Autore Topic: La fine di un'epoca....  (Letto 10880 volte)

Offline Sovrasterzo

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Re: La fine di un'epoca....
« Risposta #30 il: 07 Dicembre 2017, 03:06:59 »
A tal proposito i veri appassionati chi sono?
Una persona che vuole modificare l'assetto per usare la sua amata storica in pista non ha la possibilità di iscriverla ASI?
Io mi riferisco sempre e solo a fini normativi: arriveremo al punto che verrà abrogata qualunque agevolazione a causa dell'abuso della normativa, la quale dispone chiaramente che i veicoli devono rispettare le condizioni costruttive originali. Riguardo alla tua domanda sull'assetto, no, ed oltre a questo sappi che è vietato a prescindere dalla questione ASI (un veicolo modificato "uso pista", ai fini normativi, non esiste nell'ordinamento giuridico italiano, ne scrissi molto in topi dedicato tempo fa). un veicolo modificato non può circolare in strada pubblica, questo è quanto dispone in sintesi la normativa, la quale non prevede nulla neppure a livello di trattamenti tributari differenti (pista o non pista, devi pagare la tassa automobilistica, tant'è che la nota pratica desueta della radiazione, ufficialmente per export, ricade nell'illecito penale, seppur fosse molto diffusa). La normativa è complessa e molto severa, state molto attenti a quel che fate, mi raccomando.

scusa ma mangio la foglia.....come volevasi dimostrare cosa ?!?!?! non sto mica dicendo né che io prendo faccio ASI e cambio la macchina né che son d'accordo con questa operazione o con gente che lo fa.....era una constatazione di operazione 'da farsi' riferito alla richiesta di cui sopra niente più....cosa è che ti da fastidio, dicci ?!
Non c'è nessuna foglia da mangiare, e nessun fastidio, io mi occupo della normativa in oggetto e la tratto per il forum da molto tempo prima che tu lo frequentassi, dunque se hai voglia di imparare sei il benvenuto come gli altri, altrimenti andremo avanti come sempre a prescindere. Comunque, sono i comportamenti in oggetto i quali hanno portato alla modifica dell'art. 63 della L. 342/2000, la quale senz'altro conosci dunque non mi dilungo nel citarla, siccome si è trattato di un abuso per anni ed anni, sulla quali l'ASI stessa ha lucrato ed è stata infatti condannata più volte dalla Cassazione (insieme ad "n" Regioni).

Qui si riapre il discorso sull'originalità o meno di un'auto storica. Nel momento in cui modifichi qualunque parte del tuo veicolo per un tuo vezzo o una necessità pratica, deformi la realtà storica e quindi porti una testimonianza alterata di ciò che era un tempo.
In fin dei conti(esattamente quelli) se non desideri un alleggerimento fiscale o la possibilità di risparmiare sulla polizza assicurarativa, nessuno ti chiede di registrarti presso l'ASI. ;)
Parole sante, ma le quali, come purtroppo sai bene, saranno fini a se stesse.

ma scusate pero' no.......non ci sto....
cioè non è che uno a cui piacciono le auto storiche per il bene suo o di chi guarda DEVE tenerle per forza così come sono ....
a uno (e non sto parlando di me almeno per le auto....) è liberissimo a mio avviso di avere una passione e di quella passione prenderne quello che più gli piace...ho una moto d'epoca, mi piace 'trasformarla' cafè racer....me lo faccio non ho capito perché non posso farlo....OVVIO che poi non DEVO pretendere sconti o altro ci macnherebbe, ma non confondiamo le due cose.....
io la vedo coì.....poi....per carità.....siamo in un mondo libero ( o almeno così ci fanno credere)
Vi è una normativa vigente la quale vieta la modifica dei veicoli (il 99% delle modifiche sono vietate o comunque molto difficilmente omologabili, mentre quelle le quali non richiedono omologazione sono limitatissime), stiamo praticamente scrivendo di niente. Che poi vi sia la desuetudine di farlo, e che il tutto finisca spesso a tarallucci e vino, è un'altra questione, ma resta illecito (diversi casi di sinistri, con deceduti od invalidi permanenti, hanno visto le compagnie assicurative opporre rivalsa nei confronti del conducente e del proprietario del veicolo modificato, ergo, per una stupidata di modifica c'è chi si è fatto mangiare la casa e/o un quinto dello stipendio vita natural durante). Se poi il punto è "mi piace, è mia, faccio quello che mi pare, ecc.", si si, ci sta tutto, ma ripeto, io tratto di normativa, ed a fini normativi non è così. Poi chiaramente io auguro a tutti di non avere alcun problema, ci mancherebbe altro, ma non posso neppure dare informazioni erronee per far contento qualcuno.
« Ultima modifica: 07 Dicembre 2017, 03:24:45 da Sovrasterzo »

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Re: La fine di un'epoca....
« Risposta #30 il: 07 Dicembre 2017, 03:06:59 »

Offline nigel68

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Re: La fine di un'epoca....
« Risposta #31 il: 07 Dicembre 2017, 08:13:44 »
... quel che i cultori dell'originalità non comprendono è che x loro solo le auto totalmente originali sono degne di essere chiamate storiche e le modificate o elaborate solo sgorbi che inquinano il loro mondo, ma si sono mai chiesti al loro tempo quelle stesse auto, non pacifiche berline ovviamente, quanto erano modificate? ..

