Cosa c'entra con Dario Di Bello? Quel signore ha fatto di tutto per evitare che la storicità, principalmente a 20 anni, venisse determinata dall'ASI in monopolio (che poi monopolio non è, ma evidentemente non se n'è accorto) introducendo il concetto che l'età del veicolo potesse essere autocertificata anziché passare per un documento rilasciato da qualcuno.... Sia esso l'ASI o il Registro Fiat ecc ecc.
Mi dispiace, ma sei fuori strada, sono due normative completamente diverse, e Dario ha sempre e solo trattato di tassa automobilistica, non di C.d.S.; ha evidenziato come l'ASI avesse sempre prodotto determinazioni che non erano tali, ai sensi della L.342/2000, in merito alla tassa di circolazione forfettaria, assolutamente non in merito alla "storicità" del veicolo ai sensi del C.d.S.
Siccome l'ASI non produceva la lista degli autoveicoli ("determinazione da aggiornare annualmente"), al contrario della FMI per i motoveicoli, la Cassazione ha stabilito che si possa meramente autocertificare la corrispondenza alla "non determinazione fatta", siccome l'ASI non ha mai potuto fare quello che ha sempre fatto, ovvero indicare come di "
particolare interesse storico e collezionistico" gli autoveicoli con almeno vent'anni di vetustà purché iscritti nel proprio Registro; ovvero, la Cassazione ha ritenuto idonea solo la parte in merito all'età, la quale può essere autocertificata (chiaramente dichiarando il decoroso stato di conservazione, ecc.). Dunque, Dario non ha fatto altro che far valere i diritti dei Cittadini, non di certo altro, e solo ed esclusivamente in merito alla tassa automobilistica.
Obiezione ineccepibile dal punto di vista giuridico ma che ha sollevato un polverone di sentenze, ricorsi, Regioni, TAR e minchiate varie che solo in italia siam capaci di creare. Il tutto per cosa? Per far pagare il bollo ridotto di una A112 ?
Dubito fortemente che sia stata l'unica parte in causa, comunque, l'Italia non cambia perché c'è troppa gente che non combatte come lui, quindi secondo me è da ammirare (a prescindere che dall'altra parte ci sia l'ASI o meno, intendiamoci), non da criticare. Con la questione che "tanto siamo in Italia" e si "alzano i polveroni", non cambia mai nulla.
I problemi del settore delle storiche ci sono sempre stati, e l'unico ente che è riuscito negli anni a dar voce agli appassionati è stato proprio l'ASI nel bene e nel male. Ha fatto delle cazzate, ho visto delle auto omologate COL NOME SBAGLIATO, ma alla fine è un referente di indiscussa autorità. Solo chi vive questa passione da anni con entusiasmo impegno e dedizione può capire la rabbia che ognuno di noi prova quando degli incompetenti seduti in un ufficio di Roma parlano di cose senza sapere qual'è la realtà.
Sono pienamente d'accordo con te, tant'è che io sono a favore di dare all'ASI quelle competenze che oggi non ha, ma che invece dovrebbe avere. Capiamoci:
- L'ASI (e gli altri Registri di cui all'Art. 60) decidono se un veicolo possa o meno diventare
"di interesse storico e collezionistico", iscrivendolo nei propri Registri, rilasciando il CRS (Art. 60 del C.d.S., Art. 215 del Reg. di Att., D.M. 17/12/2009).
- L'ASI e la FMI (nessun altro), decidono quali veicoli siano di
"particolare interesse storico e collezionistico", per ottenere il trattamento agevolato sulla tassa automobilistica, stilando una lista (determinazione) di veicoli da aggiornare annualmente, non potendo assolutamente pretendere l'iscrizione (Art. 63 della L. 342/2000).
Questo è il punto, la folle differenziazione che il Legislatore fece creando due definizioni, molto simili nella forma, ma completamente diverse nel significato: vanno unificate, questa è l'unica soluzione percorribile.
Continui a sostenere che non hai una storica e non hai interesse a difendere questo o quel provvedimento. Appunto, questo è il tuo problema, se avessi una storica, partecipassi ai raduni, andassi a fare le revisioni insieme e bastardi analfabeti mangiastipendio che si fanno chiamare "ingegneri della Motorizzazione", facessi il pieno di benzina (scadente) ad un prezzo assurdo, ti trovassi un Carabiniere che ti contesta le cinture senza l'etichetta CE e via discorrendo, allora capiresti veramente cosa bisogna fare per non far morire questo settore ma anzi per farlo decollare e a quali problemi andiamo incontro ogni giorno.
