Autore Topic: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.  (Letto 54232 volte)

Offline nigel68

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #135 il: 26 Ottobre 2013, 09:41:01 »
Già, io ringrazio sempre le nuove normative in materia di nazionalizzazione di vetture d'epoca, per non aver avuto la necessità di stravolgere l'impianto luci della mia Pontiac. Ho visto vetture nazionalizzate in passato e  sono felice di non aver dovuto fare quegli obbrobri.

Cioè? In che senso "nuove normative" , Quetz ? In teoria tutte le auto (americane o meno, storiche o meno) devono avere le frecce arancioni davanti e dietro e le posizioni bianche... è ammessa la freccia anteriore bianca come da allegato al DL del 2010.. La tua Pontiac nasceva con le frecce dietro già arancioni ?
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #135 il: 26 Ottobre 2013, 09:41:01 »

Offline Quetzalcoatl

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #136 il: 28 Ottobre 2013, 09:05:31 »
Io mi sono trovato in mezzo al cambio di normativa (che ha comportato uno STOP burocratico di ben un anno per adeguare l'iter). Prima il principio adottato era quello della rispondenza del mezzo alle normative ITALIANE, quindi posizioni bianche e frecce gialle, eccetera. Ad oggi, invece, la nuova normativa adotta come principio l'ORIGINALITA' del mezzo, e la sua rispondenza alle normative dell'epoca e del LUOGO dell'immatricolazione. In sostanza, la mia Pontiac ha posizioni e frecce gialle anteriori con un'unica lampadina, luce d'ingombro laterale anteriore gialla (con funzione anche di gemma laterale della freccia) e posteriore rossa, e fanali posteriori interamente rossi (esclusa la retro) con l'intero fanale lampeggiante in caso di freccia (4 lampadine per lato... si nota :D )
Praticamente il fanale posteriore è a tre "modalità":
-fisso bassa intensità, posizioni
-fisso alta intensità, stop
-lampeggiante alta intensità, freccia

Fino all'anno prima avrei dovuto montare le posizioni aggiuntive davanti e cercare un trasparente diverso dietro (oltre a modificare l'impianto elettrico per far funzionare a dovere le frecce posteriori) ma grazie al cielo ste zozzerie oggi sono acqua passata e l'auto può circolare in Italia come è stata prodotta negli USA.

PS: ovviamente questo discorso NON vale per le "americane" NUOVE ma solo d'epoca, e credo non sia neanche retroattivo, ovvero non si applichi alle vetture nazionalizzate PRIMA del cambio di normativa.
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Offline Frosty the snowman

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #137 il: 28 Ottobre 2013, 09:44:25 »
Io mi sono trovato in mezzo al cambio di normativa (che ha comportato uno STOP burocratico di ben un anno per adeguare l'iter). Prima il principio adottato era quello della rispondenza del mezzo alle normative ITALIANE, quindi posizioni bianche e frecce gialle, eccetera. Ad oggi, invece, la nuova normativa adotta come principio l'ORIGINALITA' del mezzo, e la sua rispondenza alle normative dell'epoca e del LUOGO dell'immatricolazione.

Sarebbe interessante fornissi qualche esplicito riferimento normativo, perchè mi sa che la tua motorizzazione non sta mica in Italia...
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #137 il: 28 Ottobre 2013, 09:44:25 »

Offline nigel68

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #138 il: 28 Ottobre 2013, 10:19:05 »
DMV della contea di Miami-Dade ?? ;D ;D ;D ;D
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Offline Quetzalcoatl

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #139 il: 28 Ottobre 2013, 14:52:24 »
La MCTC non c'entra nulla, è una normativa nazionale e quella ad essersi adeguata non è la Contea di Hazzard :D ma l'ASI.

Dal sito ASI:
Citazione
Determinazione ASI per l’indicazione di veicoli di particolare interesse storico e collezionistico (art. 63, comma 3 della legge 21 novembre 2000, n. 342)

Il Consiglio dell’ASI,
preso atto:
- Che il Decreto 17 dicembre 2009 – 19 marzo 2010, emanato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha disciplinato, tra l’altro, modalità e procedure per acquisire la qualifica di veicolo di interesse storico e collezionistico, ai fini della circolazione, dello stesso;
- Che un’unica qualifica e procedura, valida sia per la circolazione che per ottenere i benefici fiscali in materia di tasse automobilistiche, risponde meglio ai criteri della semplificazione e della univocità di definizione

determina,

ex art. 63, comma 3, Legge 342/2000, che per il 2013 sono da ritenersi veicoli di particolare interesse storico e collezionistico i veicoli costruiti entro il 31.12.1993, e che, avendo le caratteristiche previste dal Decreto Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti 17 dicembre 2009 – 19 marzo 2010, per il rilascio del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica, -siano iscritti nei propri Registri ASI ai fini fiscali e venga loro rilasciato l’Attestato di Datazione e Storicità (ad probationem)-.
La procedura attuativa per l’individuazione dei veicoli suddetti, prevista dalla normativa richiamata, è quella indicata per il rilascio del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica.

