Autore Topic: Riconoscimento auto storica  (Letto 12690 volte)

Offline Sovrasterzo

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Riconoscimento auto storica
« il: 23 Febbraio 2013, 06:16:26 »
Con le tante informazioni ottenute, risultatesi spesso purtroppo discordanti, non mi è ancora ben chiara la situazione attuale. Da quello che ho compreso, ma chiedo lumi a voi che siete senza dubbio molto più informati di me, in seguito all'entrata in vigore del DM 19 dicembre 2009 è necessario seguire procedure specifiche per il riconoscmento della storicità dell'auto.
Sono ad esempio necessarie le 6 foto (prima del decreto era mera procedura unicamente per la targa oro se non erro) e mantenere l'iscrizione al club federato anche successivamente al primo anno necessario per poter iscrivere l'auto come storica. Per quanto riguarda il bollo, invece, l'agenzia delle entrate ha chiarito nel 2011 che non è necessaria l'iscrizione al club. Quindi, qual'è la reale situazione? L'iscrizione al club serve annualmente sempre e comunque per ottenere agevolazioni assicurative? Ma non per il bollo? Esiste addirittura la possibilità di non iscriversi proprio ad un club? In caso non si rinnovi l'iscrizione annuale al club la validità del CRS decade? Qual'è attualmente l'atteggiamento dell'ASI verso l'applicazione degli impianti GPL o metano? Tempo fa erano tollerati ma non per la targa oro (se non erro).
Spero di non essere stato troppo dispersivo, ma purtroppo mi sono sinceramente smarrito nei meandri della nuova normativa.

Grazie a tutti anticipatamente per le risposte.

Offline nigel68

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Re: Riconoscimento auto storica
« Risposta #1 il: 23 Febbraio 2013, 07:38:49 »
Ciao, allo stato attuale (e per quel che ne so io):
1) Col nuovo D.M. è definita la procedura per l'iscrizione ad uno dei registri previsti dall'art. 60 CdS che definisce i veicoli storici. I registri sono FMI, ASI, Storico Lancia, Storico Fiat, R.I.A.R. (Alfa Romeo).
2) Una volta iscritta l'auto tramite la compilazione del Certificato di Rilevanza Storica (le foto più i dati tecnici, per la targa oro ASI sono necessarie più foto mi pare 12), non è più necessario rinnovare alcuna iscrizione a nessun club.
3) Il bollo è una tassa regionale, quindi a parte la legge 200 che ne disciplina i contenuti generali (tassa unicamente di circolazione per le over 30), occorre far riferimento alle norme regione per regione per le over 20. Molte accettano l'autocertificazione.
4) Le assicurazioni lavorano in libero mercato, quindi ognuna richiede ciò che crede: iscrizione ASI della macchina, del proprietario, di entrambi, di nessuno, solo Attestato di Datazione (che tra l'altro rilascia solo l'ASI), ecc ecc
5) Gli impianti GPL qualora installati in periodo storico documentabile (ad es. annotazione sul libretto nel 1969) non pregiudicano normalmente il rilascio del CRS, ma ovviamente il discorso targa oro è un'altra cosa... Non so come si comporta il RIAR, dovrei informarmi tramite un socio.

Ovviamente dato che l'età avanza  ;D avrò sicuramente dimenticato qualcosa, ma credo sia un punto di partenza... ;)
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Offline Sovrasterzo

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Re: Riconoscimento auto storica
« Risposta #2 il: 23 Febbraio 2013, 14:51:02 »
Ciao Nigel68 e grazie per la risposta. Provo a ricollegarmi agli interessantissimi punti che hai elencato:

1) E' possibile iscriversi ad uno dei registri previsti senza passare attraverso un club?
2) Quindi l'iscrizione al club (se necessaria) è comunque inutile dopo il primo anno, ovvero dopo che si abbia iscritto l'auto come storica. Questo è molto interessante perchè avevo trovato informazioni molto discordanti, secondo le quali si sarebbe obbligati ad iscriversi ogni anno al club fatta eccezione per i veicoli che non circolano. Questo perchè il bollo diventa ridotto a prescindere dopo che l'auto diventa ASI, mentre l'assicurazione avrebbe necessariamente dovuto richiedere la "tessera ASI" (spero di usare il termine corretto) che verrebbe rilasciata annualmente attraverso il club.
3) Questo significa che alcune regioni potrebbero richiedere anche la "tessera ASI" annuale, e di conseguenza l'annuale iscrizione al club? Per quanto riguarda l'autocertificazione, significa che addirittura non servirebbe il CRS?
4) Molto interessante, quindi non esiste una normativa specifica che obblighi le assicurazioni a richiedere determinati documenti? Neppure nel Codice delle Assicurazioni Private? Inoltre, che differenza c'è tra l'attestato di datazione e il certificato di rilevanza storica?
5) Per la targa oro ricordo che è sempre stato un problema, mentre per il risonocimento della storicità avevo sempre avuto pareri discordanti, fino al punto che mi fu riportato che l'ASI si sarebbe espressa asserendo che la trasformazione non sarebbe stata di impedimento a prescindere dalla data in cui fosse stata eseguita (ma non so se sia davvero così). Anche se non si ha alcun interesse alla trasformazione, perchè in teoria sono auto che dovrebbero circolare molto poco, darebbero però il vantaggio di ovviare alle norme antinquinamento, il che avrebbe forse fatto cambiare idea all'ASI. Comunque mi era stato riferito che una volta che l'auto viene riconosciuta storica la trasformazione a GPL o a metano non fa decadere la storicità, ovvero alcuni richiederebbero il CRS prima, per poi fare successivamente la trasformazione, è possibile?

