Ho letto le vostre proposte e i vostri pareri e credo, al da là delle diverve vedute, che sia lodevole l'impegno di ciascuno a scrivere e ribadire la propria visione della questione.
Umilmente, vorrei esrimere la mia.
Ho notato che nè in questo topic nè nel precedente si è accennato alla ratio legis della legge 342/200, ossia la conservazione dei veicoli, in qualunque stato essi si trovino: perciò è stata prevista l'esenzione a partire dai 30 anni a prescindere dalle condizioni del veicolo, e agevolare quindi i proprietari al possesso degli stessi, anche se temporaneamente impossibilitati a rimetterli in circolazione e favorendo magari la cessione ad un altro appassionato attraverso l'ipt ridotta(altro tassello della conservazione) e disincentivare la rottamazione.
Personalmente mi trovo d'accordo con questo intervento e col coerente agire dell'FMI rispetto alla legge che ha sempre individuato i modelli per i veicoli tra i 20 e i 30 anni e non i singoli esemplari, ribadisco, secondo la ratio legis, senza subordinarli all'iscrizione all'FMI, agendo correttamente.
L'Asi ha agito in maniera divergente dalla suddetta ratio legis individuando singoli esemplari e non i modelli per di più subordinando la storicità all'iscrizione stessa del singolo veicolo.
Quindi qualsiasi proposta di emendamento non può snaturare la legge, questo è un punto pacifico da cui non dobbiamo prescindere, dunque non si può legare l'esenzione del bollo(tasa di proprietà) all'iscrizione ad un registro anche per le 30enni.
Sarebbe bastato agire come l'FMI da parte dell'ASI e ad es. individuare come di interesse storico non tutte le tipo ma solo la 1800 16v e la 2000 16v al compimento dei 20 anni e non le versioni più basse di cilindrata e potenza e più diffuse; stesso discorso per altri modelli di fascia medio bassa, che non sto qui ad elencare, spero si sia capito il meccanismo.
Rimane il problema di rimediare all'andazzo e abuso di questi anni che ha portato alla proliferazione di veicoli storici tra i 20 e i 30 anni attraverso il suddetto meccanismo di cetificazione dei singoli esemplari, e di altrettanti falsi appassionati ma semplicemente furbi nell'accezione italiana del termine, e non si può andare avanti così obbiettivamente: dopo le uno,( è solo un esempio di vettura diffusa ma il fenomeno non è limitato a questo modello) adesso hanno 20 anni le prime punto e ne girano tantissime e non possiamo pensare che a 20 anni uno punto 55 sia storica, lo sarà a 28-30 come ritengo sia giusto considerare storica ormai una Uno 45 fire del 1985 o una 900 es del 1984 ormai rara.
Quindi la mia idea è molto semplice:
- o si trova una via di mezzo e si porta la possibilità di esentare dal bollo da 20 a 25 anni (5anni non sono pochi)
- o si pone un limite di potenza in modo da favorire la conservazione dei modelli più blasonati e si evita che circolino utilitarie eticchettate come storiche: ad es. tornando alla punto la Gt verrebbe agevolata mentre le 55 non sarebbero storiche e troveremo a 30 anni solo quelle che magari sono state poco utilizzate dall'anziano che la tiene in garage: ovviamente le gt sono molte meno ed è difficile che uno la usi per andare a fare la spesa o al lavoro tutti i giorni. Inoltre le gt circolanti sono ovviamente molte meno delle varie punto 55, 60 ,75 ecc. circolanti. Moltiplicato per tanti altri modelli questo farebbe circolare molte meno false storiche. Nulla in conrario invece a certificare a 20 anni una lancia thema ie, che non è un'utilitaria ed è molto più difficile che la si usi come un'utilitaria viste le dimensioni e i costi di manutenzione di parecchio superiori ad una punto et similia.
Insomma, un correttivo è necessario introdurlo, che riduca il numero dei potenziali falsi veicoli 20ennali.
Inoltre non credo che il provvedimento sia fatto per recuperare gettito dal bollo delle 20enni quanto piutto sto di farle rottamare o per aquistare un'auto nuova o favorire l'acquisto di un'usato più recente che ha il bollo più alto perchè le potenze delle auto più recenti sono più elevate e il bollo si paga a kw e il fisco guadagnerebbe con le tasse sui passaggi di proprietà e la rottamazione della vecchia auto.
Rimane poi il probelma di quelle già iscritte asi e agevolate fiscalmente: hanno un diritto acquisito o dovrebbero riprendere a pagare il bollo? Secondo me sarà una cosa che creerà piuttosto caos sopratutto per i modelli più potenti, ci saranno un sacco di ricorsi alle commissioni tributarie, Come si può togliere una storicità acquisita e la connessa agevolazione fiscale?