Autore Topic: TUTTO PORSCHE  (Letto 375656 volte)

Offline prezioso6

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #960 il: 07 Gennaio 2009, 20:20:39 »
La Carrera non l'ho mai guidata personalmente ed ho sempre fatto da passeggero: la differenza che ho notato maggiormente è l'erogazione più continua e fluida, rispetto alla 3.0.
beh ma nn  si differenziano di molto .. immagino..

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #960 il: 07 Gennaio 2009, 20:20:39 »

Offline prezioso6

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #961 il: 07 Gennaio 2009, 20:20:54 »
o sbaglio?

Offline madmax

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #962 il: 07 Gennaio 2009, 20:22:09 »
infatti il mio ricordo era proprio dei cerchi in tinta con le decals!Esatto
Mad

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #962 il: 07 Gennaio 2009, 20:22:09 »

Offline madmax

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #963 il: 07 Gennaio 2009, 20:23:52 »
all'epoca magari erano parte di stock e venivano montati sui primi modelli magari per i mercato tedesco, vero è che nn erano questo modello quelli in tinta con le decals, e vero è che li ho sempre visti sul 2,8, nn sul 2,7, ma quello magari è per la rarità e per il caso che è andata così.
Mad

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Offline Emanuele924

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #964 il: 07 Gennaio 2009, 20:25:43 »
Secondo me, alla guida, qualche differenza si sente, ma, ripeto, purtroppo non so dirtelo "da guidatore", perchè non l'ho mai guidata (la 3.2).
Con la frizione idraulica e il cambio G50, introdotti nell'87, le differenze aumentano sicuramente.

Offline prezioso6

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #965 il: 07 Gennaio 2009, 20:27:53 »
dici che è molto più guidabile? perchè io cerco una macchina... "nervosa" ..

Offline Emanuele924

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #966 il: 07 Gennaio 2009, 20:31:05 »
dici che è molto più guidabile? perchè io cerco una macchina... "nervosa" ..

L'SC 204 cv è SICURAMENTE una macchina nervosa, molto...
Certo non come una Turbo, ma credimi è bella "incaxxata"! ;D

Offline prezioso6

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #967 il: 07 Gennaio 2009, 20:32:38 »
e il 3.2 dici di no?

Offline Emanuele924

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #968 il: 07 Gennaio 2009, 20:34:20 »
e il 3.2 dici di no?

Sicuramente lo è eccome, ma non so dirti se più o di meno...
I cavalli in più non sono pochi (una trentina), comunque.

Offline prezioso6

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #969 il: 07 Gennaio 2009, 20:34:30 »
DA WIKIPEDIA  :o :o :o :o
Le 911 raffreddate ad aria  
Alla fine degli anni '50 la Porsche 356 iniziava a sentire il peso degli anni ed il motore, che, come tutta la macchina, affondava le proprie radici nella Volkswagen Maggiolino, aveva raggiunto il massimo del suo potenziale di sviluppo con la versione *2.0 Carrera GS* da 130cv (il 4 cilindri boxer raffreddato ad aria era infatti nato nel 1949 con cilindrata di 1086cc e 40cv di potenza).

Occorreva un nuovo motore, sempre boxer, sempre raffreddato ad aria ma con almeno 6 cilindri. Occorreva anche un nuovo modello che, pur mantenendo l'impostazione tecnica generale Porsche, fosse più spazioso e moderno. Le linee guida dettate dalla dirigenza Porsche ai tecnici erano chiare: la nuova vettura doveva mantenere l'impostazione tecnica della 356, avere un motore 6 cilindri boxer raffreddato ad aria di almeno 2 litri di cilindrata, essere abitabile per 4 persone e mantenere l'impostazione stilistica generale del modello precedente.

Lo sviluppo tecnico non diede problemi e la nuova meccanica, incluso l'inedito 6 cilindri boxer, era pronta già nel 1961. A dare grattacapi era la definizione della carrozzeria. La svolta avvenne alla fine del '61, quando Butzi Porsche, nipote di Ferdinand Porsche, disegnò il prototipo 695, basato sulla nuova meccanica. La 695, che aveva 4 posti, era brutta e sgraziata, ma conteneva molti tratti somatici della futura 911. Un lungo lavoro di affinamento portò, infatti, alla presentazione, al Salone dell'Automobile di Francoforte del 1963, del prototipo 901, in pratica la 911 definitiva.