Purtroppo non siamo tutti particolarmente abbienti, me lo concederai, inoltre io non me ne vergogno affatto. Inoltre lo preciso per chi potesse pensare che io possa avere qualche interesse in ballo. Comunque, conosco quanto da te citato molto bene, siccome ad oggi non ho più una "storica", ma non è stato così sempre.
Premesso questo, la soluzione sarebbe applicare il trattamento agevolato della tassa automobilistica dal momento che un veicolo sia diventato più
vecchio di 30 anni? Senza che nessun Registro l'abbia né controllato né iscritto? Né una volta né mai? Questa sarebbe la soluzione?
Nigel, io proprio non ti seguo, senza offesa, te lo scrivo con grande rispetto, ma non trovo un nesso tra le varie questioni. Una volta mi scrivi che la tassa di proprietà ("intera") non sarà di certo un problema per il mantenimento di una "storica", mentre un'altra che l'eventuale applicazione della tassa forfettaria (non più di circolazione) di 25.82 €/anno, sarebbe da retaggio comunista, un'altra ancora che sia giusto che la "storicità" cominci dai 30 anni, seppur la "storicità" competa tutt'altra normativa.
Chiariscimi per favore cosa vorresti, perché non ti riesco a seguire, differenziando la classificazione di "veicolo storico" ed il trattamento agevolato della tassa automobilistica (siccome, volenti o nolenti, in Italia sono due normative completamente diverse, ed a queste bisogna fare riferimento).
Non abbiamo bisogno di intasare le aule dei tribunali di ricorsi e contro-ricorsi, ma di una normativa snella e di una fiscalità stabile e non oppressiva, al passo con gli altri Paesi. Stralcio dell'articolo di abolizione dei commi (o di come cazzo si chiamano) e stop!
Intasare le aule? Guarda che i ricorsi Dario li ha vinti... le aule le hanno intasate le Regioni che non vogliono rispettare la Legge, che è ben diverso.
Per la normativa snella invece, con me sfondi una porta aperta, basti confrontare la mia proposta con l'Art. 63 attuale, e se non è snella questa...
Per lo stralcio, il PD è fermamente contrario, e le Regioni ancora di più, cosa facciamo? Gli diciamo "stralcio e stop!"? il risultato sarebbe "modifica prospettata e stop!"...
Secondo me è ben meglio aver prodotto una proposta di mediazione, la quale andrebbe bene a tanti, e migliorerebbe lo stato attuale del motorismo storico in toto, poi chiaramente sei libero di avere un parere diverso, ci mancherebbe.
In questo contesto, non tenere conto dell'ASI, rappresentante FIVA (insieme al RIVS) è l'errore più grande che si possa fare. Auspico che in sede istituzionale questa associazione faccia sentire il suo peso nel modo migliore, anche per non veder vanificata l'opera di Vittorio Zanon di Valgiurata, senza il quale non saremmo nemmeno qui a parlare di storiche. Concludo dicendo che non sono nemmeno tesserato ASI tanto per chiarire...
Non ho mai avuto dubbi che tu potessi avere qualche interesse in ballo, non c'è bisogno di chiarirlo a me che ti leggo da tanto, se avessi avuto questa idea non passerei assolutamente tempo a confrontarmi, ma capisco che il Forum sia pubblico e lo leggano in tanti, dunque la precisazione possa essere generica.
Premesso questo, dell'ASI, io ne tengo ben conto, siccome con la mia proposta gli verrebbero affidati poteri i quali, ad oggi, non ha, e che con la proposta di Governo avrebbe ancora meno, ovvero zero totale in materia di tassa automobilistica.
Tra testi e repliche stiamo facendo nostri i conflitti del sistema, ricordate?
Non avremo futuro senza un passo indietro, da una parte e dell'altra;
non attendiamo che la corda si spezzi come han fatto Asi-Aci,
perché allora saremo tutti in terra
Il passo indietro lo faccio volentieri io, ma non sulla proposta normativa chiaramente, che rimane esattamente quella, a meno che non vengano fatte proposte di modifica le quali vadano oltre lo "stralcio" menzionato, semplicistico quanto impercorribile.