No,no,no!
La differenza principale con quelle di oggi é che le auto del passato erano costruite in funzione delle esigenze del cliente, con caratteristiche ben diverse da modello a modello. C'erano le berline che erano comode e molleggiate, le sportive che erano leggere e scomode, le famigliari che ci caricavi veramente di tutto, le ammiraglie, enormi e sfarzose, le utilitarie, veramente essenziali ed economiche, ecc. Poi allora, in mancanza di elettronica, si cercava di raggiungere lo scopo con l'inventiva, ed é qui che si vedeva la genialità dei progettisti. Poi l'arrivo delle economie di scala, l'elettronica ecc, hanno progressivamente appiattito il tutto. Una volta ogni modello era immediatamente identificabile, la forma della carrozzeria e la marca rispecchiavano l'indole del veicolo. Oggi non é più così. Basti dire che abbiamo i similfuoristrada travestiti da coupé, fatti di plastica e che consumano come uno yacht. E poi c'é quella cosa ORRIBILE che é lo scambio di motori tra le case. Ecco perché l'auto storica genera passione: ogni suo particolare é uscito dalla mente di qualcuno che aveva uno scopo, e tanto buonsenso.
D'altra parte c'é una logica: fino ad un paio di generazioni fa, l'auto si acquistava in base all'uso che se ne faceva o, se uno era appassionato, in base alla tecnica che offriva. Oggi per lo più la si acquista in base alla presa i-pod, ed al posticipo della prima rata....Chi se ne frega se ina una Opel c'é il motore Fiat, se una una Ford c'é il Peugeot? Non é più possibile la passione per una marca. In tutte c'é un pò di tutto. Ma queste sono considerazioni etico-economiche, del tutto personali....