scorso quando è passata di mano un paio di volte ed è stata pubblicata su una miriade di riviste motoristiche americane e inglesi.

Per documentarsi sul complesso universo della 911 consiglio "Original Porsche 911" di Peter Morgan, o la serie "Porsche 911" di Brian Long, e in italiano, se lo trovate ancora, i due numeri di Zuffenhausen , edito dalla defunta Automobilia, dove ho scritto un paio di articoli sulla guida all'identificazione delle 911 classiche.


Offline cekk500

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #814 il: 19 Dicembre 2008, 15:20:16 »
Se non si è davvero esperti di 911 classiche, dato il continuo aggiornamento di anno in anno dei modelli, si rischia di fare una gran confusione. E qui mi sembra che qui siamo in un discreto caos.

I rostri sul paraurti anteriore furono di serie fino alla 2.2 M.Y. 1971 ( il rivestimento in gomma dipendeva dal la versione), poi restarono di serie solo sui modelli USA e a richiesta per il resto del mondo.

Dal M.Y. 1973 i modelli USA della 2.4 montarono rostri diversi completamente in gomma. Dalla serie G (M.Y. successivo) si passa ai paraurti ad assorbimento d'urto che caratterizzano tutte le successive 911 fino al M.Y 1989.

La 2.4 era l'unica ad avere una targhetta sulla griglia posteriore che identificava la cilindrata, le 2.2 avevano un adesivo alla base del lunotto, i modelli precedenti non  avevano identificazione esteriore della cilindrata 2000.

Il colore della 911 S 2.2 utilizzata durante le riprese di Le Mans ( Grand Prix è un'altro film... ) è lo Slate Grey, un grigio pastello disponibile su questo modello solo su campione in quanto fu di serie solo fino al M.Y. 1969 ( quindi l'ultima con motorizzazione 2000). Fu voluta di quel colore proprio da McQueen in quanto già possedeva nella sua villa di L.A. una 2.0 S slate grey. La 2.0 S è ancora di Chad McQueen e ultimamente è stata esposta al Petersen museum di Los Angeles. La 2,2 S utilizzata sul set fu acquistata da McQueen che se la portò in USA ma la vendette poco tempo dopo. Se ne erano perse le tracce fino alla'nno scorso quando è passata di mano un paio di volte ed è stata pubblicata su una miriade di riviste motoristiche americane e inglesi.

Per documentarsi sul complesso universo della 911 consiglio "Original Porsche 911" di Peter Morgan, o la serie "Porsche 911" di Brian Long, e in italiano, se lo trovate ancora, i due numeri di Zuffenhausen , edito dalla defunta Automobilia, dove ho scritto un paio di articoli sulla guida all'identificazione delle 911 classiche.



Complimenti per la preparazione, i testi che hai citato sono molto validi.
Effettivamente la 911 è una delle auto che ha subito piu' aggiornamenti in assoluto, almeno uno ogni sei mesi che riguardasse almeno solo delle viti.
Solo il motore 930.10/20/30 è stato oggetto di oltre cento piccole varianti, dal passo dei prigionieri ad alcune guarnizioni, canotti olio, coperchi e quant'altro!
Trovare una 911 perfetta è davvero difficile e bisogna conoscerla a fondo, molti dettagli sono nascosti, sia sulla carrozzeria che la meccanica.
Purtroppo anni fa' andava di moda aggiornare i modelli con pezzi di serie successive e molte auto che vedo in giro sono pasticciate anche in modo irreversibile.
soliti problemi di foto

Offline prezioso6

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #815 il: 19 Dicembre 2008, 16:03:08 »
Complimenti per la preparazione, i testi che hai citato sono molto validi.
Effettivamente la 911 è una delle auto che ha subito piu' aggiornamenti in assoluto, almeno uno ogni sei mesi che riguardasse almeno solo delle viti.
Solo il motore 930.10/20/30 è stato oggetto di oltre cento piccole varianti, dal passo dei prigionieri ad alcune guarnizioni, canotti olio, coperchi e quant'altro!
Trovare una 911 perfetta è davvero difficile e bisogna conoscerla a fondo, molti dettagli sono nascosti, sia sulla carrozzeria che la meccanica.
Purtroppo anni fa' andava di moda aggiornare i modelli con pezzi di serie successive e molte auto che vedo in giro sono pasticciate anche in modo irreversibile.
ti quoto Cekk

Offline carrera

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #816 il: 19 Dicembre 2008, 16:50:30 »
Purtroppo anni fa' andava di moda aggiornare i modelli con pezzi di serie successive e molte auto che vedo in giro sono pasticciate anche in modo irreversibile.

E questo fa della 911 una vettura piuttosto complessa da conoscere a fondo; per fortuna negli ultimi dieci anni sono stati pubblicati molti testi validi e si sono sviluppati validi forum che aiutano l'appassionato nell'acquisto o nel restauro.

