Per GTI79:se hai fatto visita al forum delle 112 abarth dove sono anche iscritto,troverai le stesse immagini.
E' stata anche esposta ad Automotoretrò sia quest'anno che l'anno passato
...
Per GT: complimenti per il tuo parco auto.La Sprint,specie se una bella prima serie,sarebbe l’unico tradimento nei confronti di mamma Lancia che avrei il coraggio di fare
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In effetti,come diceva qualcuno,tenerle tutte in efficienza riempie piacevolmente praticamente tutto il tempo libero che mi lascia l'università...
Per non fare torti a nessuno cerco di farle girare(il più possibile) a turno,per evitare gli inconvenienti da lunga sosta.
Per fortuna quest'estate sono riuscito a trovare il tempo per ordinare per bene il garage,dopo anni di ordine disordinato(ossimorico ma rende l'idea...).Così facendo sono saltati fuori un paio di posti in più,anche se per incastrarle a dovere le manovre non sempre sono semplici.
Il fatto poi che non siano "supercar",al di la del fatto delle possibilità economiche,è dovuto ad un semplice motivo:l'emozione che mi regalano queste auto è unico ed irripetibile.
Ad un raduno o ad una regolarità,se ci sono affiancate una 112 e una Porsche(non me ne vogliano i porschisti),io vedo solo la 112.
Non saprei ben definire il perché,se non con la parola amore.E' la passione che mi ha governato durante le ricerche e che mi guida quando dietro il volante mi sento libero da tutto e da tutti.
A proposito di ricerca...Quella della Mini fu veramente epica...
Andati da un commerciante per cercare la Fulvia coupè,appena aperto il deposito ove erano custodite decine di macchine,dovemmo,a fatica per altro,girare attorno ad una piccola Innocenti Leyland-Mini Cooper 1300” Export”.
Era rossa col tetto nero,targata VE(purtroppo con targhe post' 76 a seguito di cambio residenza del proprietario).Non so perché,anche se ero li per vedere le Fulvia,l'occhio mi cadeva sempre sulla rossa Cooper. Questo,può definirsi il mio IMPRINTING nei riguardi della Mini...
Una macchina che prima di allora non consideravo più di tanto.Qualcosa mi portò a chiedere un paio di foto dell'auto,che prontamente il commerciante mi diede,per portarle a casa.
Io,da studente,non avevo allora un reddito ne un gruzzolo tale da poter acquistare un'auto.Bisognava allora sottoporre la pretendente ai genitori,come fosse una fidanzata.
Non ebbi il tempo di fare praticamente nulla che i miei,specie mia madre furono folgorati dalla Piccola Innocenti.Dopo aver preso una decisione ponderata contattammo il venditore e...l'aveva venduta!Che delusione!
Invece di abbattermi cominciai a cercarne una uguale,la volevo della stessa serie con le medesime caratteristiche.Doveva essere rossa col tetto nero,ma con targa originale,e magari qualche accessorio tanto in voga negli anni'70,come lo scarico centrale e magari un paio di fari supplementari,che a mio parere ne aumentavano il fascino...
Dopo mesi non ero ancora riuscito a trovare nulla.Le Cooper rosse sembravano sparite dalla facia della terra.Nel frattempo andai a vederne una a Torino,ma era azzurra e nera.La cifra era onesta,le condizioni buone ma non eccellenti(qualche puntino di ruggine)...
Continuai la mia ricerca,ma non trovandone proprio,ricontattai il proprietario di quella azzurra.Venduta pure lei...Cominciai a pentirmi del mancato acquisto..:Era pure targata TO...
Dopo un paio di mesi passati su internet e nelle edicole aspettando l'uscita di ogni rivista possibile ed immaginabile per spolparne gli annunci finalmente comparve un annuncio che poteva fare al caso mio:"Documenti a posto,autoradio,appena restaurata,rossa e nera":Sembrava essere la candidata perfetta.
