Autore Topic: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....  (Letto 6677 volte)

Offline dariodb

  • Pilota senior
  • ****
  • Post: 292
    • Come pagare il Bollo ridotto e documenti utili per Auto e Moto storiche
Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« il: 18 Febbraio 2010, 16:49:58 »
Il Gent.mo Direttore di questa rivista, oltre a pubblicare una rettifica a pag. 6 di questo numero - Il Diritto di essere storica - riguardante il presunto obbligo di iscrizione all'A.s.I. per usufruire delle agevolazioni fiscali ex L.342/2000, ci fa leggere a pagina 26 sempre di Automobilismo d'Epoca di Febbraio 2010, che l'A.s.I. al 31/12/2009 ha 142'000 soci e che ha rilasciato 36'185 attestati per le auto e 13'309 per le moto.
Ma a questo punto perché non fare due conti ?
Allora:
1) € 41,32 x 142'000 = € 5'867'440 cioè quasi 6 milioni di euro per le iscrizioni richieste e rese obbligatorie da alcune Regioni d'Italia...;
2) € 20,00 x 36'185 = 723'700 euro, ma dal momento che il pagamento degli attestati è scattato dal 1° luglio 2009, dimezziamo questo importo che diventa € 361'850 euro...;
3) € 10,00 x 13'309 = 133090 euro ed idem come sopra cioè € 66'545.

... È la somma che fa il totale:
5'867'440+361'850+66'545=6'295'835 euro  :o :o :o :o
Che dire, un bilancio di 6,3 milioni di euro, solo per il 2009, non è malaccio ...

In effetti non c'è male davvero.
Ma dove vanno a finire???

Ho cercato nel sito dell'A.s.I. (www.asifed.it) ed anche in giro per internet se per caso qualcuno pubblicasse il bilancio della Federazione.

Ho trovato solo annunci in cui si dice che è stata convocata l'assemblea per l'approvazione del bilancio e che quest'ultimo è stato inviato ai club..... ....ma del bilancio non c'è traccia.

Mi chiedo: in effetti, già di per sè, un bilancio può non risultare del tutto chiaro nello spiegare "come" vengono utilizzati i soldi.
Le voci di costo del conto economico possono essere descritte anche in maniera molto sintetica e la "nota integrativa" si muove anch'essa su concetti molto generali che non necessariamente entrano nel dettaglio sulle concrete modalità di utilizzo dei quattrini.
E quanto sopra vale per i bilanci redatti secondo le disposizioni del Codice Civile relative alle società di capitali.
Disposizioni che non si applicano alle associazioni "senza fini di lucro", che possono anche redigere un semplice "rendiconto" ancor più sintetico e vago.

Ma sei e rotti milioni di Euro (...che significa praticamente un miliardo di vecchie lire al mese !) è davvero una cifra "potente"; che meriterebbe in effetti di trovare una sua "collocazione" nel sito della Federazione. Nel senso di una "paginetta" (da stampare ...diciamo ...in almeno una decina di cartelle...) in cui ci venisse spiegato, non tanto con gli "sterili" schemi del "bilancio d'esercizio" secondo le modalità del Codice Civile, ma in un "pratico riassuntino" impostato su comprensibili "percentuali", "come viene affettata la torta" e "a chi si danno le fette" da parte di una associazione che si dice ispirata ai valori puramente culturali e totalmente avulsa da scopi lucrativi.

Per questo mi permetto di lanciare una piccola "iniziativa collettiva"

Se fossi il solo a inviare una cortese mail all'indirizzo "info@asifed.it", chiedendo all'A.s.I. ... "ma mi dici dove spendi i soldi???" penso che, nella migliore delle ipotesi, riceverei una - per carità cortesissima - preghiera ...di farmi i "fatti miei".

Ma se di mail ne arrivassero un po' a ripetizione per qualche decina e decina di giorni ...forse una risposta diverrebbe necessaria. Anche solo per scongiurare l'inevitabile pubblicità negativa che conseguirebbe ad un rifiuto o ad una risposta gentilmente evasiva.

