Ad una mia cara amica, maestra di origami(una delle più accreditate in Italia), ho chiesto quanto il suo lavoro risentisse della crisi ,conclamata e perdurante, la risposta è stata: "non ho motivo di lamentarmi, il mercato dell'inutile(facendo riferimento anche ad altre attività simili) non ha subito ripercussioni". Il suo mondo lavorativo include la preparazione di vetrine, oggetti promozionali e corsi. Il primo corso della ripresa lavorativa, in Settembre, viene proposto per dovere di correttezza che, negli anni scorsi andava pressochè deserto. Quest'anno era quasi completo.
La situazione è grave , a mio parere,da parecchio tempo perchè ci troviamo, per la prima volta nella nostra storia, a più di 65 anni dall'ultima guerra distruttiva, con un sistema economico che, per funzionare, necessita di distruzione e ricostruzione. Sistema che, sempre a mio parere, arrivò al capolinea già 30 e più, anni fa. E non si è ancora voluto trovare, dai governanti, un sistema alternativo. Nel piccolo ci sono da anni iniziative geniali ed innovative che però, coinvolgono solo la minoranza del paese.
Per quanto riguarda l'auto d'epoca di basso-medio livello, è ovvio che il mercato sia influenzato dalla mancanza o precarietà di risorse economiche ma, l'effetto più evidente, viene dal fatto che le più recenti generazioni, non avendo prospettiva lavorativa, non danno continuità alla passione dei padri e dei nonni e quindi, il volano del mercato rallenta in modo evidente.
La compravendita di auto di alto livello, parificabile agli origami, in termini di utilità, non ha avuto nessuna influenza dalla crisi.
Ci sono diversi casi anche tra i nostri forumisti di costrizione alla vendita per perdita di lavoro.