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Il mondo delle auto d'epoca => Immatricolazioni, Bollo, ASI => Topic aperto da: valetri75 - 04 Novembre 2013, 10:30:29

Titolo: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 04 Novembre 2013, 10:30:29
Su input di un amico, anch'egli appassionato di auto d'epoca, ho letto l'art. 60 Cds e 215 del regolamento di attuazione e quelle che sino ad ora per me erano certezze, si sono trasformate in dubbi, pertanto vi espongo qui di seguito i passaggi dei citati articoli che mi hanno generato perplessità:

Art. 60 CdS:
4. Rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l'iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI.

Art. 215 regolamento di attuazione. - Motoveicoli ed autoveicoli d'interesse storico o collezionistico (art. 60 C.s.):
1. Sono classificati d'interesse storico o collezionistico i motoveicoli e gli autoveicoli iscritti in uno dei registri ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo e da questo dotati della certificazione attestante la rispettiva data di costruzione nonché le caratteristiche tecniche. 2. La data di costruzione deve risultare precedente di almeno 20 anni a quella di richiesta di riconoscimento nella categoria in questione. Le caratteristiche tecniche devono comprendere almeno tutte quelle necessarie per la verifica di idoneità alla circolazione del motoveicolo o dell'autoveicolo ai sensi dei commi 5 e 6.
7. La cancellazione del motoveicolo o dell'autoveicolo da uno dei registri di iscrizione di cui al comma 1 comporta la cessazione della circolazione dello stesso ed è subordinata all'osservanza delle prescrizioni dettate dall'articolo 103 del codice."

Orbene io ero convinto che, oltre ai veicoli d'epoca, vi fosse una distinzione (che poi è quella che riguarda la maggior parte dei nostri mezzi) in veicoli di interesse storico e collezionistico, ovvero mezzi almeno trentennali e per il cui riconoscimento non è necessaria alcuna iscrizione a registri ed albi di sorta, e veicoli di potenziale interesse storico e collezionistico, ovvero mezzi almeno ventennali per il cui riconoscimento è necessaria l'iscrizione asi - fmi - registro storico Lancia/Fiat/Alfa Romeo. Leggendo i due articoli di cui sopra, invece, si evince che tale distinzione non c'è, raggruppando tutti i mezzi sotto la voce "di interesse storico e collezionistico" e rendendo imprescindibile, oltre il requisito anagrafico, anche quello dell'iscrizione ad uno dei citati registri. Quindi la mia Lancia Beta, pur essendo ultratrentennale ed iscritta AAVS (ovvero FIVA), non è considerata di interesse storico e quindi non può godere delle agevolazioni fiscali connesse?
Altro dubbio è quello generato dal comma 7 dell'art. 215 del regolamento di attuazione: se io non iscrivo i miei mezzi ai registri suddetti e poi non rinnovo annualmente l'iscrizione rischio di vederli radiati d'ufficio dal pra o comunque di non poter circolare?
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Frosty the snowman - 04 Novembre 2013, 11:22:11
Un conto è il CDS, un conto la legge 342 del 2000.

Per il CDS i veicoli sono considerati di interesse storico e collezionistico se iscritti ad uno dei citati registri.
La legge 342, art. 63, sancisce che gli autoveicoli con più di trent'anni di età, anche se non considerati di interesse storico e collezionistico, sono esentati dalla tassa di possesso.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 04 Novembre 2013, 12:41:04
e per quanto riguarda il comma 7 dell'art. 215 del regolamento di attuazione?
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: nigel68 - 04 Novembre 2013, 13:19:32
e per quanto riguarda il comma 7 dell'art. 215 del regolamento di attuazione?

Mai avuto notizia di una vettura cancellata da un registro per non rinnovo di una tessera. Se non sbaglio c'è anche una circolare di chiarimento che specifica la non necessità di rinnovare alcuna iscrizione personale una volta che un veicolo è iscritto al registro.
Esempio: la mia Vespa 125 ET3 è iscritta FMI e nonostante io non sia più socio, il veicolo risulta correttamente iscritto. Tra l'altro il registro FMI è pubblico e consultabile.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 04 Novembre 2013, 13:57:43
E se invece il mezzo non è mai stato iscritto?
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: nigel68 - 04 Novembre 2013, 15:07:35
E se invece il mezzo non è mai stato iscritto?

Se non è mai stato iscritto, non è iscritto e stop ;) . Non gode di determinate agevolazioni tipo quella dei fari accesi di giorno o della libera circolazione in Lombardia durante i periodi invernali di blocco...
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 04 Novembre 2013, 16:05:46
Se non è mai stato iscritto, non è iscritto e stop ;) . Non gode di determinate agevolazioni tipo quella dei fari accesi di giorno o della libera circolazione in Lombardia durante i periodi invernali di blocco...

Ne sei sicuro? Il comma 7 sembra abbastanza esplicito in quanto recita: "La cancellazione del motoveicolo o dell'autoveicolo da uno dei registri di iscrizione di cui al comma 1 comporta la cessazione della circolazione dello stesso".
Comunque cosa mi consigli, di iscrivere la Lancia all'ASI comunque, a scanso di equivoci o secondo te non ne vale la pena?
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: nigel68 - 04 Novembre 2013, 16:34:13
Il riferimento del comma 7 è a quei veicoli che appunto per il fatto di essere stati iscritti nei Registri, godono di particolari agevolazioni per quanto riguarda dispositivi di segnalazione o altri. Ne consegue che non avendo più la caratteristica di "storico" non potrebbero più circolare.
Ma nulla succede se un veicolo non è mai stato iscritto... semplicemente avrà dovuto nel corso degli anni, essere adattato alle norme.

Ti faccio un esempio: in teoria non potresti portare in revisione una Jaguar XK120 perchè non avrebbe sicuramente la marmitta marchiata DGM ad esempio. Ne consegue che potrebbe passare la revisione solo grazie all'iscrizione. Ma se tale XK 120 era stata importata all'epoca e dotata di fari Carello e marmitta con impresso il timbro DGM in teoria si poteva continuare a revisionare fino ai giorni nostri, oltretutto esisteva una scheda di omologazione in Motorizzazione, anche se datata anni '50.

Ma sono disquisizioni puramente teoriche, dal momento che non ho mai avuto notizia in 23 anni che frequento questo mondo, di vetture sospese dai registri o peggio dalla circolazione. Piuttosto circolano un sacco di 600 o di 500 mai iscritte ad alcun registro e regolarmente revisionate. Molto probabilmente il comma 7 ha la stessa importanza del comma che fa riferimento alla lista chiusa ASI. Cioè nessuna.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Frosty the snowman - 04 Novembre 2013, 16:52:16
Molto probabilmente il comma 7 ha la stessa importanza del comma che fa riferimento alla lista chiusa ASI. Cioè nessuna.


