Beh sai... quando l'antipatia e la repulsione verso un determinato marchio, come nel mio caso è proprio "di pelle", ciò ti fa vedere come mediocri assoluti anche produzioni che forse sono un po' più che mediocri... ma non voglio commentare i veicoli da te elencati perchè non li conosco e non m'interessano, tranne la X1/9 che per me è decisamente bruttina un vero "nonsense" per i miei gusti... comunque ancora scusa, e non farti ribollire il sangue per così poco, non ne hai motivo... mentre noi Alfisti, visto come s'è permessa FIAT di screditare e maltrattatare il Marchio del Biscione, di ragioni per incazzarci ne abbiamo da vendere!
Si evince da alcune discussioni che marchi modelli e classe di alcuni veicoli siano oggetto di un contendere che poco si attiene alla passione e lo spirito che contraddistingue il mondo dell'autoveicolo e la sua storia.
Detto questo dovrebbe essere scontato che ogni oggetto, opera d'arte e manufatto in genere, si rapporta al suo tempo ed alle persone che lavorando hanno vissuto quel tempo.
Osservando il panorama dell'evoluzione automobilistica verrebbe spontaneo porre dei paralleli con le aree geografiche ed i contesti nelle quali certe tecnologie, progetti o filosofie costruttive si sviluppavano.
Quelli che oggi sono dei grandi marchi e delle icone nel mondo dell'automobile, sono nate almeno un secolo fa o quasi, ed è spontaneo chiedersi come siano sopravvissuti fino ai giorni nostri producendo ed aggiornando tecnologie e marcketing,ammodernandosi continuamente. Storicamente parlando, dire che una marca è migliore o peggiore, gloriosa o ingloriosa lo trovo riduttivo e superficiale come analisi.
Inutile ribadire che il concetto di automobile come lo viviamo oggi non è paragonabile a quello di 40/50 o 60 anni fà. Lo dicono i numeri ed il rapporto tra automobili e abitanti in un Italia che solo verso la metà degli anni 60 inizia a motorizzarsi in modo massiccio, fino ad allora erano diverse le abitudini, lo stile ed il tenore di vita di gran parte della popolazione.
Probabilmente se non ci fosse stata fiat le prestigiose alfa romeo da sole non avrebbero potuto motorizzare il paese, considerando la levatura e i prezzi del prodotto. Quante famiglie potevano permettersi una giulietta in quegli anni? La 500 o la 600 con qualche cambiale si poteva fare!
Distinguere i ruoli tra fasce di mercato,sviluppo dell'utenza le strade e una società intera che si adeguava al progresso e alla mobilità, non è cosa da poco. Fino ad allora la vita della maggior parte della gente si svolgeva nel raggio di pochi chilometri e non era difficile trovare chi vivendo a bologna o a napoli non avesse mai visto il mare o la montagna! Si lavorava vicino casa e il concetto di mobilità era totalmente diverso da quello odierno, le comunità erano fatte di paesoni, borgate e cittadine dove le società erano diverse da oggi. L'automobile è indubbiamente l'invenzione piu' importante dopo l'energia elettrica e la radio, catapultando l'umanità avanti di cent'anni per consentirci oggi di vivere meglio rispetto alle fatiche dei nostri padri e nonni! Osservando il fenomeno automobile in un contesto globale emergono ovviamente le peculiarità tecnologiche agonistiche e stilistiche di un prodotto che comunque non era per tutti e alla portata di tutti, diventandolo col tempo sopratutto grazie a strategie costruttive ed eventi storico sociali che l'industria ha saputo cogliere. Ne scaturi' lavoro, produttività aumento dei redditi e nel contempo una migrazione che incentivo' la mobilità mutando lo scenario delle città e delle periferie del paese.
Se non ci fosse stato il fenomeno della 600 che si contrapponeva alla televisione, credo che la storia d'Italia si sarebbe scritta diversamente ed oggi potevamo stare meglio o peggio, non lo sapremo mai !
Ma è doveroso riconoscere a ciascuno il suo ruolo, alla 600 quello di aver motorizzato il paese e alla Giuietta quello di aver dato lustro e notorietà ai carrozzieri e maestri del motorismo, dello stile made in Italy che ci invidiavano ed esportavamo in tutto il mondo. Nel 1955 l'automobile italiana la si interpretava in queste chiavi, diversamente senza alcun contrappeso non ci sarebbe stato il "fenomeno" e le automobili che oggi amiamo e conserviamo, spesso incuranti del contesto in cui sono state generate!
Condividiamo una delle passioni piu' nobili nella quale si fonde storia e le radici di tutti, viviamole condividiamole ma senza incazzarci