Autore Topic: possibile nuovo acquisto oltreoceano, come muoversi per l'immatricolazione?  (Letto 14949 volte)

Offline ghostghost

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@ghostghost

Bisogna che esci da alcune convinzioni che hai, o che comunque ti hanno riferito, perché non hanno nessun fondamento normativo:

non esiste una differenza di procedure in assoluto tra un'auto "originale" o "preparata", bensì esistono procedure, le quali variano da Paese a Paese, per l'immatricolazione di un veicolo il quale provenga da un altro Paese: se si tratta di un Paese dell'UE, va presentato il C.O.C. (Certificate of Conformity), se ne è munito, altrimenti i dati tecnici rilasciati dalla motorizzazione del Paese di provenienza, i quali sono comunque sempre necessari nel caso in cui fossero state apportate ed omologate modifiche nel Paese di origine. Per i Paesi non UE, invece, vi sono ulteriori adempimenti obbligatori caso per caso, e spesso ogni motorizzazione (UMC) italiana tende a fare un po' quello che crede ("paese che vai usanza che trovi", tanto per intenderci), anche se sembra strano, ma è così. Comunque i dati tecnici non standardizzati servono sempre in caso si vogliano mantenere modifiche apportate.

Per entrare nello specifico, quella nella quale ti vuoi imbarcare è un'avventura che richiede esperienza e competenza, oltre ad un mucchio di soldi, te lo preciso subito a scanso di equivoci, e calcoli del tipo 2000+2000€ non stanno né in cielo né in terra, siccome vi sono moltissime variabili che vi influiscono, non essendoci costi fissi (se vuoi far omologare al TÜV tutti quei componenti altroché 2000 €... manco 10000 €).

Premesso questo, su quanto non torneremo più sopra, vado a rispondere punto per punto:
2a) Se l'auto proviene dagli USA e non devi fare modifiche di alcun tipo non ha senso passare dalla  Germania, importala direttamente in Italia e fine della storia.
3a) non esistono costi fissi di "2000€" (chi le dice ste cose?!), i costi variano in primis in base all'anno di costruzione (se ha meno di 30 anni paga l'IPT, altrimenti no) ed in base alla potenza del motore (l'IPT è calcolata su questo valore), oltre a non meno di 1000€ solo per il container per il trasporto (oltre al fatto che auguri a fidarsi di far stare per mare un'auto del genere per 3/4 settimane... quando le Convenzioni internazionali vigenti tutelano gli armatori in una maniera a mio avviso "categorica"!)
4a) vedi 2a.
5a) vedi 2a.
6a) Ogni Club fa un po' come gli pare nei fatti, ma de iure il Commissario dovrebbe verificare la corrispondenza dei componenti e lo stato di conservazione (sempre che conosca il modello, cosa rarissima in casi come questo)
1b) Scordati i controlli all'italiana, pretendono che ogni componente venga testato/controllato/schedato, non omologano nulla senza sapere esattamente cosa sia/com'è stato montato/da chi/perché, ed hanno costi molto salati.
2b) Per uso stradale ovviamente si.
3b) Ovviamente si. Il TÜV rilascia una certificazione con la quale la motorizzazione tedesca (Landratsamt) aggiorna i documenti di circolazione (Teil 1 e 2, rispettivamente la nostra Carta di Circolazione ed il nostro Certificato di Proprietà, volendo fare un paragone con i documenti nostrani).
4b) Non c'entra assolutamente nulla. Una volta che hai immatricolato il veicolo in Italia, le compagnie assicuratrici non faranno altro che assicurare tal veicolo in base alla "potenza fiscale" (bada bene, non c'entra nulla con la potenza del motore nonostante utilizzino l'unità di misura "kW", bensì si tratta di una tabella basata sulla cilindrata del veicolo), alla destinazione del veicolo (autovettura), alla provincia di residenza del proprietario ed alla CU (Classe Unica) di rischio del suo attestato di rischio: punto. Non hanno né idea di cosa sia il TÜV, né di procedure annesse, devono solo ed unicamente fare riferimento a quanto riportato dai documenti di circolazione, i quali saranno stati aggiornati con le modifiche da enti che non c'entrano nulla con le compagnie in se. Non mescolare questioni che non c'entrano nulla, tanto per intenderci ;)
5b) Altra mescolata: non c'entra nulla. Come già scritto in altro post, abbiamo il topic dedicato (linkato nella mia firma), ed alla prima pagina di tal topic trovi tutto spiegato nel dettaglio.
1c) No.
2c) Eh?! Se hai il "passaggio di proprietà" (non è previsto... si tratta di "prima iscrizione") significa che l'auto è già iscritta al PRA, quindi già immatricolata in Italia (non si può iscrivere al PRA senza l'immatricolazione italiana!) e le targhe straniere le avresti già riconsegnate: fai troppa confusione!!!