Il prototipo 901 tuttavia era statico (privo di meccanica), perché la ritardata delibera della carrozzeria aveva reso impossibili i collaudi finali. L'inizio della commercializzazione avvenne perciò solo nel 1964 con il nome di 911 (per evitare problemi di copyright con la Peugeot).

La 911 era una coupé 2+2 (gli affinamenti avevano ridotto lo spazio posteriore), con motore posteriore a sbalzo, trazione posteriore, sospensioni a 4 ruote indipendenti con barre di torsione, 4 freni a disco e cambio meccanico a 4 rapporti. Il 6 cilindri boxer raffreddato ad aria e alimentato da 3 carburatori Solex che la muoveva aveva una cilindrata di 1991cc e una potenza massima di 130cv.

Nel 1966 venne lanciata anche la 911 S che, grazie ad una serie di modifiche al motore (albero motore, profilo dei pistoni, valvole maggiorate), raggiungeva una potenza di 160cv. Su tutte i carburatori divennero Weber. Esternamente la S si riconosceva per i cerchi in lega Fuchs.

Nel 1967 le coupé vennero affiancate dalle versioni targa, con tetto rigido asportabile. la versione targa era disponibile sia in versione standard che S. Nel 1968, per rendere meno nervoso il comportamento stradale venne allungato il passo di 6 cm (da 221 a 227cm). Contemporaneamente la gamma fu sensibilmente ampliata.

Alla base si poneva la 911 T, con alimentazione a carburatore e motore meno "spinto" (110cv). Meglio rifinita la 911 L, che manteneva il motore a carburatori da 130cv. Alimentati dall'iniezione meccanica Kugelfisher i boxer di 911 E (140cv) e 911 S (170cv). Tutti i modelli erano disponibili sia in versione coupé che targa.

Nel 1969 cambiarono la griglia posteriore e la cilindrata del motore: da 1991 a 2195cc. Le potenze salirono a 115cv per le T a carburatori, a 150cv per le E (a iniezione) e a 180cv per le S (pure a iniezione).

Nel 1971 la cilindrata del boxer venne aumentata da 2195cc a 2341cc e le potenze crebbero a 125cv (T), 155cv (E) e 190cv (S). La più potente 911 S ottenne anche uno spoiler anteriore per stabilizzare l'avantreno alle alte velocità.

Nel 1972 venne lanciata 911 Carrera RS, mossa da una versione di 2687cc (210cv) a iniezione meccanica del classico 6 cilindri boxer e carrozzeria alleggerita, con cofani e portiere in alluminio e lamiere (non strutturali) assottigliate. La Carrera RS, che era disponibile in una versione Touring (con interno simile a quello delle 911 S) e Sport (con allestimento interno semplificato per contenere ulteriormente il peso), era riconoscibile per il celebre alettone posteriore a coda di papera, le strip adesive sulla fiancata ed i cerchi (in lega) in tinta con le strip. Era disponibile nella sola versione coupé.

Nel 1974 le nuove norme USA sulla sicurezza e sull'inquinamento, costrinsero i tecnici Porsche a rivedere la 911. All'esterno cambiarono i paraurti (ora più grandi e ad assorbimento d'urto, come richiesto dalla legge statunitense) e i gruppi ottici posteriori (ora uniti da una fascia trasparente rossa inglobante i retronebbia). Dal punto di vista tecnico, invece, la cilindrata venne portata per tutte le versioni a 2687cc. Tutte adottarono l'alimentazione a iniezione meccanica, ma l'adozione di dispositivi antinquinamento non consentì di aumentare la potenza (che, anzi, si ridusse). Anche gli interni furono aggiornati (plancia, sedili, accessori) per migliorare comfort e sicurezza.

La nuova gamma comprendeva la 911 standard (150cv), la 911 S (177cv) e la 911 Carrera (210cv). Quest'ultima aveva la carrozzeria delle altre 911 (senza alleggerimenti e variazioni estetiche) ed era disponibile, come anche la standard e la S, sia in versione coupé che targa, mentre per quanto riguarda il motore adottava lo stesso della Carrera RS della serie precedente: venduta solo nei mercati della vecchia Europa e Sud Africa e non negli Stati Uniti.