Ma dai, anche tu?  >:(
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 04 Novembre 2013, 16:57:17
Grazie Nigel, ora la situazione mi è più chiara, e soprattutto sono più tranquillo
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: orso - 04 Novembre 2013, 21:28:47
I miei dubbi vanno ben oltre l'Art. 60 del CdS.
L'Italia é fuori dall'Europa per i criteri di identificazione di veicolo storico:
tutto quel che ne consegue sarà per forza da ridefinire in ambito Comunitario.
In Italia esiste il parco auto col miglior livello medio di restauro:
dovremo guardare ben oltre l'attuale normativa per conservare questo status.
;)   :)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: nigel68 - 05 Novembre 2013, 08:07:03
Ma dai, anche tu?  >:(

Beh :D alla fine l'ha fatta solo l'FMI... se l'ASI ogni anno si "dimentica" di farla vuol dire che non ci crede fino in fondo... ;D ;D ;D
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Frosty the snowman - 05 Novembre 2013, 08:39:39
Che non ci crede e che non l'avrebbe fatta, l'ha dichiarato fin da subito. Anche perchè la legge non lo richiede assolutamente.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: nigel68 - 05 Novembre 2013, 09:26:57
Mi riferivo all'art 63 della 342/2000:

Art. 63
Tasse automobilistiche per particolari categorie di veicoli

1. Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione. Salvo prova contraria, i veicoli di cui al primo periodo si considerano costruiti nell'anno di prima immatricolazione in Italia o in altro Stato. A tal fine viene predisposto, per gli autoveicoli dall'Automobilclub Storico Italiano (ASI), per i motoveicoli anche dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI), un apposito elenco indicante i periodi di produzione dei veicoli.

2. L'esenzione di cui al comma 1 è altresì estesa agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico per i quali il termine è ridotto a venti anni. Si considerano veicoli di particolare interesse storico e collezionistico:
a) i veicoli costruiti specificamente per le competizioni;
b) i veicoli costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, anche in vista di partecipazione ad esposizioni o mostre;
c) i veicoli per i quali, pur non appartenendo alle categorie di cui alle lettere a) e b), rivestano un particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume.

3. I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI. Tale determinazione è aggiornata annualmente.

4. I veicoli di cui ai commi 1 e 2 sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua di lire 50.000 per gli autoveicoli e di lire 20.000 per i motoveicoli. Per la liquidazione, la riscossione e l'accertamento della predetta tassa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la tassa automobilistica, di cui al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni. Per i predetti veicoli l'imposta provinciale di trascrizione è fissata in lire 100.000 per gli autoveicoli ed in lire 50.000 per i motoveicoli

Attenzione, si parla di lista a fini fiscali come richiesto dalla legge 342, altra cosa sono i requisiti di iscrizione ai registri ex Art.60. La FMI la lista la redige, cioè ogni anno viene pubblicata una lista di modelli che sono esentabili dalla tassa di possesso indipendentemente dalla loro iscrizione in registri... Poi che le Regioni disattendano la 342 inventandosi fantomatiche modalità è un altro cinema :D
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Sovrasterzo - 05 Novembre 2013, 20:56:07
Orbene io ero convinto che, oltre ai veicoli d'epoca, vi fosse una distinzione (che poi è quella che riguarda la maggior parte dei nostri mezzi) in veicoli di interesse storico e collezionistico, ovvero mezzi almeno trentennali e per il cui riconoscimento non è necessaria alcuna iscrizione a registri ed albi di sorta, e veicoli di potenziale interesse storico e collezionistico, ovvero mezzi almeno ventennali per il cui riconoscimento è necessaria l'iscrizione asi - fmi - registro storico Lancia/Fiat/Alfa Romeo.
La distinzione tra veicoli d'epoca e veicoli di interesse storico o collezionistico è fatta, rispettivamente, dai commi 2 e 4 dell'Art. 60 del C.d.S.

Quello a cui fai riferimento invece è l'esenzione dal pagamento della tassa di proprietà (che diventa tassa di circolazione), la quale è automatica dopo 30 anni dalla costruzione del veicolo (in alternativa si fa riferimento alla data della prima immatricolazione) mentre per poterne usufruire dopo 20 anni serve l'iscrizione ad uno dei Registri previsti.

Dunque, avere l'esenzione dalla tassa di proprietà non significa avere necessariamente un veicolo di interesse storico o collezionistico, siccome potrebbe avere 30 anni ma non essere iscritto nei Registri previsti.

Citazione
Quindi la mia Lancia Beta, pur essendo ultratrentennale ed iscritta AAVS (ovvero FIVA), non è considerata di interesse storico e quindi non può godere delle agevolazioni fiscali connesse?
Sono due cose distinte, comunque, in merito alla tassa di proprietà, a livello nazionale, servono 30 anni di età del veicolo, o 20 anni più l'iscrizione del veicolo ad uno dei Registri previsti.

Però in alcune regioni bastano 20 anni anche senza iscrizione (credo in Lombardia, ma questo non te lo posso garantire).

Citazione
Altro dubbio è quello generato dal comma 7 dell'art. 215 del regolamento di attuazione: se io non iscrivo i miei mezzi ai registri suddetti e poi non rinnovo annualmente l'iscrizione rischio di vederli radiati d'ufficio dal pra o comunque di non poter circolare?
Riporto il testo del comma 7 per chiarezza:

"7 - La cancellazione del motoveicolo o dell'autoveicolo da uno dei registri di iscrizione di cui al comma 1 comporta la cessazione della circolazione dello stesso ed è subordinata all'osservanza delle prescrizioni dettate dall'articolo 103 del Codice."

La "cancellazione" dal Registro è prevista se il veicolo non rispetta più le condizioni per l'iscrizione al Registro stesso (modifiche dell'originalità, ecc.), ma non certo perchè non venga rinnovata l'iscrizione personale del proprietario (tessera Socio).

L'iscrizione del veicolo è una cosa (è unica), quella del proprietario è tutt'altra (è annuale). Da notare che l'iscrizione del proprietario è obbligatoria solo il primo anno, ovvero per poter iscrivere il veicolo.

Che non ci crede e che non l'avrebbe fatta, l'ha dichiarato fin da subito. Anche perchè la legge non lo richiede assolutamente.
Legge 342/2000, Art. 63/3.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Frosty the snowman - 05 Novembre 2013, 21:07:47
Legge 342/2000, Art. 63/3.

Come capita spesso, le leggi italiane si prestano a molteplici interpretazioni, sembrano fatte apposta. Se l'intenzione del legislatore era quella di obbligare l'ASI a stilare una lista chiusa, poteva scriverlo chiaramente. Invece ha scritto: "I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI". Da qui, inventarsi la necessità di una lista chiusa è solo una delle possibili metodologie per individuare, con propria determinazione, i veicoli indicati dal comma 2. L'ASI, avendone facoltà, ha scelto un'altra via, del tutto legittima secondo la legge.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Sovrasterzo - 05 Novembre 2013, 22:23:30
Come capita spesso, le leggi italiane si prestano a molteplici interpretazioni, sembrano fatte apposta. Se l'intenzione del legislatore era quella di obbligare l'ASI a stilare una lista chiusa, poteva scriverlo chiaramente. Invece ha scritto: "I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI". Da qui, inventarsi la necessità di una lista chiusa è solo una delle possibili metodologie per individuare, con propria determinazione, i veicoli indicati dal comma 2. L'ASI, avendone facoltà, ha scelto un'altra via, del tutto legittima secondo la legge.
Capisco cosa intendi Frosty però, esattamente, il comma 3 stabilisce:

"3. I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI. Tale determinazione è aggiornata annualmente."

