Autore Topic: Articolo di Ruoteclassiche  (Letto 9944 volte)

Offline nigel68

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Re: Articolo di Ruoteclassiche
« Risposta #15 il: 06 Agosto 2010, 08:22:54 »
Stefano, non credo che il valore e la "desiderabilità" di una Flaminia Zagato o di una Aston Martin Db2 dipendano da questo... ma dai fattori classici del collezionismo, rarità, esclusività, storicità, passato sportivo...e ovviamente dalla bellezza delle linee che nessuna berlina potrà mai eguagliare. Che ne pensi?
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

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Re: Articolo di Ruoteclassiche
« Risposta #15 il: 06 Agosto 2010, 08:22:54 »

Offline Cash

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Re: Articolo di Ruoteclassiche
« Risposta #16 il: 06 Agosto 2010, 10:28:44 »
Stefano, non credo che il valore e la "desiderabilità" di una Flaminia Zagato o di una Aston Martin Db2 dipendano da questo... ma dai fattori classici del collezionismo, rarità, esclusività, storicità, passato sportivo...e ovviamente dalla bellezza delle linee che nessuna berlina potrà mai eguagliare. Che ne pensi?

Effettivamente Cristiano introduci un elemento di distinzione...ovvero se parliamo dei veicoli da te citati (e similari), allora diventano preponderanti gli aspetti che evidenzi giustamente.
La mia affermazione precedente era limitata alla considerazioni di vetture del periodo affine a quello della Classe S di Gianri, quindi diciamo un fine '70 - '80. Perciò ad esempio la solita Serie 6 M con cui fracasso i maroni al mondo da ormai 2 anni, che nel 1984 costava 75 milioni di lire salendo fino ai 107.700.000£ a fine carriera (cioè come un bell'appartamento) era alla portata di pochissimi, e che adesso in condizioni perfette si può prendere a 15-20k € (cioè il prezzo di una Punto Evo ben accessoriata). Accomunate ad essa ci sono anche la lussuosa coupè MB 560, la Jaguar XJS 5.3 e via discorrendo. E rileggendo il mio post precedente effettivamente non avevo precisato questa cosa...quindi poteva indurre in interpretazioni fra le più diverse.
Al contrario se andiamo a prendere una Flaminia Zagato il discorso salta ed è necessario avere:
1) gusto. E' banale ma spesso la classe di una persona non è proporzionale al suo portafoglio.
2) competenza di livello superiore nell'acquisto
3) cognizione esatta di ciò che si compra, che è indispensabile in quanto difficilmente ci si alza la mattina e si dice: "oggi esco e prendo una Flaminia Zagato così perchè ho visto una foto e mi piace"
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Offline nigel68

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Re: Articolo di Ruoteclassiche
« Risposta #17 il: 06 Agosto 2010, 13:14:24 »
Il fatto è che queste tipologie di vetture che tu citi (anche per il fattore "anagrafico") non sono ancora entrate nell'ottica internazionale del collezionismo ma lo saranno tra qualche decina d'anni. Uno dei problemi maggiori è che accanto alle valutazioni estremamente "accattivanti" fa da contraltare una importante onerosità nella manutenzione e nel ripristino/restauro.
Prendiamo ad esempio gli interni, se per un cruscotto spaccato di una Chrysler Newport del 1956 esiste un servizio (in Svezia ad esempio) di ricostruzione su stampo che per 400 euro ti rifà il tutto, la analoga operazione per una MB 560 SEC è semplicemente impossibile. Nessuno rifà il cruscotto di una auto anni 80 che non sia il Maggiolino o la Golf (o pochissime altre).
Idem per i tessuti: dal Panno Lancia al Cordaveen Metallic Vinyl in qualche angolo del globo c'è una riproduzione per restaurare vetture di gran pregio. Abbastanza impossibile reperire il velluto verde scuro di una 745i...

Sai cosa penso? che il corretto valore di queste vetture (e per "corretto" intendo proporzionato ai contenuti tecnici, di confort e di stile) si inizierà a vedere quando una 633 Csi prima serie arancione metallizzato interno bianco calcherà le passerelle di un concorso.

