Il tuo post mi piace Carrera, per due motivi:
- hai azzeccato in pieno il mio modo di intendere la professione che esercito, e purtroppo hai anche azzeccato in pieno il quadro generale di chi lavora nel mio settore, dove si bada proncipalmente alle polizze più "lucrose" a scapito di quelle meno interessanti economicamente...pena poi lamentarsi che c'è crisi, che il lavoro manca, e amenità di questo tipo, quando poi le occasioni di lavoro ci sono eccome, basta non escludere nulla a priori (tipo le auto storiche).
- nemmeno io trovo "scandalosa" la selezione di certi tipi di polizza, la trovo semplicemente ottusa e senza lungimiranza, però ribadisco, dal lato economico è un discorso che ci può stare. Soprattutto se i clienti delle auto dai venti ai trent'anni non sono "veri" utilizzatori di auto storiche, ma hanno un'auto vecchiotta e tendenzialmente malridotta, per le quali possono avere un'agevolazione, pur utilizzando il veicolo tutti i giorni per qualsiasi commissione. In quel caso capitano i sinistri come per le auto moderne, ma il margine per gestire questi sinistri non è appetibile...al contrario dell'autentico utilizzatore di auto storica che pone una certa attenzione all'uso del proprio veicolo, tant'è vero che il tasso di sinistrosità del settore storico è molto basso.
Piccolo esempio: la Compagnia deve liquidare un sinistro, non troppo grosso, da 5 mila €...per coprire questa cifra tramite le cosiddette "riserve matematiche", fatta salva una media dei premi di 1000€ per la polizza di un'auto moderna, bastano 5 polizze per essere "alla pari". Fatta salva invece una media di 100€ per le polizze storiche, per pagare quel sinistro sarà necessario produrre 50 polizze...economicamente il problema balza subito all'occhio...