Prendo la macchina e,insieme a mio padre,mio valido consigliere e accompagnatore in questo tipo di spedizioni,arrivo in un paesino alle porte di Milano davanti al garage dov'era custodita la pretendente.
Il proprietario,un camionista dai modi un po' troppo grossolani,apre il box e...Uno sconforto senza confini mi assale!Che barba un viaggio buttato.
Spuntava solo il sederino che però montava il bauletto con posto per la targa allungata,quello per intenderci delle Mini Rover.
Chiedo il perché e mi viene risposto che "oltre ad essere difficile da trovare,il bauletto originale con l'alloggiamento quadro per la targa è CARO .Sa che montando quello ho risparmiato almeno 150 euro?"
Ovviamente per educazione il "Che me ne frega" me lo sono tenuto per me.Fosse stato solo quello. I documenti erano si a posto,ma con targhe post '76.Mi addentro nel box e trovo la macchina con interni inesistenti,senza motore.Guardo il proprietario e mi dice:"Sto finendo di montarla,mi ci vorrà ancora un po'.Ma se la prende in poco tempo gliela faccio trovare pronta...".
Io per curiosità gli chiedo da quant'è che è così la macchina e dopo che mi sento rispondere due anni lo sconforto si fa sempre più forte...
Guardandola ai raggi del sole notai come il rosso che lui spacciava per rosso,era in verità un arancione che con la Mini non c'entrava proprio nulla.Altri dubbi mi assalirono e allora chiesi:"Come mai è così chiaro il colore?"
E lui:"La macchina in origine era verde oliva con gli interni beige .L'ho rifatta io di 'sto colore".Gli interni anche rifatti da lui in maniera a dir poco orripilante erano in similpelle nera con cadenini e cuciture rosse. L'autoradio poi era una moderna da due soldi,con casse sparse ovunque nell'auto e lettore CD!
Al che proprio arrivai al culmine della sopportazione e sbotta:i"Lei ha descritto una macchina che con questa non ha nulla a che fare...Ad ogni modo mi prendo qualche giorno per decidere...Arrivederci!"E me ne sono andato.Dietro di me sentivo il proprietario che a bassa voce parlava tra se e se,probabilmente caricandomi di insulti...
Il viaggio alla fine non era andato a vuoto del tutto. L'esperienza cominciava ad insegnarmi come muovermi...
Quella che trovai dopo poco tempo prometteva bene,diciamo meglio della precedente.Questa volta infatti a corredo dell'annuncio vi erano anche delle foto:targa sua,bella di carrozzeria(a quanto pareva...),fari di profondità e qualche altro interessante accessorio.Ovviamente rossa,purtroppo col tetto bianco.Questo dettaglio non mi scoraggiò.Riverniciarlo sarebbe stato un'inezia a patto che quello fosse lo scotto da pagare per avere un'auto perfetta...
Anche questa volta ci avviamo, memori però della precedente esperienza(non l'ho detto,ma prima di iniziare le ricerche ho raccolto tutto il materiale possibile dai vari canali per evitare i bidoni,conoscendone punti critici e particolarità di ogni serie...),verso le porte di Milano.
Altro paese altra esperienza.
Il proprietario ci accompagna nell’officina dove la macchina si trovava già da qualche tempo,dopo la rottura dello spingidisco della frizione,pezzo difficile a reperirsi…
Il proprietario,un corpulento signore di mezza età,mi aveva già messo al corrente della cosa per telefono.
Ci giro attorno. Bella,frutto di un restauro di inizio anni ’90,aveva il motore smontato.Grazie a questo il musetto nudo rivelava tracce di ruggine abbastanza vistose,celate da bolle di vernice…I primi dubbi,come la ruggine,cominciano ad affiorare.
Parlando con disponibile e gentile proprietario scopriamo che la macchina in origine era Blu con tetto bianco. L’ennesima mezza verità dunque.
