Autore Topic: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.  (Letto 56777 volte)

Offline nigel68

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Condizioni al momento dell'acquisto:







Accessori: Power Windows, Air Conditioning, Power top
Colorazione originale SS-1 (Ivory) Avorio, probabilmente senza striscia laterale
Interno Black Vinyl

L'ho trovata nel 2007 a Sulmona grazie ad un annuncio su Automobilismo d'Epoca, il proprietario aveva un'officina IVECO è non si è mai deciso a metterci le mani..alla fine gli dava fastidio,
ha anche un paio di Giulia berlina primissime serie (è appassionato di film polizieschi anni 70 e ha un sacco di dvd e cassette). Dopo una trattativa telefonica di circa due settimane, l'ho acquistata e caricata su uno dei nostri bilici in servizio tra Atessa e Milano. In pratica l'avevo vista solo in foto, ma la vettura appariva completa soprattutto di "trim" (tutte le decorazioni) e comunque da restaurare totalmente. Ogni tanto veniva fatta girare e tenuta con l'antigelo quindi almeno era scongiurato il pericolo rotture nel basamento.
Il motore è il 383c.i. (6.273 c.c.) nella versione meno potente da 270 cv, la capote è ovviamente elettroidraulica e per fortuna tutto il meccanismo funziona perfettamente.

Foto del vano motore:




e del bagagliaio (trunk):


Dopo una serie di interventi meccanici:
- pompa e linea benzina
- radiatore rifatto e maggiorato (in italia)
- serbatoio bonificato con tankerite
- catena distribuzione puleggie e ingranaggi
- filtri
- candele e cavi corretti
- puntine spinterogeno condensatore calotta, tutto OEM
- regolatore di tensione (ma non è quello esteticamente corretto, lo devo cercare)
- manicotti (non ho trovato subito le fascette originali, mi sa che dovrò cambiare di nuovo tutto)
- alternatore nuovo corretto OEM
- freni nuovi tutti i tubetti, cilindretti, ganasce, tamburi rettificati, pompa nuova.

abbiamo gonfiato le gomme e l'abbiamo provata su strada: perfetta! Guidabilità incredibile. Sembra una macchina di oggi. Merito anche dello straordinario avantreno a barre di torsione. Chissà con delle gomme nuove, considerando che ha su delle convenzionali con almeno 30 anni.
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #1 il: 27 Gennaio 2010, 11:17:30 »
Abbiamo poi iniziato lo smontaggio e la verifica delle condizioni delle cromature:
Ecco come si presenta il paraurti anteriore dopo una prima lucidatura (lana di ferro + acqua poi Sidol)



ci sono dei graffi nella parte inferiore



che non si vede una volta montato il paraurti, a meno di finirci sotto con il cranio...
Sinceramente lo lascerò così, come pure i coperchi-cornice di zama dei fanali, hanno qualche puntino ma erano cromati di cacca anche da originali: all'interno la nichelatura esce ovunque..
Il carrozziere ha ricostruito la parte bassa dello sportello del baule, che era completamente marcia...







Il cofano posteriore quasi pronto....


qui era tutto marcio


una prima pezza sulla carrozzeria, ancora da livellare e sagomare


le lamiere sono molto sane, resta un po' problematico rifare la sagoma corretta del quarto posteriore in basso...certo che però pensare un posteriore con due lamiere a V proprio dove si raccoglie l'acqua e lo sporco voleva dire farla marcire già in salone....complimenti ai progettisti!!
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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #2 il: 27 Gennaio 2010, 11:28:06 »
Durante la pulitura dal cromatore si è sgretolata la cornice di un faro posteriore e le maniglie sono risultate mangiate dalla corrosione fino all'interno... risultato: ricerca su ebay delle maniglie & c..