Annualmente, l'ASI, cosa avrebbe mai fatto? Proprio per questo la Cassazione diede ragione a quel ricorsista di cui scrivemmo tempo fa (scusa non ricordo bene in quale topic).
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: orso - 05 Novembre 2013, 23:59:41
Stiamo tutti dalla stessa parte eppure si dedica tempo a disquisire sul fine e/o sulla valenza della norma;
in questa maniera diventiamo uguali a quelli da combattere, perdiamo di vista il nostro stesso obiettivo e,
lentamente anche il patrimonio motoristico (vedi Fiera di Padova).
Ricordate il post di Giorgio47 in giugno?
http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=2518.0
State guardando tutti "the woman in white" e nessuno si avvede del cane.
Ci sono tante discussioni aperte, tutte che riportano allo stesso argomento e in tutte avete settato il conflitto tra favorevoli e contrari.
Non é dividendosi che si finalizza lo sforzo, anzi ci si ostacola, perdendo di vista la nostra stessa passione.
Facciamo un salto di qualità? Rivediamo tutto il settore in chiave europeista?
Siete in tanti capaci e disponibili, credo valga la pena di provare.  ;) :)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: nigel68 - 06 Novembre 2013, 07:14:22
Come capita spesso, le leggi italiane si prestano a molteplici interpretazioni, sembrano fatte apposta. Se l'intenzione del legislatore era quella di obbligare l'ASI a stilare una lista chiusa, poteva scriverlo chiaramente. Invece ha scritto: "I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI". Da qui, inventarsi la necessità di una lista chiusa è solo una delle possibili metodologie per individuare, con propria determinazione, i veicoli indicati dal comma 2. L'ASI, avendone facoltà, ha scelto un'altra via, del tutto legittima secondo la legge.

Si in effetti la chiarezza non è la caratteristica delle leggi italiane, questa poi è una delle meno chiare. D'altronde abbiamo la popolazione di avvocati maggiore d'Europa, o gli inventiamo il lavoro o glielo serviamo sul piatto... :D :D :D

Sono d'accordo con la proposta di Orso... è da anni che sostengo che basterebbe adottare le raccomandazioni FIVA (storicità a 30 anni, uso non quotidiano) e il 90% dei problemi si risolverebbero ;)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 06 Novembre 2013, 07:25:44
Sono d'accordo con la proposta di Orso... è da anni che sostengo che basterebbe adottare le raccomandazioni FIVA (storicità a 30 anni, uso non quotidiano) e il 90% dei problemi si risolverebbero ;)

concordo in toto
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Frosty the snowman - 06 Novembre 2013, 09:07:19
La storicità a trent'anni è oggettiva, ma l'uso non quotidiano come lo dimostri?
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: nigel68 - 06 Novembre 2013, 09:57:48
Per la storicità e il discorso tasse il governo inglese ad esempio è di una semplicità esemplare:
https://www.gov.uk/vehicle-exempt-from-car-tax

Cioè sostanzialmente secondo il governo una macchina di 30 anni è storica e basta....

poi per il discorso assicurativo in UK concedono la polizza assicurativa agevolata solo a chi ha già una prima polizza ordinaria, da che ne consegue che in teoria sei un appassionato-hobbysta...anche se questo è un ambito di diritto privato..
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Frosty the snowman - 06 Novembre 2013, 10:39:27

poi per il discorso assicurativo in UK concedono la polizza assicurativa agevolata solo a chi ha già una prima polizza ordinaria, da che ne consegue che in teoria sei un appassionato-hobbysta...anche se questo è un ambito di diritto privato..

Comunque il fatto di non avere una prima polizza normale non è necessariamente indicatore di uso quotidiano della storica.
Resto dell'idea che si tratta di un prodotto offerto da compagnie private, e come tale le compagnie lo formulano in modo da essere da una parte concorrenziale sul mercato, e dall'altra proficuo per la compagnia stessa. Questo non ha nulla a che vedere con il CDS, la legge 342, l'ASI, ecc, ecc.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: nigel68 - 06 Novembre 2013, 10:43:40
Questo non ha nulla a che vedere con il CDS, la legge 342, l'ASI, ecc, ecc.

Concordo, però in questo modo in UK hanno in qualche modo arginato il fenomeno dei "bollaroli" e a questo punto anche dei "polizzaroli" :D :D :D hahaahhhaha!
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Frosty the snowman - 06 Novembre 2013, 10:58:53
ma siamo sicuri che il fenomeno dei "bollaroli" sia davvero da arginare? Secondo me c'è un aspetto positivo, ed è sostanzialmente quello contro cui si battono gli oppositori del cosiddetto monopolio dell'ASI (che monopolio non è, ma questo è un altro discorso).

Da una parte ci sono dei privilegi, delle agevolazioni (esenzione bollo, assicurazioni ridotte, ecc).
Dall'altra parte ci sono degli enti (i club, le associazioni) senza scopo di lucro che svolgono attività culturali e di aggregazione a favore dei propri associati.
In mezzo ci sono i veri appassionati, che usufruiscono di entrambi i vantaggi, e i "bollaroli" che usufruiscono soltanto dei privilegi, in quanto delle attività culturali svolte dai club se ne fregano.
Se questi ultimi, per usufruire dei privilegi succitati, sono "costretti" a finanziare le attività dei club a beneficio dei veri appassionati, io non mi scandalizzo e non lo considero un fenomeno da arginare.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: nigel68 - 06 Novembre 2013, 11:12:13
In effetti...
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Sovrasterzo - 06 Novembre 2013, 12:03:51
Personalmente accetto di pagare 190€ per iscrivere un'auto, non lo trovo folle, quello che invece proprio non tollero è che servano 10/12 mesi per farlo. Questo è decisamente assurdo.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 06 Novembre 2013, 13:29:20
Credo che stiamo andando O.T., comunque trovo che i bollaroli invece danneggino i veri appassionati, fosse anche per il solo fatto che utilizzando giornalmente auto vecchie e spesso trascurate fanno aumentare la sinistrosità del settore, per cui le assicurazioni rispondono limando i privilegi, anche nei nostri confronti. Inoltre, almeno qui nel sud Italia, di manifestazioni sponsorizzate dall'ASI e similari se ne vedono davvero poche, troppo poche in confronto al denaro incamerato.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Sovrasterzo - 06 Novembre 2013, 15:40:49
trovo che i bollaroli invece danneggino i veri appassionati, fosse anche per il solo fatto che utilizzando giornalmente auto vecchie e spesso trascurate fanno aumentare la sinistrosità del settore, per cui le assicurazioni rispondono limando i privilegi, anche nei nostri confronti.
L'agevolazione fiscale viene spesso e volentieri confusa con quella assicurativa, ma sono due cose ben diverse.
Se un'auto usufruisce dell'agevolazione fiscale, ciò è possibile o perchè l'auto ha più di 30 anni (a livello nazionale) quindi l'esenzione è automatica, o se ne ha più di 20 significa che un club ASI l'ha iscritta (tranne che per quelle regioni nelle quali è automatica a 20 anni), quindi la responsabilità è del club in questione.
Quindi, i "bollaroli", quali colpe avrebbero? Di aver usufruito di un qualcusa che la legge gli permette, piuttosto che di essersi iscritti in un club che gli ha permesso l'iscrizione di un veicolo non conservato a dovere?

