Autore Topic: Vendita auto storica  (Letto 10762 volte)

Offline Sovrasterzo

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Vendita auto storica
« il: 18 Marzo 2013, 14:38:08 »
In caso di vendita di un'auto storica, è necessario:

1) Non richiedere nessun nuovo documento all'ASI.

2) Richiedere un nuovo ADS, ma non un nuovo CRS.

3) Richiedere un nuovo CRS, ma non un nuovo ADS.

4) Richiedere sia un nuovo ADS, che un nuovo CRS.

PS: Quattro clubs, quattro versioni differenti...

PPS: Grazie a tutti per la risposta che spero possa essere finalmente risolutiva ;)

Offline EffeEffe

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Re: Vendita auto storica
« Risposta #1 il: 18 Marzo 2013, 15:20:43 »
Nessuno ti obbliga a variare i nominativi precedenti. Si consiglia di far aggiornare l'ADS. Il CRS credo che non possa subire modifiche. Se avessi sbagliato, correggetemi.

Offline Sovrasterzo

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Re: Vendita auto storica
« Risposta #2 il: 18 Marzo 2013, 15:40:30 »
Nessuno ti obbliga a variare i nominativi precedenti. Si consiglia di far aggiornare l'ADS. Il CRS credo che non possa subire modifiche. Se avessi sbagliato, correggetemi.
Grazie per la prima risposta! Ora aspettiamo il parere di tutti gli altri poi faremo una media.

Per ora la tua risposta è il punto 1.

Offline Sir Arthur

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Re: Vendita auto storica
« Risposta #3 il: 19 Marzo 2013, 09:57:22 »
Purtroppo in Italia è così! Chiedi parere a persone che dovrebbero conoscere perfettamente la normativa a riguardo e invece... ognuno dice la sua!!
Quando stavo restaurando la 600 Multipla, chiesi un parere a 3 'Ispettori' dell'ASI.... Tre risposte differenti e discordanti!!
Scusate l'OT ma era necessario!!

Tornando al discorso della vendita, il nuovo proprietario dovrà comunicare all'ASI la vendita, in modo che possa aggiornare l'ADS.
Ho trovato una comunicazione dell'ASI in merito che recita:
"Coloro che, prima del 19.03.2010, hanno ottenuto un attestato di datazione e storicità, oppure un certificato di identità, non hanno necessità di ottenere, per lo stesso veicolo, un CRS, dal momento che il certificato precedentemente rilasciato ha la stessa validità, così come le domande presentate prima di tale data."
Conoscere i luoghi, vicino o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica vera, è geografia.  J.W.Goethe

Offline Sovrasterzo

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Re: Vendita auto storica
« Risposta #4 il: 19 Marzo 2013, 11:41:02 »
Grazie per la risposta anche a te!  ;)

Purtroppo in Italia è così! Chiedi parere a persone che dovrebbero conoscere perfettamente la normativa a riguardo e invece... ognuno dice la sua!!
Quando stavo restaurando la 600 Multipla, chiesi un parere a 3 'Ispettori' dell'ASI.... Tre risposte differenti e discordanti!!
Sono assolutamente d'accordo con te! Per avere accesso ad un diritto che ci da l'Art. 60 del C.d.S. (tra i vari) non solo siamo costretti a spendere soldi per tessere e carte di ogni tipo, non solo dobbiamo attendere mesi e mesi (a volte oltre 1 anno) per ottenere la documentazione, ma addirittura dobbiamo destreggiarci tra chi dovrebbe sapere (oltre che controllare) ma poi in realtà non c'è un club che dia un'informazione che sia uguale a a quella di un altro. Comunque mi scuso anch'io e chiudo l'OT.

Citazione
Tornando al discorso della vendita, il nuovo proprietario dovrà comunicare all'ASI la vendita, in modo che possa aggiornare l'ADS.
Quindi la tua risposta è il punto 2.

Citazione
Ho trovato una comunicazione dell'ASI in merito che recita:
"Coloro che, prima del 19.03.2010, hanno ottenuto un attestato di datazione e storicità, oppure un certificato di identità, non hanno necessità di ottenere, per lo stesso veicolo, un CRS, dal momento che il certificato precedentemente rilasciato ha la stessa validità, così come le domande presentate prima di tale data."
Questa è la comunicazione fatta dal presidente dell'ASI in data 20/12/2011, ma si riferisce al discorso dell'ottenimento del CRS in generale, non in merito al passaggio di propietà. Mi spiego, il DM 17/12/2009 stabilisce che possano essere iscritti nei Registri solo i veicoli che ottengano il CRS, ma ovviamente la disposizione vale per tutti i veicoli che diventino di interesse storico dal 19/3/2010, data di entrata in vigore del DM stesso. Quindi il presidente ha precisato che i veicoli precedentemente iscritti a tale data non sono tenuti a richiederlo.