 
Posche 911 CarreraNel 1975 venne lanciata la 911 Turbo, con motore portato a 2994cc e sovralimentato con turbocompressore e intercooler. La potenza cresceva così a 260cv. La 911 Turbo, che era disponibile sono in versione coupé, era facilmente riconoscibile per la carrozzeria allargata, l'ampio alettone posteriore (che incorporava l'intercooler), i cerchi sportivi con pneumatici maggiorati (dietro erano più grandi che davanti), lo spoiler anteriore più pronunciato e la verniciatura in nero opaco di tutte le parti cromate. Minime le modifiche all'interno. Lo stesso anno, data l'esigenza di proporla anche sul mercato statunitense, la cilindrata della Carrera crebbe a 2994cc, ma a causa dei dispositivi antinquinamento la potenza scese da 210 a 200cv.

Nel 1977 venne lanciata la 911 SC, che sostituiva tutte le altre versioni "non turbo" (standard, S e Carrera), aveva una cilindrata di 2994cc e una potenza ridotta a 180cv. Esteticamente le uniche modifiche riguardavano la verniciatura in nero opaco dei particolari prima cromati.

La SC, disponibile sia in versione coupé che targa, venne lanciata in un momento in cui il management della Casa tedesca riteneva che la 911 fosse un modello superato, destinato ad essere gradualmente rimpiazzato dalla Porsche 928, lanciata proprio quell'anno e dotata di un nuovo motore V8 raffreddato ad acqua e meccanica transaxle. Non avevano fatto i conti coi clienti, che praticamente ignorarono la 928 e continuarono ad acquistare la 911. Così nel 1978 la cilindrata della 911 Turbo crebbe da 2994 a 3299cc e la potenza, grazie anche all'adozione dell'alimentazione a iniezione elettronica (anziché meccanica), raggiunse i 300cv.

Nel 1980 le "3.0 SC" vennero potenziate a 204cv, mentre nel 1983 le versioni coupé e targa vennero affiancate dalla 3.0 SC Cabriolet. Nel 1984 le 911 SC lasciarono il posto alle 911 Carrera 3.2, pressoché invariate esteticamente (a parte i piccoli fendinebbia rettangolari), ma con importanti novità tecniche: cilindrata portata a 3164cc, alimentazione a iniezione elettronica (anziché meccanica) e potenza di 231cv.

Nel 1987 venne proposta la nuova migliorata trasmissione G50 e la frizione idraulica

Nel 1989 Ultimo anno della 3.2 da molti ritenuta l' ultima vera Porsche con la tipica carrozzeria Bumper e le sospensioni a lame" venne realizzata una piccola serie di 911 Speedster. Si trattava di una cabriolet con parabrezza più piccolo, calotta aerodinamica in plastica al posto dei sedili posteriori, carrozzeria slim o allargata "Turbo Look" e meccanica della normale Carrera 3.2. A Giugno venne lanciata la 911 Carrera 4 (serie "964"), con tantissime novità tecniche ed estetiche. Da punto di vista tecnico si segnalava l'adozione della trazione integrale permanente e di un motore a cilindrata maggiorata a 3600cc con doppia accensione e 250cv. I freni ottennero l'ABS di serie, mentre lo sterzo era servoassistito. Esteticamente c'erano nuovi paraurti (lisci e maggiorati), diversi cerchi, inedito alettone posteriore retrattile e interni rivisti (pannelli porta, sedili, plancia). Le versioni disponibili erano coupé, targa e cabriolet.

Nel 1990 anche le versioni a trazione posteriore adottarono motore, freni e allestimento della Carrera 4. Il nome commerciale era Carrera 2. Le versioni disponibili erano coupé, targa e cabriolet. Anche le 911 Turbo (965) vennero aggiornate aggiornate (paraurti e interni come le Carrera 2/4) Lo stesso anno debuttò anche la Carrera 2 3.6 RS, alleggerita (allestimento semplificato) e potenziata (260cv).