Per l'assicurazione invece, ogni compagnia fa assolutamente quello che vuole (vedi il link nella mia firma), perchè una normativa specifica in merito non esiste. Comunque, anche in questo caso, la colpa dei "bollaroli" quale sarebbe? Usufruire di vantaggi sull'assicurazione offerti da aziende private? Le quali possono farlo in libertà, ricordo. Comunque, quelle compagnie le quali richiedono l'iscrizione del veicolo, si affidano alla competenza dei club, quindi se questi iscrivono veicoli non conservati, la responsabilità, è sempre loro.

Dunque, alla fine della fiera, il discorso è semplice: La "colpa" è sia della normativa e sia di quei club che iscrivono qualsiasi veicolo, ma non di certo dei "bollaroli".
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 06 Novembre 2013, 16:02:42
La "colpa" è sia della normativa e sia di quei club che iscrivono qualsiasi veicolo, ma non di certo dei "bollaroli".

Ovvio, non intendevo colpevolizzare loro; sarebbero stupidi a non approfittare di quelle agevolazioni. Comunque ripeto, siamo proprio O.T. quindi penso che potremmo chiuderla qui ;)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: anadiplosi - 06 Novembre 2013, 16:12:21
Per la storicità e il discorso tasse il governo inglese ad esempio è di una semplicità esemplare:
https://www.gov.uk/vehicle-exempt-from-car-tax

Cioè sostanzialmente secondo il governo una macchina di 30 anni è storica e basta....  

poi per il discorso assicurativo in UK concedono la polizza assicurativa agevolata solo a chi ha già una prima polizza ordinaria, da che ne consegue che in teoria sei un appassionato-hobbysta...anche se questo è un ambito di diritto privato..

Grazie al cielo qualcuno non complica le cose semplici....è da anni che professo la via Inglese. Tutto il resto è superfluo.....

Ciao
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Frosty the snowman - 06 Novembre 2013, 17:06:44
Ma è lo stesso anche da noi....
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: anadiplosi - 06 Novembre 2013, 21:42:17
"una macchina di 30, è storica e basta" ...........il problema è sotto i 30 anni.... :'(...
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: orso - 07 Novembre 2013, 00:42:37
Direi che lentamente si progredisce e mi appassiona, anche se ancora non mi riesce di mettere a fuoco le vostre visuali  :)
Avrei desiderio di avviare una discussione che, partendo dal fissare i presupposti, ci conduca ad una soluzione comune  ;)
Un puro esercizio sia chiaro, giacchè alcuno la trasformerà in legge dello Stato  ;D
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Sovrasterzo - 07 Novembre 2013, 11:03:19
"una macchina di 30, è storica e basta" ...........il problema è sotto i 30 anni.... :'(...
No, per essere di interesse storico o collezionistico il veicolo deve essere iscritto nei Registri previsti. Discorso diverso per l'esenzione del bollo, la quale è automatica dopo 30 anni, ma questo non c'entra.

Direi che lentamente si progredisce e mi appassiona, anche se ancora non mi riesce di mettere a fuoco le vostre visuali  :)
Posso risponderti qui? O hai avviato un'altra discussione in merito?
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: anadiplosi - 07 Novembre 2013, 13:51:56
No, per essere di interesse storico o collezionistico il veicolo deve essere iscritto nei Registri previsti. Discorso diverso per l'esenzione del bollo, la quale è automatica dopo 30 anni, ma questo non c'entra.


per me, SI, d'altra parte, e per fare un esempio, una Balilla degli anni '30 è più che storica anche se non è iscritta a nessun registro, ergo....passi la revisione; allora giri per strada....non la passi; stai a casa. Risolti i problemi con il codice della strada! Ripeto, tutto il resto è in più e non credo che per un appassionato, vero, di auto d'epoca interessi un diploma, piuttosto gli interessa curare la propria auto nel rispetto dell'originalità e della sicurezza.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: orso - 07 Novembre 2013, 20:35:45
Posso risponderti qui? O hai avviato un'altra discussione in merito?
Non l'ho avviata perchè vorrei trovare un'apertura che ci possa stimolare a seguire un percorso,
quasi un brain-storming, mentre adesso siamo bloccati nel botta e risposta.
Se hai un'idea dimmi, tanto siamo fuori argomento da un pezzo, ma sempre dentro l'art. 60   ;D ;D


"una macchina di 30, è storica e basta" ...........

Sarebbe come dire che tutti gli anziani sono saggi, mentre invece nel quotidiano abbiamo settantenni con la stessa protervia e intemperanza degli adolescenti immaturi.
Nella fretta del tuo diktat hai forse trascurato alcuni aspetti; provo a esporli, per mostrarti una diversa visione.
 
Le auto di oltre 30 anni sono tutte auto vecchie, cioè inquinanti per i pedoni e non sicure per gli occupanti, ma sono defiscalizzate in quanto di minor valore e utilizzo; infatti la tassa di possesso diviene di circolazione, per essere commisurata al valore reale del bene.
Tra le auto vecchie però ve ne sono alcune che hanno maggior valenza, in conseguenza di diversi aspetti: perfetto stato di conservazione, restauro ad alto livello, significato storico-culturale del modello, storia di quella precisa vettura o prestigio del suo primo proprietario, etcetera.
Saranno queste ultime ad essere considerate vetture storiche o d'epoca, due definizioni ben diverse, seppure spesso impropriamente utilizzate.
In questo preciso caso la finalità della regola emanata (una volta tanto non in maniera miope) è quella di tutelare il valore della bellezza o il simbolo della civiltà industrializzata: le auto di un tempo (cioè vecchie) se rispondono a questi requisiti e sono conformi all’origine, potranno testimoniare il nostro passato.
Ecco allora che il titolare del kebab vicino alla stazione (esempio ipotetico senza precisi riferimenti), con la sua VW Passat quarantenne, godrà del beneficio fiscale in quanto l'auto è vecchia e di scarso valore intrinseco, ma non sarà altro giacché non è conforme all'originale, non è conservata, non partecipa a raduni o manifestazioni rievocative.
Lavora con quella Passat solo perchè l'ha pagata poco e non paga il bollo, ma resta un’auto vecchia!
Sicuramente lui non aspira ad alcuna certificazione, come noi Appassionati non consideriamo la nostra amata in virtù di quel documento.
Di certo dobbiamo superare posizioni preconcette e maturare la consapevolezza che deve esserci un "ente nazionale" che attesti la storicità di un veicolo: lo prevede un orientamento comunitario e lo hanno quasi tutti gli Stati membri.
E con le auto siamo ancora fortunati, perché nella nautica non è così a causa di una legge miope. :) :) 
 
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: orione79 - 07 Novembre 2013, 21:12:08



Sarebbe come dire che tutti gli anziani sono saggi, mentre invece nel quotidiano abbiamo settantenni con la stessa protervia e intemperanza degli adolescenti immaturi.

 


Su questo mi trovi in accordo :)

mentre invece per il resto, potrebbe essere lo spunto che cercavi per un nuovo topic :)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Sovrasterzo - 07 Novembre 2013, 23:51:05
per me, SI
Scusami, non avevo capito che fosse una tua opinione personale, bensì che volessi intendere che la normativa prescrivesse proprio questo.