NB: non si chiamano più Stati "comunitari", bensì "unionali", da oltre 7 anni, scusa ma da giurista è più forte di me! :D
Non  sicuramente come hai impostato tutto sopra :D

PS:

Per farla breve, se l'auto ha delle modifiche, e vuoi mantenerle, devi produrre la documentazione che dimostri che erano state omologate nel Paese di origine (a prescindere che vorrai iscriverla all'ASI o meno): in Italia non è possibile omologare nella de facto (de iure esistono i nulla osta della casa costruttrice, ma solo teoricamente, è una strada praticamente impossibile). Se produci la documentazione necessaria (che varia da Paese a Paese, caso per caso, e devi fare riferimento alla TUA motorizzazione, siccome le procedure nonostante dovrebbero essere standardizzate possono differire nei fatti) allora in Italia non faranno altro che immatricolarti il veicolo (rilascio targhe + carta di circolazione), riportando su quest'ultima i dati forniti dalla motorizzazione straniera così come sono. L'ASI, per il CRS, richiede determinati requisiti (20 anni dalla costruzione e condizioni di conservazione idonee), e la corrispondenza del veicolo a quanto riportato dai documenti di circolazione, quindi il CRS può essere rilasciato (mentre la Targa Oro non la vedrai mai).

PPS:

Non esiste vincolo imposto di revisione valida per ottenere l'immatricolazione in Italia: viene indicato sulla carta di circolazione l'obbligo di presentarsi a collaudo, nient'altro, ma l'immatricolazione avviene lo stesso. È invece l'ASI che richiede sempre che la revisione sia valida per poter rilasciare il CRS.
Bene grazie molto esaustivo allora conviene che la cerchi più originale possibile ed in uno stato unionale con gia la revisione tuv e targa,   anche perché diventerebbe come hai detto  te  un inutile perdita di denaro che potre reinvestire nel restauro e o preparazione,  in modo tale da essere sicuro che le modifiche siano fatte come si deve e il restauro idem.
In un post precedente ho letto che anche in Francia c'è la possibilità di richiedere la scheda tecnica o bisogna comunque passare per sto maledetto tu?

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Offline Sovrasterzo

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Il TÜV è un ente privato tedesco, riconosciuto dall'ordinamento giuridico tedesco, che serve solo i veicoli tedeschi.

Se l'auto non passa dalla Germania il TÜV non c'entra assolutamente nulla di nulla.

Siccome vorresti omologare modifiche che non sarebbero state omologate dal Paese di provenienza dell'auto, l'unica via "percorribile" sarebbe quelle di immatricolare in Germania, siccome è l'unico ordinamento giuridico che incarica un ente (il TÜV appunto), tra le varie, a tal fine: solo per questo ti ho indicato la Germania ed il TÜV, altrimenti non serve a nulla. Poi, siccome ai sensi del diritto UE un Paese membro è tenuto ad accettare le omologazioni degli altri Paesi membri, a noi italiani viene utile la furbata (legale) di omologare in Germania quanto non omologheremmo mai in Italia direttamente, prima di importare un veicolo tedesco (il quale non conta nulla se prima fosse stato statunitense, giapponese, russo, o quello che sia).

Tutto questo vale a prescindere dall'età dell'autovettura, cioè vale per qualunque autovettura; che poi in Italia esista l'ASI, la quale con i 20 anni dalla costruzione/ecc. iscrive come veicolo di interesse storico e collezionistico, per il quale esistono agevolazioni, ecc, ecc, ecc, non c'entra nulla, ed in Germania non ne sanno nulla, sia perché non gli compete assolutamente e sia perché non esiste diritto uniformato per i veicoli "storici" (purtroppo).