Alla fine il fantastico "so fare il mio mestiere" ha disintegrato anche gli angolari sempre in zama (nel 2008) durante la pulitura. Ho risolto così:
- set di maniglie usate su ebay, portate da un cromatore (probabilmente il migliore in italia ma caro come un concessionario Patek Philippe) fatta la ramatura a spessore (50 €), di nuovo sagomate da mio padre con fresa manuale e a CNC e pronte per la cromatura... insieme ad altri pezzi, preventivo intorno ai 400 euro.
- angolari anteriori: coppia acquistata su ebay NOS (new old stock, vuol dire fondo di magazzino) a 400 $
- un angolare posteriore trovato a 55 $ (sempre ebay)
- un altro angolare NOS acquistato da un ricambista USA a 67 $
Un bello scherzetto non c'è che dire.

Abbiamo realizzato un rendering con photoshop per decidere il colore e alla fine è stata scelta la combinazione (non originale ma prevista) 88-1 Daffodil Yellow con stripe nera e capote nera, dopo aver acquistato sempre su ebay la cartella colori originale ed aver prodotto un campione tramite il color-explorer della RM fornitore storico di Cadillac e GM


Data una mano spia con un giallo più chiaro per vedere come era uscito il baule. Nuovo.


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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #3 il: 27 Gennaio 2010, 11:31:31 »
Luce targa (appoggiata sulla cornice dello stemma Chrysler)


Pulendo la plastica dei fari posteriori:










Come si può vedere è ovviamente necessario tirare a lamiera tutta la macchina in quanto dalla vecchia vernice pur ben stesa, emergono dei puntini di ruggine. E' impressionante per un restauro eseguito anni fa, la cura nei dettagli: praticamente era stata smontata TUTTA.

Il mio amico Mario è abilissimo: sono rimasto sbalordito dalla ricostruzione tutta a lamiera e poi dato già il primo stucco a lisciare, della cornice anteriore della capote che era venuta via insieme al telo, completamente marcia.


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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #4 il: 27 Gennaio 2010, 11:36:40 »
Il colore originale Ivory, come l'ho trovato in un punto della carrozzeria, in riferimento alla cartella colori, immediatamente sopra c'è il sample del Daffodil Yellow.



Neanche a farlo apposta sarà la stessa usata da Ray Liotta nel film "Goodfellas" (Quei bravi ragazzi)


Mano di primer:



Telaio della capote in nero semiopaco. Non l'abbiamo smontato perchè si apre e chiude perfettamente. Non ci scommetto che lo rifarebbe togliendolo e rimontandolo. Al limite lo ritocchiamo in seguito.


E' il momento di dare il convertitore + nero semiopaco all'interno ed il rivestimento nel sottoscocca, in modo da non sporcare poi la vettura verniciata.

Il vero casino è grattare comunque tutto il fondo...meno ruggine rimane meglio è, non è che il convertitore fa miaracoli. Dopo la molatura era rimasta una piccola fessura nella saldatura di una pezza, abbiamo deciso di usare un sigillante poliuretanico.
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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #5 il: 27 Gennaio 2010, 11:42:05 »




Fondi pronti. Non erano neri in origine, ma color "fondo" con il colore vettura spruzzato un po' a caso lungo i bordi esterni. Probabilmente verniceremo tutto, anche se andrà ricoperto dalla moquette nera "80/20 loop" di Auto Custom Carpet.

Abbiamo deciso di usare il colore "moderno" acrilico con base + trasparente, il laboratorio RM ha fatto qualche storia a fornire tutto il prodotto a diluente, inoltre la tendenza della carrozzeria dove si sta lavorando è di non usarlo più per problemi di inquinamento. Iniziato a verniciare le battute: dietro è stata spruzzata la solita mano spia perchè ci sono da fare molti aggiustamenti intorno alla sede delle luci. Erano piuttosto conciate e la ricostruzione è andata per le lunghe.


Vano motore



Porte


qua il lavoro non mi piace, il trasparente ha fatto degli "occhi" probabilmente perchè c'era dello sporco:
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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #6 il: 27 Gennaio 2010, 11:45:20 »
Gli americani usavano negli anni 60 parecchi profili in alluminio anodizzato
In particolare le soglie delle porte, i battitacco (door sill plate) e alcune decorazioni dei sedili.

Prima si presentavano così: queste in realtà sono le soglie (sill plate) ma il materiale e l'aspetto era lo stesso.