Non l'ho avviata perchè vorrei trovare un'apertura che ci possa stimolare a seguire un percorso, quasi un brain-storming, mentre adesso siamo bloccati nel botta e risposta.
Se hai un'idea dimmi, tanto siamo fuori argomento da un pezzo, ma sempre dentro l'art. 60   ;D ;D
Provo: Le nostre proposte per rivoluzionare il mondo delle "storiche"

Cosa ne pensi...?  ;)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 08 Novembre 2013, 07:57:57
deve esserci un "ente nazionale" che attesti la storicità di un veicolo

su questo penso che si potrebbe lavorarci; ovviamente dovrebbe essere un ente pubblico, quindi non certo ASI e vari registri di marca. Forse potrebbe esserne investito ACI Storico, visto che tra l'altro ACI è l'ente che si occupa di riscuotere la tassa di possesso e/o circolazione e quindi magari spetterebbe a loro valutare quali mezzi dovrebbero godere dei relativi benefici e quali no.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: nigel68 - 08 Novembre 2013, 11:11:27
Ammettiamo che si debba certificare l'anno di produzione, prima cosa essenziale... l'ACI può risalire ai dati attraverso le schede omologative in archivio, ma se si tratta di un'auto straniera importata l'altro ieri? Dovrebbe analizzare dei documenti presentati dal proprietario... ho paura che li inizino le rogne, conoscendo l'acume del "funzionario medio" che gravita nella galassia degli enti pubblici...
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Sovrasterzo - 08 Novembre 2013, 14:17:16
su questo penso che si potrebbe lavorarci; ovviamente dovrebbe essere un ente pubblico, quindi non certo ASI e vari registri di marca. Forse potrebbe esserne investito ACI Storico, visto che tra l'altro ACI è l'ente che si occupa di riscuotere la tassa di possesso e/o circolazione e quindi magari spetterebbe a loro valutare quali mezzi dovrebbero godere dei relativi benefici e quali no.
Sono d'accordo.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 09 Novembre 2013, 07:47:05
Ammettiamo che si debba certificare l'anno di produzione, prima cosa essenziale... l'ACI può risalire ai dati attraverso le schede omologative in archivio, ma se si tratta di un'auto straniera importata l'altro ieri? Dovrebbe analizzare dei documenti presentati dal proprietario... ho paura che li inizino le rogne, conoscendo l'acume del "funzionario medio" che gravita nella galassia degli enti pubblici...

su quest'aspetto ammetto di essere impreparato, comunque il mio era solo uno spunto; ovviamente poi bisognerebbe lavorare - e molto - sui dettagli  ;)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: orso - 11 Novembre 2013, 00:37:04
Le nostre proposte per rivoluzionare il mondo delle "storiche"
Cosa ne pensi...?  ;)
Scusa il ritardo, dovuto alla professione e al mare.
Rivoluzionare é un termine forte che non si addice agli italiani;
la storia ci ricorda qualche rivolta,
ma qui basterebbe solo ridisegnare lo scenario.
Ci proveremo e vedrete che siete tutti concordi, solo che non lo sapete   :)


ovviamente dovrebbe essere un ente pubblico, quindi non certo ASI e vari registri di marca...omissis...
Ancora azione-reazione: non apprezzate Asi e scegliete l'opposto, ma non si costruisce così il futuro!
Asi ha un patrimonio di esperienze invidiabile, ha una rete di commissari spesso preparati, ha centinaia di migliaia di auto in archivio:
perché gettar via tutto alle ortiche?
E ancora: chi garantisce che un ente pubblico non sia portato a favorire la sete di tasse del Governo di turno?
La presidenza di un ente pubblico andrebbe poi annoverata tra le tante in gioco nella spartizione post-elettorale,
mentre le assunzioni difficilmente seguirebbero un criterio di meritocrazia.
Come ci ha ricordato nigel68 lo Stato (termine generico nella definizione, ma intellegibile nel suo significato)
non ha mai brillato per competitività ed efficienza dei servizi resi al cittadino.
Sono solo spunti, ma vedo che le vostre proposte sono davvero costruttive ed esposte molto civilmente  :)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Sovrasterzo - 11 Novembre 2013, 00:46:11
Scusa il ritardo, dovuto alla professione e al mare.
Figurati!  ;)

PS: Al mare...?

Citazione
Ci proveremo e vedrete che siete tutti concordi, solo che non lo sapete[/color] :)
Quindi il nuovo topic?
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: orso - 11 Novembre 2013, 01:03:35
PS: Al mare...?
Quindi il nuovo topic?
Siamo usciti anche se il vento era eccessivo, ma solo avvicinandosi al limite, ha un senso allenarsi.
Il topic? Provo a mettermi in questo guaio  ;) :)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Sovrasterzo - 11 Novembre 2013, 21:24:56
Siamo usciti anche se il vento era eccessivo, ma solo avvicinandosi al limite, ha un senso allenarsi.
Fate attenzione!  :o

Citazione
Il topic? Provo a mettermi in questo guaio  ;) :)
Grande!  ;)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 12 Novembre 2013, 09:37:40

Asi ha un patrimonio di esperienze invidiabile, ha una rete di commissari spesso preparati, ha centinaia di migliaia di auto in archivio:

Questo è vero per i riconoscimenti targa oro ma per la semplice iscrizione non credo che facciano sfoggio di una così invidiabile esperienza esaminando qualche fotografia spesso contraffatta quando l'auto in questione è il classico rottame con cui andare in campagna, e ti posso assicurare che ne girano tante.

E ancora: chi garantisce che un ente pubblico non sia portato a favorire la sete di tasse del Governo di turno?
La presidenza di un ente pubblico andrebbe poi annoverata tra le tante in gioco nella spartizione post-elettorale,
mentre le assunzioni difficilmente seguirebbero un criterio di meritocrazia.

Tutto vero, ma, perdonami, a me sorge qualche sospetto che comunque vi sia un legame politico che per non si sa quale motivo ha portato a partorire una legge che inequivocabilmente crea un regime quasi monopolistico in favore di enti privati i quali (ASI in special modo) secondo me mettono in secondo piano il preservare il patrimonio automobilistico storico in favore del numero di iscrizioni e relativi versamenti pecuniari.
Scusami, è l'ennesima volta che lo ripeto, ma in questo marasma l'associazione più seria mi sembra la FIVA che, forse perchè organismo internazionale e quindi difficilmente condizionabile dai nostri piccoli uomini politici, proprio in Italia non è riconosciuta.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Frosty the snowman - 12 Novembre 2013, 09:52:08

Scusami, è l'ennesima volta che lo ripeto, ma in questo marasma l'associazione più seria mi sembra la FIVA che, forse perchè organismo internazionale e quindi difficilmente condizionabile dai nostri piccoli uomini politici, proprio in Italia non è riconosciuta.


cosa intendi? La FIVA è l'ente internazionale, i propri membri sono le associazioni nazionali (per l'Italia l'ASI), in che senso non sarebbe riconosciuta?
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 12 Novembre 2013, 10:57:32
cosa intendi? La FIVA è l'ente internazionale, i propri membri sono le associazioni nazionali (per l'Italia l'ASI), in che senso non sarebbe riconosciuta?