NB:

Scritto molto in amicizia: sei palesemente molto inesperto, cerca un progetto più fattibile, in Italia, e datti tempo (anni) per imparare come funzionano le cose, prima a livello tecnico, e poi normativo (già la stragrande maggioranza degli appassionati di lungo corso non conoscono bene la normativa, italiana, figurati un neofita), ed in futuro penserai ad una cosa del genere. Prima di imparare a correre bisogna imparare a stare in piedi, poi a camminare, ecc., lo scrivo per te, senza offesa, ma davvero rischi di buttare una montagna di soldi per nulla, e non saresti il primo! ;)
« Ultima modifica: 09 Febbraio 2017, 09:13:09 da Sovrasterzo »

Offline nigel68

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Citazione da: Sovrasterzo
Detto molto in amicizia: sei palesemente molto inesperto

Confermo, ho avuto la stessa impressione... probabilmente leggendo un sacco di cose su internet, di cui il 90% cagate, si finisce purtroppo per avere una grandissima confusione in testa. A questo serve frequentare un club di storiche serio, con gente seria che conosce la materia e sa anche consigliare le agenzie giuste.

È invece l'ASI che richiede sempre che la revisione sia valida per poter rilasciare il CRS.

Questo non mi risulta affatto, il CRS viene rilasciato sulla base di una scheda riportante dati tecnici e di alcune fotografie.
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

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Offline Sovrasterzo

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Confermo, ho avuto la stessa impressione... probabilmente leggendo un sacco di cose su internet, di cui il 90% cagate, si finisce purtroppo per avere una grandissima confusione in testa. A questo serve frequentare un club di storiche serio, con gente seria che conosce la materia e sa anche consigliare le agenzie giuste.
Quoto.

Citazione
Questo non mi risulta affatto, il CRS viene rilasciato sulla base di una scheda riportante dati tecnici e di alcune fotografie.
Ne ho viste respinte più di una perché non avevano la revisione in vigore. Una volta revisionate le hanno accettate. Scrivo, come sempre, per esperienza personale, non per sentito dire, chiaramente.

Offline ghostghost

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Il TÜV è un ente privato tedesco, riconosciuto dall'ordinamento giuridico tedesco, che serve solo i veicoli tedeschi.

Se l'auto non passa dalla Germania il TÜV non c'entra assolutamente nulla di nulla.

Siccome vorresti omologare modifiche che non sarebbero state omologate dal Paese di provenienza dell'auto, l'unica via "percorribile" sarebbe quelle di immatricolare in Germania, siccome è l'unico ordinamento giuridico che incarica un ente (il TÜV appunto), tra le varie, a tal fine: solo per questo ti ho indicato la Germania ed il TÜV, altrimenti non serve a nulla. Poi, siccome ai sensi del diritto UE un Paese membro è tenuto ad accettare le omologazioni degli altri Paesi membri, a noi italiani viene utile la furbata (legale) di omologare in Germania quanto non omologheremmo mai in Italia direttamente, prima di importare un veicolo tedesco (il quale non conta nulla se prima fosse stato statunitense, giapponese, russo, o quello che sia).

Tutto questo vale a prescindere dall'età dell'autovettura, cioè vale per qualunque autovettura; che poi in Italia esista l'ASI, la quale con i 20 anni dalla costruzione/ecc. iscrive come veicolo di interesse storico e collezionistico, per il quale esistono agevolazioni, ecc, ecc, ecc, non c'entra nulla, ed in Germania non ne sanno nulla, sia perché non gli compete assolutamente e sia perché non esiste diritto uniformato per i veicoli "storici" (purtroppo).

