Due considerazioni opposte l'una all'altra:
1) personalmente non vorrei la 33 Imola nemmeno in regalo, quando uscì ce l'aveva il mio vicino di box e mi sono sempre chiesto cosa avessero in testa all'Alfa quando produssero quella versione con il motore meno performante della gamma con vistosi cerchi in lega cromati (o diamantati) e l'alettone posticcio decisamente anacronistico in un periodo dove l'imperativo era semplificare (e la seconda serie della 33 aveva una linea spigolosa ma pulita che mal si conciliava per sua natura con certe sovrastrutture). Ai tempi mio zio aveva una prima serie restyling 1.5 TI del 1988 color grigio nube e mi pareva enormemente più riuscita della Imola. D'altro canto gli interni erano assai gradevoli (soprattutto i sedili pseudo-anatomici di pregevole fattura) e il comportamento era ancora abbastanza Alfa nonostante l'iniezione avesse mortificato la grinta (e il rumore) rispetto ai carburatori. Ma tant'è, in barba al mio giudizio estetico e meccanico, se ne vendettero una gran quantità, dando ragione a questa scelta commerciale.
2) la 33 Imola, se a 500€ come dice GTI, avendo spazio dove tenerla va oggettivamente presa, per un motivo banalissimo: come se ne vendettero molte è anche vero che oggi in giro è raro incontrarne, specie in buone condizioni di conservazione, e di conseguenza seguendo il nostro principio cardine per cui "salvare è meglio che rottamare" sicuramente a prenderla non si fa peccato mortale. Oggi ci lamentiamo tutti nell'aver assistito con rammarico a rottamazioni di massa di auto normalissime che amiamo, ad esempio le A112, le Alfa 75, le Golf mk1 e mk2, le Delta prima serie, le Renault 5, e potrei andare avanti all'infinito con modelli poco nobili ma di cui oggi sentiamo la mancanza. Avere fra qualche anno una 33 Imola per le mani significherà aver preservato un pezzetto di storia, che sia piaciuta o meno questo è ininfluente, e di certo varrà un plauso a chi avrà preso questa decisione.