Ne sei certo? Io so che associazione di riferimento FIVA per l'Italia è l'AAVS e difatti, quando ho tesserato la Lancia con la suddetta, mi è arrivato il tesserino riportante anche il logo FIVA, inoltre i criteri per il tesseramento ASI delle vetture ventennali sono ben diversi da quelli FIVA. In ultimo in Italia la FIVA non è riconosciuta perchè non rientra tra quegli enti menzionati negli artt. 60 cds e 215 regolamento di attuazione autorizzati a certificare la storicità di un mezzo.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: nigel68 - 12 Novembre 2013, 11:02:51
I club federati FIVA in italia sono tre: l' AAVS, l' AIAC e l' ASI. La "national authority" cioè il club ufficiale di riferimento è considerata l' ASI.

http://www.fiva.org/EN/WW/Italy.htm

Per la FIVA un veicolo è storico se è immatricolato da almeno trent'anni.

http://www.fiva.org/CommonDownloads/TC-0110-00-TECHNICAL%20CODE%20ITALIAN.pdf

Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 12 Novembre 2013, 11:34:04
Bene, allora perchè le certificazioni rilasciate da AAVS, AIAC o direttamente dalla FIVA non sono riconosciute al pari di quelle dell'ASI e degli altri registri menzionati nell'art. 60 cds?
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: nigel68 - 12 Novembre 2013, 13:03:24
Questo lo devi chiedere al legislatore.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 12 Novembre 2013, 14:21:45
Questo lo devi chiedere al legislatore.

gia... misteri italiani (anche se un'idea in merito me la sono fatta)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: orso - 12 Novembre 2013, 19:33:28
Scusa se fraziono il quote, ma vorrei provare ad essere chiaro nell'esposizione del mio pensiero  :)

…. qualche fotografia spesso contraffatta quando l'auto in questione è il classico rottame con cui andare in campagna, e ti posso assicurare che ne girano tante.
 
Capisco il tuo timore e ti assicuro che é anche il nostro.
Quando si invia la documentazione si dichiara che la stessa corrisponde al vero ; se poi l’italiano medio non si fa scrupolo alcuno di dichiarare il falso, pur di trarne un beneficio personale, allora é una argomento per "Striscia" non per noi Appassionati.
Questo ahimé accade anche per le pensioni di invalidità, insomma parliamo di un problema che non é legato ad Asi e alle storiche.
A mio parere ci sono gli estremi per contestare anche un paio di reati penali.
Ti farei una domanda : se si dichiara il falso pur a fronte di cotanta documentazione richiesta, cosa accadrebbe con una semplice "autocertificazione"  o il rilascio di certificazioni da parte di sedicenti associazioni (che spunterebbero come i funghi) per la tutela del motorismo storico ? :)

quasi monopolistico in favore di enti privati i quali (ASI in special modo)
L’art. 60 é un’anomalia perché identifica già tanti soggetti legittimati a certificare, mentre altri si affacciano all’orizzonte (Aci Storico).
Mi pare di percepire che identifichi il monopolio col male e il pluralismo col bene; credo sia invece importante come li si utilizza, giacché puoi servire bene o far danni, sia con l'uno che con l'altro.
In Francia vi é un solo organismo (non governativo) e le cose funzionano; in altri Paesi se ne occupa l'Automobile Club o la Motorizzazione.  ;)


Scusami, è l'ennesima volta che lo ripeto, ma in questo marasma l'associazione più seria mi sembra la FIVA  …… proprio in Italia non è riconosciuta.
Poche ore fa nigel68 ci ha ricordato che FIVA é una Federazione che raggruppa enti, clubs  e associazioni con le stesse finalità nel loro statuto.
FIVA non deve essere riconosciuta dai singoli Governi, ma deve dialogare con un organismo per ogni Stato ; questo organismo potrà essere privato, di pubblica utilità o governativo, purché sia riconosciuto dall’Autorità Costituita di quello Stato.   :)


dai nostri piccoli uomini politici,
Un detto inglese recita : "ogni Popolo ha i politici che si merita".
Non offenderei i nostri politici, perché ne abbiamo noi cittadini elettori la responsabilità. ;)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: orione79 - 12 Novembre 2013, 20:24:32

Un detto inglese recita : "ogni Popolo ha i politici che si merita".
Non offenderei i nostri politici, perché ne abbiamo noi cittadini elettori la responsabilità. ;)


Condivido pienamente questo detto, purtroppo il problema sta alla radice :( la classe politica non è altro che un prodotto del grado culturale dei votanti, qualcuno alle urne li elegge sempre :)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: nigel68 - 13 Novembre 2013, 07:46:50
Senza addentrarmi nel ginepraio della politica, mi sento di quotare il pensiero di orso in ogni sua virgola.
Riporto per conoscenza il funzionamento del sistema in Brasile, dato che ci sono stato da poco e ho un amico collezionista che vi abita da diversi decenni: anche li la definizione di vettura "storica" è demandato dallo stato federale (il Brasile è esattamente come gli USA, una federazione composta da 27 stati, la materia automobilistica è di competenza federale, cioè unica per tutto il paese) ad un ente unico, come in Francia: la FBVA (a sua volta federata FIVA).

E' evidente che in un parco circolante come quello brasiliano dove è normale vedere maggiolini di trent'anni usati come vetture da lavoro, magari modificati col motore del furgone 2.0, si è cercato di apporre dei criteri molto stringenti per evitare favoritismi. Le auto storiche in Brasile infatti NON fanno la revisione, mentre le tasse sono molto basse oltre i trent'anni e l'assicurazione RCA non è obbligatoria, essendoci un fondo di copertura per i danni alle persone legato al bollo. Chiaramente non coprendo i danni alle auto, molti fanno delle polizze "kasko" che coprono tutto. Altissime invece le tasse di importazione sia per vetture che per ricambi. Da notare che in Brasile possono comunque essere importati da soggetti privati SOLO AUTOVEICOLI STORICI, previa autorizzazione della dogana e della "agenzia delle entrate" brasiliana, la Receita Federàl. Quindi niente automobili né motociclette nuove a meno di non essere importatori ufficiali.

Ai veicoli storici viene rilasciata la cosiddetta "Placa Preta" (targa nera) che è appunto nera con caratteri azzurri e la scritta "Historico"
1) Fabbricati da almeno trent'anni (prima del 2001 era vent'anni)
2) Che conservano le caratteristiche originarie di fabbricazione
3) Che fanno parte di una collezione (quindi non possono essere il solo veicolo intestato al richiedente)
4) Che presentano un Certificato di Originalità accettato dalla motorizzazione (Denatran).

Cioè sostanzialmente un privato collezionista (mai un'azienda) può richiedere tramite il suo club federato FBVA il rilascio di questo certificato che viene trasmesso alla motorizzazione. Questa (il Denatran appunto) registra la storicità del veicolo e gli conferisce la targa nera. Ogni anno la FBVA invia un file al Denatran con l'elenco dei certificati in vigore.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 13 Novembre 2013, 11:00:22
Quando si invia la documentazione si dichiara che la stessa corrisponde al vero ; se poi l’italiano medio non si fa scrupolo alcuno di dichiarare il falso, pur di trarne un beneficio personale, allora é una argomento per "Striscia" non per noi Appassionati.
Questo ahimé accade anche per le pensioni di invalidità, insomma parliamo di un problema che non é legato ad Asi e alle storiche.
A mio parere ci sono gli estremi per contestare anche un paio di reati penali.

