Autore Topic: CRS ASI e club federati  (Letto 32034 volte)

Offline Danpol

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CRS ASI e club federati
« il: 17 Novembre 2017, 18:20:41 »
salve a tutti,

che voi sappiate è possibile ottenere un CRS direttamente all' ASI SENZA passare attraverso un club federato?

Grazie

Offline Frosty the snowman

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Re: CRS ASI e club federati
« Risposta #1 il: 17 Novembre 2017, 18:32:49 »
NO
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

Offline Danpol

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Re: CRS ASI e club federati
« Risposta #2 il: 17 Novembre 2017, 19:49:28 »
che peccato...

Offline ITRAEL

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Re: CRS ASI e club federati
« Risposta #3 il: 17 Novembre 2017, 22:16:13 »
1)domandati come potrebbe un ente gestire 200.000 iscritti;

2)in un mondo contaminato da cialtroni, senza il filtro dei singoli club, prova ad immaginare che babele sarebbe,

e questi sono le prime motivazioni che mi vengono in mente.


Non riesco a capire che cosa ti fa scrivere quello che hai scritto nell'ultimo post  ???
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
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Offline valetri75

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Re: CRS ASI e club federati
« Risposta #4 il: 18 Novembre 2017, 07:26:36 »
che peccato...

Immagino che voglia dire che peccato dover pagare per forza anche l'iscrizione ad un club federato ASI.

Offline rana

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Re: CRS ASI e club federati
« Risposta #5 il: 18 Novembre 2017, 08:31:40 »
1)domandati come potrebbe un ente gestire 200.000 iscritti;



Non riesco a capire che cosa ti fa scrivere quello che hai scritto nell'ultimo post  ???
Ente privato :-\ basterebbe una leggina seria e una politica oculata ...........

Offline nigel68

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Re: CRS ASI e club federati
« Risposta #6 il: 18 Novembre 2017, 09:33:02 »
Immagino che voglia dire che peccato dover pagare per forza anche l'iscrizione ad un club federato ASI.

Mah io su questo discorso del "dover per forza" non sono molto d'accordo... Noi italiani siamo un "non-popolo" strano, assolutamente individualisti ed egocentrici... Un club federato è prima di tutto aggregazione, scambio di informazioni, di esperienze. Spesso tra i soci c'è un meccanico, o un consulente, o chi ci sa aiutare con quelle pratiche o ci consiglia quell'elettrauto. Poi c'è l'aspetto conviviale, le gite, i raduni.

Invece tantissima gente è convinta di sapere tutto sulle storiche, gli interessa solo l'assicurazione a basso costo o l'esenzione del bollo, dice "la macchina è mia e la gestisco come voglio io", sono convinti che su internet si trova tutto "a meno" e che mio cuggino meccanico è il migliore. E quindi vede l'ASI e tutto il mondo dell'associazionismo come un ostacolo.

Sono fermamente convinto che coloro, soprattutto tra i neofiti, che disprezzano l'utilità dei club nella passione delle auto, siano sostanzialmente fuori strada. Poi per carità ci sono anche delle lodevoli eccezioni: gente che per anni ha studiato e si è documentata su un modello o una marca tanto da saperne più di un commissario tecnico, ma non sono la maggioranza.
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline valetri75

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Re: CRS ASI e club federati
« Risposta #7 il: 18 Novembre 2017, 09:50:48 »
Nigel, ciò che scrivi è sacrosanta verità; il problema è che ci sono tanti club con gente qualificata però la legge costringe chi vuole ottenere determinati benefici all'iscrizione presso quelli federati ASI, con evidenti vantaggi economici per questi ultimi a discapito dei primi, ma la mia opinione dell'ASI credo ormai sia nota nel forum.

Offline Danpol

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Re: CRS ASI e club federati
« Risposta #8 il: 18 Novembre 2017, 10:29:46 »
Citazione
Immagino che voglia dire che peccato dover pagare per forza anche l'iscrizione ad un club federato ASI.
Esattamente.

La questione non è snobbare o disprezzare il mondo dell' associazionismo, che pure rispetto. Quello che mi crea un senzo di prurigine è questo "obblighismo" tutto italiano, frutto della mentalità intrallazionistica imperante in questo paese di melma.
Cioè...mi starebbe anche bene dovermi rivolgere ad un club federato che opera a nome e per conto dell' asi sul territorio, ma allora chiedimi i 20 euro del CRS ed una tantum per il disturbo (diritti di segreteria, spese amministrative, chiamale come vuoi) e fine della storia. Pace e bene.
Invece no, siamo italiani, e allora per un certificato da 20 euro devo associarmi al club anche se non mi interessa, più devo pagare anche l' iscrizione come membro ASI (che - di nuovo - non mi interessa) per un totale di qualche CENTINAIO DI EURO...(attenzione che l' asi ha stabilito che tra iscrizione al club e all' ente non si possa scendere SOTTO i 100 euro...)...
Cioè...davvero...queste cagate mi hanno stancato...non le sopporto più...

Offline nigel68

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Re: CRS ASI e club federati
« Risposta #9 il: 18 Novembre 2017, 17:18:49 »
... la legge costringe chi vuole ottenere determinati benefici all'iscrizione presso quelli federati ASI...