Il lato interno:


Il fatto è che l'anodizzazione è spessa credo meno di un millesimo e tende a graffiarsi. Parecchi segni erano quindi nella anodizzazione, non nel materiale. Pulendolo si è scaldato e l'anodizzazione se ne è andata a spasso.
Dopo il trattamento in laboratorio, il risultato è incredibile:

All'interno è quasi più bello:


Ovviamente qualche imperfezione è rimasta:


Si tratta di una azienda che anodizza i serramenti e il trattamento può essere fatto del colore voluto (non c'è una gamma infinita), io gli ho chiesto che fossero i più simili agli originali. Fortunatamente, grazie ad un giro di amicizie, non so cosa costi probabilmente mi metterà fuori il conto quando gli porterò anche le soglie...magari il conto di un ristorante.

Munito di pazienza e di mini-pulitrice in cantina, ho proseguito anche con altri profili, stavolta in acciaio.


Per i tergicristalli in ottimo inox della Trico, è bastata l'ovatta Duraglit
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Offline nigel68

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #7 il: 27 Gennaio 2010, 11:51:25 »
Sedili:
Ecco cosa c'era sotto i seat covers:


peccato che si spacca (il vinile è letteralmente seccato)


E' stato scelto il ripristino (ovviamente) con materiali originali reperiti presso SMS Auto Fabrics, uno dei due produttori di interni americani che posseggono ancora intere metrature di materiali originali e hanno rilevato persino i telai per riprodurre tessuti anni '50 con inserti in filo metallizzato e broccati altrimenti irreperibili. Il materiale ordinato circa (600 euro) verrà cucito e i sedili interamente rifatti da un noto artigiano del milanese, compresi i  cuscini realizzati ex novo.
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Offline acton1951

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #8 il: 27 Gennaio 2010, 16:08:08 »
Perbacco! Gran bel lavoro, sono senza parole. Mi hai dato un'idea di cosa significa passione.

Sarà interessante vedere cosa ti costerà il tutto alla fine.

Ancora complimenti.

Offline nigel68

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #9 il: 27 Gennaio 2010, 16:26:50 »
Si diciamo che ho un'idea di massima, intorno ai 10.000 euro. La macchina l'ho pagata veramente poco, ma di lavoro ce n'è parecchio e molto per le finiture.
Ad esempio c'è da rivedere tutto l'impianto elettrico, particolarmente delicato in quanto tutta la corrente che viene dall'alternatore passa per l'amperometro che ha la pista realizzata su un supporto di cartone pressato. Quindi se per caso non funziona l'amperometro la macchina si spegne, e se la pista è consumata, prende fuoco il cruscotto. Tanto per dire.
Porterò l'auto dal mio meccanico di fiducia e il sabato mattina pian piano rivedremo tutto con l'aiuto dello schema reperito sul manuale d'officina, mi lascia lavorare in officina così molto lo farò io.
Moltissime cose le posso fare con l'aiuto di mio padre che è un progettista meccanico in pensione. Se conto le ore di manodopera per rifare le maniglie saranno 7-8 ciascuna e sono 4 pezzi (maniglie e supporti) più il software per il CNC.. ma daltronde non si trovano di riproduzione neanche in America.
Ho preparato un dettaglio ma non lo trovo... appena l'ho sottomano lo inserisco.
In ogni caso mi mancano ancora le gomme (che presumibilmente metterò radiali, invece delle 8,50-14), la capote, la moquette interna, il kit vaschetta lavavetro-tubetti e ovviamente l'immatricolazione.
Oltre a un altro centinaio di ore per le regolazioni varie. ;D ;D ;D ;D
Proprio oggi ho ordinato gli specchietti (228 $), la guarnizione del bagagliaio (25 $) e una scatola di 20 lampadine bifilamento perchè quelle americane sono da 27W-8W anziche 21W-5W come le nostre e influenzano l'intermittenza delle frecce.