Per cui stasera stessa invierò all'indirizzo dell'AsI (info@asifed.it) la seguente richiesta:

"Preg.mo ASI,
leggo su alcune riviste di settore che Codesta Preg.ma Federazione conta ormai circa 142'000 soci e che ha rilasciato 36'185 attestati di storicità per le auto e 13'309 per le moto.
Tenuto conto degli oneri associativi e delle contribuzioni richieste per i servizi, ho potuto così calcolare che le entrate di Codesta Preg.ma Federazione si dovrebbero aggirare intorno ai sei milioni di euro annui, ovviamente salvo errori o inesattezze di cui sin d'ora mi scuso.
Non riesco tuttavia a reperire, nè sul sito della Federazione nè altrove, una nota o una informazione circa l'utilizzo di un così consistente volume di entrate.
Tenuto conto del carattere non lucrativo della Federazione, riterrei che la pubblicazione sul sito di una decina di cartelle contenenti informazioni circa gli oneri sostenuti e le finalità cui sono state o verranno destinate le somme percepite, non potrebbe che giovare all'immagine e agli stessi scopi della Federazione.
Fiducioso dell'accoglimento della richiesta, invio i miei migliori saluti".


Se qualcuno di Voi volesse fare altrettanto....

Saluti a tutti.
dario

http://www.dottorini.com/auto-e-moto-storiche/

Il Forum di Passioneauto.it

Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« il: 18 Febbraio 2010, 16:49:58 »

Offline Frosty the snowman

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 3454
  • non si dice cabrio, si dice convertibile...
Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #1 il: 18 Febbraio 2010, 17:08:53 »
Personalmente ho partecipato più volte all'assemblea annuale dell'ASI, in occasione della quale viene presentato e approvato il bilancio, di cui ho avuto copia. Si tratta di un cospicuo numero di pagine, abbastanza dettagliate. Credo che la richiesta di poter visionare il bilancio sia legittima da parte dei soci, ma non necessariamente esso debba essere reso pubblico. In ogni caso, è possibile partecipare alla suddetta assemblea quale delegato del Club federato di cui si è soci (nel caso del nostro, semplicemente facendo richiesta in segreteria, ad esaurimento posti disponibili).
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

Offline dariodb

  • Pilota senior
  • ****
  • Post: 292
    • Come pagare il Bollo ridotto e documenti utili per Auto e Moto storiche
Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #2 il: 18 Febbraio 2010, 17:26:17 »
Per carità,
ti credo che la cosa sia trasparente, ma proprio perché è tutto trasparente ed i cosiddetti "bilanci" sono pubblici, non perché lo si debba pubblicare, ma potresti almeno dirmi quanto costa stampare LA MANOVELLA, a quanto ammontano tutte le SPESE VIAGGI E TRASFERTE ISTITUZIONALI e gli introiti per la PUBBLICITÀ presente sulla MANOVELLA ?
Grazie.
dario

Il Forum di Passioneauto.it

Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #2 il: 18 Febbraio 2010, 17:26:17 »

Offline Frosty the snowman

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 3454
  • non si dice cabrio, si dice convertibile...
Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #3 il: 18 Febbraio 2010, 17:38:12 »
L'assemblea è sempre in primavera, quindi sono passati diversi mesi e non ho l'abitudine di conservarne copia, anche perchè non ho cariche in ASI e una volta letto e approvato, non ho interesse a farne un archivio. La mia testimonianza era solo per dirti quale era un modo per averne accesso.
Purtroppo quindi non sono in grado di fornirti le informazioni che mi richiedi.
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

Offline bimmer

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 4912
  • "my name is Pier, Pier Biond"
    • BMW Z3 coupe
Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #4 il: 19 Febbraio 2010, 10:02:22 »
Io accolgo il tuo invito e giro la email all'asi.
Vediamo se rispondono e cosa.
We make a living by what we get, but we make a life by what we give!

Z3   (<OO \(||][||)/ OO>)

E21     /OO==00==OO\



www.bmwz3coupe.com

Offline vox1.padova

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 568
Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #5 il: 19 Febbraio 2010, 13:29:43 »
Del fatto che pronunciare le fatidiche parole <<...si e' iscritta ASI..>> sia stato fino a ieri (ora si comincia avvertire la consapevolezza che "ci sono anche" i registri i RFI - Lancia - Alfa) l'unico modo per farti aprire le porte alla assicurazione agevolata ..... considerando che le assicurazioni non sono certo enti benefici... cosa si deve pensare ?  ps: bel calcolo davvero il  tu Dariodb !!!

