Non è un prototipo Volkswagen, bensì un prototipo Tatra addirittura del 1933 e la sua somiglianza col futuro Maggiolino è impressionante! E non solo dal punto di vista stilistico: motore posteriore boxer raffreddato ad aria! Nel '36 il modello, leggermente modificato, era pronto per la produzione:
Ma nel '38 al momento dell'annessione della Cecoslovacchia da parte della Germania nazista, fu lo stesso Hitler a proibirne la produzione. Solo nel '61 la Volkswagen ammise di aver copiato il progetto e versò alla Tatra 3 milioni di marchi: una bazzecola rispetto alle vendite del Maggiolino! Ma le analogie e le corrispondenze riguardano anche il destino dei due progettisti: Hans Ledwinka per la Tatra e Ferdinand Porsche per la Volkswagen. Entrambi conobbero l'umiliazione del carcere subito dopo la fine della Guerra: Porsche fu accusato di collaborazionismo col nazismo e scontò 22 mesi di reclusione. Ne uscì malato e moralmente distrutto ma fece giusto in tempo a vedere l'auto che avrebbe portato il suo nome. Quando nel gennaio del '51 Ferdinand morì, il progetto della Porsche portato avanti dal figlio Ferry, durante la prigionia del padre, era già una realtà consolidata. Più amara la fine di Ledwinka che scontò addirittura 6 anni di carcere anche lui accusato di collaborazionismo coi Tedeschi (
) dai Sovietici (dopo la Guerra la Cecoslovacchia era entrata nel blocco comunista sovietico). Morì povero e dimenticato nel 1967, senza prendere nemmeno un marco di quei tre milioni che la Volkswagen, seppur tardivamente, riconobbe alla Tatra, ormai nazionalizzata, per avergli soffiato il progetto.