Nel 1987, per la prima volta venne proposta la 911 Turbo Cabriolet, mentre nel 1993 arrivarono la Carrera 2 Speedster e la Carrera 2 3.8 RS (con motore di 3,8 litri da 300cv). La Turbo diventa 3.6.

 
Porsche Serie "993"L'ultima 911 con motore raffreddato ad aria fu la serie "993" lanciata nel 1994. Il restyling fu, questa volta, più consistente e coinvolse (per la prima volta dal '63) anche le lamiere: i fari anteriori più inclinati ed il diverso taglio dei gruppi ottici posteriori costrinsero la Porsche a ridisegnare i parafanghi anteriori e alcune lamiere posteriori. Nuovi anche i paraurti e parte degli interni. Rilevanti anche le novità tecniche: nuova sospensione posteriore, denominata "SLA" (con traliccio che ingabbiava il motore) e 6 cilindri boxer con fasatura variabile delle valvole "Variocam". La nuova sospensione garantiva un'eccellente tenuta di strada anche al cospetto dei 272cv erogati dal 6 cilindri di 3,6 litri. Nuova anche la trazione integrale della Carrera 4. Sia le Carrera (a 2 ruote motrici) che le Carrera 4 erano disponibili in versione coupé o cabriolet. Non venne più proposta la targa.

Decisamente estrema la 911 Turbo della serie "993": trazione integrale e sovralimentazione con 2 turbocompressori più intercooler, per un totale di 408cv. Nel 1995 venne riproposta una versione denominata Targa, ma si trattava di una Carrera 2 con tetto apribile panoramico in cristallo azionato elettronicamente. Lo stesso anno vennero lanciate le Carrera S e Carrera 4 S, con carrozzeria "Turbo look". Nel 1996 le 911 aspirate, grazie ad una diversa regolazione del Variocam, ottennero 285cv. Entrarono in gamma GT3 (motore di 3,8 litri da 300cv, trazione posteriore e carrozzeria alleggerita di 100 kg ) e "Turbo GT2" (trazione posteriore e motore biturbo da 450cv). L'epopea delle 911 con motore raffreddato ad aria si chiuse nel 1997.


 Le 911 raffreddate ad acqua  [modifica]
Col modello "993" la 911 aveva raggiunto il massimo sviluppo possibile. Grazie alla sospensione "SLA" il comportamento era ottimo, all'altezza delle migliori GT a motore centrale, ma il raffreddamento ad aria impediva ulteriori evoluzioni, come ad esempio una testata a 4 valvole per cilindro. Inoltre la linea del padiglione (invariata dal '63) non consentiva ulteriori affinamenti aerodinamici. Bisognava progettare un modello completamente nuovo, ma che mantenesse l'identità estetica e meccanica (motore 6 boxer posteriore a sbalzo) della 911, evitando gli errori commessi con le varie Porsche 944, Porsche 968: evolute tecnicamente, ma sonori fiaschi commerciali.

 
Porsche 996 GT3Fu così che alla fine del 1997 nacque la 911 serie "996". Un modello completamente nuovo, sia tecnicamente che esteticamente, ma indubbiamente legato alla tradizione. Era in pratica una riedizione della mitica Porsche. Dal punto di vista tecnico le novità riguardarono soprattutto le sospensioni anteriori (comuni alla Porsche Boxster) a quadrilateri ed il motore, sempre sei cilindri boxer, ma con raffreddamento ad acqua e testata a 4 valvole per cilindro. Posteriormente venne riproposta una riedizione della sofisticata sospensione posteriore "SLA". L'ESP integrava il lavoro delle sospensioni ed erano disponibili due tipi di trazione: posteriore o integrale permanente a gestione elettronica.

Grazie alla distribuzione a 24 valvole con fasatura variabile il boxer, nonostante la cilindrata ridotta a 3387cc, era in grado di fornire 296cv. Anche gli interni erano completamente nuovi. La gamma era composta dalle versioni coupé e cabriolet alle quali s'aggiunse successivamente la versione targa (con la soluzione del tetto in cristallo, come sulla "993").

Nel 1999 arrivò la GT3, con motore aspirato di 3,6 litri da 360cv e carrozzeria alleggerita. Nel 2000 entrò in produzione l'immancabile 911 Turbo con motore biturbo (420cv) e trazione integrale. La carrozzeria (solo coupé), pur allargata rispetto alle "normali", era tuttavia meno estrema che nelle edizioni precedenti.