Offline Rikkardo

  • Pilota esperto
  • ***
  • Post: 133
Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #6 il: 19 Febbraio 2010, 14:37:16 »
Ci vorrebbe Striscia la Notizia per fare luce sul mondo dei veicoli d'epoca e per smascherare il monopolio dell'ASI...
A112 Abarth & Uno Turbo i.e.

Offline nigel68

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 6471
Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #7 il: 19 Febbraio 2010, 15:34:42 »
OT mode on.
Striscia la Notizia è meglio che si guardi in casa propria se la dobbiamo dire tutta, così magari invece di dare il tapiro a Bigazzi lo scodella (gigante) davanti a Villa San Martino. ;)
Per la cronaca su SKY, un personaggio che mangia di tutto in giro per il mondo, nutrie gatti e cani compresi, invece di allontanarlo o attapirarlo, lo pagano fior di dollari, tal Andy Zimmern 8)

OT mode off.

E allora perchè non guardare in casa (nei bilanci) degli altri Registri di Marca, o, per esempio, dei Sindacati che per legge costituzionale dovrebbero essere persone giuridiche e quindi pubblicare bilanci, ma non se ne è mai visto uno?? ;D
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline dariodb

  • Pilota senior
  • ****
  • Post: 292
    • Come pagare il Bollo ridotto e documenti utili per Auto e Moto storiche
Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #8 il: 19 Febbraio 2010, 16:47:07 »
E allora perchè non guardare in casa (nei bilanci) degli altri Registri di Marca, o, per esempio, dei Sindacati che per legge costituzionale dovrebbero essere persone giuridiche e quindi pubblicare bilanci, ma non se ne è mai visto uno?? ;D

Giustissimo quello che dici, siamo SPREMUTI da tutte le parti, ma c'è una piccolissima differenza.
Al sindacato NESSUNO TI IMPONE di iscriverti, io sono iscritto ma non me l'ha imposto il mio datore di lavoro sennò non mi pagava gli straordinari....

Qui stiamo parlando di una cosa SPORCA, di una cosa per la quale quasi tutte le REGIONI PRETENDONO che tu dia i TUOI SOLDI A 2 CLUB (uno locale ed uno nazionale) quando una LEGGE dello stato, aveva previsto di far RISPARMIARE soldi ai cittadini potendo pagare 25 euro di bollo invece della Tassa di Possesso.

Ma possiamo pensare mai che il legislatore pensasse che questi signori avrebbero potuto ottenere una dazione da parte di noi CITTADINI ITALIANI tanto da fargli incassare 6'300'000 euro !?!?!?!

No, non credo proprio, ed allora perché nelle Regioni a statuto speciale si autocertifica ?
Perché il Piemonte si è fatto la sua legge ?
Perché la Lombardia ha fatto la sua legge ?
Perché la Toscana ha fatto la sua legge ?
Perché l'Umbria ha eliminato il MONOPOLIO ed ha aperto alla concorrenza ed al libero mercato ?

Lo sappiamo perché, perché in queste Regioni ci sono persone che erano stufe dell'abuso e si sono ribellate.
Pensa un po' che si è ribellato proprio il Piemonte....
Ciao.
dario

http://www.dottorini.com/auto-e-moto-storiche/

Offline nigel68

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 6471
Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #9 il: 19 Febbraio 2010, 17:56:11 »
... perché nelle Regioni a statuto speciale si autocertifica ?
Perché il Piemonte si è fatto la sua legge ?
Perché la Lombardia ha fatto la sua legge ?
Perché la Toscana ha fatto la sua legge ?
Perché l'Umbria ha eliminato il MONOPOLIO ed ha aperto alla concorrenza ed al libero mercato ?

