Autore Topic: La Manovella di dicembre 2011  (Letto 2213 volte)

Offline dariodb

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La Manovella di dicembre 2011
« il: 24 Gennaio 2012, 07:03:27 »
Non so se avete letto l'editoriale apparso su "La Manovella" n°12 2010 a firma del sullodato I.P. (Immutabile Presidente).

Ne riporto un passo testualmente:

"...Nell'ultimo week end sono stato a Perugia per un incontro in Regione con i Club umbri, onde (sic) cercare di ottenere il rispetto delle norme statali in materia di tasse automobilistiche. Norme violate, senza alcuna spiegazione logica, dai governanti regionali che, anziché dare il buon esempio nel rispetto delle leggi statali, preferiscono violarle, sicuri dell'impunità. Non so che cosa seguirà, ma di certo, non ci si può arrendere ai soprusi."

Aldilà delle già citate osservazioni stilistiche (sembra di leggere il De bello Gallico), il tono dittatoriale e quant'altro vi invito a fare una disamina dei contenuti. Dunque l'I.P. venuto (un po' in ritardo) a conoscenza che in alcune regioni di confine, alcuni riottosi osano opporsi all'ineffabile Verbo, parte a spron battuto per ripristinare al più presto l'osservanza delle "norme statali in materia di tasse automobilistiche". Forse che il ministro Tremonti lo ha nominato proconsole in Umbria con poteri assoluti? Pare di no anche perché trattasi di persona (il ministro) molto avveduta tecnicamente. Allora si tratta forse di un intervento delle "Conferenze stato regioni e unificata"? Anche qui pare di no. Allora forse Napolitano, nella qualità di presidente del CSM, ha voluto intervenire sull'operato di organi giurisdizionali che, in sede giudicante, avevano emesso decisioni sgradite? Manco per idea.

Quindi se ne deve dedurre che siamo in presenza di un'iniziativa personale dell'ineffabile I.P. il quale, nientedimeno, decide di "rimettere a posto le cose" ripristinando la legalità in quelle regioni dell'impero ove alcuni pericolosi sediziosi hanno osato addirittura pensarla in modo diverso, eversivo e comunque non allineato al suo personale pensiero.

Secondo voi si tratta proprio di ripristinare la legalità fiscale, attività in cui i cittadini italiani sono da sempre poco versati, oppure di difendere interessi corporativi?

Attendo una vostra interpretazione e se c'è qualche sostenitore dell'I.P. questo è il momento di sfoderare la penna. Magari scrivendo in italiano.

dario

 

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