Autore Topic: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?  (Letto 8214 volte)

Offline bc135

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #15 il: 30 Settembre 2009, 17:09:25 »
L'acquisizione di Alfa e Lancia da parte di Fiat ha portato ad uniformare all'interno del gruppo alcune soluzioni meccaniche (come anche altri gruppi automobilistici).
Capite che di conseguenza mediamente abbiamo delle vetture diverse fuori e (diciamo) uguali dentro.
Per dentro intendo "l'anima" (non il cruscotto o il sedile).
Alla fine è solo un discorso di gusto personale legato al fattore economico: con questi parametri meglio la Bravo o la 147 con lo stesso motore multijet e allestimento sportiveggiante? Questione di estetica e anche di abitacolo ma non di "anima".
In poche parole la trazione posteriore e il bialbero alfa non c'è più, la lancia non ha più una versione sportiva come le vecchie glorie, il tutto per riuscire a tenere in piedi la baracca o per problemi a me ignoti.
Io penso che quello che è stato è stato, non è un caso che noi appassionati ci guardiamo alle spalle per avere quello che il presente non ci offre.
Domani sarà come oggi o anche peggio, nel senso che si avranno delle joint venture sempre più spinte dando prodotti uguali offerte da diverse case automobilistiche e senza quelle caratteristiche che ci faranno emozionare.
Le tradizioni sono per sempre. Non riesco ad immaginare una Lancia/Fiat/Alfa della produzione odierna fra 30 anni.  :'(
Mah, sarò strano io......

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #15 il: 30 Settembre 2009, 17:09:25 »

Offline DOPPIA GOBBA

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #16 il: 30 Settembre 2009, 17:16:07 »
poi se fiat non avesse comprato lancia e alfa ..noi oggi di cosa ci potremmo lamentare ??? ;D ;D ;D ;D

Offline deltahf84

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #17 il: 30 Settembre 2009, 19:06:10 »
Non sono d'accordo, la Fiat faceva delle gran macchine fino alla fine della seconda guerra mondiale, molto buone se paragonate alla concorrenza. Le cilindrate Fiat erano in genere grosse, venivano costruite auto non elitarie come le Isotta Fraschini ma sempre meglio delle Renault e Citroen. La Lancia era su un altro pianeta, d'accordo, e infatti si è visto che fine ha fatto: è stata "salvata" dalla Fiat, ma evidentemente le cose andavano male già da prima. Guardando alla sua produzione finale doc io vedo auto utilitarie, comunque ben lontane dai fasti dell'aurelia e della Flaminia. Forse la Flavia coupè ancora si salva come qualità costruttiva, ma resta comunque un'auto tutto avanti abbastanza impegnativa da guidare (tende a smusare da matti), sicuramente non a livello ne' delle Fiat ne' delle alfa coeve. L'Alfa... stesso discorso, le cose andavano male già prima dell'acquisizione fiat, ma per motivi diversi rispetto a Lancia. Io credo che in Alfa sia mancata una figura guida carismatica che prendesse le redini dell'azienda e prendesse decisioni drastiche. Magari andava male lo stesso, ma almeno si era tentato. Invece si volle non investire in nuovi progetti portando all'esasperazione lo schema transaxle-ponte dedion dall'alfetta fino alla 75, e il bialbero con la doppia accensione. Bene? Male? Boh, è andata così, non potremo mai sapere cosa sarebbe successo se avessero sviluppato anche il v8 della montreal. Sicuramente scandalosa la 75, una macchina che a me piace fino ad un certo punto abbastanza, ma che è sotto sotto una nuova giulietta camuffata da spoiler, minigonne, profili di plastica incollati... e solo la passione per tutto ciò che è alfa ha permesso un successo così grande. Sicuramente Fiat ha comprato i vari marchi italiani per eliminare la concorrenza oltre per acquisire know-how, prestigio, immagine. Anche Bmw comprò Rover, ne prese i segreti della range e poi si fece l'x5... Ma perchè fiat non fece lo stesso? Anzi fa le alfa mettendoci "fiat auto s.p.a."? MAh

Ho volutamente esagerato.
So benissimo che Fiat ha creato dei capolavori assoluti,quali per esempio le Fiat 2800 o le 8v,che apprezzo tantissimo,anzi che proprio adoro (giusto per fare due esempi)...
Oltretutto sono un Fiatista (e italianofilo) convinto... :)

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #17 il: 30 Settembre 2009, 19:06:10 »

Offline cekk500

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #18 il: 01 Ottobre 2009, 07:52:26 »
poi se fiat non avesse comprato lancia e alfa ..noi oggi di cosa ci potremmo lamentare ??? ;D ;D ;D ;D