Perchè teoricamente, come in ogni Stato federale, ogni Regione può legiferare in maniera autonoma e le tasse automobilistiche sono di competenza regionale per legge dello Stato, anche se l'italia non è un vero e proprio Stato federale tout-court, visto che le mie tasse vanno ancora per il 99% a Roma e non a Milano.
In Svizzera ad esempio il Canton Ticino non concede più da anni la residenza ai cittadini (svizzeri) di lingua tedesca nei paesi rivieraschi per evitare la germanizzazione del Cantone...cosa che da noi solleverebbe un polverone tirando in ballo Garibaldi, il razzismo e la (presunta) unità d'italia... paese che vai legge che trovi.
In ogni caso il tanto vituperato ASI, senza il quale non saremmo neanche qua a parlare di auto storiche, è nato nel 66 dalla federazione (quindi unione) di diversi club con centinaia di iscritti.
Nulla vieta a centinaia di altri club che oggi non sono federati ASI (il primo che mi viene in mente "Stelle Cadenti", che è invece affiliato al RIVA, oppure il Classic Club Italia che ha tantissimi soci) e fare lo stesso, presentandosi al Ministero come ente interlocutore.... :)

Inoltre l'ASI ha visto negli ultimi anni aumentare a dismisura le richieste di attestati di storicità (e di entrate quindi) a causa di centinaia e centinaia di furbacchioni che vanno in giro a fare gli imbianchini, gli idraulici, quando proprio non se la usano come auto di tutti i giorni, con la loro Regata marcia patocca (bellissima espressione emiliana ;D ) infischiandosene della storicità, ma solo per non pagare il bollo. Ergo, chi è causa del suo mal, pianga sè stesso.

E per finire il sindacato "stipula contratti collettivi" pur non avendo capacità giuridica...e quei contratti (spesso vere bufale demagogiche, tipo quello dei ferrotranvieri, che paghiamo tutti nelle accise della benzina) ce li cucchiamo tutti, iscritti e non.

Buona serata ;D
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline dariodb

  • Pilota senior
  • ****
  • Post: 292
    • Come pagare il Bollo ridotto e documenti utili per Auto e Moto storiche
Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #10 il: 19 Febbraio 2010, 18:48:50 »
Perchè teoricamente, come in ogni Stato federale, ogni Regione può legiferare in maniera autonoma e le tasse automobilistiche sono di competenza regionale per legge dello Stato, anche se l'italia non è un vero e proprio Stato federale tout-court, visto che le mie tasse vanno ancora per il 99% a Roma e non a Milano.
Buona serata ;D

Ciao,
se hai tempo e voglia, recupera cosa dice la CORTE COSTITUZIONALE in tema di Tasse Automobilistiche sin dal 2003.
Qui ti allego uno stralcio di una sentenza della Corte la n.455/2005:

5.1 – Secondo la giurisprudenza di questa Corte in tema di ripartizione delle competenze legislative concernenti la cosiddetta tassa automobilistica regionale, il legislatore statale, pur attribuendo alle Regioni ad autonomia ordinaria il gettito della tassa ed un limitato potere di variazione dell'importo originariamente stabilito, oltre che l'attività amministrativa concernente la riscossione, i rimborsi, il recupero della tassa stessa e l'applicazione delle sanzioni, non ha tuttavia fino ad ora sostanzialmente mutato gli altri elementi costitutivi del tributo. In questo quadro normativo, quindi, la tassa automobilistica non può oggi definirsi come “tributo proprio della Regione” ai sensi dell'art. 119, secondo comma, della Costituzione, dal momento che la tassa stessa è stata “attribuita” alle Regioni, ma non rientra nella competenza legislativa residuale delle stesse ai sensi dell'art. 117, quarto comma, Cost. Si deve quindi confermare il principio, costantemente affermato da questa Corte, per cui «allo stato della vigente legislazione, la disciplina delle tasse automobilistiche rientra nella competenza esclusiva dello Stato in materia di tributi erariali», ai sensi dell'art. 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione (sentenze numeri 311, 297 e 296 del 2003).
Sulla base di tale principio sono state dichiarate costituzionalmente illegittime, perché invasive della esclusiva competenza dello Stato, norme regionali che disponevano esenzioni dalla tassa automobilistica (sentenza n. 296 del 2003), o che modificavano la disciplina dei termini per l'accertamento del tributo (sentenze numeri 296, 297 e 311 del 2003).

