Cito dall'articolo sulla Manovella:
"Ai fini assicurativi sono da ritenersi sempre validi il Certificato di Identità e il Certificato di Rilevanza Storica e, se ritenuto idoneo dalle Compagnie Assicuratrici, mediante precisa indicazione in polizza, anche l'Attestato di (datazione e) Storicità"
Cioè fondamentalmente ribadisce il concetto che le assicurazioni applicano il libero arbitrio nel concedere polizze a particolari condizioni. E non vedo dove sia il problema o la novità, visto che almeno questo è uno dei pochi settori dove in italia c'è una sorta di concorrenza.
Si vede che agli italiani non piace, non piace che ci siano trattamenti diversi (perchè la mia compagnia non mi assicura la macchina, e perchè devo sbattermi a cercare quella migliore, e perchè devo avere un'auto con un minimo di storicità e non mi assicurano la mia Tipo coi vetri neri e i cerchi da 17", e perchè questo e perchè l'altro..)
L'unico discorso mirato a tirare l'acqua al proprio mulino con una leggera e fastidiosa arroganza, l'ASI (di cui sono tesserato, a scanso di equivoci) lo fa cadendo in questa palese contraddizione:
"Ai fini assicurativi sono da ritenersi sempre validi il CDI e il CRS"
quindi sostenendo che le assicurazioni (quali?) accettano sempre il Certificato di Identità.. cosa non vera, visto che al mio broker non interessa un fico secco la targa ASI del Certificato di Identità, bensì la mia appartenenza ad un certo club. E' evidente il fine di rendere "importante" il CDI in un discorso che non centra nulla.
Poi: "Quanto al CDI esso rimane in vigore con valenza interna [...] consente di ottenere la targa di ottone e tutti gli altri certificati [...] (circolazione o fiscali) ma non altri"
Non altri ?? sarebbe a dire? non assicurativi?? Quindi contraddice quanti detto in precedenza..
Il legislatore con il nuovo DM ha inteso che l'iscrizione ai registri di cui al Codice della Strada e cioe RIAR, RIF, FMI, RIL e ASI è subordinata al rilascio del CRS (Certificato di Rilevanza Storica) -A PARTIRE DALLA DATA DI ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO-
Ciò anche per poter usufruire delle nuove norme in materia di immatricolazione.
Significa che tutte le auto iscritte nei registri (coi vecchi attestati targa o non targa di ottone) SONO E RIMANGONO ISCRITTE e auto storiche a tutti gli effetti per il Codice della Strada, compreso il discorso della revisione a 2 anni.
Per quelli di nuova iscrizione, come ho fatto io con la mia Vespa ET3, valgono le nuove regole.
E' una minchiata totale che l'ASI mantenga nel suo sito l'Attestato di Datazione e Storicità (il vecchio "certificatino" senza targa) perchè ADESSO non ha più alcun significato...Infatti in FMI c'è solo il C.R.S.
Forse a Villa Rey hanno interesse a mantenere in giro flussi di documenti? Forse (ma non credo proprio) hanno inteso che il CRS sostituisca solo la ex Scheda Tecnica, mentre in realtà è un documento organico unico... io l'ho infatti richiesto in FMI anche se la mia Vespa era regolarmente targata e circolante.
Che le compagnie assicurative poi, visto il dilagare di furbacchioni, abbiano stretto le maglie e richiedano il numero seriale del radiatore interno del riscaldamento
ciò fa parte del libero mercato e non la ritengo nemmeno una notizia..Non piace? Basta cambiare compagnia...