Un dubbio che mi sorge: per avere i benefici di legge circa l'esenzione bollo, è sufficiente l'ads oppure bisogna essere sempre iscritti ad un club?
In quale Regione sei residente?
Comunque, i vantaggi fiscali, stando a ben due sentenze della Cassazione contro la Regione Emilia Romagna, si otterrebbero solo ed esclusivamente producendo un'autocertificazione inerente alla corrispondenza del'autoveicolo ai requisiti previsti dalla determinazione annuale prodotta dall'ASI, il quale vi è obbligato ai sensi dell'Art. 63 comma 3 della L. 342/2000; l'ASI, al contrario della FMI che stila la lista dei veicoli uno per uno, nella propria determinazione non fa altro che, ogni anno, cambiare i termini di un anno, ovvero, ad esempio, per il 2014 indicare come di interesse storico o collezionistico tutti gli autoveicoli costruiti entro il 31/12/94 (in caso di mancanza della data di costruzione fa fede quella di prima immatricolazione). Dunque per questo la Cassazione ha dato torto, per due volte, alla Regione Emilia Romagna, la quale pretendeva la presentazione dell'Attestato di Datazione e Storicità (ADS) per poter godere dei vantaggi fiscali (tassa automobilistica ed Imposta Provinciale di Trascrizione) sui veicoli "storici", ovvero perchè con una "determinazione" del genere l'ASI non fa altro che obbligare chiunque ad iscriversi, nonostante la L. 342/2000 non preveda assolutamente questo.
Però, siccome "siamo in italia" (non amo questo slogan ma va molto di moda), delle sentenze della Cassazione se ne fregano la stragrande maggioranza delle Regioni (tranne poche), dunque in queste è necessario presentare l'ADS per poter usufruire dei vantaggi fiscali. L'iter per l'iscrizione dell'autoveicolo è il seguente:
1 - Tesseramento del proprietario presso un Club federato ASI al costo di circa 150€ tra iscrizione ASI e Club (il tesseramento vale per l'anno solare, quindi attenzione, iscrivendoti oggi spenderesti l'importo annuale per soli 3 mesi).
2 - Produzione, a proprie spese, di 6 foto dell'autoveicolo (ai sensi del D.M. 17/12/2009 - 19/3/2010), da allegare al modulo di domanda di ottenimento del Certificato di Rilevanza Storica (CRS) e dell'Attestato di Datazione e Storicità (ADS), ove il primo è previsto dal D.M. citato in precedenza, dunque obbligatorio per legge per i veicoli iscritti dal 19/3/2010, mentre il secondo è una trovata dell'ASI, al quale è stato attribuito potere per i vantaggi fiscali (esisteva prima del CRS, dunque è stato semplice farlo senza che tanti si ponessero la domanda). Il modulo di iscrizione deve essere inoltre compilato con i dati tecnici del veicolo, oltre che accompagnato dalle fotocopie dei documenti, sia di esso che del proprietario. Sia per il CRS che per l'ADS il costo è 20€, l'uno, per un totale di 190€ assieme all'iscrizione del proprietario.
3 - Il Commissario di un Club serio, prima di accettare la domanda, valuterà personalmente l'autovettura, ma dagli annunci che si vedono in rete di auto appena iscritte, nonostante cadenti a pezzi, qualcosa di certo non torna.
4 - Dopo mesi di attesa (dai 2 ai 6 mesi mediamente) ti verranno consegnati sia il CRS che l'ADS:
- il CRS, obbligatorio secondo la normativa per ottenere la classificazione di "storica", non è previsto dal CdS per la circolazione, dunque tenerlo a bordo serve solo per fruire di quei pochi vantaggi riservati alle "storiche" (deroga dell'uso dei fari anabbaglianti, di giorno, nelle strade extraurbane, e deroga, nei pochi comuni che lo prevedono, dei blocchi del traffico), ma come puoi vedere nella mia firma è possibile richiedere l'aggiornamento della carta di circolazione con la dicitura apposita, evitando di circolare con il CRS a bordo.
- l'ADS, non previsto dalla normativa ma solo dall'ASI, lo presenterai all'ACI, piuttosto che all'Agenzia delle Entrate (a seconda del luogo dove risiedi), per far si che venga aggiornato il database con la nuova classificazione della tua autovettura (sempre che tu non sia residente in una delle poche Regioni di cui prima).
Una volta ottenuta l'iscrizione dell'autovettura nei Registri ASI non sei più tenuto a rimanere iscritto in nessun Club come proprietario, fatta salva la questione dell'assicurazione, alla quale ti rimando nell'altro topic che trovi nella mia firma, siccome alcune compagnie richiedono l'iscrizione annuale del proprietario in un Club, ma in termini fiscali non esiste nessun obbligo, seppur venga regolarmente riportato che qualcuno provi a raccontare questa leggenda.
NB:
Io mastico la normativa, dunque mi limito ad illustrala per quello che è realmente, ma ciò non significa che io non sia d'accordo con Orso, ovvero se fosse per me la cambierei immediatamente, perchè un'auto "storica" non è un'auto da risparmio, bensì da appassionato, che è ben diverso.