Non ho invece purtroppo trovato nessuna comunicazione in merito al passaggio di propietà da parte del presidente. Questo significa che, non essendo previsto da nessuna normativa l'obbligo di richiedere alcuna nuova documentazione piuttosto che l'aggiornamento, solo chi gestisce i Registri può stabilire che ciò avvenga. Quindi se l'ASI non ha mai dato, non da e non darà comunicazioni in merito, l'ADS ed il CRS nascono e restano con il nominativo di chi a suo tempo li aveva richiesti, a prescindere dal fatto che il veicolo cambi poi propietà.

PS: La mia risposta è il punto 1 (lo scrivo ora perchè nel primo post non lo avevo fatto ;D).

Offline balgi

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Re: Vendita auto storica
« Risposta #5 il: 20 Marzo 2013, 07:21:15 »
Il mio parere/convincimento:
-in caso di passaggio di proprietà di un veicolo storico, in possesso dell'ADS e del CRS, il nuovo proprietario deve inviare all'Asi (per il tramite del suo club) il certificato di storicità, unitamente alla ricevuta di versamento di euro 10.33 ed alla fotocopia della sua carta di identità.
-l'Asi rilascerà un nuovo Ads
Questa procedura si rende necessaria per la questione fiscale. Periodicamente l'Asi invia (o dovrebbe farlo) all'agenzia delle entrate-riscossione bolli l'elenco dei veicoli in possesso dell'Ads. Poichè le Regioni italiane hanno diverse leggi in merito al bollo, questa procedura si rende indispensabile per legare la vettura alla nuova residenza del nuovo proprietario.

- il Crs rimane quello di primo rilascio.
Marco
Triumph Spitfire MkIII-Renault 21 2l turbo-Moto Guzzi Airone 250 sport-Yamaha GTS 1000

Offline Sovrasterzo

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Re: Vendita auto storica
« Risposta #6 il: 20 Marzo 2013, 12:01:16 »
Grazie per la risposta!  ;)

Quindi la tua risposta è il punto 2.

Per quanto riguarda gli sgravi fiscali, ovvero i vantaggi in merito al bollo che passa da essere tassa di proprietà a tassa di circolazione (va pagato solo in alcune regioni con una cifra minima mentre in altre va totalmente in esenzione) oltre che i vantaggi in merito alla IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione) ovvero ai costi del passaggio di propietà; il PRA e l'ACI su mia richiesta mi hanno comunicato che una volta che nei registri del PRA viene scritto che il viecolo è di interesse storico (con il relativo ADS) la procedura ha termine anche se il veicolo venisse successivamente ceduto.
Inoltre, per quanto riguarda il nuovo propietario, non esite una normativa che lo obblighi ad essere iscritto ad un Club, siccome non tutte le compagnie di assicurazione richiedono la tessera Socio ASI per ottenere le agevolazioni. Quindi, siccome l'iscrizione è sempre necessaria solo per ottenere l'iscrizione del veicolo, ovvero per ottenre l'ADS ed il CRS, ci sono diversi possessori di auto storiche ha hanno acquistato veicoli già iscritti nei Registri ASI ma che non sono mai stati Soci ASI loro stessi (150 € all'anno ripsarmiati, tanto per intenderci).
Per quanto riguarda la residenza del nuovo propietario, questa è già riportata sul CDP (Certificato di Propietà) e sulla CdC (Carta di Circolazione), quindi l'ADS ha mero valore fiscale.

PS: Comunque basterebbe che sia l'ADS che il CRS non riportassero mai i dati del richiedente, bensì solo quelli del veicolo, ed i dubbi sarebbero tutti risolti, ma su questo può agire solo il Ministero, siccome la documentazione è stabilita a livello normativo.
« Ultima modifica: 20 Marzo 2013, 12:05:34 da Sovrasterzo »

Offline Sovrasterzo

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Re: Vendita auto storica
« Risposta #7 il: 23 Marzo 2013, 04:52:36 »
Sinceramente mi sarei aspettato molte più risposte, ma penso che questo sia sintomo del fatto che ci siano molti dubbi in merito a questo argomento. Quindi direi di modificare un po' le domande, piuttosto che il sondaggio:

Avete mai comprato un'auto già storica, ovvero già munita della documentazione cioè già iscritta nei Registri ASI? Come vi siete comportati in merito alla documentazione in oggetto? Avete comunicato qualcosa all'ASI? Siete stati contattati voi dall'ASI stessa?

Grazie a tutti.

Offline aldoz

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Re: Vendita auto storica
« Risposta #8 il: 23 Marzo 2013, 06:16:02 »
Secondo me dal punto di vista fiscale il problema è sentito solo per le macchine con meno di trenta anni e questo può spiegare la diversa interpretazione della normativa da parte dei vari attori che sono più specializzati sulle trentennali.

Diverso è il discorso per l'aspetto assicurativo, in questo caso dipende molto dall'atteggiamento delle varie assicurazioni assicurazioni, alcune chiedono l'iscrizione asi dell'attuale proprietario, altre si accontentano di un qualsiasi club anche non asi.