 
Porsche 997 TurboNel 2005 un restyling (fari anteriori, paraurti e interni) ha dato vita alla serie "997". Rispetto alla precedente "996", la nuova versione oltre che per il ritorno (caldeggiato dai clienti) dei fari anteriori circolari (erano oblunghi sulla serie precedente), si segnala per alcune novità tecniche: il motore con cilindrata di 3600 cc (325cv) per le 911 Carrera standard e di 3800cc (355cv) per le 911 Carrera S. Sempre disponibile la trazione integrale accanto a quella posteriore, sia per le versioni standard che S. Tutte sono disponibili con carrozzeria coupé, targa o cabriolet.

Nel 2006 hanno debuttato le versioni Turbo (3,6 litri biturbo, trazione integrale, turbine a geometria variabile e 480cv), GT3 (3.6 litri aspirata da 415cv), GT3 RS (con la stessa meccanica della GT3 standard, carrozzeria alleggerita e assetto ancora più esasperato) e Carrera 4 Targa (con tetto panoramico in cristallo ad azionamento elettrico e trazione integrale).

Alla fine dell'autunno 2006 viene proposta la 911 997 Targa.

2008, viene presentata in luglio la nuova serie della 911 che adotta l'iniezione diretta, la Carrera passa da 325 a 345 cv e la Carrera S da 350 a 385, con velocità massima di 302 Km/h. Altra importante novità è il cambio a controllo elettronico a doppia frizione, denominato PDK

Offline prezioso6

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #970 il: 07 Gennaio 2009, 20:35:40 »
Sicuramente lo è eccome, ma non so dirti se più o di meno...
I cavalli in più non sono pochi (una trentina), comunque.
trenta cavalli la rendono ancora più incaxxata dici  ;D

Offline prezioso6

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #971 il: 07 Gennaio 2009, 20:37:53 »
l'antenata.... qs sera vado con la storia  ;D ;D

Offline prezioso6

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #972 il: 07 Gennaio 2009, 20:40:07 »
citazione da altro sito...



Porsche 695, non solo un prototipo
Se non c'è, si trova. OK, la 911 la conoscono tutti la 356 pure ed anche la sigla 944 è conosciuta da chicches- sia, ma la 695? Perfino gli intenditori sono titubanti eppu- re questa Porsche esiste ed è addirittura parente stretta della 911. “Guardi come è lucida la scatola della bobina di accensione”, dice uno degli specialisti accarezzando quel ricambio splendente e argentato all'interno del vano motore «È tutto il giorno che passiamo la carta vetrata”. Un'istantanea nella seconda vita della Porsche 695. Un anno e mezzo fa non si osava nemmeno parlare di certi dettagli. Tutto cominciò con un grido in officina: “Fai attenzione a quando estrai il parabrezza, il movimento non deve essere a scatti e poco dopo il grande vetro era stato riposto in un imballo in magazzino insieme a tanti altri.

“Questa vettura ha fatto scoprire davvero molti pezzi unici, quasi nessuno dei quali è acquistabile”, racconta Klaus Bischof, direttore del museo Porsche, “per questo il restauro procede con molta cautela”. Questa Porsche gli sta davvero a cuore. La sua sigla completa è 695 “T7”. Per decenni questo prototipo è stato condannato ad un'esistenza all'ombra dei garage seminterrati. Talvolta veniva riportato alla luce nei musei e ad un'analisi superficiale tutto sembrava essere a posto. Tuttavia, per ragioni di tempo, l'auto in toto rimase esclusa da qualsiasi tentativo di recupero. In alcuni archivi si trovano ancora dati relativi al modello 695 T7. Alla fine degli anni Cinquanta i progettisti di Zuffenhausen stavano pensando di trovare una sostituta della 356 e tra le soluzioni paventate c'era anche una Porsche a quattro posti. L'argomento a favore di questa possibilità era la paura che il mercato per le due posti, sportive subisse un ridimensionamento, mentre contro questo pro- getto giocava la maggiore esperienza di altri costruttori nel segmento delle berline sportive. La definizione della linea per questo prototipo si indirizzò a metà strada tra queste due teorie. Il compito dello styling fu assunto da Ferdinand Alexander Porsche, che stabilì un interasse di 2.400 mm, il minimo possibile per una vettura a quattro posti.