Grazie ancora per la gentilissima risposta.

Offline nigel68

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Re: Riconoscimento auto storica
« Risposta #3 il: 25 Febbraio 2013, 08:00:46 »
Ciao Nigel68 e grazie per la risposta. Provo a ricollegarmi agli interessantissimi punti che hai elencato:

1) E' possibile iscriversi ad uno dei registri previsti senza passare attraverso un club? Per ASI (e FMI per le moto), occorre per forza passare da un Club, gli unici che hanno accesso diretto sono RIAR, Registro Fiat e Storico Lancia.
2) Quindi l'iscrizione al club (se necessaria) è comunque inutile dopo il primo anno, ovvero dopo che si abbia iscritto l'auto come storica. Esatto, c'è anche una circolare mi pare del Ministero dei Trasporti Questo è molto interessante perchè avevo trovato informazioni molto discordanti, secondo le quali si sarebbe obbligati ad iscriversi ogni anno al club fatta eccezione per i veicoli che non circolano. Questo perchè il bollo diventa ridotto a prescindere dopo che l'auto diventa ASI, mentre l'assicurazione avrebbe necessariamente dovuto richiedere la "tessera ASI" (spero di usare il termine corretto) che verrebbe rilasciata annualmente attraverso il club. L'assicurazione può fare ciò che vuole, quindi anche chiederti che tu rinnovi sempre la tessera
3) Questo significa che alcune regioni potrebbero richiedere anche la "tessera ASI" annuale, e di conseguenza l'annuale iscrizione al club? Per quanto riguarda l'autocertificazione, significa che addirittura non servirebbe il CRS? No le regioni non possono pretendere l'iscrizione a un club PRIVATO, può essere richiesta l'iscrizione del veicolo (una volta e stop come sopra); per l'autocertificazione delle ventennali cerca il blog dell'avv. Dario DiBello
4) Molto interessante, quindi non esiste una normativa specifica che obblighi le assicurazioni a richiedere determinati documenti? Neppure nel Codice delle Assicurazioni Private? Inoltre, che differenza c'è tra l'attestato di datazione e il certificato di rilevanza storica? Esatto, c'è piena e libera concorrenza, nessuna norma obbliga le assicurazioni in merito. L'Attestato di Datazione & Storicità lo rilascia solo l'ASI ed è un tesserino che attesta la data di costruzione in modo inequivocabile, certe assicurazioni lo richiedono (una "italianata", diciamola tutta)... gli altri registri, seguendo il dettato del nuovo D.M. rilasciano solo il CRS che serve sia per l'iscrizione al registro sia per le eventuali pratiche di immatricolazione/omologazione sostituendo anche la vecchia "Scheda Tecnica".
5) Per la targa oro ricordo che è sempre stato un problema, mentre per il risonocimento della storicità avevo sempre avuto pareri discordanti, fino al punto che mi fu riportato che l'ASI si sarebbe espressa asserendo che la trasformazione non sarebbe stata di impedimento a prescindere dalla data in cui fosse stata eseguita (ma non so se sia davvero così). Anche se non si ha alcun interesse alla trasformazione, perchè in teoria sono auto che dovrebbero circolare molto poco, darebbero però il vantaggio di ovviare alle norme antinquinamento, il che avrebbe forse fatto cambiare idea all'ASI. Comunque mi era stato riferito che una volta che l'auto viene riconosciuta storica la trasformazione a GPL o a metano non fa decadere la storicità, ovvero alcuni richiederebbero il CRS prima, per poi fare successivamente la trasformazione, è possibile? Qui non ti so rispondere... a mio avviso non essendo una modifica "radicale" in quanto si può sempre togliere e lasciando di fatto un paio di fori nel parafiamma
non va certo a inficiare la storicità di un veicolo, però è solo una mia personale opinione.