Credimi, in altri Stati è anche peggio... Ma comunque la tendenza è quella che per certificare la storicità di un veicolo e quindi ottenere -qualche- agevolazione, la maggior parte delle Nazioni ha adottato la formula di delegare la certificazione ad un organismo indipendente, privato e federato alla FIVA.

Non è assolutamente un discorso solo italiano. E' che noi, geneticamente portati al sotterfugio, vediamo il marcio in ogni cosa.

In ogni caso, una volta certificata la storicità, non è necessario rinnovare la tessera.
« Ultima modifica: 18 Novembre 2017, 17:21:05 da nigel68 »
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline ITRAEL

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Re: CRS ASI e club federati
« Risposta #10 il: 18 Novembre 2017, 17:59:10 »
per un totale di qualche CENTINAIO DI EURO...(attenzione che l' asi ha stabilito che tra iscrizione al club e all' ente non si possa scendere SOTTO i 100 euro...)...
120(dicasi centoventi) una tantum, e STOP  ::)
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
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Offline Danpol

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Re: CRS ASI e club federati
« Risposta #11 il: 18 Novembre 2017, 20:08:02 »
Citazione
120(dicasi centoventi) una tantum, e STOP  ::)
...nì.
nel senso che 120 euro sono IL MINIMO che può essere richiesto (quindi, da qui a peggio...)...
in ogni caso è il princìpio che mi indispettisce, come già detto.

per il resto è un discorso che finisce per portare lontano. Nel mio caso, per esempio, la storicità del veicolo sarebbe già accertata, essendo iscritto asi dal 2011 ed in possesso del relativo Attestato di Storicità, ma a fini assicurativi questo non basta. Così, tanto per essere contorti...

e giù pezzi di carta, balzelli, e ogni genere di espediente per scucire soldi all' appassionato-pollo...questo perchè il possesso di un auto storica va incentivato...
sìsì, siamo proprio in mano agli enti giusti...

« Ultima modifica: 18 Novembre 2017, 20:11:17 da Danpol »

Offline ITRAEL

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Re: CRS ASI e club federati
« Risposta #12 il: 18 Novembre 2017, 23:24:55 »
Allora il problema reale, è la compagnia assicurativa, che è privata e che , quindi,decide in base alle proprie politiche commerciali.
Come già scritto più volte, la compagnia assicurativa alla quale mi sono rivolto, richiede che il veicolo abbia almeno 20 anni e che il proprietario sia iscritto ad un club legalmente costituito(non necessariamente federato ASI) e null'altro. ;)
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Offline Frosty the snowman

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Re: CRS ASI e club federati
« Risposta #13 il: 19 Novembre 2017, 08:41:57 »
Nel mio caso, per esempio, la storicità del veicolo sarebbe già accertata, essendo iscritto asi dal 2011 ed in possesso del relativo Attestato di Storicità, ma a fini assicurativi questo non basta. Così, tanto per essere contorti...

sìsì, siamo proprio in mano agli enti giusti...



Ma perchè prendersela con ASI?
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Offline Danpol

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Re: CRS ASI e club federati
« Risposta #14 il: 19 Novembre 2017, 09:19:24 »
Ma infatti non ce l' ho espressamente con l' asi, non mi pare di averlo scritto da nessuna parte.
Ho parlato genericamente di un "obblighismo". Che sia dell' asi che per rilasciare un superfluo pezzo di carta pretende iscrizioni e controiscrizioni, che sia dell' assicurazione che mette i suoi paletti, che sia dell' associazione che mette i suoi poco importa...viviamo in un paese dove gli enti privati che si costituiscono acquisiscono vita propria e dettano le condizioni che gli pare, complice l' assenza di leggi chiare e vincolanti...
sembra l' auto storica sia un lusso da tartassare anzichè un bene da tutelare.

Cioè...solo da noi può succedere che il semplice atto di assicurare un auto storica si trasformi in un incubo tra tariffe folli e condizioni improbabili...
Per dire, ieri ho trascorso gran parte della GIORNATA a fare preventivi e chiedere info senza ottenere sostanzialmente nulla. per di più sembra che perfino nell' ambito della stessa compagnìa ciascuna agenzia a sua volta sia libera di applicare determinate convenzioni e condizioni, dunque non se ne esce a meno di trasformarsi in un call center a tempo pieno che interpelli agenzia per agenzia...
Ditemi se è normale dover spendere ORE per una cosa del genere...
Ma sapete qual'è stata la ciliegina sulla torta? che avevo spuntato un ottimo prezzo presso una nota compagnìa "tetefonica" pur senza alcuna convenzione/beneficio, per poi scoprire che avevo inserito il cap sbagliato nel preventivo; corretto quello ho scoperto che tra centro e periferia della stessa città la tariffa RADDOPPIA....cioè...no...dai...non ne posso più...

@ITRAEL: se mi volessi comunicare (anche in pvt) il nome di questa compagnìa te ne sarei grato (come detto, io NON sono stato in grado di trovare nulla di buono)...
« Ultima modifica: 19 Novembre 2017, 09:21:28 da Danpol »

 

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