Autore Topic: 20 anni sono pochi  (Letto 17495 volte)

Baracca

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20 anni sono pochi
« il: 02 Ottobre 2008, 17:14:26 »
Sono nuovo del forum ma, come la maggiorparte di voi, sono un grande appassionato.
Posseggo un GIULIA 1.6 del 75 e faccio parte del consiglio direttivo di un club federato ASI nella mia città.
Nei miei sogni posseggo una MIURA con la quale scorazzo fino a quando la sveglia mattutina mi riporta alla realtà.
Con alcuni amici malati mentali come me ci prodighiamo per organizzare eventi e non perdiamo occasione per mostrare a tutti le nostre vetture che rare o meno rappresentano un vero patrimonio culturale ed affettivo da custodire.
La mia passione,però, è messa a dura prova ogni qual volta ricevo richieste di tesseremento da parte di proprietari di vetture che di storico non hanno nulla se non i vent'anni.
Istruire una pratica per un REGATA è deprimente, devastante per una DUNA WEEKEND.
Abbiamo tantissimi soci che usano regolarmente le vetture tesserate e non possiamo rifiutarci di tesserarle perchè il club non potrebbe, altrimenti, andare avanti.
Ho letto di un club in Campania con più di ottomila soci, dico ottomila !!!
Dovrebbe esserci un criterio diverso per definire storico un modello di auto o moto.
Alzare la soglia a 30 anni sarebbe, secondo me, già una buona soluzione per allontanare gli avvoltoi dal nostro settore.
Forse renderebbe la vità più dura ai giovani che vogliono avvicinarsi al nostro mondo, ma non posso accettare il fatto che una UNO DIESEL abbia pari dignità di un AURELIA B24.
Anche se non posseggo per ora un'auto rara, credo che sia necessario rendere la vita difficile a chi non coltiva il seme della passione autentica.
Che ne pensate a riguardo ?
Saluti a tutti


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20 anni sono pochi
« il: 02 Ottobre 2008, 17:14:26 »

GTI79

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #1 il: 02 Ottobre 2008, 17:27:13 »
Non concordo pienamente sul tuo discorso: non ci sono dubbi sul fatto che molti approfittano di queste agevolazioni per usare la propria auto tutti i giorni senza spendendo poco, ma non si può discriminare nessuna auto.
Una Regata per te non rappresenta niente, mentre per qualcun'altro è un ricordo così vivo che non la scambierebbe con una Miura (l'esempio è esagerato, ma è per farti capire cosa intendo dire).
Inoltre se incominciamo a discriminare così le auto che hanno appena compiuto i 20 anni e che negli ultimi tempi sono state decimate dagli incentivi di rottamazione, frà 10/15 anni ci troveremo con un "buco" storico e il patromonio culturare ed affettivo (uso tue parole) sarò per sempre perso.
Il concetto di fare qualche cosa per evitare che ci si approfitti della burocrazia può essere condivisibile, ma la discriminazione assolutamente no. La Uno diesel magari frà 20 anni è un pezzo da collezione, come fai ad escluderlo a priori?
Chi avrebbe mai detto 15 anni fà che un'auto di gran successo e molto bella, ma che è stata prodotta in un numero esorbitante di unità come la Giulia, ora è un pezzo da museo che si trova a cifre di tutto rispetto?
Questo almeno è il mio pensiero.

Offline deltahf84

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #2 il: 02 Ottobre 2008, 17:55:51 »
In effetti andrebbe fatto qualcosa.
Da un mese sono segretario del Veteran Car Club Torino e ,nonostante sia li da poco,ho visto pratiche di tutti i colori.
In effetti un minimo di discriminazione andrebbe fatta.
Ma non escludendo totalmente l'auto in questione.
Magari facendo ottenere l'attestato di storicità solo a quelle veramente meritevoli.
Qualche giorno fa è arrivato un signore a fare la pratica per richiedere l'attestato di storicità per una Uno.
Color verdino,delle prime,ancora con le targhe nere.
Ha i cerchi verniciati di nero,gli interni con 4 dita di fango sul pavimento e il volante della uno Torbo.
Voglio dire,è veramente scandaloso!
Fosse linda e a posto,passi,ma questo signore lo fa solo per pagare meno...
Gente che iscrive un Toyota Hylux,una Prisma sfinita...
Capitano poi dei giorni in cui arrivano i documenti di una Flaminia Touring Convertibile  o di una 037 stradale che ti fan tirare un sospiro di sollievo (con un pizzico di inviadia.La 037 in questione è la 15 su 200!!)...
Vedremo come andrà a finire...
Comunque sia,secondo me,il passaggio dai 20 ai 30 anni ci sarà,ma ritengo(è una mia ipotesi),non in un solo step.
Dai 20 ai 30 anni ci sarebbe toppo divario.
Sarebbero penalizzati tutti quelli che hanno auto che diventano ventennali l'anno successivo.
Secondo me si passerà dai 20 anni ai 25(per un tot di anni) e poi ai 30...