Grazie ancora per la gentilissima risposta.

 ;)
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Offline Sovrasterzo

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Re: Riconoscimento auto storica
« Risposta #4 il: 25 Febbraio 2013, 11:50:07 »
Ciao Nigel e grazie ancora. Riporto la tua parte in blu (spero di fare bene):

1) Per ASI (e FMI per le moto), occorre per forza passare da un Club, gli unici che hanno accesso diretto sono RIAR, Registro Fiat e Storico Lancia. Questo significa che sia possibile iscriversi ai registri che hai elencato (con una Alfa Romeo, una FIAT o una Lancia) direttamente senza passare da nessun club federato? La procedura quale sarebbe?

2) L'assicurazione può fare ciò che vuole, quindi anche chiederti che tu rinnovi sempre la tessera Conosci qualche compagnia di assicurazioni che non richiede l'iscrizione annuale?

3) No le regioni non possono pretendere l'iscrizione a un club PRIVATO, può essere richiesta l'iscrizione del veicolo (una volta e stop come sopra); per l'autocertificazione delle ventennali cerca il blog dell'avv. Dario DiBello Interessante la possibilità di autocertificare la storicità del veicolo.

4) Esatto, c'è piena e libera concorrenza, nessuna norma obbliga le assicurazioni in merito. L'Attestato di Datazione & Storicità lo rilascia solo l'ASI ed è un tesserino che attesta la data di costruzione in modo inequivocabile, certe assicurazioni lo richiedono (una "italianata", diciamola tutta)... Sono d'accordo, perchè la data di immatricolazione è già presente sulla carta di circolazione ed anche se reimmatricolata viene riportata la dicitura "già targata come". Sempre che però non faccia fede l'anno di costruzione e non di immatricolazione.

5) Qui non ti so rispondere... a mio avviso non essendo una modifica "radicale" in quanto si può sempre togliere e lasciando di fatto un paio di fori nel parafiamma non va certo a inficiare la storicità di un veicolo, però è solo una mia personale opinione.
L'importante è che non sia stabilito nulla nella normativa, perchè senza nulla di scritto diventa difficile, secondo me, che possano dare parere negativo.

Grazie di nuovo per la gentilissima risposta.

Offline il Manta

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Re: Riconoscimento auto storica
« Risposta #5 il: 25 Febbraio 2013, 11:51:45 »
Ma per innescare tutta la procedura, fa fede la data di prima immatricolazione o la data di effettiva costruzione del veicolo? Se la seconda, dove vado a ricavarla?

Grazie!

Offline nigel68

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Re: Riconoscimento auto storica
« Risposta #6 il: 25 Febbraio 2013, 13:19:54 »
Fa sempre fede la data di costruzione. Se non viene riportata sul libretto (quelli nuovi) come "data di prima immatricolazione" alla lettera B) della prima pagina, ecco che serve l'Attestato di Datazione & Storicità (per chi lo rilascia) o il CRS. Di solito l'anno di prima immatricolazione coincide con la data di produzione ma non sempre.
Ad esempio la mia ex-Chrysler del '58 che era stata nazionalizzata nel 2010 riportava alla lettera B) 1958...perchè così era riportato sulla scheda tecnica ASI, oggi sostituita dal CRS.
Sui vecchi libretti si trova di tutto: Jaguar del 53 targate in italia nel 1963 che vengono considerate ugualmente storiche (cinquant'anni invece che sessanta), Corvette targate in Germania nel 1980 ma nate nel 1977, quindi con libretto che riporta 1980 da conversione tedesca... il solito casino.
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Offline blondz101

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Re: Riconoscimento auto storica
« Risposta #7 il: 25 Febbraio 2013, 13:20:49 »
Io ho fatto da poco le pratiche per il bollo agevolato. La mia auto ha 21 anni. Mi sono iscritto ad un club federato che mi ha rilasciato un certificato che attesta che l'auto è di interesse storico. L'ho portato agli uffici della GEC (società che si occupa delle tasse auto a Torino e provincia), ho compilato un foglio con allegato il suddetto certificato e mi hanno ridotto il bollo seduta stante. Per l'assicurazione, invece, tutte le compagnie che ho contattato, mi hanno solo detto che serviva un "foglio ASI" (ignoranza incredibile, NESSUNA compagnia mi ha saputo dire con precisione che documenti servissero). Allora sono andato di persona i un paio di assicurazioni, che mi hanno fatto vedere che documenti hanno prodotto altri clienti. In pratica le compagnie qui da me vogliono la F.I.V.A., ed alcune anche il tesserino personale di iscrizione ASI, con rinnovo annuale.