5.2 – L'impugnato art. 10, comma 1, della legge della Regione Liguria n. 3 del 2005, oggetto della prima questione sollevata, prevede casi di esenzione dalla tassa automobilistica dei veicoli di particolare interesse storico e collezionistico non contemplati dalla norma statale (art. 63, comma 2, della citata legge n. 342 del 2000). Quest'ultima, infatti, consente di esentare dalla tassa i veicoli costruiti da almeno venti anni e che abbiano particolare interesse storico e collezionistico, in quanto costruiti specificamente per le competizioni o a scopo di ricerca, o aventi rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume; la individuazione dei relativi requisiti soggettivi e oggettivi è rimessa, ai sensi del successivo comma 3, all'ASI (Automobilclub Storico Italiano) e alla FMI (Federazione Motociclistica Italiana). La norma regionale, da una parte, conferma quale requisito temporale per l'esenzione i venti anni dalla costruzione, ma dall'altra – diversamente dalla norma statale – prevede gli ulteriori presupposti oggettivi dell'iscrizione dei veicoli nei registri Automotoclub Storico Italiano, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo e Federazione Motociclistica Italiana (senza fare alcun riferimento all'individuazione spettante all'ASI e alla FMI ai sensi dell'art. 63, comma 3, della legge n. 342 del 2000) e della rispondenza ai requisiti indicati nell'articolo 60 del codice della strada. La norma regionale impugnata interviene, dunque, su aspetti della disciplina sostanziale del tributo riservati alla competenza legislativa esclusiva dello Stato.

Né a tale conclusione può opporsi – come invece fa la difesa regionale – che la norma impugnata sarebbe comunque conforme all'art. 60, comma 4, del codice della strada, secondo cui «rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l'iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI». Infatti, quest'ultima disposizione individua i veicoli di interesse storico e collezionistico al solo fine di regolarne la circolazione stradale (subordinandola appunto, a pena di sanzioni amministrative, al possesso dei requisiti indicati nel regolamento di attuazione per tale tipo di veicoli: commi 5 e 6 del medesimo articolo) e non può estendersi al diverso ambito settoriale dell'esenzione dalla tassa automobilistica sia perché tale esenzione trova una compiuta e specifica disciplina nel citato art. 63, sia perché la norma agevolativa fa riferimento ai veicoli di “particolare” interesse storico e collezionistico e non a quelli di mero interesse storico e collezionistico.

Ne consegue la illegittimità costituzionale della norma regionale impugnata, per la violazione dell'art. 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione.

Ciao e buona serata anche a te.
dario

P.S. L'ITALIA NON È UNO STATO FEDERALE, almeno per quanto riguarda la TASSA AUTOMOBILISTICA ed altro, per fortuna, ma non lo dico io....

Offline nigel68

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 6471
Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #11 il: 19 Febbraio 2010, 22:50:22 »
Beh, dipende dai gusti dariodb... ;D per molti italiani che hanno messo il naso fuori dal confine e vedono (o vivono) le cose che succedono a 60 km da Milano, o in Germania, o negli Stati Uniti lo Stato Federale (nel senso vero della parola) è solo un modello da imitare ed auspicare...Ma siamo in politica e non è il caso. ;D anche perchè i principi che hanno finalmente introdotto anche se in fase iniziale il federalismo fiscale (L.42 del 5 maggio 2009) mi paiono successivi alle sentenze della Suprema Corte. Quest'ultima dovrà inevitabilmente tener conto di questa svolta epocale e frutto della volontà popolare e quindi adeguare le proprie prossime sentenze verso una maggior autonomia impositiva, fulcro di tutte le moderne democrazie federali.
Per il resto, trovo estremamente pertinente e competente il tuo intervento sulla specificità del tributo. Per cui se me lo permetti, ne approfitto: come mai secondo te la Corte dei Conti non ha messo in mora le Regioni che hanno applicato modalità di applicazione della tassa in modi così differenti? O perchè non è intervenuto direttamente il legislatore?

In ogni modo, ti chiedo per cortesia di non usare il maiuscolo che, come prevede la netiquette, equivale ad urlare  ::) e se uno urla per affermare dei principi, ha torto in partenza.
Grazie in anticipo per la risposta..  ;)
« Ultima modifica: 19 Febbraio 2010, 23:18:57 da nigel68 »
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline freinetto

  • Pilota esperto
  • ***
  • Post: 246
Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #12 il: 20 Febbraio 2010, 09:50:10 »