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #2 il: 02 Ottobre 2008, 17:55:51 »

GTI79

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #3 il: 02 Ottobre 2008, 17:57:35 »
Forse mi sono spiegato male prima: non bisogna discriminare le auto, ma i proprietari!!!

Offline Mtechnic

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #4 il: 03 Ottobre 2008, 11:02:58 »
Secondo me non è l'età dell'auto che potrebbe fare la differenza. E comunque la cosa è un pò più complicata di quello che potrebbe sembrare. Sono daccordo con GTI quando dice che un auto che per me non vale niente, per qualcun altro può rappresentare un qualcosa che vale la pena di salvaguardare. E ancora GTI prende in pieno il nocciolo quando dice che non possiamo sapere quali auto ventennali oggi, avranno più o meno interesse in futuro. Non potrebbe essere che l'ASI pensa proprio a questo? Voglio dire, magari, piuttosto che far rottamare tutti quei modelli che oggi ben pochi si terrebbero in box, i club permettono il tesseramento con relativa iscrizione a veicoli che non lo meriterebbero per le loro condizioni di mantenimento. Questo per non creare quel buco storico, culturale ed affettivo di cui parla sempre GTI.
Forse sono di parte, ma per me i venti anni sono giusti, però sarebbe anche giusto fare delle distinzioni a livello di rarità e anzianità dei mezzi, che l'originalità sia preservata il più possibile e che ci sia un tetto al chilometraggio annuale, questo per evitare che ci sia gente che sfrutta l'iscrizione, esclusivamente per le agevolazioni fiscali e per girarci tutti i giorni.
« Ultima modifica: 03 Ottobre 2008, 11:04:36 da Mtechnic »

Offline Frosty the snowman

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #5 il: 03 Ottobre 2008, 11:35:31 »
Secondo me il problema è nato con la famosa legge del 2000, sostenuta e accolta tanto favorevolmente da una nota rivista del settore (ora molto scaduta). Usare quotidianamente una 127 sfatta di 30 anni e non pagare il bollo va bene, e fare la stessa cosa con una UNO, sfatta di 20 anni non va più bene perchè c'è andato di mezzo l'ASI che l'ha certificata. Se vi ricordate, all'uscita della suddetta legge (che prevede che l'ASI, con propria determinazione, stabilisca quali sono le auto ventennali meritevoli di essere considerate storiche) aveva fatto una scelta condivisibile: visionare e valutare ogni singolo esemplare. C'è stata un'insurrezione, guidata sempre dalla famosa rivista di cui sopra, e l'ASI ha dovuto scegliere un'altra strada. I risultati sono questi. NON sono 20 anni a essere pochi, è la materia grigia di certa gente che è ancora meno. E la volontà di approfittare delle situazioni, tipica degli italiani, ha fatto il resto.
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

Offline deltahf84

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #6 il: 03 Ottobre 2008, 11:46:51 »
Intervento limpido e condivisibile

Baracca

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #7 il: 03 Ottobre 2008, 13:11:09 »
Mi spiego meglio : portare a 30 anni l'età delle storiche servirebbe a "scremare" il parco auto da veicoli moderni che oggi "vivono" ancora solo perchè c'è l'escamotage che tutti conosciamo.
Chi possiede un qualsiasi veicolo al quale è legato per i più svariati motivi potrà continuare a farlo comunque, con costi più alti senza dubbio, ma almeno a sopravvivere saranno tutti i veicoli conservati con cura solo da chi al mezzo ci tiene veramente.
Vi dirò di più, tra poco gli attestati di storicità saranno rilasciati direttamente dai club federati ASI, quindi è presumibile che ogni carretta malridotta sarà ritenuta idonea pur di tenere alto il numero dei soci.
Una soluzione intermedia sarebbe quella di sottoporre tutte le vetture che raggiungono i vent'anni ad un controllo più severo, come quello per le omologazioni a cui io ha sottoposto la mia vettura(superandolo brillantemente), in questo modo sarà solo lo stato effettivo del veicolo a decretarne l'ingresso nei veicoli storici.
L'ente di controllo potrebbe essere la stessa ASI o la Motorizzazione civile.
Vi garantisco che i veicoli a passare lo sbarramento saranno solo quelle dei dei veri appassionati come noi.
Saluti a tutti.