Quoto :)
soliti problemi di foto

Offline bc135

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #19 il: 01 Ottobre 2009, 10:23:21 »
poi se fiat non avesse comprato lancia e alfa ..noi oggi di cosa ci potremmo lamentare ??? ;D ;D ;D ;D

Secondo me le nostre non sono semplici lamentele ma incazzature soffocate!!!
Qual'è l''alfa sportiva attualmente in produzione?
Qual'è la Lancia sportiva attualmente in produzione?
Forse è la passione che mi devia.....;D

Offline cekk500

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #20 il: 01 Ottobre 2009, 10:29:14 »
Secondo me le nostre non sono semplici lamentele ma incazzature soffocate!!!
Qual'è l''alfa sportiva attualmente in produzione?
Qual'è la Lancia sportiva attualmente in produzione?
Forse è la passione che mi devia.....;D


La passione sicuramente. ;)

Purtroppo è il concetto di sportività che è cambiato!
Oggi si applica ai suv alle sw e alle berline..........un tempo la concezione era diversa.
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Offline alfatarlo

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #21 il: 01 Ottobre 2009, 10:58:17 »
Soprattutto una volta le brline normali erano piantate, e già 90 cv facevano la differenza. Oggi anche la più piccola utilitaria deve fare almeno i 170 all'ora e avere 70-90 cv altrimenti non vendono. In più devono avere 5 posti comodi e un bagagliaio enorme, anche se poi per il 99 % del tempo si viaggia da soli per spostarsi di pochi km: se quattroruote dà una stellina in meno per i lbagagliaio è facile che non si venda bene. L'aveva ben capito la Fiat con la Tipo, una media che aveva motore anche piccolo (bassi costi di gestione), era enorme dentro rispetto alle dimensioni esterne, dava tutto quello che c'era da dare. Poi se parliamo di robustezza... non ne sono sopravvissute tante, anzi, quasi nessuna, ma all'epoca vendeva un casotto, penso più delle golf.
La Fiat adesso si è comprata Chrysler ma più per puntare alla sua rete di assistenza e vendita, a fare motori con pistoni grandi come padelle e carrozzerie pesanti come transatlantici son capaci tutti, quindi non penso che fiat avesse bisogno di know-how. Piuttosto speriamo bene che non ci arrivino qui delle macchine adeguate allo stile delle highway americane, magari col cambio automatico a due rapporti e overdrive...

Offline DOPPIA GOBBA

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #22 il: 01 Ottobre 2009, 12:27:35 »

La passione sicuramente. ;)

Purtroppo è il concetto di sportività che è cambiato!
Oggi si applica ai suv alle sw e alle berline..........un tempo la concezione era diversa.

giustissimo ecco la risposta , poi a me non interessa più nulla io amo le storiche e le moderne...sono solo mezzi ;) :D

Offline cekk500

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #23 il: 01 Ottobre 2009, 12:29:31 »
giustissimo ecco la risposta , poi a me non interessa più nulla io amo le storiche e le moderne...sono solo mezzi ;) :D


Giusto.........le moderne dormono all'aperto le storiche nel capannone, compresi i relitti :)
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Offline mario_marzoro