Offline nigel68

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Re: Riconoscimento auto storica
« Risposta #8 il: 25 Febbraio 2013, 13:22:21 »
...In pratica le compagnie qui da me vogliono la F.I.V.A.,

Intesa come Passaporto FIVA ???
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Offline blondz101

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Re: Riconoscimento auto storica
« Risposta #9 il: 25 Febbraio 2013, 13:30:46 »
Questa:

http://www.asifed.it/template_pagine/pg_11.asp?idct=79&idlv=40 per la auto con più di 20 anni

http://www.asifed.it/template_pagine/pg_11.asp?idct=81&idlv=40 per le auto con più di 30 anni

Edit: Sono riuscito a trovare un'immagine di quello che richiedono da me.
« Ultima modifica: 25 Febbraio 2013, 13:37:42 da blondz101 »

Offline nigel68

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Re: Riconoscimento auto storica
« Risposta #10 il: 25 Febbraio 2013, 14:13:51 »
E' l'attestato di storicità, il passaporto (o carta d'identità) FIVA è un'altra cosa  ;)
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Offline blondz101

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Re: Riconoscimento auto storica
« Risposta #11 il: 25 Febbraio 2013, 14:32:31 »
Ah sì? Io pensavo, avendo letto FIVA in alto, che fosse la carta d'identità storica. Sulla base di che documenti viene rilasciato? CRS o ADS? Grazie!

Offline Sovrasterzo

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Re: Riconoscimento auto storica
« Risposta #12 il: 25 Febbraio 2013, 14:50:04 »
Fa sempre fede la data di costruzione. Se non viene riportata sul libretto (quelli nuovi) come "data di prima immatricolazione" alla lettera B) della prima pagina, ecco che serve l'Attestato di Datazione & Storicità (per chi lo rilascia) o il CRS. Di solito l'anno di prima immatricolazione coincide con la data di produzione ma non sempre.
Se sulla carta di circolazione viene riportata una data di almeno 20 anni di anzianità non sarebbe sufficiente come prova? Magari l'auto sarebbe più vecchia, ma comunque 20 anni li avrebbe di sicuro. In questo caso, essendo riportata una data di immatricolazione anteriore di oltre 20 anni, il CRS sarebbe superfluo?

Offline Sovrasterzo

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Re: Riconoscimento auto storica
« Risposta #13 il: 25 Febbraio 2013, 14:59:19 »
Questa:

http://www.asifed.it/template_pagine/pg_11.asp?idct=79&idlv=40 per la auto con più di 20 anni

http://www.asifed.it/template_pagine/pg_11.asp?idct=81&idlv=40 per le auto con più di 30 anni

Edit: Sono riuscito a trovare un'immagine di quello che richiedono da me.

Intanto Grazie per i link. Poi, da quello che leggo, il CRS servirebbe solo ed unicamente per le auto con oltre 30 anni, mentre per quelle con oltre 20 anni servirebbe il certificato di identità. In merito a quest'ultimo, a cosa seve in sostanza? Se il veicolo ha superato la revisione obbligatoria e se la carta di circolazione riporta una data di immatricolazione di oltre 20 anni, va da se che il veicolo non deve essere malmesso (prova la revisione) e deve essere stato fabbricato almeno 20 anni prima (prova la data di immatricolazione). Sinceramente questa cosa dell'ASI e dei club federati mi sembra un passaggio inutile che costa anche parecchi soldi. Perchè devo iscrivermi per forza a un club se mi interessa unicamente avere i diritti che la normativa prevede per i veicoli con almeno 20 anni? Capirei se dovessi provare la data costruzione per interesse mio, ad esempio data di immatricolazione 20 anni ma di costruzione 30 anni, ma se la data di immatricolazione mi è sufficiente che senso ha?
« Ultima modifica: 25 Febbraio 2013, 15:02:09 da Sovrasterzo »

Offline blondz101

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Re: Riconoscimento auto storica
« Risposta #14 il: 25 Febbraio 2013, 15:05:52 »
Diciamo che i club possono avere scopo di "filtro". Altrimenti mi immagino che chiunque abbia un'auto di 20 anni, possa chiedere gli sgravi fiscali per circolare in tranquillità per andare al lavoro. Anche se è già così, ma il club dovrebbe filtrare le richieste assurde. Invece mi sa che si intascano solo i soldi dell'iscrizione, e poi ti passano qualsiasi auto. Trovo giusto che, se vuoi avere gli sgravi per un'auto di 20+ anni, devi avere un'altra auto per l'utilizzo giornaliero. Al tempo stesso, però, in questo modo viene discriminato il vecchietto che ha la sua 850 da 40 anni e non può permettersi di cambiarla. La classica coperta troppo corta...

Per i documenti, io aspetterei gente più esperta, hai letto sopra che quello che ho linkato non è quello che pensavo?

 

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