Salgo all’interno e noto velcro sparso su tutto il cruscotto,fili penzolanti e la moquette,oltre ad essere sudicia,in corrispondenza del passaruota,dove si appoggia il piede a riposo,consumata tanto da lasciar vedere la lamiera.Tenendo conto delle magagne il prezzo non poteva certo definirsi giustificato.Ad un certo punto il proprietario deve aver letto nei miei occhi lo sconforto galoppante e,data la sua lunga esperienza con la Mini,mi rivelo tutti quei piccoli segreti che fanno distinguere un’auto buona da un bidone,che solitamente non si trovano ne sui libri ne su internet…Consigli che saranno preziosi in futuro.
Alla fine,proprio per la franchezza e la disponibilità usata nei miei confronti,dissi in tutta sincerità che la macchina non mi convinceva e che non l’avrei presa.
Tornato a casa ero diviso da diversi sentimenti,non sapevo se avessi fatto la cosa giusta.
Passarono altri mesi e poi trovai un annuncio di vendita su Ruoteclassiche,l’ennesimo,che proponeva una “ Export 1300 rossa con tetto nero,restaurata con spesa vicina ai 20 mila euro nel 2000,accessoriata,targa di prima immatricolazione”.
L’annuncio era di mio interesse,ma sinceramente dopo due bidoni,pensavo che questo potesse essere il terzo.Non avevo idea di quanto mi stessi sbagliando.
Contatto il proprietario,un ragazzo molto simpatico,che mi descrive l’auto. Il guaio è il prezzo:siamo ad aprile 2005 e vuole 7 mila euro.E’ tutt’altro che poco…I miei giustamente hanno delle riserve e mi dicono di cercarne un’altra.
Peccato,poteva essere lei quella giusta…Passano altri 2 mesi e ricompare il medesimo annuncio.
Ricontatto il proprietario,che mi riconosce e chiacchieriamo un po’.Questa volta mi invia una foto dell’auto.Rimango a bocca aperta:E’ LEI!
Questa volta ottengo di andare a vederla,in provincia di Bergamo:mio padre ed io la settimana seguente andiamo a Clusone(BG),dove si trova la Mini.Bel posto per la villeggiatura,ora inondato dal caldo,caldissimo sole estivo.Quando siamo quasi arrivati diamo un colpo di telefono e lui si prodiga per venirci incontro.Dopo pochi chilometri ci incontriamo nel luogo stabilito.Ci è venuto incontro proprio con lei…
E’ bellissima,la cosa più bella che abbia visto fino ad allora.La sfavillante vernice rossa e le cromature parlano da sole.E’ come la volevo:ha lo scarico centrale,i cerchi Minilite da 10”,un paio di fendinebbia col vetro giallo e la sua bella targa del’73.Ci facciamo scortare verso casa sua,per vederla con calma.Dietro a lei mi godo il brio dell’andatura,il borbottio dello scarico…Una piccola peste!
Arrivati alla villa in cui era custodita,davanti alla cui entrata stazionava un’imponente BMW 645 i,trovo anche la spiegazione all’oneroso restauro…
E’ bella,ben restaurata,i punti critici sono sani,gli interni,compresi l’introvabile fascia centrale in tessuto a scacchi sono perfetti.Il motore è il suo 1300,con una lieve preparazione che include due bei carburatori Dall’Orto con trombette.Il loro risucchio,con la macchina in moto,mi ha emozionato…Aveva solo i paraurti sbagliati,erano quelli per le Mini inglesi con le protezioni sugli spigoli e purtroppo uno dei fendinebbia aveva il vetro spaccato.La bella mascherina in plastica nera,con i due baffi e la scritta per fortuna era al suo posto(tratto peculiare esclusivo di questa serie di Cooper).Dietro mancavano le scritte identificative,come anche sui fianchetti…
Un giro di prova con l’auto guidata dal proprietario fugò ogni dubbio.
Tornai a casa con le foto.Era talmente bella che mio padre fu tanto entusiasta da convincere anche mia madre ad acquistarla,a patto di riuscire a trattare un po’ sul prezzo e di andare a vederla tutti insieme,e se del caso portarla a casa.