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #24 il: 30 Dicembre 2009, 14:04:51 »
Vorrei tornare nel cuore del topic, ovvero le acquisizioni. Riguardo a quelle fiat si è già detto molto, ma secondo me si devono almeno suddividere in più momenti temporali. E' un po' complicato perchè quanto è significativo nel mio ragionamento è smentito dai dati di vendita, dal successo di pubblico e di critica.
Automibilisticamente e tecnicamente per me il momento più basso del gruppo nazionale sono gli anni della Regata. In quegli anni (Romiti credo prendesse le vere decisioni) la logica del gruppo si era spostata dall'automobile alla finanza. Quindi individuo in quel periodo scelte concettualemte esiziali ma che hanno portato a irriprducibili successi commerciali e anche tecnici. Mi riferisco al quartetto 164 - croma - thema - saab 9000 che condividevano quasi tutto, anche componenti esterne del telaio e carrozzeria. Di quegli anni è anche la Uno, che tutti li italiani, nessuno escluso, hanno posseduto o guidato almeno una volta nella vita. E' difficile fare una analisi esaustiva di quei momenti. Da una parte si è concretizzato il fondamento dell'industria automobilistica moderna, ovvero la condivisione. Nel 2010 sarebbe impossibile pensare all'industria autombilistica senza la condivisione di componenti, motori,cambi, telai, e all'epoca questo concetto era all’inizio e assai più grezzo. Ma in quegli anni, seppur su concetti e scelte condannabili pochè sviluppati in maniera errata, lavoravano per la casa nazionale le più grandi menti automobilistiche europee. L'invenzione e l'industrializzazione della Uno è sicuramente il parto di grandi menti. Ma il presupporto ora essenziale della condivisione ha prodotto chissà per quale ragione il detrimento del concetto di automobile, di marchio, di storia, di caratteristiche e essenza dei marchi. Il mercato dava ragione, gli italiani comperavano fiat uno variando solo allestimenti, cilindrata e numero di porte. Per qualche anno, non so se vi ricordate, si è come vissuti in una specie di socialismo automobilistico, un solo modello per tutti. Dalla Uno diesel aspirato alla Uno turbo. Sarebbe stato difficile per tutti leggere quel periodo, senza il senno del poi, dando inoltre per acquisito il fatto che non fosse necessario investire risorse nel campo automobilistico.
Così arrivarono gli anni veramente sconfortanti, gli ultimi 80 e i 90. Gli anni dei mezzi che senza rimpianti vedo appilati o schiacciati dagli sfasciacarrozze. Ricordo: Fiat tempra, Alfa Romeo 155 (qualcuno, e anche io in qualche modo, può dissentire), Fiat Tipo, Lacia Delta II, Lancia Dedra ,Fiat Marea, Lancia Kappa, Fiat Bravo. Altri modelli scompaiono e non vengono sostituiti (fiat Croma). Il risveglio è bruttissimo. In fiat ci si è resi conto di aver distrutto in 10 anni un marchio (Lancia) prima redditizio, che si ritrova a non avere un modello valido sul mercato: Kappa risibile rispetto alla concorrenza, Dedra imbarazzante, Delta II insulto al proprio nome. Rimane la Y, forse discutibile e barocca ma comunque figlia di un pensiero, che è comunque soltanto una utilitaria a 3 porte.
L'alfa ha una storia molto simile ma, più per buona sorte che per altro, venne salvata direttamente dal genio di da Silva che riscrive i canoni delle auto degli anni 2000: alfa 147 e alfa 156. La cosa non riesce con la 166, anche se personalmente la inserisco tra le macchine non capite e soprattutto non sviluppate.
Sulla fiat non dico, era”allineata e coperta” e aveva ridotto di molto la propria gamma arroccandosi su macchine "povere"(fiat 500 - 600, Punto).
L'acquisizione nella finestra temporale di dieci 1985 - 1995 anni era stata disastrosa sia per le acquisite che per la casa madre, aveva portato alla quasi scomparsa di due marchi. I concetti alla base del disastro: l'errata visione del mondo auto, la mancata destinazione di risorse, oltre a una errata e grossolana interpretazione del concetto della condivisione. L’errata visione derivava dalla lontananza culturale del mondo auto: le macchine non sono assimilabili ad elettrodomestici o televisori. A mio avviso nel mondo auto insieme a una componente finanziaria, a una componente industriale – ingegneristica e commerciale (non dico marketing perchè non amo questa parola) è importante la componente culturale. Nello specifico capire che cosa è una Fiat, che cosa è una Lancia e individuare che cosa si vuole che questa diventi. Questo pensiero è stato assolutamente assente nei disgraziati anni ’90. Mi piacerebbe arrivare a capire di chi fossero state le responsabilità. Chi decideva veramente, chi dava l’impronta e stabiliva come dovesse essere non dico un modello (che si può anche sbagliare), ma l‘intera gamma?
Spero che questa analisi interessi qualcuno, che magari susciti qualche commento, e mi riprometto di proseguire con l’anno nuovo.

