Ciao a tutti
ho acquistato da poco un BMW 850i del 03.1991 certificata ASI ma mi chiedo: a che cosa serve ?
Mettiamo da parte la MIA passione per le auto e la mia auto in particolare, ma:
- ho pagato il passaggio pieno - 220 kW = 1192 euro di passaggio di proprietà
- il bollo in Veneto è stato reinserito e costa 894 euro
- per il rinnovo dell'ASI ho pagato 100 euro + 60 euro di iscrizione ad un club
Alla fine della fiera pago con l'ACI una assicurazione di 190 euro perché la serie 8 è inserito nella lista delle auto di interesse storico e collezionistico ...se fai con l'ASI ti costa 175 euro (ho provato e ho superato la trafila delle dichiarazioni tra le quali che essere in possesso di una seconda auto per uso quotidiano...) quindi 160+175 = 335 euro
Non mi soffermo sulla "qualità" della polizza , molto povera..., se pago 500 euro con tutte le tutele del caso forse è meglio
Concludendo dai 20 ai 29 anni a che cosa serve l'ASI?
È questo spirito che ha fatto si che le norme cambiassero: una mera corsa al risparmio. Chiaramente la tua è un'auto che non usi quotidianamente, dunque capisco il tuo disappunto, ma ti assicuro che la stragrande maggioranza di chi si iscrive/iscriveva ha meri baracconi che utilizza quotidianamente come utilitarie alla faccia dei vantaggi dei quali usufruisce/usufruiva, e spesso causando anche incidenti a destra e a manca, motivo per il quale la stragrande maggioranza delle compagnie assicuratrici non scontano più le "storiche".
Comunque:
Premesso che, una volta che l'autovettura è stata classificata come di interesse storico e collezionistico (ex art. 60 D.Lgs. 285/92, art. 215 D.P.R. 495/92 e D.M. 17/12/2009-19/3/2010), non serve nessun "rinnovo annuale", né del veicolo né tanto meno del proprietario (quest'ultimo si iscrive come "socio" perché lo prevede il regolamento interno dell'ASI per poter presentare domande inerenti ai veicoli, ma se non deve presentare pratiche rinnova la propria iscrizione se vuole farlo, non di certo per mantenere agevolazioni inerenti al veicolo), a prescindere dal fatto di chi sia il nome riportato sul C.R.S. (segue il veicolo, non il proprietario, sono leggende quelle che si perderebbe la classificazione senza aggiornare il Registro ASI su chi sia il nuovo proprietario, non esiste disposizione legislativa in merito, tant'è che i vantaggi ove previsti restano i medesimi).
Ad oggi puoi avere agevolazioni assicurative che variano da compagnia a compagnia, le quali fanno tutto ed il contrario di tutto, perché il D.Lgs. 209/2005 (C.A.P.) non prevede nulla di nulla in merito, dunque potrai trovare chi ti chiederà 20/25/30/35/ecc. anni di anzianità del veicolo, altri che vorranno l'iscrizione ASI/altro Registro/Club non federato o chi di questi non gliene fregherà nulla, altri che vorranno anche l'iscrizione annuale del proprietario, altri ancora che meramente non fanno sconti alle storiche, altri che vorranno un ulteriore veicolo moderno assicurato, ecc., ecc., ecc. (in sintesi: un gran casino, per colpa del Legislatore che non ha disposto nulla in merito, lasciando tutto alla mercé degli operatori del settore).
Per i vantaggi inerenti al circolazione (eventuale possibilità di circolare durante i c.d. "blocchi del traffico" e la possibilità di non utilizzare i fari accesi di giorno fuori città) senza l'iscrizione nei Registri previsti non sono ammesse (dovresti inoltre circolare con il C.R.S. per dimostrare l'iscrizione, dunque ti consiglio di aggiornare la C.d.C., desuetamente detto "libretto", trovi le circolari con il modus operandi nella mia firma).
Per la questione della tassa automobilistica (desuetamente definita "bollo" dai più, dunque spesso richiamata così per comodità), sono rimaste pochissime realtà ad applicare (desuetamente) le relative agevolazioni, trovi tutte le informazioni nei topic di normativa nei quali ho ampiamente illustrato le varie questioni, dunque non mi dilungo, ma ti assicuro che se si è arrivati a questa situazione non è perché il politico di turno (di qualunque colore possa essere, a me non frega nulla) si è svegliato una mattina ed ha fatto saltare il giochino, bensì perché dopo sentenze su sentenze della Cassazione, per anni ed anni, nonché l'approfittarsene continuo di quelli che noi qui chiamiamo "i bollaroli" (quelli nominati all'inizio del post), non sarebbe potuta finire diversamente (e ti assicuro che io ho combattuto parecchio perché non succedesse, gli amici del Forum lo sanno bene).
Ad oggi l'unica vera soluzione è abrogare sia la tassa automobilistica che l'I.P.T. sulle iscrizioni/trascrizioni in toto (non solo per le "storiche"), in luogo dell'aumento delle accise sui carburanti: pagherebbe solo chi circola (cioè inquina, "logora" le infrastrutture, può provocare incidenti, ecc.), a prescindere che il veicolo sia immatricolato in Italia (oggi tutti i veicoli stranieri non pagano un Euro, e ti assicuro che sono moltissimi), e ne gioverebbe sicuramente il mercato (le persone non avrebbero timore di acquistare veicoli da usare solo ogni tanto col pensiero di dover pagare balzelli assurdi o di vedersi controlli fiscali, sarebbe favorito il commercio dei concessionari/commercianti, tutte le vendite dei ricambi e le officine avrebbero molto più lavoro, ecc. ecc. ecc.): molto meglio 15/20 centesimi al litro di carburante in più, piuttosto che tutte queste tasse, senza ombra di dubbio, sia per il mercato dell'auto e sia per lo Stato, il quale oggi riscuote infinitamente meno con i tributi attuali.
PS:
Se poi abrogassero ste province inutili, ma con una legge costituzionale dedicata (purtroppo era previsto nell'ultima riforma costituzionale bocciata, ma tra le mille altre varie, dunque la fine che ha fatto è nota), non ci sarebbe manco il bisogno di prevedere le garanzie per l'I.P.T., siccome trattasi appunto di "Imposta PROVINCIALE di Trascrizione" (cioè la stragrande maggioranza del costo del c.d. "passaggio di proprietà" va alle province, né alle Regioni né allo Stato, né direttamente né indirettamente).