Incredibile quanto poco costino i ricambi auto negli Stati Uniti. Un filtro dell'olio parte da 5 $ quando qui MINIMO ti chiedono 20 euro.
Le lampadine, compresa spedizione, mi costano 0,88 euro ciascuna mentre in USA 0,30 $ !!! Quindi a volte pur con i costi di spedizione costano meno che in italia.
« Ultima modifica: 27 Gennaio 2010, 16:30:02 da nigel68 »
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Offline nigel68

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #10 il: 27 Gennaio 2010, 16:45:57 »
Ecco un preventivo di massima solo per gli interni: ;D
- Materiale da SMS 600 euro (compresa spedizione)
- Manodopera per 2 bench seat (ant e post) 1.200 euro
- Pannelli porta (se recuperabili) 400 euro
- Braccioli 240 euro
- Raschiavetro 250 euro
- Cruscotto rifatto in Svezia (o da Just Dashes) 900 euro (compresa spedizione) in questo caso me lo sistemo io, con apposita resina.
- Capotte 400 euro telo preformato + 600 euro manodopera
- Moquette da AutoCustom Carpet 700 euro compresa spedizione e manodopera
- Zincatura di tutte le viti 75 euro
- Rifacimento impianto elettrico, strumenti, verifiche, ecc 600 euro (stima, circa 16 ore)

Tieni presente che l'impianto elettrico presenta numerosi regolatori di tensione (ad esempio per gli strumenti), reostati, interruttori, tutte cose che sulle classiche italiane ed europee si vedevano col binocolo nel 1966.
Inoltre ci sono tutti i comandi della climatizzazione servoassistiti a depressione...tutti da rivedere.
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Offline acton1951

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #11 il: 27 Gennaio 2010, 17:43:00 »
Dalle condizioni di partenza dell'auto, che si vedono nelle foto, non mi sembra una spesa eccessiva.
Considera che ripristinare un'italiana nelle condizioni della tua, qui da noi comporta una spesa enormemente superiore (anche tripla).

Comunque, dalla descrizione che ne stai facendo e da quel poco che ne capisco, dovrà venire uno spettacolo.

Spero di vederla alla prima occasione utile.

Offline maury61

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  • Finalmente pubblicato !!!!
Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #12 il: 27 Gennaio 2010, 18:37:02 »
Quoto Acton: complimenti Nigel per la passione e per la pazienza! ho divorato tutti i tuoi post, è davvero interessantissimo vedere come vengano svolti tutti questi lavori, e anch'io non vedo l'ora di vederla restaurata..... deve venire uno schianto!
Bravo Nigel!
maury
Maury la Hyena  ;)

Offline deltahf84

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  • La vita è troppo breve per non guidare italiano
Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #13 il: 27 Gennaio 2010, 20:05:10 »
La prima cosa che mi vien da dire è...GRAZIE!
Grazie per voler condividere la rinascita della tua bella convertibile con noi.quando ho letto il titolo mi pregustavo già qualcosa del genere.A Camino avevo capito che sei una persona puntigliosa,meticolosa,pignola al limite dell'ossessione...
E un restauro fatto da una persona così,non può che rifletterne la personalità.
Mi sono letto la discussione con vero interesse,gustandomi i singoli passaggi e ogni foto.
Ora,aspettiamo di vedere come proseguiranno i lavori :)

Offline ITRAEL

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Re: 1966 Chrysler Newport 383 Convertible - Storia e restauro.
« Risposta #14 il: 27 Gennaio 2010, 20:17:38 »
Dalle condizioni di partenza dell'auto, che si vedono nelle foto, non mi sembra una spesa eccessiva.
Considera che ripristinare un'italiana nelle condizioni della tua, qui da noi comporta una spesa enormemente superiore (anche tripla).

Comunque, dalla descrizione che ne stai facendo e da quel poco che ne capisco, dovrà venire uno spettacolo.

Spero di vederla alla prima occasione utile.
Quoto il tuo intervento e aggiungo, anche se posso risultare grossolano, che lavorare su quelle dimensioni porta via un mare di ore e questo perchè so quante ore ho investito per un'Isetta che è un terzo di quest'auto  ;)
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
Pensatore sconosciuto

 

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