Io invece credo una cosa: che chi la pensa così non ha capito lo spirito della FIVA a cui si ispirano TUTTE le associazioni ufficiali che difendono le auto storiche nel mondo, come testimonianza del periodo e dell'ingegneria automobilistica. Associazioni che hanno permesso, chi più chi meno, a seconda delle normative di questo o quel Paese, di avere delle agevolazioni per circolare con le "vecchiette". Si va dalla targa riproducibile con caratteri dell'epoca (Francia, ecc.) all'assicurazione agevolata, alla revisione ogni 5 anni (sempre Francia) o addirittura SENZA revisione (UK dopo i 40 anni), tasse ridotte ecc ecc.

Tutta la normativa FIVA riconosce le modifiche volte a migliorare le prestazioni o anche estetiche, purché fatte IN PERIODO STORICO e dunque documentate.

Chiunque può fare le modifiche che vuole sulla propria autovettura o moto, ma pretendere che "l'occhio di riguardo" che le istituzioni hanno a livello MONDIALE per le auto storiche, venga applicato anche a una Mini col motore Yamaha o a una cafe racer su base BMW anni 70 coi particolari in ergal è semplicemente sbagliato.
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline ITRAEL

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Re: La fine di un'epoca....
« Risposta #32 il: 07 Dicembre 2017, 18:38:51 »
Sono d'accordo con Nigel: la tesi di Pugnali relativamente alle modifiche è accettabile se fatta all'epoca di produzione del veicolo. Ogni modifica fatta con "occhi" e materiali attuali, risulta essere una modifica atta a soddisfare necessità e desideri attuali e non storiche e pertanto, non rappresenta un passato che, FIVA e le associazioni legate, si preoccupano di tutelare a testimonianza.
Ne consegue che nessuno di questi mezzi dovrebbe. a mio parere, fruire di alcuna agevolazione ma esiste allo scopo di soddisfare il proprietario del risultato dell'elaborazione fatta.
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
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Re: La fine di un'epoca....
« Risposta #32 il: 07 Dicembre 2017, 18:38:51 »

Offline Frosty the snowman

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Re: La fine di un'epoca....
« Risposta #33 il: 07 Dicembre 2017, 18:42:23 »
non rappresenta un passato che, FIVA e le associazioni legate, si preoccupano di tutelare a testimonianza.

Non rappresenta più neanche il passato che un vero appassionato di auto storiche dovrebbe ambire a conservare.
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

Offline pugnali53

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Re: La fine di un'epoca....
« Risposta #34 il: 07 Dicembre 2017, 23:43:19 »
Hò più volte espresso il mio concetto di elaborazione che in alcuni casi è praticamente invisibile sopratutto anche a "ispettori" asi, ed è ovvio che primo, sono reversibilo secondo, sono elaborazioni che all'epoca erano ampiamente fatte, ma vedo che parlare con integralisti non se ne viene fuori per cui io finisco quì.

Offline Contecassius

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Re: La fine di un'epoca....
« Risposta #35 il: 08 Dicembre 2017, 10:49:12 »
Io invece credo una cosa: che chi la pensa così non ha capito lo spirito della FIVA a cui si ispirano TUTTE le associazioni ufficiali che difendono le auto storiche nel mondo, come testimonianza del periodo e dell'ingegneria automobilistica. Associazioni che hanno permesso, chi più chi meno, a seconda delle normative di questo o quel Paese, di avere delle agevolazioni per circolare con le "vecchiette". Si va dalla targa riproducibile con caratteri dell'epoca (Francia, ecc.) all'assicurazione agevolata, alla revisione ogni 5 anni (sempre Francia) o addirittura SENZA revisione (UK dopo i 40 anni), tasse ridotte ecc ecc.

Tutta la normativa FIVA riconosce le modifiche volte a migliorare le prestazioni o anche estetiche, purché fatte IN PERIODO STORICO e dunque documentate.

Chiunque può fare le modifiche che vuole sulla propria autovettura o moto, ma pretendere che "l'occhio di riguardo" che le istituzioni hanno a livello MONDIALE per le auto storiche, venga applicato anche a una Mini col motore Yamaha o a una cafe racer su base BMW anni 70 coi particolari in ergal è semplicemente sbagliato.

Concordo TOTALMENTE con quello che scrivi

 

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