Autore Topic: Il "Settebello"  (Letto 31382 volte)

Offline DOPPIA GOBBA

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #15 il: 18 Novembre 2010, 11:06:44 »
bellissime foto e spigazione di assoluto interesse.... ;) ;) :D :D :D

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #15 il: 18 Novembre 2010, 11:06:44 »

Offline Railpassion

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #16 il: 18 Novembre 2010, 11:45:31 »
Ragazzi, siete davvero fantastici! Mi scuso ma dopo questo post vi devo salutare perchè il lavoro mi aspetta, devo terminare assolutamente dei disegni che devo consegnare in ditta la prossima settimana. Anzitutto grazie ancora per la simpatia tributatami, voglio però rispondere ad Arcangelo che, scusami, evidentemente non ha molta dimestichezza coi treni. Quei sedili che vedi non sono certo quelli adibiti al viaggio, ti sembra che in un treno di lusso, ma davvero di prestigio, com'era il Settebello ma anche il fratello minore Arlecchino avrebbero fatto viaggiare per 8 ore i passeggeri? (Tante erano quelle necessarie per un Milano-Napoli in ETR 300 su linee ancora prive di alta velocità e binari del dopoguerra ancora col classico "Tu-Tum - Tu-Tum" dell'armamento non ancora con saldature continue e contigue come lo sono i binari odierni, vi lascio immaginare!). No, i sedili delle carrozze, di cui non ho al momento foto immediate sottomano, erano dei veri divani di lusso estramamente confortevoli, comfort ancora più accentuato dalla grande insonorizzazione del treno, purtroppo dovuta non solo alla gran quantità di lana di vetro presente nelle intercapedini, ma anche all'amianto usato a dismisura, tuttavia ricordo che questa sostanza di origine minerale, e ahimè cancerogena, se ben sigillata (Ed in quei treni lo era!) non costituiva alcun pericolo, il pericolo dell'amianto deriva dalla sua lavorazione, da quello sparso dalle fabbriche che appunto lo lavoravano, e dallo smaltimento in aria aperta, perchè sono come dei cristalli di neve, le cui pagliuzze depositandosi nei polmoni, determinano gravi fenomeni infiammatori che alla lunga inevitabilmente si trasformano in malattie molto severe. Comunque quei sedili, caro Arcangelo, erano solo per ospitare temporaneamente coloro che volevano vedere la prospettiva dell'intrico dei binari e dei segnali in corsa, così come lo vedrebbero i macchinisti, ed erano quindi delle sedute temporanee, però molto ambite, difatti erano sempre occupate e si faceva a turno per entrare nei Belvedere, era una curiosità che attirava grandi ma soprattutto piccini. Per concludere, perchè il tempo è tiranno e veramente ora vi devo lasciare, vi confesso che, pur non capendone nulla, delle vecchie automobili mi piacciono in particolare le Alfa Romeo, mio padre ne ha avute parecchie, e le alternava a qualche Mercedes (Le cambiava spesso, faceva il rappresentante di materiali per la pulizia della casa, ed ora è in pensione, e con una povera Yaris), ma queste ultime le odiavo perchè da piccolo soffrivo il mal d'auto e sistematicamente sulle Mercedes, forse per l'eccessivo molleggio o chissà che altro, stavo male, cosa che non accadeva sulle Alfa. Quando ero piccolo, mi pare intorno ai 5 o 6 anni, mio padre aveva un'Alfetta, non chiedetemi che modello perchè non saprei, una 2.000 è possibile? E mi piaceva moltissimo, ma sinceramente ora se ne vedessi ancora una per strada non la riconoscerei. Io purtroppo ho solo una misera Golf usata e comprata a rate che ancora non ho finito di pagare, e che condivido con la mia compagna, perchè il mutuo per la casa che abbiamo comprato lo scorso anno (Abito a Vercelli come ho già detto) al momento non ci concede di meglio, e siamo anche in attesa di un bebè che arriverà a Febbraio, che emozione! Grazie ancora a tutti, ci sentiremo presto. Franco.
« Ultima modifica: 18 Novembre 2010, 11:50:15 da Railpassion »

Offline deltahf84

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #17 il: 18 Novembre 2010, 11:48:49 »
Grazie ancora e congratulazioni per il nascituro! ;) :)