Intendevo dire che l'ASI, la quale non può ignorare la realtà dei fatti, non mi sembra abbia così tanta voglia di porre in atto strategie volte a prevenire questo fenomeno, forse perchè più interessata alla pecunia che alla conservazione del patrimonio automobilistico.

Un detto inglese recita : "ogni Popolo ha i politici che si merita".
...  ne abbiamo noi cittadini elettori la responsabilità. ;)

purtroppo è vero :-(
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: orso - 13 Novembre 2013, 13:13:31
Intendevo dire che l'ASI, la quale non può ignorare la realtà dei fatti, non mi sembra abbia così tanta voglia di porre in atto strategie volte a prevenire questo fenomeno, forse perchè più interessata alla pecunia che alla conservazione del patrimonio automobilistico.

In altro topic stiamo esplorando diverse ipotesi sulla riorganizzazione del motorismo storico in Italia.
http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=6794.0
Posso utilizzare questa tua idea? Cioé Asi, rilasciato il CRS a pagamento, non dovrebbe obbligare all’iscrizione per gli anni successivi.
Almeno questo mi sembra di aver capito, perché non voglio pensare che tu chieda una certificazione gratuita.

In questo topic siamo tornati al capolinea, cioé al tuo post di apertura :
http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=6787.0
La legge chiede agli organismi preposti, cioé ASI+FMI di definire quali siano i mezzi meritevoli dell’identificazione come storici.
L’Asi lo fa sulla base della documentazione presentata, sul principio giuridico dell’autocertificazione, che richiama ogni cittadino a precise responsabilità penali.
Asi deve rilasciare per legge il CRS, guai a non farlo, se la documentazione é completa; non ha compiti di Polizia giudiziaria per controllare la veridicità della documentazione ricevuta, ma si attiene a quanto richiesto dalla legge, cioé identifica come storico il veicolo solo sulla base del cartaceo ricevuto.

Sorridiamo un po’ , perché stare alle regole é davvero difficile per noi italiani
http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=319.msg293442#msg293442

Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: nigel68 - 13 Novembre 2013, 13:21:36
Orso, infatti l'ASI che io sappia non obbliga oggi all'iscrizione continua del socio (ogni anno) per mantenere la vettura iscritta. Una volta che essa è iscritta a registro (e le nuove iscrizioni si fanno tramite CRS), la vettura è iscritta a vita, a meno di modifiche / cancellazioni fatte dall'ASI stessa.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 13 Novembre 2013, 13:28:46
In altro topic stiamo esplorando diverse ipotesi sulla riorganizzazione del motorismo storico in Italia.
http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=6794.0
Posso utilizzare questa tua idea? Cioé Asi, rilasciato il CRS a pagamento, non dovrebbe obbligare all’iscrizione per gli anni successivi.
Almeno questo mi sembra di aver capito, perché non voglio pensare che tu chieda una certificazione gratuita.

In questo topic siamo tornati al capolinea, cioé al tuo post di apertura :
http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=6787.0
La legge chiede agli organismi preposti, cioé ASI+FMI di definire quali siano i mezzi meritevoli dell’identificazione come storici.
L’Asi lo fa sulla base della documentazione presentata, sul principio giuridico dell’autocertificazione, che richiama ogni cittadino a precise responsabilità penali.
Asi deve rilasciare per legge il CRS, guai a non farlo, se la documentazione é completa; non ha compiti di Polizia giudiziaria per controllare la veridicità della documentazione ricevuta, ma si attiene a quanto richiesto dalla legge, cioé identifica come storico il veicolo solo sulla base del cartaceo ricevuto.

Sorridiamo un po’ , perché stare alle regole é davvero difficile per noi italiani
http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=319.msg293442#msg293442



Hai interpretato perfettamente il mio pensiero. Inoltre, per limitare il fenomeno dei "bollaroli", l'ente preposto alla certificazione di storicità potrebbe (come ad esempio fanno l'FMI e l'AAVS) stilare un elenco dei veicoli ventennali "meritevoli". Qui so che scatenerò un'altra polemica, ma per favore non venite a dirmi che una Panda 750 può essere messa sullo stesso piano di un' Alfa 75 "2.0 TS. Il massimo poi sarebbe poter disporre di commissari che verifichino personalmente la rispondenza del mezzo ai requisiti richiesti, anche se credo che questo sia poco fattibile perchè aumenterebbe a dismisura i tempi ed i costi per l'ottenimento del CRS.
Ovviamente, caro Orso, se lo ritieni opportuno puoi spostare questo mio pensiero nell'altro post, che ho letto e trovato interessante, e secondo me porterà molti spunti di riflessione. 
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 13 Novembre 2013, 13:32:04
P.S. una piccola precisazione: proporrei anche di poter richiedere il CRS del mezzo senza necessariamente pagare l'iscrizione all'associazione del richiedente.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Frosty the snowman - 13 Novembre 2013, 13:40:19
ma per favore non venite a dirmi che una Panda 750 può essere messa sullo stesso piano di un' Alfa 75 "2.0 TS.

E' un'opinione del tutto soggettiva, come sarebbe soggettiva una lista di veicoli "meritevoli" (situazione in cui peraltro siamo già passati negli anni '80 con molti malumori). Se si considera l'auto storica come una testimonianza del modo di progettare, costruire e vivere l'oggetto automobile in un contesto passato, allora una Panda potrebbe anche avere un'importanza storica maggiore di una alfa 75. Non confondiamo il valore storico con il valore monetario.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Frosty the snowman - 13 Novembre 2013, 13:49:49
Il massimo poi sarebbe poter disporre di commissari che verifichino personalmente la rispondenza del mezzo ai requisiti richiesti, anche se credo che questo sia poco fattibile perchè aumenterebbe a dismisura i tempi ed i costi per l'ottenimento del CRS.

Su questo mi trovi d'accordo al 100%. A tal proposito ti ricordo che appena uscita la legge 342 del 2000, l'ASI subordinava il rilascio del certificato di iscrizione previa visione da parte dei propri commissari. Dopodichè l'elenco dei veicoli per i quali era stata verificata l'idoneità, veniva trasmessa alla MCTC. Ed ecco che il famoso comma 3 dell'art.63 della suddetta legge veniva applicato integralmente.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: orso - 13 Novembre 2013, 14:08:19
P.S. una piccola precisazione: proporrei anche di poter richiedere il CRS del mezzo senza necessariamente pagare l'iscrizione all'associazione del richiedente.
Al mondo qualsiasi cosa ha un costo di cui dovrà farsene carico il singolo o la comunità tutta.
Difficile che mia suocera voglia pagare il nostro CRS.   ;D   In Francia costa circa 80 euro.