Dopo alcuni modelli in scala 1:5 fu approntato il prototipo della 695 T7. E infatti, pur con tutte le dovute attenzioni, due adulti riuscivano a trovare posto negli strapuntini posteriori. Ciò nonostante la coda tronca non piacque molto a Ferry Porsche che per la Porsche del futuro sostenne la tesi della coda filante come quella della 356. Eppure Ferry Porsche aveva infarcito la 695 di molte idee valide che sarebbero state in seguito travasate sulla 901, in particolare il frontale dotato di lunghi parafanghi con i caratteristici fari e il cofano piatto, che tuttora rappresentano l'essenza della 911. La tipo 695, inizialmente verniciata di bianco, mosse i primi passi il 1 novembre 1960. Al volante vi sedeva Helmuth Bott, futuro capo del settore Ricerca e Sviluppo. Il suo giudizio fu senza appello: “Non è fattibile!” La 695 era spinta da un propulsore a quattro cilindri con 130 CV dichiarati, erogati però solo dalla complessa versione a quattro alberi a camme. Un gruppo a sei cilindri, anch'esso con cilindrata 2 litri, era stato invocato a gran voce ed arrivò ad equipaggiare il prototipo 695 qualche mese dopo. Come nuovo collaudatore fu scelto l'allora direttore del reparto Sviluppo Motori Ferdinand Piech, l'attuale Presidente della Volkswagen. A un certo punto la 695 fu verniciata in verde metallizzato; ragioni mimetiche o scelta estetica? Nessuno conosce la risposta a questo interrogativo. Verso la fine delta vita attiva della vettura come fonte di ispirazione per i test sappiamo che in posizione posterio- re fu montato il gruppo Fuhrmann a quattro cilindri. Poi la 695 scomparve dalla faccia della Terra e fu rinchiusa in condizioni tutt’altro che “rispettose”. Klaus Bischof: “Di danni dovuti al fermo ne ha avuti parecchi. Le parti in gomma, come le guarnizioni, vanno sostituite sempre e comunque. Le vetture regolarmente marciarti, si sa, subiscono sorte migliore di quelle parcheggiate a lungo”.

Quasi mai nessuno si interessò alla 695 e la passione dei porschisti si catalizzò sui modelli di successo, 356 e 911, facendo cadere la 695 nel dimenticatoio. “Eppure fa parte della storia Porsche”, dice Klaus Bischof con caparbietà “e se nella nostra collezione di 350 pezzi abbiamo il posto anche solo per una vettura, la restauriamo, a maggior ragione se si tratta di un pezzo unico come la 695”. Lo scopo del restauro è sempre lo stesso, qualsiasi sia il modello: “Riprodurre lo stato dell'arte del rispettivo anno di costruzione, mantenere possibilmente l'essenza originale e rendere l'auto marciante in ogni caso. La squadra di addetti al restauro ha avuto inizialmente una buona impressione dalla 695. “Non dovrebbe avere grossi problemi» sono stati i primi commenti. Tuttavia non è passato molto tempo, prima che ci si rendesse conto che la vettura aveva un bell'aspetto solo in superficie. Sempre meglio di niente e poi il nucleo era rimasto intatto nonostante il lungo fermo. Altro punto a favore era che la vettura era tutto sommato intatta. Dice Bischof: “Ogni prototipo racchiude in sé svariate soluzioni fai da te”. L'esempio principe per l'arte dell'arrangiarsi è costituito dai massicci interruttori sul cruscotto: non si sono mai più visti né prima né dopo su un'altra Porsche. In officina si è presto capito che sarebbe stata necessaria una revisione generale della 695. In linea di massima la procedura in questi casi è simile. Si procede inizialmente con un inventario, per far mente locale sui pezzi mancanti o non restaurabili. Dopodiché si procede allo smontaggio dei gruppi motore e trasmissione. Infine la vettura viene smontata pezzo per pezzo e tutte le parti vengono disposti su degli scaffali.