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #17 il: 18 Novembre 2010, 11:48:49 »

Offline arcangelo

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #18 il: 18 Novembre 2010, 11:50:34 »
Grazie caro Franco per le spiegazioni , condivido con te l' attesa per il bimbo augurandoti ogni bene ( e' una cosa bellissima da assaporare vedrai ) e condivido anche il mutuo ....sigh......anche questo da emozioni  :D :D :D


ciao buona vita .....e torna quando vuoi Alfista perduto  ;D
maicol

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Offline DOPPIA GOBBA

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #19 il: 18 Novembre 2010, 11:54:14 »
Grazie caro Franco per le spiegazioni , condivido con te l' attesa per il bimbo augurandoti ogni bene ( e' una cosa bellissima da assaporare vedrai ) e condivido anche il mutuo ....sigh......anche questo da emozioni  :D :D :D


ciao buona vita .....e torna quando vuoi Alfista perduto  ;D


franco con questa dichiarazione d'amore per le alfa ti sei comprato un posto di rilievo sul forum ;) ;) :D :D :D :D

Offline Gianri

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #20 il: 23 Novembre 2010, 18:46:58 »
E'senz'altro un elettrotreno che ha lasciato un segno nella storia delle nostre ferrovie.Negl'anni '60,anni del boom,era uno status symbol nonchè fiore all'occhiello del nostro sistema ferroviario.Lo vorrei riallacciare alle nostre beneamine,ricordando la famosa(all'epoca)sfida lanciata dal direttore di "Quattroruote"Gianni Mazzocchi alle F.S.,la gara consisteva nel raggiungere per primi Roma da Milano.Il Settebello su cui si imbarcò il direttore della rivista con il notaio testimone della competizione,doveva fare "i conti"con la Giulietta spider veloce condotta dal famoso collaudatore-pilota dell'Alfa Romeo Consalvo Sanesi il quale rispettando il codice della strada doveva raggiungere appunto Roma nel minor tempo possibile.Alla fine fu quest'ultimo ad aggiudicarsi la vittoria con un vantaggio di 20 minuti nonostante la foratura di un pneumatico lo abbia ritardato di almeno un quarto d'ora.Certo al tempo non esistevano limiti di velocità sulle autostrade!

Offline ITRAEL

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Offline Gianri

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #22 il: 23 Novembre 2010, 19:04:55 »
Caro Franco,innanzitutto complimenti per la profonda conoscenza del settore che hai dimostrato precisando e mettendo al corrente tutti noi delle differenze esistenti su 2 convogli ferroviari apparentemente simili agli occhi di un neofita come il sottoscritto.Magari tanti cosiddetti appassionati di auto d'epoca fossero così ferrati!da bambino,tanti anni fa,giocavo con i trenini elettrici della Rivarossi su di un plastico costruito da mio padre che sospetto si divertiva almeno quanto noi,ricordo i convogli formati dai locomotori che all'epoca circolavano in Italia il 424,636 e quello più vecchiotto di cui non ricordo la sigla ma era a tre volumi molto squadrati(simile ma più piccolo del famoso"coccodrillo"tedesco)e i vagoni ristorante arredati con tanto di tavolini e passeggeri ed illuminati,e per ultimo una piccola locomotiva a vapore con tender incorporato che veniva usata solo in stazione per lo spostamento e la formazione dei convogli.Auguroni sopratutto per il nuovo appassionato di treni in  arrivo alla stazione di Vercelli!(io sono nato a Varallo Sesia).

GTI79

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #23 il: 27 Novembre 2010, 09:44:25 »
Non vorrei sbagliarmi, ma ce n'è uno al museo della scienza e della tecnica a Milano.

Forse mi confondo, ma potrebbe essere lo stesso che è stato esposto dietro piazza Duomo a Milano alcuni anni fà in occasione di una mostra veramente bella (che spero rifacciano!!!) dedicata agli anni '50.

Offline Gianri

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Re: Il "Settebello"
« Risposta #24 il: 08 Gennaio 2011, 17:21:48 »
Giusto per chiudere l'argomento con una battutina,premesso che ho la bellezza di 63anni,ricordo che negl'anni'60 settebello era probabilmente la più diffusa marca di preservativi!

 

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