NB:

Scritto molto in amicizia: sei palesemente molto inesperto, cerca un progetto più fattibile, in Italia, e datti tempo (anni) per imparare come funzionano le cose, prima a livello tecnico, e poi normativo (già la stragrande maggioranza degli appassionati di lungo corso non conoscono bene la normativa, italiana, figurati un neofita), ed in futuro penserai ad una cosa del genere. Prima di imparare a correre bisogna imparare a stare in piedi, poi a camminare, ecc., lo scrivo per te, senza offesa, ma davvero rischi di buttare una montagna di soldi per nulla, e non saresti il primo! ;)
Grazie di nuovo a tutti  per il commento, :), si sono inesperto è un dato di fatto, proprio per questo scrivo anche sul forum, per chiedere a chi ne sa più di me, comunque non devo comprare l'auto domani mattina. L'auto che voglio è una datsun z antecedente 78" da restaurare con calma :), ovviamente mi avvarrò di un'agenzia, anche perchè da solo vedo molto complicata la questione,
ma volevo a grandi linee conoscere la trafila per non prendere fregature e per capire se era fattibile.
Non mi offendo minimamente, ci mancherebbe !
Tornando a noi ho visto che in italia vi è una datsun z targata italiana,  restaurata iscritta ASI, originale parrebbe, quindi è fattibile(ne chiedono anche una cifra enorme).

Offline Frosty the snowman

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  • non si dice cabrio, si dice convertibile...
Quoto.
Ne ho viste respinte più di una perché non avevano la revisione in vigore. Una volta revisionate le hanno accettate. Scrivo, come sempre, per esperienza personale, non per sentito dire, chiaramente.

Non è di certo questo il caso: se si chiede il CRS per reimmatricolazione, come fa il veicolo ad avere la revisione in regola? E comunque è la prima volta che la sento questa cosa.
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

Offline Sovrasterzo

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L'auto che voglio è una datsun z antecedente 78" da restaurare con calma :)
Non conosco il modello, mi spiace :)

Citazione
ovviamente mi avvarrò di un'agenzia, anche perchè da solo vedo molto complicata la questione
Difficilmente ne troverai una competente in tutti questi ambiti purtroppo!

Offline Sovrasterzo

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Non è di certo questo il caso: se si chiede il CRS per reimmatricolazione, come fa il veicolo ad avere la revisione in regola? E comunque è la prima volta che la sento questa cosa.
Stai mescolando due questioni diverse:

L'UMC (ex MCTC) non richiede la revisione in vigore per l'immatricolazione (chiaramente non si potrà circolare finché non verrà sostenuta successivamente all'immatricolazione).

L'ASI la richiede per il rilascio del CRS.

A prescindere da questo, sui documenti stranieri è riportata la scadenza dell'ultima revisione.

Poi, fai riferimento ad un'immatricolazione passando prima dall'ASI ("reimmattricolazione" non è, perché viene dall'estero), procedimento complesso ed inattuabile per quanto aveva prospettato ghostghost, siccome l'ASI non può fare i procedimenti descritti ampiamente in precedenza (non è titolato alle procedure di riconoscimento delle modifiche attuate ecc.), ed oltre al fatto che da quando si paga a prescindere l'IPT lascia il tempo che trova, ma che comunque non è mai stato menzionato da me.

Bisogna scindere tra il fatto che si importi un'auto straniera e che poi questa possa o meno diventare storica in Italia: non c'entra niente.

So che è difficile per chi non è del mestiere, ma sapete che potete contare su di me :)
« Ultima modifica: 09 Febbraio 2017, 10:06:08 da Sovrasterzo »

Offline Frosty the snowman

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Stai mescolando due questioni diverse:

L'UMC (ex MCTC) non richiede la revisione in vigore per l'immatricolazione (chiaramente non si potrà circolare finché non verrà sostenuta successivamente all'immatricolazione).

L'ASI la richiede per il rilascio del CRS.



Guarda che sei tu a fare confusione: se richiedo il CRS all'ASI per reimmatricolazione (in seguito a radiazione) o nuova immatricolazione (proveniente dall'estero) il veicolo non ha revisione valida. E l'ASI rilascia comunque il CRS.
E poi la revisione è considerata valida dopo il collaudo per immatricolazione, NON si deve fare una revisione successiva se non a regolare scadenza.
Ovviamente mi limito a prendere in considerazione un veicolo originale.
La casistica di un veicolo modificato non la conosco e non mi pronuncio.
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

Offline ghostghost

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Stai mescolando due questioni diverse:

L'UMC (ex MCTC) non richiede la revisione in vigore per l'immatricolazione (chiaramente non si potrà circolare finché non verrà sostenuta successivamente all'immatricolazione).