Prima di ciò la forbice tra il ripristino (quindi il valore che un appassionato è disposto ad investire) e il mercato saranno sempre troppo elevati. E innescheranno inevitabili discussioni.

Le Jaguar V12 proprio per l'eccessiva onerosità di ripristino della parte meccanica, unita a consumi onestamente improponibili, (quasi superiori ad una muscle car degli anni 60) e non compensati da prestazioni straordinarie, hanno un valore prossimo ad una...  R4 ;D
Ampiamente giustificato e riconosciuto dagli stessi puristi del giaguaro..
« Ultima modifica: 06 Agosto 2010, 13:19:58 da nigel68 »
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Re: Articolo di Ruoteclassiche
« Risposta #17 il: 06 Agosto 2010, 13:14:24 »

Offline Cash

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Re: Articolo di Ruoteclassiche
« Risposta #18 il: 06 Agosto 2010, 19:18:49 »
Il fatto è che queste tipologie di vetture che tu citi (anche per il fattore "anagrafico") non sono ancora entrate nell'ottica internazionale del collezionismo ma lo saranno tra qualche decina d'anni. Uno dei problemi maggiori è che accanto alle valutazioni estremamente "accattivanti" fa da contraltare una importante onerosità nella manutenzione e nel ripristino/restauro.
Prendiamo ad esempio gli interni, se per un cruscotto spaccato di una Chrysler Newport del 1956 esiste un servizio (in Svezia ad esempio) di ricostruzione su stampo che per 400 euro ti rifà il tutto, la analoga operazione per una MB 560 SEC è semplicemente impossibile. Nessuno rifà il cruscotto di una auto anni 80 che non sia il Maggiolino o la Golf (o pochissime altre).
Idem per i tessuti: dal Panno Lancia al Cordaveen Metallic Vinyl in qualche angolo del globo c'è una riproduzione per restaurare vetture di gran pregio. Abbastanza impossibile reperire il velluto verde scuro di una 745i...

Sai cosa penso? che il corretto valore di queste vetture (e per "corretto" intendo proporzionato ai contenuti tecnici, di confort e di stile) si inizierà a vedere quando una 633 Csi prima serie arancione metallizzato interno bianco calcherà le passerelle di un concorso.

Prima di ciò la forbice tra il ripristino (quindi il valore che un appassionato è disposto ad investire) e il mercato saranno sempre troppo elevati. E innescheranno inevitabili discussioni.

Le Jaguar V12 proprio per l'eccessiva onerosità di ripristino della parte meccanica, unita a consumi onestamente improponibili, (quasi superiori ad una muscle car degli anni 60) e non compensati da prestazioni straordinarie, hanno un valore prossimo ad una...  R4 ;D
Ampiamente giustificato e riconosciuto dagli stessi puristi del giaguaro..

Questa dissertazione ti ha aperto le porte sia ad un quotone che ad un karma (che non uso quasi mai ma stavolta ci sta come il cacio sui maccheroni!)  ;)
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Offline ITRAEL

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Re: Articolo di Ruoteclassiche
« Risposta #19 il: 06 Agosto 2010, 19:23:26 »
Penso che ci sia un punto d'incrocio del tutto personale e quindi, unico, tra l'avvicinabilità economica e la desiderabilità di un mezzo d'epoca.
In pratica ognuno di noi si trova a dover scegliere tra auto che amiamo, raggiungibili economicamente. Quando questo punto non viene rispettato, o compriamo un'auto che ci possiamo permettere, ma non desideriamo o prosciughiamo il nostro conto corrente acquistando il sogno proibito(appunto ::)).
Il nodo focale è però l'ambito entro il quale si trova l'oggetto del desiderio.
In altri post ho riportato una mia mancanza pressochè totale di attrazione per il mondo Ferrari (ad esclusione di un paio di modelli anni 60), trovo molto più attraente la mia Panhard 24 e questo può essere il risultato di una cultura( o sottocultura a seconda del punto di vista) che mi fa emozionare o meno per un certo oggetto.
Riassumendo: ogni scarrafone è bello a mamma soja e di scarrafoni costosissimi ce ne sono tanti!!! :D :D
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
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Offline jancarlo5180