I migliori Auguri

Mario


urraco

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #25 il: 30 Dicembre 2009, 16:09:36 »
quanto da Lei scritto e consegunetemente pensato lo condivido, il punto focale sono convinto stia nell'assoluto lassismo di Fiat, per se stessa e per le sfortunate altre case del suo pacchetto. Per carita certe case come ad esempio ww ha basato la prpopria esistenza su Golf, pero rinnovandola e piu di altro INNOVANDOLA sempre, come ha acquisito un marchio non ce3rto troppo considerato come Skoda e la ha fatta divenire un marchio "rispettato". Renault ha focalizzato molto su sicurezza attiva e passiva ed e diventata la regina in questo contesto, ha acquisito Lada e le sta dando una buona connotazione. E cosi altre produttrici. Fiat, ha sempre fatto le stesse auto, i motori hanno i medesimi basamenti e chissa che altro di motori di trent'anni fa, ha sempre saputo che se andava in deficit lo Stato l'avrebbe aiutata. Fa le acquisiszioni, si ma con che soldi e soprattutto in che condizioni. Ha acquisito una bella getta di GM e da mesi non si capisce cosa ne potra essere di Opel, acquisizioni da disgrazie. Modelli nuovi dove e chissa quali, i motori???????????? Lancia, Alfa Romeo, Autobianchi, Innocenti?????????????????? Cercasi disperatamente modello che ne rispetti la STORIA e il Blasone (B maiscola). Ferrari, rilevata perche era piu di la che di qua, e per quanti anni non ha combinato nulla. Oggi vince, forse anche perche la concorrenza e un po quella che e. Personalmente detesto fiat, per quanto fatto in passato e per quanto vedo oggi, ho l'immane sfortuna di averne una e mio Dio che vaccata che ho fatto acquistandola. Pensiamo alle ottime auto fatte in anni non troppo recenti ma nemmeno poi lontani, la fiat 131 127 128 base e sport, le Lancia Gamma e Beta e relative derivate, Alfa 75 e 164, e tante altre. Oggi 4 modelli girano. Altri ce ne sono, ma vuoi una comunione di motore e un prezzo piu alto restano negli autosaloni. Sempreche lo Stato non gli regali continue rottamazioni. Le stesse che fanno accartocciare molte delle auto su indicate.

Offline alfatarlo

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #26 il: 31 Dicembre 2009, 00:40:27 »
Vabbè, niente di nuovo sotto il sole. Mi sembra che la tua analisi sia corretta ma che alla fine la tua ricerca delle cause di questo tracollo italiano sia un po' scarsina. "I concetti alla base del disastro: l'errata visione del mondo auto, la mancata destinazione di risorse, oltre a una errata e grossolana interpretazione del concetto della condivisione. L’errata visione derivava dalla lontananza culturale del mondo auto..." questi motivi mi sembrano un po' incompleti. Vogliamo metterci il licenziamento di Da Silva e lo scopiazzamento delle sue linee nei modelli successivi? Soprattutto la cronica mancanza di accessori compresi nel prezzo, il servizio assistenza e garanzia pessimo, il costo dei ricambi allucinante e immotivato (costa più uno specchietto retrovisore fiat che un iniettore diesel), la qualità della componentistica e degli assemblaggi da terzo mondo (anzi, peggio), le strategie di marketing fallimentari (vi ricordate "sarete belli voi" della multipla? evidentemente ci avevano azzeccato. O la pubblicità del doblò), la scelta stessa dei nomi delle auto, ributtanti, oltre che per la rinomata debolezza delle lamiere in caso d'urto (e qui sono carenze a livello progettuale: la 75 ha ancora la struttura della nuova giulietta degli anni '70, la 155 è grosso modo una tipo, la macchina che se tamponata restava col paraurti integro e si schiacciava l'abitacolo). Semplicemente una cosa: al gruppo fiat non interessa più il settore auto da almeno vent'anni, e se non era per lo stato italiano avrebbe già chiusi i battenti. Volentieri. E buonanotte a tutti i marchi storici.

P.S. BMW che non è certo il colosso che è fiat da sempre si producce i motori in casa, in tutte le fasi, ed è rimasta l'unica insieme a nomi come Ferrari, Porsche, e qualche altro. E la clientela è rimasta fedele. Quindi per competere non servono grandi numeri, sinergie, o bacchette magiche.

urraco

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #27 il: 31 Dicembre 2009, 09:19:55 »
avrei voluto scrivere cio che tu ha i fatto, e anche altro. I miei post passati su fiat me ne sono testimoni, non volevo rieptermi e ribeccarmi quella valanga di post contro.

Offline Lollogh

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #28 il: 04 Gennaio 2010, 21:38:34 »
Sono sempre più convinto che sono nato nell'epoca sbagliata!a botta e risposta,se mi si dice Alfa,io rispondo motore boxer a trazione posteriore,2600 sprint,giulietta ss!se sento lancia,penso STRATOS,flaminia,delta e rally 037(le poche lancia/fiat con gli attributi)!se penso fiat..........non dico che non è stata innovativa o che ha fatto solo aborti (fantastica la dino,bellissima la 124 abarth,500c o la 1300 vignale berlinetta)...ma penso...la uno!è il concetto stesso del marchio che fa vivere le case!

Offline adu

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Re: acquisizioni disastri o veri salvataggi?!?
« Risposta #29 il: 04 Gennaio 2010, 21:42:44 »
Sono sempre più convinto che sono nato nell'epoca sbagliata!
A chi lo dici!!!!
Vedere la gente stupita che non capisce che auto sia la tua, non ha prezzo; per tutto il resto c'è la 500

 

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