Presi gli accordi,un paio di settimane più tardi eravamo tutti davanti al garage dove riposava la Mini.Non dimenticherò mai l’espressione allibita di mia madre e mio fratello quando la videro.
Dopo aver passato due settimane di notti insonni,per capire se stavo facendo una cosa giusta,quello fu la conferma a tutto.Io stesso,quando si spalancò il portone rimasi nuovamente stupito da Lei.Bella come pochi giorni prima. Marco,l’ex proprietario la tirò fuori per farla ammirare.Lui e la famiglia ci offrirono un buon caffè e passammo un’ora a chiacchierare,venendo a conoscenza che la mamma negli anni 70 correva appunto a bordo di un’auto analoga.
Pagati i 6500 euro pattuiti,con due macchine ci dirigemmo nelle vicinanze a fare il passaggio di proprietà.Proprio per la strada ,all’altezza di un incrocio fummo tamponati.Per fortuna era la macchina normale…Non la Mini.Pochi i danni,enorme la seccatura. CID e quant’altro li sbrigai io che ero alla guida.Intanto mio padre con Marco andarono a fare il passaggio di proprietà,appena in tempo.Dopo pochi minuti dal loro arrivo l’agenzia avrebbe chiuso.
Ormai la Mini era nostra.Caricammo la macchina acciaccata con una valanga di ricambi:12 cerchi gommati e non,uno scarico completo,fari,minuterie,le scritte originali,un set di tappetini fatti fare su misura.Era primo pomeriggio e per tornare decidemmo di costeggiare il Lago d’Iseo,per poi fare una puntatina a Bergamo Alta e poi autostrada.
Mi accomodai al posto di guida.Prima di allora non avevo mai provato quell’emozione inebriante.Seduto praticamente a terra,dietro il grande volante avviai il 1300 e ne fui subito sedotto .Retromarcia:tiro in alto il pomello e la innesto. Com’era avanti negli anni ’70 questa piccola belva. I primi km sono per prender confidenza con la durezza dell’assetto e l’estrema reattività dello sterzo:la sensazione è quella di guidare un kart,ma con un motore più potente ed elastico.Basta sfiorare l’acceleratore per sentire cambiar il tono dello scarico:prima un gorgoglio sordo,poi un urlo come se volesse schiarirsi la voce.
Com’è andato il resto del viaggio?Beh,la Mini mi ha fatto innamorare, non un problema non un’esitazione.La macchina di mio padre ,non soddisfatta del tamponamento,grazie ad una pietruzza staccatasi dalle scogliere a piombo sul Lago è tornata a casa anche col parabrezza scheggiato.
Dopo 3 e passa anni la Piccola Peste è sempre nei miei pensieri.Alle varie fiere e mercatini ho trovato una coppia di paraurti originale,il depliant dell’epoca,la coppia di Cibiè che ho montato con l’aiuto di mio padre,il bocchettone a sgancio rapido.
Ho aggiunto delle foderine ai sedili anteriori per evitare che dei Jeans potessero rovinare il prezioso tessuto,ho fatto piazzare le scritte dai miei bravissimi carrozzieri.
A dicembre non ha passato la revisione. I freni posteriori erano da rifare,ed ho colto l’occasione per fare una serie di lavori,quali sostituzione delle gomme,frizione nuova e purtroppo sostituzione della pompa freni,che mi ha dato non pochi problemi per esser trovata e altri interventi di minor conto.
Ora non posso fare a meno di sgattaiolare in garage e andare a scorrazzare sulle colline attorno a casa mia,magari verso le 7 di sera,quando c’è meno gente in giro, e il cielo comincia a prendere i toni dell’arancio...
Tornati a casa, la guardo ancora un attimo dopo esser sceso.Le sorrido e mi sembra che ricambi…A domani…
P.S.:dal numero di Automobilismo d’Epoca di Marzo ho appreso che la mia è la 931esima Export(prodotte oltre 30 mila).Infatti è stata immatricolata nel maggio del’73,appena due mesi dopo il lancio…