Nel caso della 695 il motore e la trasmissione sono stati rielaborati a Zuffenhausen. In linea di principio gli addetti ai lavori dicono che nessuno sa mai quanto durerà un restauro simile, ogni giorno ci sono nuovi problemi da risolvere”. Un aspetto che è croce e delizia dei restauri automobilistici. Nello smontaggio della vettura i pezzi vengono separati secondo tre criteri: riutilizzabilità, passibilità di revisione, ricostruzione ex-novo. Il serbatoio, ad esempio, è stato recuperato dopo un consistente lavaggio ed anche per i bracci dei semiassi è andata cosi, con l'eccezione dei cuscinetti. Il cilindro dell'impianto frenante, invece, come pure gli ammortizzatori, sono stati ricostruiti ex-novo, mentre per le modanature cromate dei paraurti non è stato possibile ricostruirle e si è optato per quelle di uso comune da 35 mm, al posto di quelle da 30 mm della 695. “Riesco a recuperare qualcosa oggi?” è la frase più tipica in questo genere di lavoro.

Dawero? “Se non c'è, si trova”. È un gioco di pazienza che richiede anche conoscenze nell'ambito del settore delle auto d'epoca. Spesso i pezzi non possono essere riprodotti perché mancano le conoscenze basilari oppure perché mancano i processi di realizzazione. Alcuni operai in pensione, ex-addetti presso ex-fornitori della Porsche, vengono interpellati su questioni tecniche. Il reparto corse della Sachs ha messo assieme un gruppo sospensione per il vecchio prototipo. Il vero problema sono stati i freni: “Non c'era niente da salvare”, racconta Bischof. Così sulla 695 sono stati montati nuovi freni a disco anteriori, ma non quelli installati sulla 356 a partire dalla fine del 1963. Prima di quella data, infatti, solo alcuni produttori inglesi possedevano quel know-how tecnologico. Freni Jaguar sulla Porsche? L'ipotesi più probabile: “È presumibile che i freni a disco furono montati sulla 695 durante gli ultimi test su strada”, affermazione buttata là da un operaio. Ci sono volute otto settimane per assistere alla consegna del nuovo cilindro dell'impianto frenante. La carrozzeria della 695 ha superato quasi indenne quattro decenni e c'è stato bisogno di produrre e saldare solo poche lamiere. Piccola, ma significativa rottura stilistica col passato: il nuovo colore - di nuovo verde metallizzato - è basato sulla nuova tecnologia delle idrotinte, mentre 40 anni fa la vernice spruzzata sulle vetture era a resina sintetica.

“Succede sempre di essere rallentato da un lavoro precedentemente non calcolato” dice Bischof. L'adattamento dei leveraggi per l'apertura dei finestrini, ad esempio, ha richiesto molto lavoro. Il vetro stesso nel movimento in salita saltava dalla guida ogni volta. Le manovelle dei fine- strini sono state così ricostruite artigianalmente. Si tratta di un semplice dettaglio, ma la loro forma ricorda quella delle manovelle successivamente montate sulla 911. Il rivestimento in similpelle del cruscotto ha subito in alcuni punti crepe simili alla carta crespa. “Lo lasciamo così” di- ce Bischof, spiegando la decisione: “in fondo fa parte del look originale”. È giunto così il momento di far partire il motore della 695; a proposito, partirà al primo colpo? Ma anche in questo caso c'è di fronte un grande problema: le chiavi non esistono più. In questo caso esiste solo una possibilità: smontare il blocchetto e spedire il tutto ad un esperto. Il grande restauro si ripete così in scala ridotta: il gruppo viene smontato a pezzi e, mantenendo la struttura, l'artigiano forgia una nuova chiave e la fa girare per il verso giusto. Se non c'è, si trova.


Offline cekk500

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #973 il: 08 Gennaio 2009, 08:04:57 »
Lavoro notevole............complimenti!
Sei davvero Prezioso...........!!!!! ;D ;D
soliti problemi di foto

Offline prezioso6

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Re: TUTTO PORSCHE
« Risposta #974 il: 08 Gennaio 2009, 12:46:54 »
grazie Cekk... almeno siamo d'aiuto a qualcuno... però... è un copia e incolla  ;D ;D

 

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