Il "non c'è tempo di fare diversamente" mi sembra un preludio a una grossa infinocchiata collettiva (per non usare termini più duri).
So che sembra strano in italia, ma c'è anche chi non ha secondi fini e fa le cose perché ci crede.
Non mi sembra che tu la pensi come me, altrimenti non ti sarebbe nemmeno passata per l'anticamera del cervello di proporre una cosa simile.
Faccio l'ultimo tentativo. Ci sono due sole possibilità ad oggi:
1 - Nessun trattamento tributario agevolato, zero di zero, per le 20-29enni, con conseguente demolizione o radiazione per esportazione estera di una larga fetta di esse (le poche Regioni che hanno leggi regionali interne in vigore verranno costrette a cambiare nel 2016 dalla Consulta, è solo questione di tempo).
2 - Siccome i Registri previsti dall'Art. 60 del C.d.S. (TUTTI, non solo l'ASI) sono gli unici ad avere,
già ora la facoltà di certificare i veicoli come "di interesse storico e collezionistico", si propone di concedere il trattamento agevolato tributario solo ai veicoli in oggetto a prescindere da che abbiano 20/25/30/35 anni.
Se non la intendi neppure così, ci rinuncio.
Quale sarebbe la difficoltà ad affidare a enti statali (MCTC, MC o UCO che dir si voglia) la determinazione del possesso delle caratteristiche atte a ottenere l'esenzione dal bollo?
La difficoltà sarebbe la modifica del C.d.S., il quale è stato in commissione trasporti per altre modifiche per oltre un anno, ed ora è in fase finale (ergo, non lo modificheranno, né tanto meno entro i tempi ristrettissimi che abbiamo). Oltre al fatto che ricomprenderesti conseguentemente la normativa tributaria.
Quale sarebbe il problema nel determinare la tassa di possesso (che questa è) in ragione di percentuale in base ai km annui percorsi?
Addirittura vorresti modificare il testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche (DPR 39/1953): ancora più difficile. Manta, tu fai discorsi, condivisibili o meno, tralasciando completamente la fattibilità giuridica, e credimi che giuristi non ci si improvvisa, è molto più complesso di quel che possa sembrare (sono come enormi "puzzle" da dover mettere insieme, con criteri normativa gerarchici, prassi, e non solo, da dover rispettare).
Tipo bollo intero a chi si spara 10-15.000 km/anno fino ad arrivare a ZERO per chi non usa l'auto manco per il giro del giardino? Tanto in sede di revisione biennale vengono rilevati anche i km, quindi se qualcuno dichiara il falso salta fuori subito...
Tralasciando l'estrema difficoltà a livello giuridico, sulla quale non mi dilungo (ma se ti interessa lo faccio), con tutti i km scalati che ci sono in giro (vedi i servizi de Le Iene & C. e ti renderai conto che è una media altissima) sarebbe inapplicabile. Servirebbe un metodo ben più invasivo, ovvero la scatola nera, ma siamo ben al di la dal divenire di essa, siccome è arenata in un DM il quale è, volutamente, mancante (se interessa lo illustro nel dettaglio).
NB: quella che le assicurazioni chiamano in gergo "scatola nera" non è quella già prevista dalla normativa, ergo, è inidonea a tal fine.
Ripeto, il voler affidare a un ente privato la gestione di un interesse pubblico, facendola passare per l'unica soluzione possibile da attuare prima dell'Armageddon finale delle auto storiche/d'epoca, mi puzza di politichese scorretto. Tanto, per pagare un bollo in più o in meno per quest'anno oramai ci siamo, quindi ci si può ragionare con più calma.
Io scorretto non lo sono mai stato, premesso questo: non c'è nessuna calma, come già spiegato e rispiegato, perché il parco veicolare con 15/19 anni circa, ma non solo, prenderà la via dei demolitori o dell'estero, perché tanti, di sentirsi dire che dovranno pagare senza riduzione alcuna pure dopo i 20 anni, non ci penseranno un secondo nell'agire. E si, sarà un "Armageddon".