Offline 5turbo

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #8 il: 03 Ottobre 2008, 15:25:45 »
Ciao Baracca, quoto la souzione intermedia. Per mantenere in condizioni ottimali la mia modesta Renault 5 GTTurbo ho speso una paccata di soldi e calcola che è mia dal 1992, quando l' ho acquistata aveva tre anni di vita, un solo proprietario e 29000km. Penso che non si debba generalizzare e dare per scontato che con le macchine fra i 20 ed i 30 anni ci siano solo i furbi che girano con la Duna Weekend legata col fil di ferro. Ci sono tanti come me che mantengono la vettura in condizioni di pura originalità ed in perfetta efficenza pur se il modello non è prestigioso per puro legame affettivo e passione. Ho già dovuto vendere per puri motivi economici 2 renault 5 alpine di cui una in versione coupe, non vi nascondo che sarebbe molto difficile per me pensare di continuare a curare la mia piccola sapendo di non poterla usare più di una volta alla settimana per sei mesi all'anno causa blocchi alle euro 0, e senza godere della minima agevolazione su bollo ed assicurazione. Naturalmente non prendo nemmeno in considerazione di lasciarla ferma in box in quanto sostengo che le vetture si danneggino di più a star ferme gli anni che ad utilizzarle con rispetto per pochi km quotidianamente.Ricapitolando ben venga un serio sbarramento che "premi" gli sforzi anche economici degli appassionati e faccia scappare a gambe levate gli altri approfittatori!!!

GTI79

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #9 il: 03 Ottobre 2008, 16:48:45 »
Un conto è valutare i mezzi dai 20 ai 30 anni, un'altro è discriminare i modelli.
Se si parla del primo caso, sono d'accordissimo che in quel lasso di tempo, per evitare le "furbate", le auto siano valutate da esperti per ottenere le agevolazioni.
Si stabilisce una tabella di valutazioni e se non si raggiunge il voto minimo non si può avere le agevolazioni.
Nei raduni già fanno così quando valutano le auto per le premiazioni, basterebbe copiare.

Offline GT

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #10 il: 03 Ottobre 2008, 17:33:37 »
Una tabella per poter usufruire delle agevolazioni sarebbe una cosa molto positiva. In questo modo si arriverebbe ad una decisa selezione delle auto davvero meritevoli.

Non trovo giusto invece discriminare i vari modelli...in fondo sono tutti parte della storia automobilistica, facendo ovviamente le opportune distinzioni...

furbo

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #11 il: 03 Ottobre 2008, 19:56:08 »
Non concordo pienamente sul tuo discorso: non ci sono dubbi sul fatto che molti approfittano di queste agevolazioni per usare la propria auto tutti i giorni senza spendendo poco, ma non si può discriminare nessuna auto.
Una Regata per te non rappresenta niente, mentre per qualcun'altro è un ricordo così vivo che non la scambierebbe con una Miura (l'esempio è esagerato, ma è per farti capire cosa intendo dire).
Inoltre se incominciamo a discriminare così le auto che hanno appena compiuto i 20 anni e che negli ultimi tempi sono state decimate dagli incentivi di rottamazione, frà 10/15 anni ci troveremo con un "buco" storico e il patromonio culturare ed affettivo (uso tue parole) sarò per sempre perso.
Il concetto di fare qualche cosa per evitare che ci si approfitti della burocrazia può essere condivisibile, ma la discriminazione assolutamente no. La Uno diesel magari frà 20 anni è un pezzo da collezione, come fai ad escluderlo a priori?
Chi avrebbe mai detto 15 anni fà che un'auto di gran successo e molto bella, ma che è stata prodotta in un numero esorbitante di unità come la Giulia, ora è un pezzo da museo che si trova a cifre di tutto rispetto?
Questo almeno è il mio pensiero.