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Re: Articolo di Ruoteclassiche
« Risposta #20 il: 07 Agosto 2010, 05:45:57 »
Leggo solo ora questa interessante discussione e mi ci inserisco volentieri. Spider e cabriolet, soprattutto se degli anni '60 o più anziane, sono sempre le più desiderate e quindi sono quelle che tengono meglio il mercato. Poi vengono le coupè sportive e, in ultimo, le berline. Io stesso, per anni, non ho cosiderato altro che le roadster inglesi, così diverse e anomale, da sembrare d'epoca anche quando erano nuove! E non è detto che fossero tutte necessariamente belle. Ma poi, siamo proprio sicuri che si sceglie un'auto d'epoca perchè risponde al nostro concetto di bello? Non è forse altro quello che ci attira: dettagli costruttivi non più utilizzati, materiali dimenticati, abbinamenti cromatici non più di moda, soluzioni estetiche magari ingenue ma efficaci...
Tanto per capirci, faccio un esempio personale: giudico la mia Z3, dal punto di vista estetico, non meno bella di una Giulietta spider! Ma della Giulietta spider "invidio" l'abbondanza delle cromature, la sagomatura dei bei paraurti, il volante "enorme" con la corona sottile in bachelite e l'anello cromato del clacson, ed i bei cerchi con le coppe che ci si può specchiare dentro, ed il bellissimo specchietto retrovisore esterno che non sembra un cartellone pubblicitario come quelli che usano adesso, e potrei continuare di dettaglio in dettaglio... Ma una Z3 usata la trovi per 5.000 euro e ti diverti con pochi pensieri, per una Giulietta spider 30.000 son pochi! E così rinunci al sogno della spider d'epoca, ma non a quello dei paraurti cromati, delle gomme a fascia bianca, del volantone enorme in bachelite, dell'anello del clacson, delle pinne posteriori con la fanaleria piccola ed a sviluppo verticale, del cambio al volante, della panca anteriore unica e di altri mille particolari dimenticati ed inconsueti, e allora per non rinunciare a tutto questo, con poche migliaia di euro ti prendi un robusto ed obsoleto berlinone che le caratteristiche costruttive ed estetiche del suo tempo ce le ha tutte e ti appaghi il gusto e la vista con poco...e diventi collezionista e magari, al raduno, ci trovi 6 MG, 4 Triumph, 3 Giuliette spider, ma una sola Fiat 1800 berlina bicolore con le gomme a fascia bianca: la tua.

Offline nigel68

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Re: Articolo di Ruoteclassiche
« Risposta #21 il: 07 Agosto 2010, 08:08:31 »
...E così rinunci al sogno della spider d'epoca, ma non a quello dei paraurti cromati, delle gomme a fascia bianca, del volantone enorme in bachelite, dell'anello del clacson, delle pinne posteriori con la fanaleria piccola ed a sviluppo verticale, del cambio al volante, della panca anteriore unica e di altri mille particolari dimenticati ed inconsueti, e allora per non rinunciare a tutto questo, con poche migliaia di euro ti prendi un robusto ed obsoleto berlinone che le caratteristiche costruttive ed estetiche del suo tempo ce le ha tutte e ti appaghi il gusto e la vista con poco...e diventi collezionista e magari, al raduno, ci trovi 6 MG, 4 Triumph, 3 Giuliette spider, ma una sola Fiat 1800 berlina bicolore con le gomme a fascia bianca: la tua.

Che bello!! Hai scritto veramente un bel passaggio, con stile! ;)

Cash: e io non posso far altro che ringraziarti! ;D ;D ;D
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Offline alfatarlo