Orso, infatti l'ASI che io sappia non obbliga oggi all'iscrizione continua del socio (ogni anno) ....
In teoria i benefici decadono al mancato rinnovo, mentre di fatto ….    :)


E' un'opinione del tutto soggettiva, come sarebbe soggettiva una lista di veicoli "meritevoli"
Al sud sono molto apprezzate le Alfa  e comprendo il tuo ardore, ma prova a indossare i panni di un progettista : lui vedrà la 75 come un mero fallimento, un progetto portato avanti a forza e in economia, tanto che per nascondere la giuntura dei lamierati si sono inventati la modanatura in plastica che corre lungo la fiancata.
Lo stesso progettista invece apprezzerà la tanto vituperata Fiat Ritmo, la prima auto europea a paraurti integrati (insieme alla R5).
Cambi parametri e cambia la visione.
Per Richard Rowe, un canadese proprietario del Casinò Golden Palace di Austin, in Texas, negli Stati Uniti, la visione di storica é ancora più ampia, se ha pagato 188.938,88 euro per una Golf 5porte IV serie del 1999.   :o  :o  :o
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: aldoz - 13 Novembre 2013, 14:49:30
Che ne pensate se ci si potesse eiscrivere ad un club locale, diciamo perchè se ne ha voglia, perchè si vuole entrare a far parte di un gruppo di persone animate dalla stessa passione... dal vivo non in teleconferenza...

e non si debba essere contemporaneamente obbligati ad iscriversi anche all'ASI perchè il club è federato

il club potrebbe comunque, come succede adesso, collaborare e fare da tramite verso l'asi per le pratiche di rilascio dei certificati che potrebbero essere a pagamento ma una tantum..

oggi o ti iscrivi ad un club federato e quindi paghi anche l'asi, oppure ti iscrivi ad uno non federato e non hai i certificati manco a pagarli...
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 14 Novembre 2013, 10:59:15
E' un'opinione del tutto soggettiva, come sarebbe soggettiva una lista di veicoli "meritevoli" (situazione in cui peraltro siamo già passati negli anni '80 con molti malumori). Se si considera l'auto storica come una testimonianza del modo di progettare, costruire e vivere l'oggetto automobile in un contesto passato, allora una Panda potrebbe anche avere un'importanza storica maggiore di una alfa 75. Non confondiamo il valore storico con il valore monetario.

Ho preso quelle auto solo come esempio di due tipologie di vetture che, pur essendo coeve, hanno numeri di esemplari in circolazione ed utilizzo degli stessi del tutti differenti; in parole povere io di gente che va in campagna con una 75 ts sin'ora non ne ho mai vista, mentre con una Panda 750...
Ovvio che questa è solo una mia opinione personale.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 14 Novembre 2013, 11:02:25
Al mondo qualsiasi cosa ha un costo di cui dovrà farsene carico il singolo o la comunità tutta.
Difficile che mia suocera voglia pagare il nostro CRS.   ;D   In Francia costa circa 80 euro.

non intendevo dire che il CRS dovrebbe essere gratuito, ma semplicemente che non mi va di iscrivermi in qualità di socio ad esempio all'ASI se non mi interessa ricevere "La manovella". Se a me interessa solo certificare che la mia auto è storica, dovrei pagare solo per quello.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: orso - 14 Novembre 2013, 12:22:22
non intendevo dire che il CRS dovrebbe essere gratuito, ma semplicemente che non mi va di iscrivermi in qualità di socio ad esempio all'ASI se non mi interessa ricevere "La manovella". Se a me interessa solo certificare che la mia auto è storica, dovrei pagare solo per quello.
Benissimo, pagare solo il rilascio  :)
che poi nella sostanza è quello che fanno i "bollaroli": iscrizione al primo anno e poi salutano  ;)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: orso - 14 Novembre 2013, 12:25:17
Che ne pensate se ci si potesse eiscrivere ad un club locale .....  e non si debba essere contemporaneamente obbligati ad iscriversi anche all'ASI perchè il club è federato .....
Un'idea buona per il topic sulle proposte: posso utilizzarla?
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: valetri75 - 14 Novembre 2013, 13:10:44
Benissimo, pagare solo il rilascio  :)
che poi nella sostanza è quello che fanno i "bollaroli": iscrizione al primo anno e poi salutano  ;)

io non ho alcuna voglia di iscrivermi all'ASI, ma non mi sento un bollarolo; solo non mi piace la loro politica.
P.S. ma perchè non spostiamo tutto nell'altra discussione?
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: orso - 14 Novembre 2013, 16:26:57
......
P.S. ma perchè non spostiamo tutto nell'altra discussione?
Non saprei ..... sono entrato in azione-reazione anch'io, meccanismo tipico della rete (oltre che del confliggere)   ;D
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: aldoz - 14 Novembre 2013, 17:10:22
Un'idea buona per il topic sulle proposte: posso utilizzarla?

Certo :-)
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: giorgio47 - 14 Novembre 2013, 17:18:57
non intendevo dire che il CRS dovrebbe essere gratuito, ma semplicemente che non mi va di iscrivermi in qualità di socio ad esempio all'ASI se non mi interessa ricevere "La manovella". Se a me interessa solo certificare che la mia auto è storica, dovrei pagare solo per quello.
Non vorrei sbagliarmi, ma c'è una circolare dell' ASI che permette di far fare il CRS da un Club e quel che serve senza esser iscritti, si paga solo la parte amministrativa.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Sovrasterzo - 14 Novembre 2013, 20:20:11
Non vorrei sbagliarmi, ma c'è una circolare dell' ASI che permette di far fare il CRS da un Club e quel che serve senza esser iscritti, si paga solo la parte amministrativa.
Cosa cosa?!?  :o
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Frosty the snowman - 14 Novembre 2013, 23:19:07
sì, qualcosa del genere c'è. Però mi risulta che non sia conveniente. Mai approfondito.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: giorgio47 - 15 Novembre 2013, 07:52:07
Non vorrei sbagliarmi, ma c'è una circolare dell' ASI che permette di far fare il CRS da un Club e quel che serve senza esser iscritti, si paga solo la parte amministrativa.

Confermo,  ho chiesto lumi in sede ieri sera. Tutti i club affiliati ASI sono abilitati a fare il CRS anche ai non iscritti, ma il corrispettivo economico è pari o quasi all'iscrizione.   :(
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Sovrasterzo - 15 Novembre 2013, 10:49:55
sì, qualcosa del genere c'è. Però mi risulta che non sia conveniente. Mai approfondito.

Confermo,  ho chiesto lumi in sede ieri sera. Tutti i club affiliati ASI sono abilitati a fare il CRS anche ai non iscritti, ma il corrispettivo economico è pari o quasi all'iscrizione.   :(
Grazie ad entrambi per le risposte. Quant'è la differenza dei costi? Rilasciano solo il CRS ma non l'ADS?

PS: Qualcuno avrebbe il link alla circolare? Grazie ancora.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Sovrasterzo - 26 Novembre 2013, 17:21:18
Ho chiesto e non ne sanno nulla di questa cosa. Qualcuno potrebbe linkarmi la circolare in oggetto per favore? Grazie a tutti.
Titolo: Re: art. 60 cds - dubbi
Inserito da: Sovrasterzo - 04 Dicembre 2013, 00:03:13
Ho chiesto in altri Clubs ma non ne sa nulla nessuno  :(