Ricordo tempo fa una discussione dove fu approfondita la questione che è abbastanza articolata.
Verissimo il processo chimico e l'alterazione del ph e tutte le osservazioni su corrosione passante e porosa, il problema di solito se lo pone il restauratore o l'appassionato che vuole e deve fare un intervento a lunga conservazione.
Sopratutto quando un restauroa va garantito, cosa che pochi fanno e pochissimi chiedono.
Il carrozziere che lavora con l'orologio o colui che lavora con approssimazione non bada a conservare anzi !
La ruggine in fine è solo una conseguenza di tanti processi e variabili fin dalla fase costruttiva del mezzo, poi c'è la sua storia fatta di intemperie, incuria o riparazioni e vecchi incidenti e di una cosa sono certo, non esiste un intervento o una procedura uguale all'altra, il restauro è un laboratorio di alchimie continuo impossibile da protocollare.
Credo che stabilire con certezza assoluta se le corrosioni siano passanti o meno, spesso occorre smontare fare piccoli fori di ispezione o usare l'endoscopio negli scatolati accessibili prima di valutare l'intervento. Poi dipende molto dal tipo di auto, la qualità degli acciai e l'epoca di produzione. In base a questa cambiano i processi protettivi i materiali e le tecniche di saldatura, a queste variabili occorre ripercorrere il vissuto ed ogni auto ha la sua storia.
Su come intervenire, procedimenti e utilizzo della tecnologia e dei materiali occorrerebbe un trattato perchè da scrivere c'è davvero tanto e se i mod sono daccordo, avendo tempo di raccogliere materiale ed immagini verrebbe fuori una discussione mirata all'argomento che ricorre spesso in altre discussioni. Almeno non si ripetono le cose tante volte e rimarrebbe uno strumento fruibile a tutti.