Straquoto!
Sè non erro nè avevo parlato già in un'altra discussione..il problema è risolvibile con un maggiore controllo dell'ASI..magari sottoponendo le auto di interesse storico una volta l'anno a controlli che nè valutino lo stato..e l'originalità ed in caso prendersi l'incarico di bocciarle dall'albo delle storiche sè mal tenute...,ed ecco che il problema si risolve senza fare antipatiche ed ingiuste discriminazioni..

furbo

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #12 il: 03 Ottobre 2008, 19:57:34 »
Ciao Baracca, quoto la souzione intermedia. Per mantenere in condizioni ottimali la mia modesta Renault 5 GTTurbo ho speso una paccata di soldi e calcola che è mia dal 1992, quando l' ho acquistata aveva tre anni di vita, un solo proprietario e 29000km. Penso che non si debba generalizzare e dare per scontato che con le macchine fra i 20 ed i 30 anni ci siano solo i furbi che girano con la Duna Weekend legata col fil di ferro. Ci sono tanti come me che mantengono la vettura in condizioni di pura originalità ed in perfetta efficenza pur se il modello non è prestigioso per puro legame affettivo e passione. Ho già dovuto vendere per puri motivi economici 2 renault 5 alpine di cui una in versione coupe, non vi nascondo che sarebbe molto difficile per me pensare di continuare a curare la mia piccola sapendo di non poterla usare più di una volta alla settimana per sei mesi all'anno causa blocchi alle euro 0, e senza godere della minima agevolazione su bollo ed assicurazione. Naturalmente non prendo nemmeno in considerazione di lasciarla ferma in box in quanto sostengo che le vetture si danneggino di più a star ferme gli anni che ad utilizzarle con rispetto per pochi km quotidianamente.Ricapitolando ben venga un serio sbarramento che "premi" gli sforzi anche economici degli appassionati e faccia scappare a gambe levate gli altri approfittatori!!!

Hai venduto due A5!!!
Che colore!?

Offline alfatarlo

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #13 il: 05 Ottobre 2008, 14:07:48 »
Blu interni bianchi mi pare... le ho comprate io per 500 euro... poi le ho fatte ragnare perchè occupavano spazio per la pista dellle biglie... ;D  ;D ;D

Tornando al discorso c'è da dire come oggi la vita media delle auto si sia molto accorciata, per cui per trovare una comunissima golf 2 '88-'92 oramai devi andare nei paesi dell'est. Figuriamoci fra trent'anni. Poi il discorso ricambi: mantenere in efficienza una macchina di 10 anni è diventato un problema perchè neanche più gli sfasci ti tengono i pezzi. Vedo io con l'alfetta gtv che faccio i salti morrtali per trovare dei particolari di carrozzeria e interni, e mi salvo solo perchè a suo tempo ne smantellai diverse. Secondo me 20 va bene, forse 25 sarebbe un buon compromesso. Ricordiamoci anche come in Italia il bollo auto sia costosissimo e rapportato alla cilindrata, per cui certe auto non riescono ad arrivare neanche ai 20 anni (negli sfasci è pieno di jaguar xj6 e xj12 di 15 anni, le rimpiangeremo sicuramente). Anche la storia poi del pagamento dei tre bolli più il 50% per la reimmatricolazione lascia a desiderare: per un montreal da restaurare mi venivano 1800 euro più passaggio pieno e ho lasciato perdere: questo per dire come anche la soluzione deaala radiazione temporanea non è una gran cosa. Sembra una legge fatta per chi aveva in garage una ferrari e tanti soldi da buttare, e alla fine ha favorito moltissimi proprietari di 500 e simili, non per chi aveva un alfetta gtv6 ad esempio.
« Ultima modifica: 05 Ottobre 2008, 14:09:59 da alfatarlo »

Offline GT

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Re: 20 anni sono pochi
« Risposta #14 il: 05 Ottobre 2008, 20:46:47 »
Blu interni bianchi mi pare... le ho comprate io per 500 euro... poi le ho fatte ragnare perchè occupavano spazio per la pista dellle biglie... ;D  ;D ;D

Un altro scherzo così e ci giochiamo furbo! ;D

 

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