Offline madmax

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #817 il: 19 Dicembre 2008, 17:03:56 »
Grande Carrera, adoro i tuoi interventi, sono sempre perfetti.
Comunque la seconda 911S fu preparata in seguito all'aquisto ,ed aggiornata , su Richiesta di Steve che la porto in casa Porsche, ad seguire alcuni lavori.
Riguardo il titolo, sbagli una cosa , il titolo Grand Prix fu usato per questo film nella versione italiana,infatti l'ho citato così per questo, anche se il titolo asunse vari cartelloni differenti a seconda dei paesi di proiezione.
"LE 24 ORE DI LE MANS " era il titolo di base, poi come avveniva per molti fil americani, il titolo veniva italianizzato, infatti divenne Grand prix, lle 24 ore di le mans.
Il colore pastello , l'ho identificato come grigio blu, perchè ha una tonalità cartazzuchero scura,quasi un avio direi.
Steve Mcqueen era solito personalizzare ogni sua auto, esempio lampante è la sua mini cooper S.
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Offline madmax

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #818 il: 19 Dicembre 2008, 17:06:21 »
Carrera, vedendo che sei abbastanza nuovo, ma vedendo un discreto bagaglio culturale riguardo le Porsche, saremmo tutti lieti se continuerai ad esporre i tuoi interventi per aiutarci, visto che sono estremamente corretti e precisi.
Soprattutto perchè un parere in più potrebbe aiutare un utente come Prezioso, in procinto di cambiare modello di Porsche.  ;);););)
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Offline carrera

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #819 il: 19 Dicembre 2008, 17:44:34 »
Mad, guarda che ti sei imbattutto in un "ammalato Porsche" ma anche in un appassionatissimo cultore di McQueen e del film LeMans. Di questo film credo di avere una delle collezioni tematiche più importanti ( Posters, locandine e fotobuste in tutte le lingue in cui fu programmato, foto ufficiali del film, press book in tutte le lingue, svariato merchandising, praticamente 7 anni di ricerche su Ebay e presso collezionisti di cinema...) quindi posso assicurarti che il titolo d'origine era "Le Mans". Per il mercato italiano venne modificato in "Le 24 Ore di Le Mans".

Two Fingers!

Offline madmax

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #820 il: 19 Dicembre 2008, 18:12:00 »
bè spieghiamo perchè "Two fingers" ovvero il gesto che Steve uscito dall'abitacolo saluta con l'indice ed il medio, gesto fatto dai soldati.
All'epoca delle guerre tra inglesi e francesi, ai prigionieri venivano amputati l'indice ed il medio,in modo da impedirgli di usare il moschetto una volta liberati.
Vado a memoria , quindi potri aver fatto qualche errore.
Bè sono contento di aver trovato un'altro appassionato di due argomenti interessanti.
Anzi se hai bisogno di qualche cosa su Mcqueen,e spero viceversa ovviamente.
Considera che sono quasi ogni settimana all'estero, se hai bisogno di qualche cosa , o magari un controllo prima di un acquisto.
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Offline madmax

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #821 il: 19 Dicembre 2008, 18:47:44 »
magari trovare un Tag heuer movimento ruben , si può fare.
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Offline carrera

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #822 il: 19 Dicembre 2008, 23:15:42 »
Heuer? Questo è il pezzo più importante della mia collezione dedicata a McQueen/LeMans

http://www.onthedash.com/Guide/_Chronographs/69.Monaco/e.Steve_McQueen_Monaco/a.The_Chronographs/

Offline deltahf84

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #823 il: 19 Dicembre 2008, 23:21:23 »
Beh...Complimentissimi per il pezzo...Veramente magnifico...Spettacolare!
Quanti esemplari ne esistono?
Si potrebbero sapere,anche brevemente,le caratteristiche di questa meraviglia??

Offline acton1951

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #824 il: 20 Dicembre 2008, 06:58:24 »
........... all'epoca delle guerre tra inglesi e francesi, ai prigionieri venivano amputati l'indice ed il medio,in modo da impedirgli di usare il moschetto una volta liberati.
........
Consentimi di "limare" il concetto.
L'abitudine di tagliare le prime due dita ai prigionieri inglesi, prima della liberazione, nacque in Francia durante la guerra dei cent'anni (1337 - 1453) dal vero e proprio terrore che nei francesi riuscirono ad instillare gli arcieri inglesi.
Vediamo perchè.
Fino a quel periodo, siamo in pieno medioevo, nelle battaglie campali, chi la faceva da padrona era la cavalleria pesante, che caricava in massa sfondando le linee nemiche, seguita poi dalla fanteria variamente armata con picche, balestre, lance, mazze, coltellacci.
Nel XIII secolo l'esercito inglese (con Edoardo I Plantageneto - cioè nato da ramo di ginestra, ma ne parliamo un'altra volta) adottò l'arco lungo - longbow - introdotto nel paese dalle scorrerie vichinghe.
Quest'arco, costruito da un lungo listello di tasso, costituì una micidiale arma da guerra senza precedenti. Infatti consentiva di scoccare fino a 12 frecce al minuto, contro 1 solo dardo della balestra, fino a 300 metri di distanza.
Per farla breve, il suo uso determinò la fine della cavalleria pesante francese e la sua scomparsa dal campo di battaglia.
Considerando, quindi, che dopo battaglie come Crècy e Poitiers i francesi ad Agincourt persero, sembra, 10.000 uomini sui 25 - 30.000 totali ad opera principalmente della continua grandine di frecce degli arcieri inglesi, si capisce perchè questi ultimi erano così odiati da subire immediatamente l'amputazione di indice e medio della mano destra all'atto della cattura.
Come reazione, essi in segno di spregio, mostravano proprio quelle due dita tese per dire ai francesi "non siete riusciti a catturarmi, ho ancora queste due dita".
Da qui il gesto è stato tramutato in un segno di vittoria (peraltro le due dita tese formano anche una sorta di V).

 

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