@Quetz:
la meccanica per fortuna era in buone condizioni: la macchina era stata già restaurata una prima volta credo intorno agli anni 80... infatti era bianca mentre nasceva beige (ivory). Non che le avessero fatto chissà che, ma il 383 è uno dei motori più affidabili della Chrysler... noi ci siamo limitati a sostituire: pompa olio (e pulizia coppa), pompa benzina, pompa acqua, catena e ingranaggi distribuzione, candele, puntine, condensatore, bobina, radiatore maggiorato (con le sue vaschette originali), olio differenziale, olio cambio, pompa servosterzo revisionata e freni nuovi (anche i cilindretti). Sinceramente ci sarebbe da revisionare l'albero di trasmissione che da qualche strattone (crocera) ma siccome non è rumoroso per il momento lo tengo così, come lo scarico che è un po' arrugginito ma non sfiata.
Non scalda, non vibra, carburazione perfetta, il cambio (è il Torqueflite 727 mi pare fosse montato sui mezzi corazzati VTT M113 che aveva anche il nostro esercito) va bene e non mi sogno di smontare/revisionare nulla di ciò. Il merito è anche perchè secondo me un motore mai pasticciato nè toccato gira mille volte meglio di un revisionato / elaborato. A costo di mettergli un chilo d'olio ogni 1000 km, consumo che aveva la Giulia da nuova ma che ai neofiti di oggi tutti centraline e cerchi in lega sembra uno scandalo!
Ad oggi (viaggi molto lunghi non ne ho fatti ancora) mi pare che tutto sommato ci vada un mezzo chilo ogni 2000 km ma devo ancora vedere, fumo non ne fa.
L'unica cosa scocciante (anche se relativa) è come ho scritto, che l'impianto di riscaldamento essendo integrato col condizionatore è un casino da revisionare. Come le auto di oggi ha il ricircolo, il bi-level, la temperatura integrata col clima in modo da disappannare i vetri anche quando piove d'inverno ecc ecc ma per sostituire il radiatorino del riscaldamento (heater core) che è in comune con quello del condizionatore occorre smontare mezzo cruscotto... è un lavoro che farò (fare) più avanti.