Letto l'articolo direttamente sulla rivista: sono d'accordo su ogni punto.
Nonostante la crisi (anche se per me è più immaginaria che reale), il mercato delle storiche và a gonfie vele. La domanda che mi sorge spontanea però è un'altra: è solo la passione che non conosce limiti (soprattutto in un periodo dove và anche di moda), o è solo un'investimento?
Spesso la parola investimento è una giustificazione forzata per l'acquisto di un giocattolo costoso come un'auto d'epoca...
Sull'età delle storiche, si puntano i riflettori su auto da 30 anni circa, abbandonando un pò le classicissime. Di questo sono contento, perchè io sono sempre andato contro corrente ed ho sempre ritenuto che anche le auto degli anni '90 avranno un fututo (con le debite proporzioni chiaramente).
Il fatto che ci sia stato un boom delle auto anni '70 è abbastanza giustificabile, ma che anche le anni '80 comincino a destare interesse, è una prova che la mia ipotesi non è del tutto sbagliata.
Negli anni '80 sono cominciate le "plasticone", i primi dispositivi elettronici, quindi tutto quello che sembra criptonite per il collezzionista d'epoca. Eppure sembra non sia così...