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Re: Articolo di Ruoteclassiche
« Risposta #22 il: 07 Agosto 2010, 21:11:18 »
Beh un jaguar v12 mi piacerebbe anche solo per il sound che ha. Le prestaizoni? su un'auto d'epoca sono relative. PErchè se è vero che la giulietta spider partecipò alla mille miglia del '56, è anche vero che è una macchina con circuito frenante singolo, che le parti meccaniche in movimento hanno più di 50 anni, e le rotture improvvise sono possibili in qualsiasi momento. Tante volte ho visto gare di auto storiche in cui qualche macchina perdeva una ruota improvvisamente... e chi vuol comprare una macchina degli anni '70 per esempio, e pretende la garanzia un anno è un illuso: a meno che uno non rifaccia tutta la meccanica da zero, deve tenere conto che si potrebbe rompere qualsiasi cosa in qualsiasi momento. Anche una macchina poco sfruttata, ma magari tenuta ferma per periodi lunghi, è un pericolo: il grasso dei cuscinetti ad esempio si indurisce e non lubrifica più i mozzi, portando a surriscaldamento e rottura.
Sul discorso delle quotazioni io sono convinto che vince la linea di una vettura più che le prestazioni. Solo se c'è un passato glorioso agonistico allora anche una macchina brutta può spuntare buone quotazioni, ma in genere le quotazioni sono direttamente proporzionali alla linea. Se una macchina piace si vende indipendentemente dalle mode, dalle prestazioni, dal mercato. Certo ci vuole un po' di senso estetico, ed è anche vero che a volte il brutto piace. La giulietta spider? E' quotata bene, ma potrebbe andare molto più su. Piace a tutti, non ho incontrato nessuno a cui non piaccia, e quindi è chiaro che ci sia richiesta. Le alfa in genere sono molto più quotate delle altre macchine perchè anche alla loro epoca erano un punto di riferimento stilistico oltre che prestazionale.

Offline deltahf84

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Re: Articolo di Ruoteclassiche
« Risposta #23 il: 09 Agosto 2010, 20:49:07 »
Questo è uno dei motivi per cui. a mio parere, le quotazioni delle auto d'epoca, hanno un significato molto limitato. Sono legate ad emozioni così personali da non poter essere quantificate commercialmente. ;)

ESATTO!
Loro han solo dato una panoramica in termini di mero denaro...Ovviamente non sono quantificabili le emozioni,i ricordi ed i sentimenti,che ogni singola auto può evocare.
Per questo,per esempio,reputi incedibile la Flavia.

Tra l'altro,provate a guardare le cartoline ritraenti piazze o vie degli anni '60;si vedranno al 90% le 600,1100 Dauphine,qualche Giulia e Giulietta o vecchie Ardea ovvero tante berline e quasi mai le belle sportive che sognavamo,immagino che sia proprio questo uno dei motivi che spingono i "giovani di ieri"a valorizzare auto sportive all'epoca irraggiungibili

Quoto anche questo!
Quel che spinge a comprare un'auto d'epoca può essere o un ricordo legato all'auto o il desiderio avuto per quell'auto,che all'epoca era fuori portata.
Entrambi aspetti emotivi.
Quaisi sempre,nel secondo caso,l'auto desiderata ovviamwente non era una berlina ma una sportiva,un coupè o una scoperta.
Un giovane di oggi,per fare un esempio,tra 30 anni,desiderererà una Ferrari F430 o per stare più con i piedi per terra una Lotus Elise. Difficilemente desidererà una Fiat Siena... ;)

Offline deltahf84

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Re: Articolo di Ruoteclassiche
« Risposta #24 il: 09 Agosto 2010, 20:54:13 »
E così rinunci al sogno della spider d'epoca, ma non a quello dei paraurti cromati, delle gomme a fascia bianca, del volantone enorme in bachelite, dell'anello del clacson, delle pinne posteriori con la fanaleria piccola ed a sviluppo verticale, del cambio al volante, della panca anteriore unica e di altri mille particolari dimenticati ed inconsueti, e allora per non rinunciare a tutto questo, con poche migliaia di euro ti prendi un robusto ed obsoleto berlinone che le caratteristiche costruttive ed estetiche del suo tempo ce le ha tutte e ti appaghi il gusto e la vista con poco...e diventi collezionista e magari, al raduno, ci trovi 6 MG, 4 Triumph, 3 Giuliette spider, ma una sola Fiat 1800 berlina bicolore con le gomme a fascia bianca: la tua.

Jancarlo continua a deliziarci con le sue prose... :)

Offline Emanuele924

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Re: Articolo di Ruoteclassiche
« Risposta #25 il: 11 Agosto 2010, 08:50:40 »
Jancarlo continua a deliziarci con le sue prose... :)


Quotone!!! ;)

 

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