Per la cronaca su SKY, un personaggio che mangia di tutto in giro per il mondo, nutrie gatti e cani compresi, invece di allontanarlo o attapirarlo, lo pagano fior di dollari, tal Andy Zimmern



in italia non viene a mangiare quello che vuole!
http://www.enpa.it/it/animali_e_legge/Legge_281.html
Andrea
Fiat AR 59 1962
Fiat 500 F 1968
socio Registro Fiat Italiano
socio Mondo Campagnola 4X4
http://www.campagnola.org/cms
http://madeinfiat.highforum.net/forum.htm
http://www.500clubitalia.it/index.php?option=com_kunena

Offline Emanuele924

  • Gentleman driver
  • *****
  • Post: 12964
Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #13 il: 20 Febbraio 2010, 09:56:43 »
Ragazzi blocco subito questo off-topic prima che nascano polemiche, che non c'entrano nemmeno con le auto d'epoca. ;)

Offline dariodb

  • Pilota senior
  • ****
  • Post: 292
    • Come pagare il Bollo ridotto e documenti utili per Auto e Moto storiche
Re: Automobilismo d'Epoca ed il BILANCIO dell'A.S.I.....
« Risposta #14 il: 20 Febbraio 2010, 10:00:22 »
Beh, dipende dai gusti dariodb... ;D per molti italiani che hanno messo il naso fuori dal confine e vedono (o vivono) le cose che succedono a 60 km da Milano, o in Germania, o negli Stati Uniti lo Stato Federale (nel senso vero della parola) è solo un modello da imitare ed auspicare...Ma siamo in politica e non è il caso. ;D anche perchè i principi che hanno finalmente introdotto anche se in fase iniziale il federalismo fiscale (L.42 del 5 maggio 2009) mi paiono successivi alle sentenze della Suprema Corte. Quest'ultima dovrà inevitabilmente tener conto di questa svolta epocale e frutto della volontà popolare e quindi adeguare le proprie prossime sentenze verso una maggior autonomia impositiva, fulcro di tutte le moderne democrazie federali.
Per il resto, trovo estremamente pertinente e competente il tuo intervento sulla specificità del tributo. Per cui se me lo permetti, ne approfitto: come mai secondo te la Corte dei Conti non ha messo in mora le Regioni che hanno applicato modalità di applicazione della tassa in modi così differenti? O perchè non è intervenuto direttamente il legislatore?

In ogni modo, ti chiedo per cortesia di non usare il maiuscolo che, come prevede la netiquette, equivale ad urlare  ::) e se uno urla per affermare dei principi, ha torto in partenza.
Grazie in anticipo per la risposta..  ;)

Caro nigel68 buongiorno,
aldilà del "maiuscolo" che posso assicurarti non è assimilabile nemmeno un poco a possibili mie urla (tra persone CIVILI quali noi siamo, non ce n'è bisogno), concordo con te circa la questione politica per la quale è opportuno sorvolare, ma c'è una sostanziale differenza tra te e me, tu sei residente in LOMBARDIA (non sto urlando) ed io in UMBRIA !

Voi lombardi siete liberi da ogni sorta di monopolio o dazione obbligatoria per pagare i celeberrimi 25,82 euro di bollo, il resto d'Italia è asservito, eccezion fatta per quelle regioni cui sopra citate, ad un soggetto monopolista.

Se io abitassi in Lombardia sarei a dir poco felice per una BELLISSIMA Legge (voluta dalla Lega) volta ad eliminare il balzello di dover pagare obbligatoriamente due club privati se si voleva pagare 25,82 euro per il bollo, importo questo previsto, ti ricordo, in una Legge dello Stato centrale e come tale, uguale per tutti i sudditi, salvo quel 10% in più o in meno che le Regioni possono utilizzare.

Sicuramente alcune Regioni come proprio la Lombardia si sono trovate in difficoltà dal 2000 in poi, tant'è che in assenza di parametri "oggettivi" come il benedetto "inesistente" elenco, ha dovuto risolvere la questione con una Legge regionale ed è stato eliminato il monopolio.