L'ASI la richiede per il rilascio del CRS.

A prescindere da questo, sui documenti stranieri è riportata la scadenza dell'ultima revisione.

Poi, fai riferimento ad un'immatricolazione passando prima dall'ASI ("reimmattricolazione" non è, perché viene dall'estero), procedimento complesso ed inattuabile per quanto aveva prospettato ghostghost, siccome l'ASI non può fare i procedimenti descritti ampiamente in precedenza (non è titolato alle procedure di riconoscimento delle modifiche attuate ecc.), ed oltre al fatto che da quando si paga a prescindere l'IPT lascia il tempo che trova, ma che comunque non è mai stato menzionato da me.

Bisogna scindere tra il fatto che si importi un'auto straniera e che poi questa possa o meno diventare storica in Italia: non c'entra niente.

So che è difficile per chi non è del mestiere, ma sapete che potete contare su di me :)
leggendo tutti i vostri commenti capisco che immatricolare in italia un mezzo preparato(e so che è fattibile, ma per modelli come  golf ,con motore diverso e con preparazione turbo, che negli anni ho visto immatricolate con targa italiana iscritte asi e con tuv e relativo aggiornamento delle caratteristiche sul libretto), abbandono l'idea dell'auto già preparata, troppo oneroso come prospettato da "sovrasterzo" e complicatissimo a quanto pare.
Meglio puntare su un buon modello come base di restauro originale e non pasticciato, da cercare in europa, e possibilmente con già targhe europee.
In questo caso mi protreste scrivere la trafila da seguire ponendo l'ipotesi di un auto in precedenza acquistata, portata in italia, di cui ho finito il restauro, marciante e in ottime condizioni. Gentilmente punto per punto da avere uno schema mentale :)

Offline nigel68

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L'ASI la richiede per il rilascio del CRS.


Semplicemente: NO ;)

Sovra: non è tutto oro quello che luccica :D ma vorrei solo farti notare che, almeno in questo campo, parliamo con cognizione di causa. La presenza o meno della Revisione Ministeriale in regola NON E' condizione vincolante per il rilascio del CRS, il quale attesta unicamente le caratteristiche storiche del veicolo.
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Offline Frosty the snowman

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Semplicemente: NO ;)

Sovra: non è tutto oro quello che luccica :D ma vorrei solo farti notare che, almeno in questo campo, parliamo con cognizione di causa. La presenza o meno della Revisione Ministeriale in regola NON E' condizione vincolante per il rilascio del CRS, il quale attesta unicamente le caratteristiche storiche del veicolo.


Confermo. E sono sicuro di quello che scrivo, così come lo è Nigel...
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Offline ghostghost

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Confermo. E sono sicuro di quello che scrivo, così come lo è Nigel...

ottima cosa questa !

Offline Sovrasterzo

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Guarda che sei tu a fare confusione: se richiedo il CRS all'ASI per reimmatricolazione (in seguito a radiazione) o nuova immatricolazione (proveniente dall'estero) il veicolo non ha revisione valida. E l'ASI rilascia comunque il CRS.
E poi la revisione è considerata valida dopo il collaudo per immatricolazione, NON si deve fare una revisione successiva se non a regolare scadenza.
Ovviamente mi limito a prendere in considerazione un veicolo originale.
La casistica di un veicolo modificato non la conosco e non mi pronuncio.

E di cosa stavamo scrivendo infatti?! :D :D :D

Offline Sovrasterzo

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Semplicemente: NO ;)

Sovra: non è tutto oro quello che luccica :D ma vorrei solo farti notare che, almeno in questo campo, parliamo con cognizione di causa. La presenza o meno della Revisione Ministeriale in regola NON E' condizione vincolante per il rilascio del CRS, il quale attesta unicamente le caratteristiche storiche del veicolo.

Nigel credimi che mi è successo davvero! Hai ben ragione a sostenere che non sia espressamente previsto in normativa, ma nonostante questo ne ho viste respinte più di una a tal fine (ti parlo di situazioni risalenti al 2016).

 

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