Beh ma qui tu nomini Ferrari e macchinette da corsa, praticamente delle supercar...
E grazie, chi avrebbe il coraggio di dire che sono anonime e noiose su strada?
Credo che si stesse parlando più che altro di macchine normali, ovvio che una Porsche oggi come ieri resta un sogno su quattro ruote, e anche auto più abbordabili come l'Alfa Romeo Brera, la BMW Z4 o la Ford Mustang hanno il loro bel fascino.
Io mi riferivo a una certa involuzione di stile che sta contagiando le auto di grande serie, ultimamente ne stanno uscendo di veramente brutte!
La Toyota IQ è una cabina del telefono schiacciata da un cornicione caduto da un palazzo durande un uragano, tanto che al confronto la Smart sembra un gioiello di stile.
La vecchia Mègane era forte con quella sua linea a ferro da stiro, poteva piacere o non piacere, ma era unica nel suo genere: oggi il nuovo modello sembra un pesce palla con l'indigestione...
Stesso discorso per la Laguna Sportour, che da slanciata giardinetta si è trasformata in un container (vista da dietro si è indecisi se considerarla più somigliante ad una stufa o ad un freezer...).
La Grande Punto era una bellissima utilitaria, sportiva anche senza tanti orpelli: la Evo scimmiotta assurdamente la 500, e con i baffetti ha guadagnato un muso di gatto obeso e sonnacchioso.
La Chevrolet Spark sembra un gremlin, mostriciattolo con occhi e bocca enormi, che nemmeno sulle mastodontiche berline americane...
La Mini Clubman è un abominevole mezzo di cui non si capisce nè la forma, nè la funzione. Con i vetri scuri potrebbe essere scambiata, a ragione, per un carro funebre...
La Peugeot 406 Coupè era una gioiellino uscito dalla felice mano di Pininfarina, che le aveva saputo regalare un certo sapore nientemeno che di Ferrari: la sua erede 407 è così gonfia e stiracchiata da sembrare una balena a dieta...
Certe auto, poi, sono talmente prive di personalità che, per assurdo, si rivalutano le loro antenate: la prima Twingo sembra avere ancora qualcosa di dire, mentre la nuova è nata depressa; la vecchia Ka era geniale, la nuova si accontenta di fare la sorellastra povera della 500; la Tigra prima maniera aveva fatto scuola tra le piccole coupè, la sue erede è talmente sproporzionata da volerle strappare di dosso il nome che porta; perfino la dimenticata Alfa 145, coupè-giardinetta dalla finestratura ad altezza degradante, portava in sè uno stile più innovativo della Mito, così goffamente impigliata nel suo ruolo di 8C in miniatura...
Certamente anche 30 o 40 anni fa certe macchine di tutti i giorni non facevano girare la testa ai passanti: però, brutte o belle che fossero, avevano tutte un loro equilibrio dei particolari, una loro forma precisa e, in un certo senso, unica.
Oggi non esiste più nulla di tutto questo, le auto si assomigliano sempre di più tra loro perchè i canoni stilistici di base convergono su modelli ormai universali: anche sulle utilitarie le fiancate sono alte come montagne, i vetri piccoli, le ruote sempre più grandi, i frontali massicci, spesso contraddistinti da imbarazzanti espressioni animali se non umane (la boccaccia, il sorrisetto, il nasone, gli occhi tristi o minacciosi...), gli sbalzi pronunciati, i fari giganti (ma perchè poi?), gli specchi retrovisori enormi come quelli di un camion, addirittura i loghi stessi delle case sono diventati macroscopici, forse in risposta al fatto che la gente ha sempre più problemi di vista???