Siccome stava venendo fuori un guazzabuglio nel senso che le Regioni, giustamente dico io, non sapendo come fare per tassare le auto ventennali, hanno incominciato a legiferare, ed ecco che la CORTE COSTITUZIONALE ha stoppato tutti così (455/2005):

4. – In ordine ad ambedue le questioni, va in via preliminare osservato che la materia del contendere – contrariamente a quanto affermato dalla difesa erariale nell'udienza di discussione – non può ritenersi cessata in forza del disposto dell'art. 2, comma 22, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2004), secondo cui «[...] nelle regioni che hanno emanato disposizioni legislative in tema di tassa automobilistica [...] in modo non conforme ai poteri ad esse attribuiti in materia dalla normativa statale, l'applicazione della tassa opera, a decorrere dalla data di entrata in vigore di tali disposizioni legislative e fino al periodo d'imposta decorrente dal 1° gennaio 2007, sulla base di quanto stabilito dalle medesime disposizioni [...]». Tale norma, infatti, anche per la sua natura di “sanatoria”, vale a consentire l'applicazione delle sole disposizioni legislative che le Regioni «hanno emanato» (recte: promulgato) prima della data di entrata in vigore della stessa legge n. 350 del 2003, e cioè prima del 1° gennaio 2004 (art. 4, comma 252). Il «periodo di imposta decorrente dal 1° gennaio 2007» – cui fa riferimento il ricorrente per ricomprendere nella “sanatoria” la legge regionale censurata – vale solo ad individuare il termine fino al quale viene attribuita efficacia alle disposizioni regionali non conformi promulgate entro il 31 dicembre 2003, e non riguarda quelle successivamente promulgate. Le norme impugnate sono perciò escluse ratione temporis da detta “sanatoria”, essendo state promulgate il 4 febbraio 2005 e cioè dopo il 31 dicembre 2003. Né può, in contrario, richiamarsi – come invece ha fatto in udienza la difesa erariale – l'ordinanza n. 432 del 2004 di questa Corte, perché tale pronuncia, facendo applicazione del citato comma 22 dell'art. 2 della legge n. 350 del 2003, si è limitata a dichiarare cessata la materia del contendere con riguardo a leggi regionali promulgate appunto nel 2003, senza affermare l'applicabilità di detta norma a leggi successive.

Se in ogni Regione "asservita" al monopolio ci fossero persone come l'Avv. Olivieri di Faenza (vedi tutte le sentenze a favore di cittadini dell'Emilia) la questione sarebbe molto ma molto più chiara…

Certo mi dirai che in Lombardia se ti iscrivi puoi circolare bla bla bla, ma non è questa la questione, la querelle nella maggior parte d'Italia è il metodo per l'accesso al beneficio fiscale ovvero, se paghi due club la Regione ti riconosce il beneficio fiscale, al contrario ti persegue perché vuole la Tassa di Possesso.

Il problema è solo questo.

Poi se la Legge 342/2000 prevede che solo quel club può "determinare" i veicoli ventennali, va bene lo stesso, tant'è che il club lo fa con la propria determinazione, ma se dice che TUTTI i veicoli possono accedere al beneficio fiscale purché abbiano 20 anni, la carrozzeria originale, il motore originale e gli interni in uno stato decoroso, capisci bene che tutto il parco circolante in Italia e che regolarmente passa la revisione, è di particolare interesse storico !

Ma la Legge 342/2000 non dice che lo può fare solo lui !!!

Ma allora, qual è la differenza tra un veicolo di interesse storico (tutti i veicoli che hanno 30 anni) ed uno di particolare interesse storico (tra 20 e 29 anni), se TUTTI hanno quegli ovvi requisiti grazie ai quali passano la revisione ?

Ora se mi parli di Corte dei Conti, che io sappia vanno a spulciare le carte solo se la P.A. incassa meno, ma se si tartassa il cittadino e si incassa di più, credo che non creino alcun problema.

Mi chiedi come mai il legislatore non è mai intervenuto ?
Secondo te ?
Qualcuno ha qualche idea ?
Alice nel paese delle meraviglie.…

Ti confermo che quella Legge 42/2009 non ha mutato la questione della Tassa Automobilistica, ma tu in quale articolo e comma l'hai letto ?

Concludendo, aldilà delle diversità di opinioni che rispetto, l'etica vorrebbe che un club al quale sei costretto ad iscriverti, non dovrebbe chiederti altri soldi, in aggiunta alle varie quote, per ottenere un pezzo di carta, quando la maggior parte delle spese sono per Spese Viaggi e Trasferte Istituzionali per qualche buon milione di euro !

Ciao.
dario

http://www.dottorini.com/auto-e-moto-storiche/

 

Sitemap 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23