La concessione di targhe provvisorie è prevista dall'art 60 CDS che regolamenta la circolazione delle autovetture cosiddette d'epoca (di norma custodite nei musei). Sono quelle prevalentemente prive di freni anteriori, anche se esistono centinaia di vetture anteguerra regolarmente circolanti.
Artt 2 e 3:
2. Rientrano nella categoria dei veicoli d'epoca i motoveicoli e gli autoveicoli cancellati dal PRA perchè destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice, e che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l'ammissione alla circolazione. Tali veicoli sono iscritti in apposito elenco presso il Centro storico della Direzione generale della M.C.T.C.
3. I veicoli d'epoca sono soggetti alle seguenti disposizioni:
a) la loro circolazione può essere consentita soltanto in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati, limitatamente all'ambito della località e degli itinerari di svolgimento delle manifestazioni o raduni. All'uopo i veicoli, per poter circolare, devono essere provvisti di una particolare autorizzazione rilasciata dal competente ufficio della Direzione generale della M.C.T.C. nella cui circoscrizione è compresa la località sede della manifestazione o del raduno ed al quale sia stato preventivamente presentato, da parte dell'ente organizzatore, l'elenco particolareggiato dei veicoli partecipanti. Nella autorizzazione sono indicati la validità della stessa, i percorsi stabiliti e la velocità massima consentita in relazione alla garanzia di sicurezza offerta dal tipo di veicolo;
b) il trasferimento di proprietà degli stessi deve essere comunicato alla Direzione generale della M.C.T.C., per l'aggiornamento dell'elenco di cui al comma 2.
Probabilmente qualche "solerte" e sveglio funzionario considera la H anteposta alla targa storica tedesca e la relativa documentazione come riferentesi ad un'autovettura appunto "d'epoca" anzichè di interesse storico.
Consiglio: rivolgersi ad una seria agenzia per la nazionalizzazione, anche se in questo momento tutto il settore vaga un po' a vista per via delle nuove normative.