Autore Topic: art. 60 cds - dubbi  (Letto 18743 volte)

Offline orso

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #45 il: 11 Novembre 2013, 01:03:35 »
PS: Al mare...?
Quindi il nuovo topic?
Siamo usciti anche se il vento era eccessivo, ma solo avvicinandosi al limite, ha un senso allenarsi.
Il topic? Provo a mettermi in questo guaio  ;) :)

Offline Sovrasterzo

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #46 il: 11 Novembre 2013, 21:24:56 »
Siamo usciti anche se il vento era eccessivo, ma solo avvicinandosi al limite, ha un senso allenarsi.
Fate attenzione!  :o

Citazione
Il topic? Provo a mettermi in questo guaio  ;) :)
Grande!  ;)

Offline valetri75

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #47 il: 12 Novembre 2013, 09:37:40 »

Asi ha un patrimonio di esperienze invidiabile, ha una rete di commissari spesso preparati, ha centinaia di migliaia di auto in archivio:

Questo è vero per i riconoscimenti targa oro ma per la semplice iscrizione non credo che facciano sfoggio di una così invidiabile esperienza esaminando qualche fotografia spesso contraffatta quando l'auto in questione è il classico rottame con cui andare in campagna, e ti posso assicurare che ne girano tante.

E ancora: chi garantisce che un ente pubblico non sia portato a favorire la sete di tasse del Governo di turno?
La presidenza di un ente pubblico andrebbe poi annoverata tra le tante in gioco nella spartizione post-elettorale,
mentre le assunzioni difficilmente seguirebbero un criterio di meritocrazia.

Tutto vero, ma, perdonami, a me sorge qualche sospetto che comunque vi sia un legame politico che per non si sa quale motivo ha portato a partorire una legge che inequivocabilmente crea un regime quasi monopolistico in favore di enti privati i quali (ASI in special modo) secondo me mettono in secondo piano il preservare il patrimonio automobilistico storico in favore del numero di iscrizioni e relativi versamenti pecuniari.
Scusami, è l'ennesima volta che lo ripeto, ma in questo marasma l'associazione più seria mi sembra la FIVA che, forse perchè organismo internazionale e quindi difficilmente condizionabile dai nostri piccoli uomini politici, proprio in Italia non è riconosciuta.

Offline Frosty the snowman

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #48 il: 12 Novembre 2013, 09:52:08 »

Scusami, è l'ennesima volta che lo ripeto, ma in questo marasma l'associazione più seria mi sembra la FIVA che, forse perchè organismo internazionale e quindi difficilmente condizionabile dai nostri piccoli uomini politici, proprio in Italia non è riconosciuta.


cosa intendi? La FIVA è l'ente internazionale, i propri membri sono le associazioni nazionali (per l'Italia l'ASI), in che senso non sarebbe riconosciuta?
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

Offline valetri75

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #49 il: 12 Novembre 2013, 10:57:32 »
cosa intendi? La FIVA è l'ente internazionale, i propri membri sono le associazioni nazionali (per l'Italia l'ASI), in che senso non sarebbe riconosciuta?

Ne sei certo? Io so che associazione di riferimento FIVA per l'Italia è l'AAVS e difatti, quando ho tesserato la Lancia con la suddetta, mi è arrivato il tesserino riportante anche il logo FIVA, inoltre i criteri per il tesseramento ASI delle vetture ventennali sono ben diversi da quelli FIVA. In ultimo in Italia la FIVA non è riconosciuta perchè non rientra tra quegli enti menzionati negli artt. 60 cds e 215 regolamento di attuazione autorizzati a certificare la storicità di un mezzo.

Offline nigel68

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #50 il: 12 Novembre 2013, 11:02:51 »
I club federati FIVA in italia sono tre: l' AAVS, l' AIAC e l' ASI. La "national authority" cioè il club ufficiale di riferimento è considerata l' ASI.

http://www.fiva.org/EN/WW/Italy.htm

Per la FIVA un veicolo è storico se è immatricolato da almeno trent'anni.

http://www.fiva.org/CommonDownloads/TC-0110-00-TECHNICAL%20CODE%20ITALIAN.pdf

"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline valetri75

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #51 il: 12 Novembre 2013, 11:34:04 »
Bene, allora perchè le certificazioni rilasciate da AAVS, AIAC o direttamente dalla FIVA non sono riconosciute al pari di quelle dell'ASI e degli altri registri menzionati nell'art. 60 cds?

