Autore Topic: Targhe "replicate".  (Letto 6404 volte)

Offline lametropolitana

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Targhe "replicate".
« il: 06 Settembre 2010, 21:23:47 »
So che se ne è già parlato, ma vorrei sototlineare questo tema una volta ancora.
In molti casi, nel mercato delle auto storiche, il tempo porta ad una sorta di santaoria "morale" di illeciti che - se perpetrati su mezzi nuovi - verrebbero subito esposti al biasimo sociale.
Mi riferisco al "trapianto" di numeri di telai e documenti su auto ormai radiate (nel caso di auto recenti leggi : rubate) ed alla "replica" di targhe in caso di smarrimento.

Lasciando perdere la prima fatitspecie, i cui risvolti penali non possono sfuggire a nessuno, anche parlando di auto con 60 anni, voglio tornare sulla seconda. La targa "replicata".
Per la targa replicata, si deve  consci che - non capiterà mai che qualcuno se ne accorga ma - in caso venga fuori, siamo "sotto" i seguenti articoli : 
- Articolo 100 comma 12 codice strada : "Chiunque circola con un veicolo munito di targa non propria o contraffatta è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.842 ad euro 7.369".
- Comma 14. "Chiunque falsifica, manomette o altera targhe automobilistiche ovvero usa targhe manomesse, falsificate o alterate è punito ai sensi del codice penale."
- Comma 15. "Dalle violazioni di cui ai commi precedenti deriva la sanzione amministrativa accessoria del ritiro della targa non rispondente ai requisiti indicati. Alle violazioni di cui al commi 11 e 12 consegue la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo o, in caso di reiterazione delle violazioni, la sanzione accessoria della confisca amministrativa del veicolo. La durata del fermo amministrativo è di tre mesi, salvo nei casi in cui tale sanzione accessoria è applicata a seguito del ritiro della targa. "

Sanzione amministrativa pecuniaria, fermo e/o confisca, procedimento penale.

E se usi una targa che "copia" l'originale questo non ti scusa, perchè il regolamento stabilisce come deve essere emessa la targa e le sue "caratteristiche costruttive, dimensionali, fotometriche, cromatiche e di leggibilità, nonché i requisiti di idoneità per l'accettazione."
Insomma, le targhe fai da te non esistono. Neppure se replicate da professionisti o sedicenti tali, ed utilizzando gli stessi materiali o quasi.
Dulcis in fundo, non potendo circolare ex tunc (ovvero da sempre), in caso di evento la tua assicurazione si potrebbe rivalere e non pagare i danni.
Insomma, ci vai di mezzo anche te, oltre a chi te la produce.

Credo se ne sia già parlato in questo forum. Sono d'accordo colla poca logica di una legge che non permette di chiedere il duplicato di una targa già esistente - tanto è che il nuovo codice va nella direzione di assegnare la targa alla persona e non più al mezzo, colla possibilità quindi di chiederne duplicato in caso di smarrimento e collo stesso numero -  ma non credo convenga esporsi a un tale rischio per una targa.

Spero di non essere stato noioso.  :)

Offline alfatarlo

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Re: Targhe "replicate".
« Risposta #1 il: 07 Settembre 2010, 00:35:37 »
Hai ragione in tutto e per tutto. Se guardi anche sui giornali di settore spessissimo (per non dire quasi sempre) appaiono servizi con macchine con targhe "false", anche in copertina. Quello che dovrebbero fare i giornali italiani sarebbe quello di non mostrare proprio la targa nelle foto dei servizi, oppure di scegliere più spesso  esemplari con targa nuova. Basterebbe sequestrare l'elenco dei clienti delle tre-quattro ditte che replicano le targhe per sapere quante migliaia di auto storiche circolino con targa falsa... ;)

 

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