Citazione
ATTESTATO DI DATAZIONE E STORICITÀ (AD ESCLUSIONE DELLE MACCHINE AGRICOLE ED INDUSTRIALI, IMBARCAZIONI ED AEREI)

Documento contenente la datazione e gli estremi identificativi del veicolo.
Viene rilasciato ad probationem su domanda compilata dal proprietario del veicolo che deve certificare con propria firma le informazioni indicate nel modulo di richiesta, ai sensi dell’art. 63 commi 2 e 3 della Legge 342/2000, a tutti i veicoli costruiti da oltre venti anni – compresi quelli con impianto GPL – purché dotati di:
- carrozzeria,telaistica e/o allestimento conforme all’originale o legittimato;
- motore tecnicamente dello stesso tipo montato in origine dal costruttore ovvero annotato sui documenti del veicolo;
- interni /selleria decorosi.
Come sempre al legge è complessa da interpretare, ma a quanto pare l'interpretazione della normativa attuale è che l'auto storica va lasciata come è nata, senza toccare nulla, neanche le luci. Ovviamente SE l'auto fosse stata importata, da rete ufficiale o meno, quando era "giovane", avrebbe dovuto essere adeguata alle norme italiane. Trattandosi di veicolo d'epoca, invece, non vengono richieste più:
-omologazione europea cinture di sicurezza, sedili, vetri e fanaleria
-adeguamento numeri di matricola e targhette varie (c'è il VIN e basta quello)
-adeguamento colore fanaleria.
Anche perchè penso che nessuno saprebbe dove trovare i pezzi "europizzati"...

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #140 il: 28 Ottobre 2013, 17:28:19 »
Non centra niente la determina dell'ASI. I requisiti per ottenere il CRS e l'iscrizione nel registro sono una cosa, i requisiti per la circolazione (Codice della Strada) sono altri. Le uniche deroghe ammesse sono quelle dell'allegato al DL del 2010 che richiede tassativamente i ripetitori laterali per le frecce (ambra), ammette le frecce anteriori anche bianche e le frecce posteriori SOLO ambra. Poi che ci siano in giro auto americane con le frecce rosse regolarmente immatricolate in italia è un altro discorso, ma la normativa è chiara. Alla MCTC che hanno collaudato la tua non hanno capito un gazzo. Idem il VIN, va punzonato... le targhette non sono valide.

Secondo te se importo una Triumph TR2 che nasce con UNA sola luce di posizione/stop centrale come le moto e due frecce rosse posteriori ti passano il collaudo presentando il CRS?

Comunque il discorso è OFF TOPIC con la mia macchina, se non ti spiace, continuiamo in un altra discussione, grazie. ;)
« Ultima modifica: 28 Ottobre 2013, 17:30:26 da nigel68 »
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Offline Quetzalcoatl

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #141 il: 29 Ottobre 2013, 09:20:56 »
Beh che in MCTC non abbiano capito un gazzo è possibilissimo, vista la SCONFINATA competenza che hanno dimostrato più volte... se così fosse, una volta tanto è andata a mio favore e non viceversa...
Hai ragione, è OT, finiamola qui ;-)
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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #142 il: 30 Ottobre 2013, 13:00:21 »
Cris, ti sei accorto che il baule dietro non è allineato correttamente? Dalla foto mi sembra più alto nella parte sinistra.
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On the second day he made Air Conditioners
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On the forth day he made Rock n Roll
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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #143 il: 30 Ottobre 2013, 13:38:23 »
Si hai ragione, non è stato semplice allineare un cofano così grande.... ho notato anche delle foto di auto in vendita su ebay e non ce n'è uno uguale all'altro... considera che la lamiera della parte finale è stata quasi tutta rifatta quindi magari non è più precisa come in origine...
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Offline t.bird

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #144 il: 30 Ottobre 2013, 17:43:20 »
... ma un pò di foto..degli interni... quando le posti... :P.(mi sa che hai su ancora le casse dell'ortolano) ;D ;D
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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #145 il: 19 Marzo 2014, 13:17:02 »
Ammetto di essere in ritardo con le foto degli interni...:D :D :D nel frattempo dopo essere diventato matto per capire che il motore si spegneva improvvisamente a causa di un condensatore (nuovo) da due dollari, ho installato l'accensione elettronica Pertronix assolutamente invisibile dall'esterno e molto efficiente.

Ora si tratta di provarla un po' ed ottimizzare l'anticipo ma basta puntine & co. che tra l'altro quelle riprodotte oggi fanno veramente schifo.
Un consiglio anche a chi ha auto non americane, visto quanto mi erano durate le puntine della MGB: non comprate quelle che fanno oggi, sono tutte realizzate al risparmio dato che il platino è costosissimo, idem i condensatori. Piuttosto meglio comprare roba NOS cioè ricambi originali dell'epoca (a trovarli ovviamente). Oppure, siccome ormai le fanno quasi per tutte le auto, installare una bella accensione elettronica più o meno invisibile ;)
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Offline t.bird

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #146 il: 19 Marzo 2014, 13:42:46 »
Ammetto di essere in ritardo con le foto degli interni...:D :D :D nel frattempo dopo essere diventato matto per capire che il motore si spegneva improvvisamente a causa di un condensatore (nuovo) da due dollari, ho installato l'accensione elettronica Pertronix assolutamente invisibile dall'esterno e molto efficiente.

...... infatti è la migliore soluzione, in pratica quello che ho fatto con la mia cougar, è invisibile, sta dentro la calotta e non perde un colpo...ma gli interni?... :'( metti una dico una foto.. di inizio lavori.. ;) ;)
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« Risposta #147 il: 19 Marzo 2014, 13:44:04 »
...... infatti è la migliore soluzione, in pratica quello che ho fatto con la mia cougar, è invisibile, sta dentro la calotta e non perde un colpo...
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l'ho fatto anch'io: detto tutto...
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Offline orso

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #149 il: 20 Marzo 2014, 06:34:17 »
.... Un consiglio anche a chi ha auto non americane, visto quanto mi erano durate le puntine della MGB: non comprate quelle che fanno oggi, sono tutte realizzate al risparmio dato che il platino è costosissimo, idem i condensatori.....
A chi lo dici  :o
Al raduno in Oltrepò ho perso una vettura proprio per le puntine >:(
Sempre complimenti per la tua bella Newport, vista dal vivo in quell'occasione  :)

 

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