Offline nigel68

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #52 il: 12 Novembre 2013, 13:03:24 »
Questo lo devi chiedere al legislatore.
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Offline valetri75

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #53 il: 12 Novembre 2013, 14:21:45 »
Questo lo devi chiedere al legislatore.

gia... misteri italiani (anche se un'idea in merito me la sono fatta)

Offline orso

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #54 il: 12 Novembre 2013, 19:33:28 »
Scusa se fraziono il quote, ma vorrei provare ad essere chiaro nell'esposizione del mio pensiero  :)

…. qualche fotografia spesso contraffatta quando l'auto in questione è il classico rottame con cui andare in campagna, e ti posso assicurare che ne girano tante.
 
Capisco il tuo timore e ti assicuro che é anche il nostro.
Quando si invia la documentazione si dichiara che la stessa corrisponde al vero ; se poi l’italiano medio non si fa scrupolo alcuno di dichiarare il falso, pur di trarne un beneficio personale, allora é una argomento per "Striscia" non per noi Appassionati.
Questo ahimé accade anche per le pensioni di invalidità, insomma parliamo di un problema che non é legato ad Asi e alle storiche.
A mio parere ci sono gli estremi per contestare anche un paio di reati penali.
Ti farei una domanda : se si dichiara il falso pur a fronte di cotanta documentazione richiesta, cosa accadrebbe con una semplice "autocertificazione"  o il rilascio di certificazioni da parte di sedicenti associazioni (che spunterebbero come i funghi) per la tutela del motorismo storico ?
:)

quasi monopolistico in favore di enti privati i quali (ASI in special modo)
L’art. 60 é un’anomalia perché identifica già tanti soggetti legittimati a certificare, mentre altri si affacciano all’orizzonte (Aci Storico).
Mi pare di percepire che identifichi il monopolio col male e il pluralismo col bene; credo sia invece importante come li si utilizza, giacché puoi servire bene o far danni, sia con l'uno che con l'altro.
In Francia vi é un solo organismo (non governativo) e le cose funzionano; in altri Paesi se ne occupa l'Automobile Club o la Motorizzazione.
  ;)


Scusami, è l'ennesima volta che lo ripeto, ma in questo marasma l'associazione più seria mi sembra la FIVA  …… proprio in Italia non è riconosciuta.
Poche ore fa nigel68 ci ha ricordato che FIVA é una Federazione che raggruppa enti, clubs  e associazioni con le stesse finalità nel loro statuto.
FIVA non deve essere riconosciuta dai singoli Governi, ma deve dialogare con un organismo per ogni Stato ; questo organismo potrà essere privato, di pubblica utilità o governativo, purché sia riconosciuto dall’Autorità Costituita di quello Stato.
  :)


dai nostri piccoli uomini politici,
Un detto inglese recita : "ogni Popolo ha i politici che si merita".
Non offenderei i nostri politici, perché ne abbiamo noi cittadini elettori la responsabilità.
;)
« Ultima modifica: 12 Novembre 2013, 19:47:07 da orso »

Offline orione79

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #55 il: 12 Novembre 2013, 20:24:32 »

Un detto inglese recita : "ogni Popolo ha i politici che si merita".
Non offenderei i nostri politici, perché ne abbiamo noi cittadini elettori la responsabilità.
;)


Condivido pienamente questo detto, purtroppo il problema sta alla radice :( la classe politica non è altro che un prodotto del grado culturale dei votanti, qualcuno alle urne li elegge sempre :)

Offline nigel68

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #56 il: 13 Novembre 2013, 07:46:50 »
Senza addentrarmi nel ginepraio della politica, mi sento di quotare il pensiero di orso in ogni sua virgola.
Riporto per conoscenza il funzionamento del sistema in Brasile, dato che ci sono stato da poco e ho un amico collezionista che vi abita da diversi decenni: anche li la definizione di vettura "storica" è demandato dallo stato federale (il Brasile è esattamente come gli USA, una federazione composta da 27 stati, la materia automobilistica è di competenza federale, cioè unica per tutto il paese) ad un ente unico, come in Francia: la FBVA (a sua volta federata FIVA).