Io ho preso la macchina già asi ma non mi sono iscritto a mia volta e ho ancora il certificato a nome del vecchio proprietario.

Offline nigel68

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Re: Vendita auto storica
« Risposta #9 il: 23 Marzo 2013, 07:29:36 »
Sinceramente mi sarei aspettato molte più risposte, ma penso che questo sia sintomo del fatto che ci siano molti dubbi in merito a questo argomento. Quindi direi di modificare un po' le domande, piuttosto che il sondaggio:

Avete mai comprato un'auto già storica, ovvero già munita della documentazione cioè già iscritta nei Registri ASI? Come vi siete comportati in merito alla documentazione in oggetto? Avete comunicato qualcosa all'ASI? Siete stati contattati voi dall'ASI stessa?

Grazie a tutti.

No, mai fatto niente, nè è richiesto niente. La storicità è accertata sul mezzo non sul proprietario. Come ha scritto Aldoz può esserci qualche ente (pubblico o privato) che faccia storie sulla titolarità dei vecchi attestati di storicità, ma sono casi rari e su vetture ventennali. E' in progetto una semplificazione del CRS che tra le altre cose non prevede più qualsiasi riferimento al proprietario, tanto per dire.
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline Sovrasterzo

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Re: Vendita auto storica
« Risposta #10 il: 23 Marzo 2013, 10:38:23 »
Grazie per la risposta  ;)

Secondo me dal punto di vista fiscale il problema è sentito solo per le macchine con meno di trenta anni e questo può spiegare la diversa interpretazione della normativa da parte dei vari attori che sono più specializzati sulle trentennali.
Si questo però per forza di cose, perchè oltre i 30 anni non serve nessuna iscrizione.

Citazione
Diverso è il discorso per l'aspetto assicurativo, in questo caso dipende molto dall'atteggiamento delle varie assicurazioni assicurazioni, alcune chiedono l'iscrizione asi dell'attuale proprietario, altre si accontentano di un qualsiasi club anche non asi.
Mentre ad alcune non interessa nessuna delle due!

Citazione
Io ho preso la macchina già asi ma non mi sono iscritto a mia volta e ho ancora il certificato a nome del vecchio proprietario.
Quindi la tua risposta è il punto 1.

Grazie ancora.

Offline Sovrasterzo

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Re: Vendita auto storica
« Risposta #11 il: 23 Marzo 2013, 10:41:02 »
Grazie per la risposta  ;)

No, mai fatto niente, nè è richiesto niente.
Quindi la risposta è il punto 1.

Citazione
Come ha scritto Aldoz può esserci qualche ente (pubblico o privato) che faccia storie sulla titolarità dei vecchi attestati di storicità, ma sono casi rari e su vetture ventennali.
Per le assicurazioni si, ma sugli enti pubblici quali intendi? Questi devono attenersi alla normativa ma questa non impone nessun obbligo in merito.

Citazione
E' in progetto una semplificazione del CRS che tra le altre cose non prevede più qualsiasi riferimento al proprietario, tanto per dire.
Si, se ne discuteva anche con Delta, ma il problema è che il CRS proviene da un allegato del DM 17/12/2009, quindi può essere modificato solo dal ministero deo trasporti, non dall'ASI.

Grazie ancora.

Offline nigel68

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Re: Vendita auto storica
« Risposta #12 il: 23 Marzo 2013, 13:16:11 »
Per le assicurazioni si, ma sugli enti pubblici quali intendi? Questi devono attenersi alla normativa ma questa non impone nessun obbligo in merito.

Esatto, mi riferivo agli enti pubblici popolati da stronzi, che accampano scuse allucinanti sulla titolarità del Certificato e l'obbligo (fantomatico) degli aggiornamenti per poter usufruire di volture o bolli ridotti. Mi pare che la Regione Piemonte sia uno di questi covi di imbecilli. In Lombardia per fortuna sono più svegli.
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Offline mich

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Re: Vendita auto storica
« Risposta #13 il: 23 Marzo 2013, 15:58:39 »
io in piemonte non ho mai fatto aggiornare nessun certificato asi, ho due auto con certificato a nome del vecchio proprietario e una volta registrato all'aci che il veicolo è iscritto asi, ho sempre pagato il bollo ridotto (una macchina c'è l'ho dal 2006).

nel 2007 chiesi ad un club se dovevo farlo aggiornare mi dissero "se ti fà piacere averlo a tuo nome...", oltretutto i certificati del 2005 non hanno il nome del proprietario riportato ;)
Life is too short to drink bad wine!

Offline Sovrasterzo

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Re: Vendita auto storica
« Risposta #14 il: 23 Marzo 2013, 19:22:15 »
Esatto, mi riferivo agli enti pubblici popolati da stronzi, che accampano scuse allucinanti sulla titolarità del Certificato e l'obbligo (fantomatico) degli aggiornamenti per poter usufruire di volture o bolli ridotti. Mi pare che la Regione Piemonte sia uno di questi covi di imbecilli. In Lombardia per fortuna sono più svegli.
Capisco!!!  ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

 

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