Non è una bufala, è che ha dei toni diciamo così "assurdamente inquisitori"
. Il CRS è ad oggi l'unico modo per iscrivere una vettura ad un registro storico tra quelli previsti dall'art.60 c.d.s (FMI, ASI, RIAR, RSL, RIF).
Per la re-immissione in circolazione di esemplari radiati o di provenienza estera o sconosciuta è necessaria una trafila burocratica in cui il CRS è un elemento essenziale.
Per l'assicurazione di veicoli storici ALCUNE compagnie assicurative richiedono il CRS o comunque che la vettura sia iscritta ad uno dei suddetti registri... ma non tutte.
Se un veicolo d'epoca non è iscritto ai registri, IN TEORIA secondo la circolare non sarebbe a norma (ad esempio i fari non sono marchiati E su una Jaguar SS100) quindi è un valido documento da apporre alle forze dell'ordine o in sede di revisione... Tuttavia rimane da capire la necessità di richiedere il CRS ad esempio per una Fiat 1100/103 conservata, non iscritta ASI, che si reca in revisione dal 1959 e viene regolarmente passata e fatta circolare su strada. Qualcuno dice che in quel caso le marchiature DGM dell'epoca siano valide... mah...
Un'altra riflessione può essere sulle limitazioni alla circolazione: nella giungla di provvedimenti regionali in Lombardia ad esempio le storiche ISCRITTE (quindi o vecchia iscrizione o nuova tramite CRS) possono circolare tra ottobre e aprile, ma non in area C...
In italia non esiste una disposizione di legge che sia chiara e non ambigua... fa parte del nostro DNA