E' evidente che in un parco circolante come quello brasiliano dove è normale vedere maggiolini di trent'anni usati come vetture da lavoro, magari modificati col motore del furgone 2.0, si è cercato di apporre dei criteri molto stringenti per evitare favoritismi. Le auto storiche in Brasile infatti NON fanno la revisione, mentre le tasse sono molto basse oltre i trent'anni e l'assicurazione RCA non è obbligatoria, essendoci un fondo di copertura per i danni alle persone legato al bollo. Chiaramente non coprendo i danni alle auto, molti fanno delle polizze "kasko" che coprono tutto. Altissime invece le tasse di importazione sia per vetture che per ricambi. Da notare che in Brasile possono comunque essere importati da soggetti privati SOLO AUTOVEICOLI STORICI, previa autorizzazione della dogana e della "agenzia delle entrate" brasiliana, la Receita Federàl. Quindi niente automobili né motociclette nuove a meno di non essere importatori ufficiali.

Ai veicoli storici viene rilasciata la cosiddetta "Placa Preta" (targa nera) che è appunto nera con caratteri azzurri e la scritta "Historico"
1) Fabbricati da almeno trent'anni (prima del 2001 era vent'anni)
2) Che conservano le caratteristiche originarie di fabbricazione
3) Che fanno parte di una collezione (quindi non possono essere il solo veicolo intestato al richiedente)
4) Che presentano un Certificato di Originalità accettato dalla motorizzazione (Denatran).

Cioè sostanzialmente un privato collezionista (mai un'azienda) può richiedere tramite il suo club federato FBVA il rilascio di questo certificato che viene trasmesso alla motorizzazione. Questa (il Denatran appunto) registra la storicità del veicolo e gli conferisce la targa nera. Ogni anno la FBVA invia un file al Denatran con l'elenco dei certificati in vigore.
« Ultima modifica: 13 Novembre 2013, 07:50:20 da nigel68 »
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline valetri75

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #57 il: 13 Novembre 2013, 11:00:22 »
Quando si invia la documentazione si dichiara che la stessa corrisponde al vero ; se poi l’italiano medio non si fa scrupolo alcuno di dichiarare il falso, pur di trarne un beneficio personale, allora é una argomento per "Striscia" non per noi Appassionati.
Questo ahimé accade anche per le pensioni di invalidità, insomma parliamo di un problema che non é legato ad Asi e alle storiche.
A mio parere ci sono gli estremi per contestare anche un paio di reati penali.

Intendevo dire che l'ASI, la quale non può ignorare la realtà dei fatti, non mi sembra abbia così tanta voglia di porre in atto strategie volte a prevenire questo fenomeno, forse perchè più interessata alla pecunia che alla conservazione del patrimonio automobilistico.

Un detto inglese recita : "ogni Popolo ha i politici che si merita".
...  ne abbiamo noi cittadini elettori la responsabilità.
;)

purtroppo è vero :-(

Offline orso

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #58 il: 13 Novembre 2013, 13:13:31 »
Intendevo dire che l'ASI, la quale non può ignorare la realtà dei fatti, non mi sembra abbia così tanta voglia di porre in atto strategie volte a prevenire questo fenomeno, forse perchè più interessata alla pecunia che alla conservazione del patrimonio automobilistico.

In altro topic stiamo esplorando diverse ipotesi sulla riorganizzazione del motorismo storico in Italia.
http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=6794.0
Posso utilizzare questa tua idea? Cioé Asi, rilasciato il CRS a pagamento, non dovrebbe obbligare all’iscrizione per gli anni successivi.
Almeno questo mi sembra di aver capito, perché non voglio pensare che tu chieda una certificazione gratuita.

In questo topic siamo tornati al capolinea, cioé al tuo post di apertura :
http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=6787.0
La legge chiede agli organismi preposti, cioé ASI+FMI di definire quali siano i mezzi meritevoli dell’identificazione come storici.
L’Asi lo fa sulla base della documentazione presentata, sul principio giuridico dell’autocertificazione, che richiama ogni cittadino a precise responsabilità penali.
Asi deve rilasciare per legge il CRS, guai a non farlo, se la documentazione é completa; non ha compiti di Polizia giudiziaria per controllare la veridicità della documentazione ricevuta, ma si attiene a quanto richiesto dalla legge, cioé identifica come storico il veicolo solo sulla base del cartaceo ricevuto.

Sorridiamo un po’ , perché stare alle regole é davvero difficile per noi italiani
http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=319.msg293442#msg293442



Offline nigel68

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Re: art. 60 cds - dubbi
« Risposta #59 il: 13 Novembre 2013, 13:21:36 »
Orso, infatti l'ASI che io sappia non obbliga oggi all'iscrizione continua del socio (ogni anno) per mantenere la vettura iscritta. Una volta che essa è iscritta a registro (e le nuove iscrizioni si fanno tramite CRS), la vettura è iscritta a vita, a meno di modifiche / cancellazioni fatte dall'ASI stessa.
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